venerdì 20 maggio 2022

Lucca, simboli e curiosità sulla scheda

La carrellata su alcuni dei capoluoghi di provincia interessati dalle elezioni amministrative del 2022 (in tutto saranno 26 a votare) inizia da Lucca. Il comune cambierà inevitabilmente sindaco, dopo i due mandati da primo cittadino di Alessandro Tambellini (centrosinistra). Quanto a numero di liste, questa tornata elettorale si colloca a metà tra le ultime due: con i suoi 21 simboli sulla scheda (per sette aspiranti alla carica di sindaco, tutti uomini) la scheda sarà leggermente più affollata di quella del 2017 (allora le liste erano 19, ma con 8 candidature alla guida del comune), ma meno di quella del 2012 (24 liste, 11 candidature). Al solito, candidati e liste sono proposti in ordine di sorteggio.

Elvio Raffaele Cecchini

1) Lista civile Lucca

L'estrazione ha posto in apertura delle candidature Elvio Raffaele Cecchini, architetto di professione (e già presidente provinciale dell'ordine): a suo sostegno avrà due liste. La prima lista sorteggiata è Lista civile Lucca, prima formazione lanciata in appoggio a Cecchini, variante del concetto di "civico" e comunque evocante l'impegno per la città (forse in maniera anche più consistente). Il simbolo, sul fondo azzurro (inizialmente assente), "rappresenta - si legge sulla pagina Facebook - il centro storico (cerchio rosso mattone) con i 6 accessi e gli spalti; intorno in azzurro il territorio comunale con i quartieri e le frazioni. Ma qualcuno giustamente ha osservato che ricorda un disco in vinile [...], infatti vogliamo cambiare musica!".

2) Insieme & Impegno civico per Lucca

La seconda lista a sostegno di Cecchini è Insieme & Impegno civico per Lucca, nome che accosta quello di due gruppi politici, con il riferimento dei loro leader: Insieme (il partito legato al "manifesto Zamagni" e rappresentato dalle due maglie della catena) è abbinato al nome di Donatella Buonriposi, già candidata sindaca nel 2017; Impegno civico per Lucca è invece legato a Celestino Marchini, capolista. Il simbolo, a toni molto chiari, è dominato da una stilizzazione disegnata di Piazza dell'Anfiteatro, ma sembra decisamente troppo pieno (e il logo di Insieme è piuttosto compresso in verticale).

Alberto Veronesi

3) Autonomi e partite Iva - Rinascimento #ioapro

Alla fine la candidatura di Alberto Veronesi, direttore d'orchestra e figlio di Umberto Veronesi, è stata confermata, venendo sorteggiata al secondo posto; tra le due liste della coalizione, tuttavia, non c'è il Partito della cultura (da lui depositato come marchio) e nemmeno il simbolo inizialmente comparso Veronesi per Lucca. La prima lista, invece, nel riportare la dicitura ben visibile "Veronesi sindaco" (divisa tra segmento blu e fondo verde, colori che ricordano qualcosa), contiene le miniature dei simboli di Autonomi e partite Iva (movimento guidato da Eugenio Filograna, che stavolta ha il cerchio diviso in due semicerchi verticali) e di Rinascimento #ioapro, con il nome di Vittorio Sgarbi in evidenza sul fondo bianco.

4) Lucca sul serio

Cosa ricordava l'uso dei colori verde e blu? La scelta cromatica fatta da Carlo Calenda per Azione. Ed è proprio Azione la forza politica più visibile (pure se non in modo esplicito) all'interno di Lucca sul serio, seconda lista sorteggiata della coalizione di Veronesi (qui più visibile, tanto da far pensare che la lista principale sia proprio questa). Assieme al partito guidato da Carlo Calenda, concorrono alla lista anche +Europa e Italia Viva (in qualche modo i colori utilizzati nel segmento a fasce posto nella parte inferiore del simbolo lo indicano). Appare significativa la dicitura che si legge in basso: "la lista del terzo polo", perché tale si considerano le tre forze politiche che animano la lista.

Francesco Raspini

5) Lucca futura

Terza candidatura sorteggiata è quella di Francesco Raspini, assessore ai lavori pubblici uscente e candidato "di continuità" rispetto all'amministrazione di centrosinistra attuale: con sei liste, è quello dalla coalizione più nutrita. La prima formazione sorteggiata è Lucca futura, quella in cui il riferimento all'aspirante sindaco è più evidente: "Evidenziati nella scritta - si legge sulla pagina Facebook - ci sono elementi importanti: la LU, che subito ci rimanda alle targhe della nostra città; il TU, perché ci rivolgiamo ad ognuno di voi; la A, di affidabilità, accoglienza, ascolto". Anche la scelta dei colori non è stata casuale: "azzurro, per l'innovazione digitale, verso un avvicinamento del cittadino alla pubblica amministrazione; arancio, per la parità dei diritti, affrontando adeguatamente ogni situazione; verde, per la sostenibilità ambientale, con azioni concrete per la nostra città".
 

6) Europa Verde - Verdi

Seconda formazione sorteggiata, tra quelle che sostengono Raspini, è Europa Verde - Verdi, che presenta per la scheda elettorale il suo simbolo ufficiale, con girasole dell'European Green Party e il tradizionale sole che ride. In più, però, è stato aggiunto il riferimento a "Lucca Carbon Neutral 2030", il piano (accettato dall'amministrazione comunale) che punta a ridurre in un centinaio di città le emissioni di anidride carbonica, fino ad azzerarle del tutto, dandosi appunto come obiettivo temporale il 2030 (questa parte è stata scritta con un carattere più "giocoso", di norma non associato alle schede elettorali).

7) Sinistra con Lucca - Sinistra civica ecologista

Anche la terza lista estratta manifesta tratti ecologisti: si tratta di Sinistra con Lucca - Sinistra civica ecologista. Anche in questo caso è la pagina Facebook a spiegare le scelte grafiche della lista: il simbolo contiene il richiamo al profilo della città (si riconoscono soprattutto la Torre delle Ore, il campanile del duomo e la Torre Guinigi) "per evocare ancora l’impegno civico"; il riferimento a Sinistra Civica Ecologista, "associazione regionale di cui Sinistra con è parte costituente" (la struttura grafico-cromatica, parente di quella inaugurata da Emilia-Romagna coraggiosa ma senza il cuore, richiama proprio la lista delle scorse regionali); la rosa che fu del Pse, "a testimonianza della presenza in lista di candidati dell'area socialista lucchese"; a ciò si aggiunge il nastro coi colori della pace.

8) Lucca civica - Lucca è popolare - Volt

Il simbolo più elaborato e pieno (forse anche troppo) della coalizione di Raspini è quello sorteggiato per quarto. Questo mette insieme i simboli di Lucca civica, formazione che nelle due precedenti tornate elettorali aveva sostenuto la candidatura di Tambellini (il profilo della Torre Guingi con giardino pensile su fondo arancione è rimasto); la parte centrale è occupata da Lucca è popolare, formazione centrista costituitasi alcuni mesi fa per dare voce a quell'area; non manca poi la miniatura del simbolo di Volt, forza europeista e transnazionale che ha scelto di concorrere alla lista (apportando anche un tocco del suo viola).

9) Partito democratico

La quinta lista estratta è forse quella che fa parlare meno di sé, visto che è quella del Partito democratico, che anche questa volta si schiera con il proprio simbolo nazionale ufficiale, "liscio", senza inserire il nome del candidato sindaco (proprio come aveva fatto già nel 2017 e prima ancora nel 2012) o altri riferimenti testuali o grafici. In entrambi i precedenti appuntamenti elettorali la lista era stata nettamente la più votata, superando sempre il 20%; proverà a ripetersi questa volta, per il candidato sindaco, per la coalizione e - ovviamente - per il proprio risultato.

10) Lucca
 è un grande Noi

Ultima lista sorteggiata della coalizione in appoggio a Raspini è forse quella con il nome più originale: Lucca è un grande Noi. La formazione rappresenta l'evoluzione dell'associazione nata lo scorso anno per supportare la candidatura alle primarie di Ilaria Vietina, assessora uscente alle politiche di genere, servizi educativi e memoria. Dopo la vittoria di Raspini, l'impegno è comunque proseguito e l'associazione è diventata lista, mantenendo quasi la stessa grafica, dominata dal "Noi" della collettività viva e inclusiva inserito in un fumetto e con il nome dell'assessora nella parte inferiore.
 

Andrea Colombini

11) No Green Pass - Colombini sindaco di Lucca

Quarta candidatura estratta è quella di Andrea Colombini, direttore d'orchestra, nonché direttore e fondatore del "Puccini e la sua Lucca Festival" e convinto assertore dell'inutilità del Green Pass (da applicare innanzitutto a livello locale). Non a caso, la prima lista sorteggiata è proprio No Green Pass (doveva esserci inizialmente anche Rinascimento - #ioapro, ma poi ha scelto di sostenere Veronesi). In questo simbolo, spicca la mano tricolore che fa il segno di vittoria (eseguito da Colombini in varie immagini che lo ritraggono) su un fondo tramato in stile tartan blu e verde (come un motivo visto in una sua foto).

12) Ancora Italia

Fin dall'inizio della sua avventura elettorale, quando ai media aveva reso ufficiale la sua intenzione di candidarsi, Colombini ha ritenuto di poter contare sul sostegno di Ancora Italia, il partito - seguito alla scissione di Vox Italia - presieduto da Francesco Toscano, guidato come segretario da Mario Gallo e avente come ideologo Diego Fusaro. Il simbolo schierato sulla scheda elettorale è quello scelto da tempo, con il profilo tricolore di Dante Alighieri sopra al nome e, nel segmento curvilineo blu inferiore, la dicitura "per la Sovranità democratica".

Aldo Gottardo

13) Ambiente e giustizia sociale

La quinta candidatura - quella di Aldo Gottardo, da tempo impegnato in battaglie ambientaliste - è l'unica a essere appoggiata da una sola lista. Si tratta di Ambiente e giustizia sociale, cui concorrono Lucca per l'ambiente (alle scorse elezioni schierata con il centrosinistra, ma poi i rapporti si sono interrotti), Sinistra italiana, Rifondazione comunista e altri soggetti non legati a partiti (inclusi esponenti del mondo giovanile e ambientalista). Il cerchio centrale del simbolo richiama cromaticamente quello di Toscana a Sinistra (regionali 2020), cui è sovrapposto un segno che rimanda all'ambiente (terra, vegetazione e cielo), che lascia però intravedere una stella su fondo rosso.
 

Fabio Barsanti

14) Centrodestra per Barsanti

Il sesto candidato estratto si poteva trovare già sulla scheda elettorale di cinque anni fa, come pure in consiglio comunale. Fabio Barsanti, sostenuto nel 2017 da CasaPound e Alleanza per Lucca, era riuscito a ottenere il 7,84% e questo gli aveva permesso di entrare in consiglio comunale. Quest'anno le liste sono tre e non due: la prima sorteggiata, Centrodestra per Barsanti, è in qualche modo in continuità grafica con Alleanza per Lucca del 2017 (colore bianco e carta da zucchero, elemento tricolore e Torre Guinigi stilizzata). La scelta di indicare il riferimento al centrodestra rappresenta la chiara intenzione di dire che esiste un centrodestra anche al di là della coalizione ufficiale (anzi, con alcune figure di quell'area che non hanno gradito la scelta del suo candidato sindaco) e che ha titolo di presentarsi come tale al corpo elettorale.

15) Prima Lucca - ItalExit

La seconda lista estratta a favore di Barsanti è quella più nota a livello nazionale: Prima Lucca - ItalExit rappresenta lo sbarco lucchese del partito fondato da Gianluigi Paragone, citato puntualmente nel semicerchio inferiore del contrassegno, a fondo blu (sono dunque stati invertiti i colori iniziali del logo paragoniano). La parte superiore del contrassegno invece è occupata dal motto "Prima Lucca", su fondo arancione, come a rimarcare il primato della città e del suo interesse su ogni altra istanza, incluse quelle nazionali ed europee (come la presenza del partito di Paragone suggerisce).

16) Difendere Lucca

La terza e ultima lista sorteggiata della coalizione in appoggio a Barsanti è forse quella che appare più legata a lui e alla città (non a caso il nome di quest'ultima è il più evidente): Difendere Lucca, che si autodefinisce "Movimento di cittadini liberi", volto a fornire una reale alternativa al centrosinistra, si identifica con la città stessa e la sua immagine "dall'alto". L'ottagono in cui sono inseriti il nome e il riferimento al candidato sindaco, infatti, richiama la struttura delle mura della città e nella parte superiore spicca la stilizzazione di un baluardo, elemento che caratterizza la cinta muraria.
 

Mario Pardini

17) Centrodestra per Lucca

L'ultima candidatura estratta in queste elezioni amministrative di Lucca è quella di Mario Pardini, figura civica, imprenditore e già presidente di Lucca Crea, sul quale - dopo un percorso almeno in parte accidentato - è confluito il consenso delle tre forze principali del centrodestra lucchese. La prima lista sorteggiata, comunque, si chiama Centrodestra per Lucca, nata per raccogliere figure di quell'area politica senza legarle direttamente ai partiti. L'emblema, molto anonimo e generico, è stato visto come risposta al Centrodestra per Barsanti e probabilmente c'è qualcosa di vero; in ogni caso, la commissione elettorale competente non ha avuto nulla da ridire, visto che il "centrodestra", come altre denominazioni generiche, non è di nessuno in particolare.
 

18) Forza Italia - Unione di centro

La seconda lista estratta, invece, è dichiaratamente di partito: è anzi l'espressione di due partiti che negli ultimi anni si sono trovati spesso a collaborare e a comporre liste insieme, dopo che spesso era capitato che prendessero strade autonome, anche in coalizioni diverse. Questa volta Forza Italia e l'Unione di centro si presentano insieme, con la miniatura del simbolo dell'Udc incastrata sotto al riferimento a Berlusconi (come a rimarcare i rapporti di forza); il simbolo di Forza Italia è stato comunque ridotto e inserito in un cerchio giallo, che contiene il riferimento in blu al candidato sindaco (non il meglio possibile sul piano grafico, bisogna ammetterlo).

19) Fratelli d'Italia

Dopo la lista di Forza Italia e Udc, il sorteggio ha collocato quella di Fratelli d'Italia, forza politica che si prepara a fare decisamente meglio del 4,82% raccolto cinque anni fa, nel turno elettorale precedente. In questa competizione il partito ha utilizzato una soluzione grafica già vista, riducendo il riferimento giallino a Giorgia Meloni - comunque quasi sempre presente, come del resto accade per tutti i leader del centrodestra - per inserire la dicitura bianca "per Pardini sindaco", senza toccare il simbolo effettivo di Fdi rimasto nella parte inferiore del cerchio, come si è abituati a vederlo.

20) Lega

La rassegna delle liste di partito nella coalizione del centrodestra (tutte collocate nel centro delle cinque liste a sostegno di Pardini) prosegue e si conclude con la Lega, per la prima volta con la dicitura "Salvini premier" sotto la statua di Alberto da Giussano. Si tratta, all'evidenza, dello stesso simbolo impiegato a livello nazionale a partire dalle elezioni politiche del 2018, senza l'inserimento di nessun riferimento locale; tra gli emblemi di partito, poi, quello della lista della Lega è l'unico a non contenere il riferimento al candidato sindaco (così come manca nel Centrodestra per Lucca).

21) Lucca 2032 - Mario Pardini sindaco

Ultima lista della coalizione di centrodestra (e anche ultima formazione a comparire su manifesti e schede elettorali) è Lucca 2032 - Mario Pardini sindaco, qualificabile anche come "lista personale" (visto il rilievo dato al nome del candidato), ma nata "come associazione civica, con l’obiettivo di sviluppare un progetto chiaro e concreto di futuro per Lucca" e "lo scopo di immaginare e proporre la città in cui vorremmo vivere insieme". Il simbolo - tutto basato sul tricolore, sul blu e sull'azzurro, creando un'atmosfera di centrodestra - offre una visione della città, dei suoi principali monumenti (visti prima), delle mura e dei portici. 

1 commento:

  1. Forse non toccherebbe a me, ma considerato quanto abbiamo lavorato, vorrei dire ai lettori di questo stupendo blog di "drogati di politica" che l'Ufficio elettorale comunale di Lucca ha lavorato con diligenza, informando e formando i cittadini che volevano candidarsi. Esattamente l'opposto della triste storia di sciatteria che il dott. Maestri ci ha raccontato dal comune di Trana.

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