Piccolo è bello: alla scoperta di un mondo sconosciuto
M'imbuco a Sambuco! (con Massimo Bosso)
DALLO STUDIO SERIO AL POP:
PER UN PUGNO DI SIMBOLI (ARACNE EDITRICE)
PER UN PUGNO DI SIMBOLI (ARACNE EDITRICE)
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scrivi all'indirizzo libri(at)isimbolidelladiscordia.it
«Non si immaginano i giacimenti di cialtroneria, la copiosa messe di scemenze pronunciate ex post da pretesi rifondatori e sedicenti continuatori per accreditarsi gli antichi simboli politici, oltre ai nuovi e seminuovi, zoofili o botanici, ecologici o lobbisti, hobbistici o templari che siano. Sembra incredibile che al posto di questa misera e atomizzata concitazione ci fossero un tempo idealità, passioni, speranze, figure rispettabili, uomini e donne che per esse hanno anche sofferto duramente. Ecco invece un’umanità misteriosa e pervicace, sconosciuti curiosi e spassosi che assecondano il vizio indagatore di Maestri, studioso neutrale che divaga nel pop».Filippo Ceccarelli, dalla Prefazione
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| Composizione coi contrassegni delle elezioni politiche del 2006 | 
ANCORA DISPONIBILE IL SAGGIO GIURIDICO
I SIMBOLI DELLA DISCORDIA (GIUFFRÈ)
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Dopo oltre un anno e mezzo di studi e ricerche, è stato pubblicato da Giuffrè il libro I simboli della discordia,
 il primo volume che cerca di trattare in modo il più possibile completo
 la materia dei simboli e dei contrassegni dei partiti, sia nel loro 
ambito naturale (le elezioni), sia negli innumerevoli scontri 
extra-elettorali, avvenuti regolarmente dopo scissioni e altri eventi 
traumatici. Alla base del libro, le (relativamente poche) norme dettate 
per i contrassegni nel procedimento elettorale – per il resto, la legge non si occupa né della regolazione dei partiti, né tantomeno della regolazione del simbolo) – e
 le molte decisioni dei giudici e degli altri organi preposti (a partire
 dal Ministero dell'Interno). Un argomento di indagine e, allo stesso 
tempo, un particolare punto di vista per rileggere la storia 
dell'Italia.
Il
 libro è l'occasione per capire cosa dice effettivamente la legge e come
 i giudici o le varie commissioni elettorali coinvolte hanno dovuto 
affrontare, di volta in volta, le spaccature che hanno interessato la 
coppia falce-martello e la fiamma tricolore, la polverizzazione (ai 
limiti del grottesco) dello scudo crociato in tasselli di dimensioni 
trascurabili (fino alla recente "rinascita" della Dc), lo spuntare 
improvviso di nuovi soli nascenti, garofani, rose e foglie d'edera, fino
 alle stagioni più recenti in cui dominano "Grilli", "Verdi" e sui 
manifesti possono convivere Partiti Pirata (sconfessati) e Liste Bunga 
Bunga.
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Gabriele Maestri 
I SIMBOLI DELLA DISCORDIA 
Normativa e decisioni 
sui contrassegni dei partiti | |
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