Anche il 2016 se ne va e I simboli della discordia compie quattro anni e mezzo sul web. Si chiude un anno di decisa soddisfazione, per vari motivi. Innanzitutto appartiene al 2016 il record assoluto di visualizzazioni per un post del sito (quello in cui a fine maggio annunciavo la costituzione del Partito comunista italiano); quell'articolo e il suo seguito hanno continuato a portare un traffico significativo su queste pagine, che così sono diventate un punto di passaggio per un numero sempre maggiore di curiosi e di "drogati di politica".
La categoria dei #politicsaddicted, in effetti, sembra destinata a sorprendere sempre. Gli appassionati spuntano dove meno ce li si aspetta o dove è più naturale trovarli: in una facoltà di scienze politiche come allo sportello di una banca, a un convegno di vessillologia o comunicazione politica come in un anfratto semisconosciuto di Facebook. A loro va la mia gratitudine innanzitutto per aver incrociato il mio sito per caso o per scelta e per esserci tornati altre volte: senza di loro superare il traguardo delle 300mila visite totali non sarebbe stato possibile. Ancora maggiore, tuttavia, è la gratitudine per coloro che hanno contribuito a questo sito facendosi intervistare, fornendomi di materiale o dando un suggerimento che io poi ho sviluppato. Da una chiacchierata o da un semplice messaggio di richiesta sui social può arrivare di tutto, dall'ultimo logo appena partorito a una foto dell'ultimo congresso liberale custodita gelosamente (e cercata invano per anni).
L'assidua attenzione e voglia di darmi una mano di alcune persone doveva essere premiata: per questo, pur non essendo questo un sito giornalistico o con collaborazioni strutturate, dal 5 aprile 2016 I simboli della discordia ha una redazione, divisa indicativamente in seniores (irrecuperabili, vista la durata della loro collaborazione), juniores (per loro c'è speranza, ma spero non guariscano: al sito verrebbero a mancare stimoli importanti) e "a loro insaputa", categoria quest'ultima che indica essenzialmente i giornalisti cui più spesso ho attinto come fonte per la scrittura dei miei articoli (e che qualche volta, all'inverso, hanno avuto me come fonte).
Anche al di fuori della redazione, però, sono moltissime le persone che hanno fatto qualcosa per rendere migliore questo sito. Anche stavolta, dunque, altri nomi si aggiungono all'elencone inaugurato due anni fa, tutte persone che voglio (e moralmente devo) ringraziare a fondo per avermi aiutato. Possibile che qualcuno mi sia sfuggito e, nel caso, sono pronto a inserirlo: in barba a ogni regola di opportunità, che suggerirebbe la sintesi, qui voglio che ci sia spazio per tutti. Ciascuno di questi nomi merita di stare qui, altri ne arriveranno:
La categoria dei #politicsaddicted, in effetti, sembra destinata a sorprendere sempre. Gli appassionati spuntano dove meno ce li si aspetta o dove è più naturale trovarli: in una facoltà di scienze politiche come allo sportello di una banca, a un convegno di vessillologia o comunicazione politica come in un anfratto semisconosciuto di Facebook. A loro va la mia gratitudine innanzitutto per aver incrociato il mio sito per caso o per scelta e per esserci tornati altre volte: senza di loro superare il traguardo delle 300mila visite totali non sarebbe stato possibile. Ancora maggiore, tuttavia, è la gratitudine per coloro che hanno contribuito a questo sito facendosi intervistare, fornendomi di materiale o dando un suggerimento che io poi ho sviluppato. Da una chiacchierata o da un semplice messaggio di richiesta sui social può arrivare di tutto, dall'ultimo logo appena partorito a una foto dell'ultimo congresso liberale custodita gelosamente (e cercata invano per anni).
L'assidua attenzione e voglia di darmi una mano di alcune persone doveva essere premiata: per questo, pur non essendo questo un sito giornalistico o con collaborazioni strutturate, dal 5 aprile 2016 I simboli della discordia ha una redazione, divisa indicativamente in seniores (irrecuperabili, vista la durata della loro collaborazione), juniores (per loro c'è speranza, ma spero non guariscano: al sito verrebbero a mancare stimoli importanti) e "a loro insaputa", categoria quest'ultima che indica essenzialmente i giornalisti cui più spesso ho attinto come fonte per la scrittura dei miei articoli (e che qualche volta, all'inverso, hanno avuto me come fonte).
Anche al di fuori della redazione, però, sono moltissime le persone che hanno fatto qualcosa per rendere migliore questo sito. Anche stavolta, dunque, altri nomi si aggiungono all'elencone inaugurato due anni fa, tutte persone che voglio (e moralmente devo) ringraziare a fondo per avermi aiutato. Possibile che qualcuno mi sia sfuggito e, nel caso, sono pronto a inserirlo: in barba a ogni regola di opportunità, che suggerirebbe la sintesi, qui voglio che ci sia spazio per tutti. Ciascuno di questi nomi merita di stare qui, altri ne arriveranno:
Un ringraziamento particolare a Martino Abbracciavento, Ignazio Abrignani, Guglielmo Agolino, Tiziana Albasi, Mauro Alboresi, Alberto Alessi, Antonio Angeli, Antonio Atte, Luca Bagatin, Laura Banti, Paolo Barbi, Enzo Barnabà, Giovanni Bellanti, Pierpaolo Bellucci, Pierangelo Berlinguer, Enrico Bertelli, Niccolò Bertorelle, Raffaella Bisceglia, Mauro Biuzzi, Paolo Bonacchi, Mauro Bondì, Michele Borghi, Lorenzo Borré, Massimo Bosso, Carlo Branzaglia, Giampiero Buonomo, Giovanni Cadioli, Stefano Camatarri, Elisabetta Campus, Aurelio Candido, Maria Antonietta Cannizzaro, Monica Cappelletti, Luca Capriello, Giovanni Capuano, Francesco Cardinali, Nicola Carnovale, Elena Caroselli, Robert Carrara, Roberto Casciotta, Pierluigi Castagnetti, Marco Castaldo, FIlippo Ceccarelli, Luigi Ceccarini, Mirella Cece, Luca Cenatiempo, Raffaele Cerenza, Gioia Cherubini, Giancarlo Chiapello, Giovanni Chiarini, Emanuele Chieppa, Beppe Chironi, Giancarlo Ciaramelli, Valerio Cignetti, Valentina Cinelli, Giuseppe Cirillo, Roman Henry Clarke, Antonia Colasante, Emanuele Colazzo, Emiliano Colomasi, Daniele Vittorio Comero, Francesco Condorelli Caff, Antonio Conti, Pietro Conti, Francesco Corradini, Carlo Correr, Antonio Corvasce, Andrea Covotta, Francesco Crocensi, Natale Cuccurese, Emilio Cugliari, Johnathan Curci, Francesco Curridori, Francesco D'Agostino, Nicola D'Amelio, Michele D'Andrea, Roberto D'Angeli, Alessandro Da Rold, Paolo Dallasta, Fabrizio De Feo, Pietro De Leo, Stefano De Luca, Pino De Michele, Carlo De Micheli, Roberto De Santis, Donato De Sena, Franco De Simoni, Mauro Del Bue, David Del Bufalo, Maurizio Dell'Unto, Riccardo DeLussu, Dario Di Francesco, Roberto Di Giovan Paolo, Alfio Di Marco, Marco Di Nunzio, Alessandro Di Tizio, Antonino Di Trapani, Ilvo Diamanti, Federico Dolce, Alessandro Duce, Filippo Duretto, Daniele Errera, Filippo Facci, Leonardo Facco, Arturo Famiglietti, Giovanni Favia, Luigi Fasce, Paolo Ferrara, Emilia Ferrò, Antonio Fierro, Antonio Floridia, Antonio Folchetti, Gianni Fontana, Gabriella Frezet, Iztok Furlanič, Massimo Galdi, Vincenzo Galizia, Vincino Gallo, Luciano Garatti, Marcello Gelardini, Alessandro Genovesi, Alessandro Gigliotti, Michele Giovine, Carlo Gustavo Giuliana, Bruno Goi, Roberto Gremmo, Massimo Gusso, Vincenzo Iacovino, Vincenzo Iacovissi, Matteo Iotti, Roberto Jonghi Lavarini, Luca Josi, Orione Lambri, Piero Lanera, Calogero Laneri, Lisa Lanzone, Angelo Larussa, Michele Lembo, Pellegrino Leo, Raffaele Lisi, Max Loda, Dario Lucano, Nino Luciani, Maurizio Lupi (il Verde Verde), Bruno Luverà, Mimmo Magistro, Alex Magni, Francesco Maltoni, Gian Paolo Mara, Federico Marenco, Marco Margrita, Marco Marsili, Carlo Marsilli, Antonio Massoni, Angela Mauro, Federico Mauro, Angelo Orlando Meloni, Nicolò Monti, Roberto Morandi, Raffaello Morelli, Mara Morini, Claretta Muci, Alessandro Murtas, Antonio Murzio, Cristiana Muscardini, Paolo Naccarato, Donato Natuzzi, Ippolito Negri, Gianluca Noccetti, Matteo Olivieri, Oradistelle, Fabrizio Orano, Andrea Paganella, Roberto Pagano, Enea Paladino, Lanfranco Palazzolo, Paolo Palleschi, Enzo Palumbo, Max Panarari, Max Panero, Federico Paolone, Fabio Pariani, Ottavio Pasqualucci, Oreste Pastorelli, Alan Patarga, Rinaldo Pezzoli, Antonio Piarulli, Daniele Piccinin, Flavia Piccoli Nardelli, Francesco Pilieci, Marco Pini, Elisa Pizzi, Marina Placidi, Vladimiro Poggi, Carlandrea Poli, Alfredo Politano, Giuseppe Potenza, Cesare Priori, Giulio Prosperetti, Carlo Prosperi, Renzo Rabellino, Andrea Rauch, Michele Redigonda, Livio Ricciardelli, Egle Riganti, Francesco Rizzati, Lamberto Roberti, Donato Robilotta, Luca Romagnoli, Gianfranco Rotondi, Sergio Rovasio, Roberto Ruocco, Giampaolo Sablich, Stefano Salmè, Angelo Sandri, Maurizio Sansone, Ugo Sarao, Anna Sartoris, Alessandro Savorelli, Jan Sawicki, Gian Franco Schietroma, Renato Segatori, Oscar Serra, Gianni Sinni, Claudia Soffritti, Carlo Antonio Solimene, Simone Sormani, Valdo Spini, Ugo Sposetti, Mario Staderini, Gregorio Staglianò, Lorenzo Stella, Leo Stilo, Francesco Storace, Tiziano Tanari, Mario Tassone, Roland Tedesco, Luigi Torriani, Alvaro Tortoioli, Roberto Traversa, Ciro Trotta, Lara Trucco, Fabio Tucci, Andrea Turco, Maria Turco, Maurizio Turco, Massimo Turella, Sauro Turroni, Marco Valtriani, Max Vassura, Margherita Vattaneo, Enrico Veronese, Fiodor Verzola, Ettore Vitale, Maria Carmen Zito, Mirella Zoppi, Roberto Zuffellato, Federico Zuliani, Piotr Zygulski.
E, già che ci siamo, chiedo scusa ad Alberto Rostagno e al gruppo di Rivarolo Rinasce per avere preso il loro simbolo a base per il mio logo di saluto al 2016...