Il suo nome circolava da tempo, ma oggi ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Roma. "Per Roma io ci sono, non posso non esserci": a dirlo è Vittorio Sgarbi, che quest'oggi a mezzogiorno ha presentato il suo progetto per la Capitale, anche se a quanto pare si va verso un rinvio delle elezioni amministrative. Non si sa quando si voterà, dunque, ma si sa che il deputato (nonché sindaco di Sutri) intende essere presente come aspirante sindaco, sperando che a sostenerlo ci sia anche il centrodestra: "Io dico che mi presento, perché sono Sgarbi e Rinascimento è importante che ci sia. O il centrodestra converge su di me, oppure io faccio una lista che va anche contro il candidato del centrodestra, poi al ballottaggio si potrebbe discutere e a quel punto si potrebbe trovare un accordo, del quale l'assessorato alla cultura sarebbe parte importante".
La lista di cui parla Sgarbi è ovviamente Rinascimento, il progetto cui il critico d'arte e politico lavora dal 2017: "In un panorama di partiti che non sanno quello che sono, quello che fanno e da che parte stanno, ma si inventano destra e sinistra - ha detto - ci voleva un partito di tutti, un Pc nel senso di 'partito della cultura', appunto Rinascimento. Con quello sono diventato sindaco di Sutri e, sia pure dopo una fase di letargo, quando l'anno scorso dei gruppi di persone hanno presentato liste con quel simbolo ad Aosta e in Valle d'Aosta, hanno ottenuto rispettivamente il 25% e il 5%, quindi ho pensato che fosse arrivato il momento di ripresentare Rinascimento, sia nella sua accezione più alta, per tutto ciò che di elevato si è fatto nel Rinascimento italiano, sia per quanto riguarda la salute. Questa giornata di sole ci ricorda che dovremmo essere amici dell'aria aperta, magari tenendo la mascherina se si è troppo vicini, ma negarsi l'aria aperta è una forma di turbamento mentale: il Rinascimento è innanzitutto quello della consapevolezza della salute".
Oltre a Rinascimento (che in questo caso nel simbolo ha anche il Colosseo e il dettaglio della michelangiolesca Creazione di Adamo leggermente reintepretato), però, dovrebbero esserci altre liste: così pare di capire da quanto è stato annunciato nella conferenza stampa, iniziata in robusto ritardo al centro di Piazza Navona, dopo che non è stato possibile tenerla al ViviBistrot dov'era stata convocata ("Raggi aveva detto che non si poteva fare lì, lo ha fatto sapere ai gestori..."; "ma questa è una piazza d'arte importante, che rappresenta la bellezza di Roma e dell'Italia" ha detto all'inizio Cristiano Aresu, segretario politico di Rinascimento, presente con Dario Di Francesco, vicesegretario), con un quasi-assembramento di persone e microfoni quasi inevitabile
Innanzitutto è stato annunciato il sostegno della lista Italia libera, quella annunciata da Carlo Taormina poco prima di Natale: il simbolo, tra l'altro, è proprio quello con il cuore di Vandea stilizzato, che questo sito aveva mostrato proprio la vigilia di Natale, trovandolo sul sito curato da Giuliano Castellino. Tra i candidati, peraltro, è stato fatto il nome del portavoce Nino Galloni, noto economista post-keynesiano, presidente del Centro Studi Monetari e attento al tema della moneta complementare. Poi c'è Geo - Ambientalisti animalisti europei, lista il cui nome parla da sè e con la parola "Geo" gialla inserita in un cerchio di frecce (... vi ricorda qualcosa?) su fondo verde: come portavoce è stato indicato Cristiano Riggio, già due volte consigliere municipale a Roma eletto con il Pd.
C'è poi Domenico Faccini, segretario e tesoriere del Movimento cittadini italiani, presieduto da Silvana Bruno e nato, come si legge sulla sua pagina Facebook, "per rappresentare quella fascia di persone che, per colpa di leggi che vanno a discapito della gente onesta, è costretta a vivere in grave difficoltà economica". Il simbolo è rappresentato da un tricolore con un quadrato azzurro nella parte centrale, in cui è incastonato un cerchio con l'emblema di due mani che accolgono il globo con l'Italia. Da ultimo c'era anche Carmelo Leo, coordinatore nazionale del Movimento Sviluppo Italia: una traccia di gesso tricolore su fondo blu sfumato caratterizza l'emblema di questo gruppo, che per ora completa la squadra a sostegno della candidatura di Sgarbi.
A livello nazionale il critico e deputato vorrebbe proporre uno spazio, una casa politica per le tante persone che al momento ne sono sprovviste, ma l'occhio è ovviamente puntato innanzitutto sulla capitale e sull'amministrazione dei beni culturali: "Ci sono i diritti fondamentali - ha detto oggi - ma c'è un diritto alla bellezza di cui ognuno è tutore e che non è tutelato in pieno dalla Costituzione, al di là dell'articolo 9: invece che una "repubblica democratica fondata sul lavoro" all'articolo 1 si potrebbe dire 'fondata sulla bellezza'. Roma è la prima città del mondo, per tutto il suo patrimonio, ma occorre cultura politica, non è possibile tenere i beni culturali come li tiene ora l'amministrazione. Per tuti Parigi è il Louvre e si identifica con quello, Roma potrebbe identificarsi con uno dei suoi musei e invece non succede: Roma dev'essere un luogo in cui accadono più cose che a Parigi, è da lì che si rigenera una città".
Una candidatura, dunque, in nome della cultura: "Io rappresento la cultura più di molti altri. Non può arrivare qui Gualtieri perché l'hanno bocciato altrove; non può arrivare Calenda, che certamente è un fenomeno ma non un potenziale sindaco di Roma, perché non ha un'esperienza vissuta di Roma e dei suoi monumenti come ce l'ho io". Da qui a quando si voterà (la data, appunto, non si conosce), Sgarbi avrà tempo per consolidare la sua candidatura e proporsi ad altre forze politiche potenzialmente interessate. Da solista, quale si qualifica da sempre, ma pronto a valutare accordi.