Dopo Catania, il capoluogo più popoloso tra quelli chiamati al voto in Sicilia il 28 e il 29 maggio è Siracusa. Se elettrici ed elettori catanesi cambieranno necessariamente sindaco, a Siracusa l'amministrazione potrebbe restare nelle stesse mani: il primo cittadino uscente, Francesco Italia, infatti si ripresenta, in cerca del secondo mandato. Trova a sfidarlo altre 7 persone: sulla scheda le liste saranno ben 25 e meritano attenzione, anche perché le coalizioni in gioco sono ben 6. Di più, nel 2019 il consiglio comunale fu di fatto sospeso, per il voto contrario al rendiconto, mentre rimase in piedi la giunta. Vale giusto la pena ricordare che a Siracusa, come a Catania, vale la regola in base alla quale per vincere al primo turno al candidato più votato basta il 40%.
Ferdinando Messina
1) Democrazia cristiana
Il sorteggio ha collocato al primo posto Ferdinando Messina, candidato proposto dalla coalizione di centrodestra (che pure non copre tutta quell'area), già assessore e presidente del consiglio comunale. La sua compagine elettorale è senza dubbio la più numerosa, essendo formata da ben sette liste. Risulta estratta per prima quella della Democrazia cristiana: dei vari partiti che rivendicano continuità giuridica con la Dc storica, è quello alla cui segreteria è da poco approdato Totò Cuffaro. Il simbolo è lo stesso depositato al Viminale lo scorso agosto, con la bandiera bianca crociata e appena sventolante su fondo blu, collocata al centro tra la sigla e il nome.
2) #Lab - Laboratorio civico Siracusa 2023
Se la prima lista ha natura politica, la seconda si qualifica come nettamente civica. #Lab - Laboratorio civico Siracusa 2023 è una realtà locale di persone giovani che - lo si legge nei testi diffusi dalla lista stessa - si sono affacciate per la prima volta alla politica locale e all'impegno diretto. La lista, promossa da Salvatore Castagnino, ha come simbolo un fumetto fucsia con il "cancelletto" (pensato come rivolto soprattutto a un target giovanile) a fianco dell'abbreviazione bianca "lab", entrambe ben visibili sul fondo grigio del contrassegno (che contiene anche il resto del nome della formazione elettorale, in corpo molto più piccolo).
3) Popolari e autonomisti - Noi con la Sicilia
Come a Catania, anche a Siracusa ha presentato una propria lista il gruppo di Popolari e autonomisti - Noi con la Sicilia, che vede uniti il Movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo e il Cantiere popolare di Francesco Saverio Romano. Il simbolo è proprio identico a quello annunciato sulle schede elettorali catanesi, con la colomba del Mpa nella parte inferiore, collocata sopra la bandiera che per il Cantiere popolare sarebbe tricolore, mentre qui prende i colori regionali (giallo e rosso, mentre lo stemma comunale ha come tinta dominante il verde); il tutto è racchiuso in una corona blu che contiene il resto del nome.
4) Insieme
Il sorteggio ha continuato l'alternanza tra formazioni politiche e civiche. In quarta posizione, infatti, si trova Insieme, formazione che si qualifica già all'interno del contrassegno come "Lista Civica", mentre su Fb si definisce quale "progetto politico-sociale, creato su misura per Siracusa e per i cittadini". Non stupisce, in questo senso, la presenza di cinque sagome di persone (raffigurate a mezzo busto) disposte "a piramide", proprio a significare un'unione di persone; il disegno stilizzato è in qualche modo racchiuso in un arco multicolore composto da vari "conci" che ricorda sia un teatro greco (come quello locale ben noto) sia un emiciclo (quello del consiglio comunale).
5) Prima l'Italia - Siracusa protagonista
La quinta lista, secondo l'ordine di estrazione, unisce due forze distinte, come il simbolo mostra. Prima l'Italia, come si è ricordato, è vicina alla Lega (che nel 2018 - anche qui, come a Catania - si era presentata schierano nello stesso simbolo anche Noi con Salvini, ottenendo l'1,33% a sostegno di Francesco "Ciccio" Midolo), ma nel simbolo ha più rilievo - costituendo di fatto una "bicicletta" a ruote ineguali - il simbolo di Siracusa protagonista, che nel 2018 aveva già fatto parte della coalizione di centrodestra a sostegno di Reale "Paolo" Ezechia ed era stata promossa dall'ex deputato regionale Enzo Vinciullo (indicato con evidenza nell'emblema, sotto al semicerchio tricolore che contiene il nome dell'ex lista), ottenendo un significativo 7,5% (ma si era vista pure nel 2013, sempre con lo stesso candidato).
6) Forza Italia
Non poteva mancare, all'interno della coalizione di centrodestra, la lista di Forza Italia, anche perché quella forza politica ha espresso proprio Ferdinando Messina. Rispetto a cinque anni fa la bandierina tricolore è molto più evidente, visto che è stato usato un contrassegno identico a quello coniato per le elezioni europee del 2014, con il vessillo stilizzato tutto contenuto nel cerchio e al di sotto solo il cognome di Silvio Berlusconi, senza alcun riferimento al comune in cui si vota, com'era stato invece cinque anni fa; allora la lista superò il 9,5% e risultò essere la migliore della coalizione, si vedranno i nuovi risultati tra poche manciate di ore.
7) Fratelli d'Italia
La coalizione di centrodestra è chiusa dalla lista di Fratelli d'Italia, che schiera esattamente lo stesso simbolo presentato nel 2018 (cioè il contrassegno che Fdi impiega alle elezioni - variazioni a parte - proprio dalle penultime elezioni politiche). Il simbolo, comunque ben noto, suggerisce una riflessione a partire dall'evidenza riservata al nome di Giorgia Meloni: nessun contrassegno di lista della coalizione di Ferdinando Messina contiene alcun riferimento al candidato sindaco. Ciò, ovviamente, non può essere casuale, ma deve considerarsi frutto di una precisa scelta da parte delle forze politiche e civiche di quella compagine.
Francesco Italia
8) Noi per la città
La seconda candidatura estratta è quella del sindaco uscente, Francesco Italia, imprenditore, arrivato al voto nel 2018 da vicesindaco di Giancarlo Garozzo e sostenuto al ballottaggio anche dal centrosinistra. In quest'occasione lo appoggiano quattro liste, la prima delle quali è Noi per la città. Pure sul piano visivo la formazione intende qualificarsi come lista civica (e non solo perché lo si trova scritto espressamente): sopra uno segmento multicolore (ricco di sfumature) si vedono vari monumenti della città, facilmente riconoscibili, come il teatro greco, il duomo e il santuario della Madonna delle lacrime.
9) Oltre - Movimento per la Rigenerazione
Seconda lista a sostegno di Italia è Oltre, formazione che aveva già partecipato alle ultime elezioni amministrative, allora a sostegno di Fabio Granata. Proprio Granata (già Pdl, tra i fondatori di Fli e poi di Green Italia nonché di #DiventeràBellissima, sostenitore di Italia al ballottaggio nel 2018) guida il movimento politico in cui si è trasformata la lista, che si è qualificato come Movimento per la RigenerAzione. Proprio questo nome figura nella parte inferiore del simbolo (abbinato a uno schizzo tricolore), mentre nella parte superiore c'è ancora il sole con due uccelli in volo a fianco, su fondo azzurro cielo, per dare l'idea dell'andare e del volare "oltre". La "A" di "Azione" maiuscola ricorda in qualche modo anche il ruolo che Italia riveste nel partito guidato da Carlo Calenda.
10) Siracusa Più Verde
Pure la terza lista della coalizione che appoggia la ricandidatura di Italia ha natura civica: a giudicare dal nome scelto, Siracusa più Verde, essa si rivolge a coloro che manifestano una sensibilità spiccatamente ambientalista e che hanno attenzione per il decoro della città e per la sua vivibilità. Il contrassegno elettorale, in coerenza con la denominazione individuata, è ovviamente a fondo verde; sotto al testo del nome, di colore bianco, si vedono un albero e un tappeto di fiori stilizzati, per raffigurare in concreto il taglio e il target della lista. In fondo questo è l'emblema più pieno e più carico dei quattro.
11) Francesco Italia sindaco
Quarta e ultima lista di questa coalizione è Francesco Italia sindaco, dunque quella più legata al primo cittadino uscente (nonché l'unica, a ben guardare, che contiene il riferimento al candidato sindaco). La lista aveva già concorso alle elezioni del 2018, ma la grafica è cambiata rispetto a cinque anni fa: se allora c'era una semplice fascia tricolore che appariva leggermente piegata al di sotto del nome, stavolta il tricolore è reso da due "mezzelune" (una verde e una rossa su fondo bianco) che racchiudono la denominazione della lista e delimitano anche lo spazio del contrassegno, insieme alla circonferenza blu.
Giancarlo Garozzo
12) SiAmo Siracusa
Tra gli sfidanti di Italia c'è anche Giancarlo Garozzo, vale a dire colui che era sindaco quando Italia era il vice e che non si era ripresentato nel 2018. Questa volta torna a correre con il sostegno di tre liste. La prima, SiAmo Siracusa, si qualifica come formazione civica, che interpreta in modo graficamente originale l'accorgimento identitario-affettivo "SiAmo": la "a" non è semplicemente resa in maiuscolo (tutto il testo lo è) e con un colore diverso, ma è addirittura riportata con un corpo molto più grande, per cui il nome si può leggere anche "Siamo a Siracusa"; la forma della A ricorda pure quella del santuario della Madonna delle lacrime (in un primo tempo riportata nella grafica). Sullo sfondo si vede bene una stilizzazione dall'alto del Teatro greco.
13) Fuori Sistema per Siracusa
La seconda lista è già nota ai siracusani. Fuori Sistema per Siracusa, infatti, si era già presentata nel 2018, in appoggio a Francesco Italia (il nome intendeva contestare il "sistema Siracusa" al centro di indagini). In questo caso, invece, la formazione sostiene Garozzo e sembra mutare leggermente natura. Se pure cinque anni fa i colori erano arancione, marrone e senape, questa volta nel simbolo appare una bilancia (segno della giustizia, anche se i piatti non sono pari) e, soprattutto, nella parte superiore appare la "spunta alata" di Italia viva, partito al quale Garozzo appartiene dal 2019.
14) Grande Siracusa
Ultima delle tre liste in corsa in appoggio a Giancarlo Garozzo (anche se in un primo tempo nelle grafiche ne erano contemplate quattro, includendo anche il simbolo di Cantiere Siracusa, poi non presentata) è Grande Siracusa, altra formazione civica che in questo caso è inedita, non avendo corso a precedenti elezioni. Lo sfondo del contrassegno è tinto di un insolito verdino molto tenue, sul quale sono stati inseriti un cuore bianco incompleto con bordo tricolore e una fascia - sempre bianca - con il nome della lista riportato in verde (anche se graficamente si potevano forse trovare soluzioni più efficaci).
Renata Giunta
15) Renata Giunta sindaca
Quarta candidatura alla guida del comune di Messina, sempre seguendo l'ordine del sorteggio, risulta essere quella di Renata Giunta, esperta di scienze del lavoro e progettazione, nonché già a capo di Libera a livello locale. La sostengono quattro liste, a partire da quella a lei più vicina, Renata Giunta sindaca: il contrassegno della lista civico-personale impiega una grafica molto semplice, con il nome arancione, il cognome e il segmento inferiore color porpora e la sottolineatura del nome in blu (da segnalare l'uso del termine "sindaca" correttamente volto al femminile, anche per segnalare la discontinuità rispetto a proposte essenzialmente maschili).
16) Partito democratico
Seconda lista in appoggio a Giunta è quella presentata dal Partito democratico, che ha scelto di convergere sulla candidata attuale, pur essendo stata proposta dalle altre forze politiche della coalizione; anzi, proprio la scelta finale di Giunta ha consentito la corsa comune del centrosinistra e del M5S nella medesima coalizione. Il simbolo schierato in queste elezioni è quello ufficiale del Pd, con l'aggiunta nella parte inferiore di un segmento verde, contenente il riferimento alla candidata sindaca (anche qui, dunque, è stata mantenuta la stessa formula testuale vista nel primo contrassegno analizzato).
17) Lealtà e Condivisione - Progressisti Verdi e Sinistra
Come terza lista in appoggio a Giunta c'è Lealtà e Condivisione - Progressisti Verdi e Sinistra. La prima parte del nome si riferisce al movimento - nato come associazione - che nel 2018 aveva candidato come sindaco Giovanni Randazzo; la seconda fa chiaramente riferimento all'Alleanza Verdi e Sinistra, di cui riprende in parte la grafica (sostituendo la prima parola con "Progressisti", per indicare un'area più ampia rispetto ai partiti Europa Verde e Sinistra italiana). Nella parte superiore del contrassegno, su fondo rosso, è stato inserito il logo del primo movimento, che accosta le iniziali delle due parole principali (Le C), con una mano aperta all'interno della C (come a "battere il 5")
18) MoVimento 5 Stelle
Ultima delle quattro liste che appoggiano la candidatura di Renata Giunta è il MoVimento 5 Stelle, che nel 2013 e nel 2018 aveva sostenuto un proprio aspirante sindaco (prima Marco Ortisi, poi Silvia Russoniello), mentre questa volta ha scelto di promuovere e accettare una coalizione più ampia. Il contrassegno schierato riproduce anche a Siracusa - come in tutt'Italia da vari mesi a questa parte - il secondo dei simboli ufficiali del M5S, identico a quello tradizionale nella parte superiore, mentre nella parte bassa è stato inserito - in un segmento rosso - il riferimento al 2050 come anno della neutralità climatica.
Roberto Trigilio
19) Trigilio sindaco di Siracusa
La coalizione più ristretta di queste elezioni siracusane è quella che appoggia Roberto Trigilio, già consigliere del M5S e stavolta aspirante sindaco sotto le insegne di Cateno De Luca. In analogia a quanto visto a Catania, le liste sono due, concepite graficamente in modo omogeneo. La prima è Trigilio sindaco di Siracusa, con la lista scritta su fondo verde; subito sotto, però, c'è una fascia rossa contenente il riferimento proprio a De Luca, mentre nella parte inferiore è stata inserita la miniatura del simbolo di Sicilia Vera, prima formazione fondata da De Luca e riconosciuta ufficialmente come partito.
20) Sud chiama Nord
La seconda lista della coalizione, ovviamente, non poteva che essere Sud chiama Nord, dunque il progetto elettorale avviato da Cateno De Luca prima delle elezioni politiche del 2022. Se a Catania il nome di De Luca era presente solo sull'altra lista mentre il candidato sindaco Gabriele Savoca era citato in entrambi i contrassegni, in questo caso accade il contrario: Trigilio sta solo sulla lista vista prima, mentre il simbolo di Sud chiama Nord (nella versione con la freccia nella prima "D") contiene solo il riferimento a De Luca, che - vista l'espressione impiegata sul simbolo - appare direttamente impegnato per la competizione elettorale di Siracusa.
Edgardo "Edy" Bandiera
21) Unione di centro
L'ultima coalizione presentata a Siracusa ed estratta - curiosamente il sorteggio ha collocato tutti i candidati sostenuti da coalizione uno dopo l'altro - è quella che appoggia Edgardo Bandiera, già candidato sindaco nel 2013 per Pdl, Centro democratico e due liste civiche. Lo sostengono tre liste, l'unica politica delle quali è quella dell'Unione di centro, cosa che segnala di fatto uno schieramento non completo del centrodestra a sostegno di Ferdinando Messina. Il simbolo dell'Udc è quello consueto, salvo la sostituzione - nel segmento superiore rosso - del riferimento all'Italia con quello al comune in cui si vota.
22) Edy Bandiera sindaco
La seconda lista è quella più vicina all'aspirante sindaco, citato non con il suo nome ma con il suo soprannome: Edy Bandiera sindaco (nel 2013 la formazione personale si chiama Con Edy per Siracusa). La grafica, in effetti, è piuttosto ordinaria e potrebbe essere adottata a Siracusa come altrove: il nome della lista (con il cognome del candidato in evidenza) è collocato nello spazio lasciato libero da uno spesso arco tricolore. Nessun riferimento locale, dunque, ma nazionale, con i colori dei partiti catch-all che sollecitano soprattutto un elettorato di centrodestra o, comunque, per lo meno moderato.
23) Siracusa al Futuro
Ultima delle tre liste presentate a sostegno di Edy Bandiera è Siracusa al Futuro, con il nome scelto che propone dunque una visione proiettata in avanti per il comune chiamato al voto, senza dare alla proposta elettorale una particolare connotazione politica. L'idea viene resa graficamente con una grossa freccia gialla - nemmeno tutta contenuta nel cerchio del contrassegno - che punta verso destra e sulla quale è stata ospitata la parola "Futuro", dello stesso colore del fondo del simbolo (nessuna delle due tinte, come si è visto, è particolarmente legato all'iconografia ufficiale della città, mentre paradossalmente sono più vicine a quelle della squadra di calcio locale, con l'azzurro del fondo e il giallo-arancio del leone dello stemma).
Michele Mangiafico
24) Movimento Civico4
Come accennato, il sorteggio ha collocato nell'ultima parte della scheda gli unici due candidati sindaci che risultano sostenuti da una sola lista. Il primo è Michele Mangiafico, già vicepresidente del consiglio comunale (con Progetto Siracusa), che ha costituito l'associazione proprio nel 2019: "un giorno, guardando il bugnato del portone d’ingresso di Palazzo Vermexio, [...] ho visto il numero '4' - ha dichiarato il candidato sul sito -. Nei lunghi mesi di assenza dell'assemblea degli eletti dalla nostra città, ho pensato al punto da cui ripartire per restituire a Siracusa un progetto ed una prospettiva. Il numero civico del luogo fisico dove si assumono le decisioni che possono cambiare in meglio, o in peggio, la vita di tutti noi, mi è apparso d’improvviso un compagno di viaggio importante sul cammino che ci separa dal 2023". Il simbolo contiene pure la sagoma di un bambino che viene condotto per mano dal genitore, come segno di un soggetto che guarda al futuro e accompagna.
Abdelaaziz Mouddih
25) Vespri Siracusani
Ultima candidatura in queste elezioni è quella di Abdelaaziz Mouddih, imprenditore italo-marocchino nel settore della ristorazione attivo a Siracusa. La sua lista si chiama Vespri Siracusani: se il nome pesca nella storia dell'isola e del territorio e invita al risveglio e alla novità (mettendo insieme tra l'altro istanze di sinistra radicale e di destra sociale, queste ultime apportate dal potenziale vicesindaco Giuseppe Giganti), la grafica contiene una "foglia" tricolore, leggermente ripiegata su se stessa, accompagnata al nome della lista scritto in azzurro.