Sulle pagine di questo sito lo si è ricordato più volte: tenere d'occhio i movimenti (nel senso degli spostamenti di persone e delle comparse/scomparse di nuove sigle) all'interno delle aule parlamentari è decisamente utile e foriero di spunti. Non va trascurata, tuttavia, l'osservazione attenta degli stessi movimenti nei consigli regionali: visti i numeri ridotti (e, in qualche caso, le norme più permissive dei regolamenti), è più facile che certe soggettività politiche emergano e si traducano in un nome nuovo, a volte perfino in un simbolo conseguente.
Guardando nel sito del consiglio regionale del Piemonte, dunque, si scopre che "il 1° gennaio 2021 i consiglieri Francesca Frediani e Giorgio Bertola, provenienti dal Gruppo MoVimento 5 Stelle, aderiscono al Gruppo Misto assumendo la denominazione Gruppo misto - Movimento 4 ottobre". Si tratta a rigore di una componente del gruppo misto (l'unica per ora), poiché il regolamento consiliare consente la formazione di un gruppo in corso di consiliatura - qualora non sia rappresentato già in parlamento o non sia frutto dell'unione di due gruppi nati all'inizio della consiliatura - solo alle compagini di almeno tre persone elette; l'aggiunta del nome della componente, in ogni caso, ha consentito di rendere palese l'esistenza di un nuovo progetto politico e, in qualche modo, di indicarne pure l'origine.
"Abbiamo deciso di partire con questa nuova avventura - si legge nel sito che la nuova componente si è data - perché crediamo fortemente nella rivoluzione che rappresentavano le piazze piene di gente entusiasta, che proprio il 4 ottobre di undici anni fa diedero vita ad un sogno di cambiamento, il Movimento 5 Stelle. Vogliamo ripartire da qui, per continuare a portare avanti, senza compromessi, questo sogno". La data scelta come parte del nome richiama dunque l'evento fondativo del M5S, tenutosi il 4 ottobre 2009 al teatro Smeraldo di Milano.
Bertola, intervistato per ExpoitalyOnline da Alice Salvatore - anche lei ex consigliera regionale M5S in Liguria, candidata lo scorso anno come presidente per il suo progetto Il Buonsenso - ha spiegato di aver compiuto una scelta "molto difficile e dolorosa" (era stato tra i fondatori del M5S in Piemonte), ma necessaria, non avendo condiviso la scelta del MoVimento di rimanere al governo in ogni modo, "anche a costo di snaturare il M5S", e non avendo ottenuto chiarimenti su alcuni episodi legati alle regionali piemontesi del 2019, incluso "il mancato sostegno nazionale alla mia campagna elettorale da candidato presidente". Ad attiVisti ed elettori delusi dal MoVimento dice che "c'è spazio per fare dell'attivismo politico ma è difficile cambiare il movimento", eppure non bisogna perdere la voglia di impegnarsi in ciò in cui si crede. Precisa che la componente in seno al gruppo misto è nata "per un fatto tecnico", ma aggiunge che Frediani e lui sarebbero stati contattati "da parecchie persone che ci hanno dato fiducia per fare politica anche fuori dalle istituzioni. Il riferimento al 4 ottobre è alla data di fondazione del Movimento 5 Stelle, quindi è un segnale, un messaggio recepito da tante persone che ci hanno contattato e da un fatto tecnico è diventato politico.
Anche per questo, come si diceva, è stato aperto un sito, nel quale si può vedere anche il simbolo adottato dal nuovo progetto: si tratta - come recita anche la domanda di marchio depositata il 21 gennaio - di una "figura di lupo di colore bianco che guarda la luna di colore bianco su sfondo circolare di colore verde"; un lupo, si aggiunge qui, la cui coda tra l'altro continua anche al di fuori del cerchio (provare ad aprirla in un'altra finestra per verificare). Per i fondatori il simbolo, come il nome, "contiene quei valori fondanti per noi irrinunciabili: l’ambiente prima di tutto, perché l’ambiente è lavoro ed è salute, lo stop alle opere inutili e dannose, il sostegno alle fasce più deboli della popolazione, la sanità e la scuola pubblica e in generale uno sviluppo più rispettoso dell’uomo, della natura e del territorio. Noi continueremo a lavorare a testa bassa su questi temi e saremo a disposizione di tutte quelle persone che oggi non si sentono più rappresentate, ma che non hanno perso la voglia di partecipare e nemmeno la speranza di migliorare il nostro Paese". Nessun riferimento alla credenza che i lupi - nel loro sostanziale debutto su un simbolo politico italiano - ululino alla luna, dunque, ma solo un'immagine d'impatto per richiamare la natura, l'ambiente e la cura che richiedono.
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