Il 28 settembre in Valle d'Aosta, oltre alle elezioni regionali, si voterà per rinnovare l'amministrazione di molti comuni, incluso il capoluogo, Aosta. Sono state accolte tutte le candidature che, in base alla legge elettorale regionale per le amministrative, devono prevedere la coppia di un aspirante sindaco e un aspirante vicesindaco; tra i candidati, peraltro, non figura il sindaco uscente, Gianni Nuti. Sono 4, in particolare, le candidature binominali presentate, a fronte di 11 liste che finiranno sulla scheda, una in più rispetto al 2020 (ma allora le coppie di candidati erano 6).
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Raffaele Rocco (s) e Valeria Fadda (v)
1) Rev-
Il sorteggio ha collocato in prima posizione la coalizione a sostegno di Raffaele Rocco (candidato sindaco) e Valeria Fadda (aspirante vicesindaca), espressione del centrosinistra (pur se a composizione più ridotta) e di alcune forze autonomiste. La compagine è costituita da cinque liste e la prima a essere estratta è Rev-, guidata dall'assessore uscente Samuele Tedesco. Qualificata dall'inizio come "lista under 35", Rev- ha come simbolo un cerchio rosso con all'interno un fumetto/cartellino obliquo, contenente il nome (che con "Rev" richiama il concetto di rivoluzione ma anche di sogno, come rêve; il trattino rende possibile evocare entrambe le parole e, in qualche modo, rimanda anche al risveglio di quando un sogno viene interrotto).
2) Stella Alpina - Rassemblement Valdôtain
La seconda lista della coalizione di centrosinistra si configura, almeno sul piano grafico, come una "bicicletta ineguale", nel senso che all'interno del cerchio sono contenuti due simboli di dimensioni diverse: il più evidente, a sinistra, è quello della lista Stella Alpina, mentre a destra risulta più piccolo l'emblema del Rassemblement Valdôtain, con il suo leone rampante su fondo rosso. Le due formazioni autonomiste (che a livello regionale collaborano già, avendo dato luogo alla lista degli Autonomisti di Centro insieme a Pour l'Autonomie) si dividono anche la circonferenza interna, divisa a metà tra il blu e il rosso, i colori dominanti dei rispettivi simboli.
3) Partito democratico - +Aosta - Partito socialista italiano
Terza lista della coalizione in appoggio alla coppia Rocco-Fadda è quella guidata dal Partito democratico, che come alle regionali include la dicitura "Federalisti progressisti Valle d'Aosta". Al di sotto del logo di Nicola Storto, tuttavia, questa volta non c'è alcun elemento nero e rosso; troviamo invece i simboli in miniatura di +Aosta (declinazione locale di +Europa, con il logo realizzato utilizzando la stessa texture e i medesimi colori) e del Partito socialista italiano, le cui candidature sono dunque ospitate all'interno della lista.
4) Pour l'Autonomie
Quarto simbolo della coalizione di centrosinistra e degli autonomisti è quello di Pour l'Autonomie, che in questo caso - come cinque anni fa, ma diversamente dal livello regionale - presenta una lista propria, non condivisa con altre forze politiche locali. Il simbolo è lo stesso inaugurato nel 2020, con il nome nero in francese che occupa la parte superiore del simbolo e la sagoma nera e rossa della regione che, su fondo azzurro sfumato, sovrasta il nome in italiano posto ad arco in basso; il simbolo è contenuto in una circonferenza rossa e nera (a colori alternati rispetto a quelli della silhouette della regione).
5) Union Valdôtaine
La compagine a sostegno di Rocco e Fadda si completa con la lista dell'Union Valdôtaine, che con la sua storia politico-elettorale completa la componente autonomista della coalizione. Il simbolo è identico a quello visto nella competizione elettorale regionale, con il leone rampante giallo nello scudo bipartito rosso e nero bordato di corda (col nome del partito nella parte superiore bianca) e collocato sullo sfondo azzurro del contrassegno.
Eugenio Torrione (s) - Katya Foletto (v)
6) Alleanza Verdi e Sinistra
Si è detto prima che la coalizione in appoggio a Rocco e Fadda non può dirsi come di "centrosinistra" a tutti gli effetti, anche per la corsa solitaria di Alleanza Verdi e Sinistra: la lista, infatti, appoggia un diverso ticket, che schiera come candidato sindaco Eugenio Torrione e come aspirante vicesindaca Katya Foletto. Il simbolo utilizzato ad Aosta è lo stesso che si ritrova sulla scheda delle regionali, a sua volta identico a quello in uso dalle elezioni politiche del 2022.
Giovanni Girardini (s) - Sonia Furci (v)
7) Lega
La terza coppia di candidature per le cariche di vertice del comune di Aosta, sempre in ordine di sorteggio, è costituita da Giovanni Girardini e da Sonia Furci, rispettivamente per i ruoli di sindaco e vicesindaca. Le liste presentate a sostegno in questo caso sono quattro e per prima è stata sorteggiata la Lega, che ripropone anche alle amministrative lo stesso simbolo schierato alle contemporanee elezioni regionali: Alberto da Giussano al centro e in primo piano con il leone rampante sullo scudo; in basso il segmento blu - con base seghettata per ricordare le montagne - che contiene il riferimento arancione a Salvini (mentre nel 2020 c'era il candidato leghista Sergio Togni) e bianco alla regione (in francese); sullo sfondo bianco, una grande bandiera rossa e nera leggermente sventolante; il contorno del contrassegno tinto eccezionalmente di nero e rosso.
8) Forza Italia
Il secondo simbolo della coalizione di centrodestra è quello della lista di Forza Italia, che rispetto a cinque anni fa ha eliminato ogni personalizzazione territoriale del proprio contrassegno (nel 2020 c'era il riferimento "per Aosta") e ha lasciato solo il suo simbolo ufficiale, con la bandierina al centro, in alto il riferimento al Partito popolare europeo e in basso il cognome di Silvio Berlusconi, così come fissato all'interno dello statuto.
9) La Renaissance Valdôtaine
Alle contemporanee elezioni regionali ha presentato una lista condivisa proprio con Forza Italia, ma ad Aosta La Renaissance Valdôtaine ha un gruppo di candidati tutto suo, anche perché il candidato sindaco Girardini è di sua espressione: cinque anni fa fu lui ad accedere al ballottaggio con Nuti grazie al 24% superato dalla sua lista Rinascimento Valle d'Aosta, esperienza politica alla base della Reinassance, che al posto di Michelangelo propone una delle opere più famose di Sandro Botticelli, la Venere (in bianco su fondo azzurro e blu).
10) Fratelli d'Italia
La coalizione di centrodestra si completa con la lista di Fratelli d'Italia, che nel 2020 aveva sostenuto con Fi Paolo Attilio Laurencet; questa volta il centrodestra si presenta invece unito. Come alle regionali, Fdi utilizza il contrassegno "ufficializzato" alle scorse europee, con il nome del partito in alto, il riferimento alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni in grande evidenza al centro e, sotto a una fascetta tricolore, la fiamma tricolore (con base semplice) ingrandita rispetto al passato.
Diego Foti (s) - Chiara Giordano (v)
11) Valle d'Aosta aperta
Il quadro delle candidature si completa con Diego Foti (aspirante sindaco) e Chiara Giordano (candidata al ruolo di vicesindaca). A sostenerli c'è un'unica lista, Valle d'Aosta aperta, che raccoglie le stesse forze che partecipano all'omonima lista a livello regionale: Area democratica - Gauche autonomiste, Ambiente diritti uguaglianza - Valle d'Aosta, Uniti a sinistra (Prc e Risorgimento socialista) e MoVimento 5 Stelle. Non stupisce, dunque, che il simbolo sia identico a quello che si potrà trovare sulle schede delle elezioni regionali.