Giusto perché sia chiaro a tutti: in Emilia, come in tutta l'Italia, nel centrosinistra non c'è solo il Pd. Il cammino per raccogliere le firme non è ancora terminato, mancano pochissimi giorni, ma Emilia Romagna Civica ci crede. Ha scelto di chiamarsi così il raggruppamento politico che sosterrà Stefano Bonaccini come candidato alla presidenza della regione, ma si propone di raccogliere consenso soprattutto tra chi non si riconosce (o non vuole riconoscersi, anche solo in parte) nel partito del Nazareno.
Il cammino della lista è partito da Forlì e non a caso il varo ha visto la presenza di una figura importante per il centrosinistra, Roberto Balzani: l'ex sindaco della città romagnola, sconfitto alle primarie per la scelta del candidato presidente (ma provvisto di un seguito tangibile), ha comunque scelto di dare sostegno e visibilità alla lista che ritiene "più rappresentativa della necessità di rinnovamento del centrosinistra nella nostra regione".
Il simbolo, a guardarlo bene, è una dichiarazione di intenti (un po' affollata graficamente, bisogna ammetterlo, ma con il pregio della chiarezza). Emerge bene – e non può essere diversamente – la sagoma nera su fondo bianco di una bicicletta: "questo – spiegano dalla lista – è un simbolo pulito, che unisce e che rappresenta al meglio il nostro spirito. Per guidare la bicicletta occorrono buona testa e buone gambe: buone idee, quindi, ma contemporaneamente solide tradizioni e legami con il territorio".
Le idee di cui parlano i promotori sembrano identificarsi con le “parole chiave” che il contrassegno porta in alto a sinistra (chissà se è un caso): Ambiente, Cultura, Diritti e Lavoro. Esse "non solo rappresentano il naturale terreno d’incontro per
tutti i soggetti che hanno contribuito a dar vita a questo progetto – precisano dalla lista – ma costituiscono il nucleo essenziale di una serie di proposte che
mirano ad arricchire il programma del candidato Presidente della Regione
Emilia Romagna per il centrosinistra".
Si tratta chiaramente di idee per cui, iniziata la sfida, occorre pedalare, magari su una delle tante ciclabili spuntate negli anni in regione. La bicicletta, peraltro, nel lessico elettorale ha sempre indicato l'accostamento grafico di due simboli tondi, come fossero due ruote; qui le ruote non ci sono, ma i simboli sì. Impossibile, infatti, non vedere i riferimenti al Psi (la rosa del socialismo europeo) e alla Federazione dei Verdi (l'intramontabile sole che ride), di fatto nel ruolo di principali promotori della lista. Accanto a loro, peraltro – pur non lasciando traccia grafica nel segno – c'è anche LibDem, associazione che fa capo a Franco Grillini, che l'ha fondata nel 2013 dopo il suo addio all'Italia dei Valori.
Nelle intenzioni di chi ha promosso l'operazione politica, dunque, Emilia Romagna Civica può rappresentare chi ha sostenuto Balzani alle primarie, come pure chi ha sensibilità ecologiste, chi proviene dal mondo socialista o si attesta su posizioni liberaldemocratiche. Perché il gioco funzioni su tutta la regione, tuttavia, mancano ancora firme in varie province: le ore sfruttabili sono ancora poche e i chilometri da macinare sono molti, ma in bicicletta non è impossibile.
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