mercoledì 1 ottobre 2025

Calabria, simboli e curiosità sulla scheda

 

La terza regione a votare, in questo turno autunnale sparso di elezioni regionali, è la Calabria, chiamata al voto domenica 5 e lunedì 6 ottobre. Si tratta, com'è noto, di un'elezione anticipata, dovuta alle dimissioni del presidente Roberto Occhiuto, eletto quattro anni fa ma dimessosi a fine luglio (quanto all'annuncio, concretizzatosi l'8 agosto) dopo la notizia di un avviso di garanzia a suo carico emesso dalla procura della Repubblica di Catanzaro. Lo stesso Occhiuto, peraltro, ha scelto fin dall'inizio di ripresentarsi, dunque tornerà sulla scheda elettorale: insieme a lui ci saranno altri due candidati e in tutto concorreranno 15 liste. La competizione è più ristretta rispetto a quella del 2021: le candidature alla presidenza erano state quattro, ma soprattutto i simboli sulla scheda erano ben 21. Le liste verranno passate in rassegna seguendo l'ordine sorteggiato per la circoscrizione Nord.
 
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Roberto Occhiuto

1) Democrazia cristiana - Unione di centro

La coalizione più numerosa in queste elezioni regionali calabresi è quella che appoggia Roberto Occhiuto, presidente dimissionario e ricandidato, espressione del centrodestra unito: potrà contare su ben otto liste. La prima - almeno nel cosentino - è quella presentata insieme da Democrazia cristiana e Unione di centro: il contrassegno si basa su quello dell'Udc, per l'azzurro del fondo e le vele di Democrazia europea e del Centro cristiano democratico in filigrana, ma lo scudo crociato al centro e in primo piano è quello utilizzato nel corso degli anni dalla Dc di Gianni Fontana e Renato Grassi (come emerge dal carattere Helvetica): la Dc coinvolta in questo caso, formalmente, è quella guidata da Totò Cuffaro (che rinuncia, in questo caso, alla bandiera bianca crociata, visto che l'Udc non ha certo da eccepire sull'uso dello scudo per la lista comune), ma partecipa anche la Dc con Rotondi.
 

2) Lega

Seconda lista della coalizione di centrodestra è quella presentata dalla Lega, alla sua terza partecipazione consecutiva alle elezioni regionali calabresi. Il contrassegno utilizzato è praticamente identico a quello visto le volte precedenti, con Alberto da Giussano al centro, il nome "Lega" in alto, il cognome di Matteo Salvini (giallo) e il riferimento alla regione nel segmento blu in basso; i dettagli di differenza che emergono dal simbolo usato a Cosenza (il tono del giallo e lo spessore del bordo del cerchio) forse sono dovuti alla riproduzione del disegno sul manifesto. Nulla che possa essere determinate, in ogni caso, nel riconoscimento del fregio o nell'orientare il voto.
 

3) Forza Azzurri

Come quattro anni fa, Occhiuto potrà contare anche sul sostegno di Forza Azzurri, lista di chiara matrice "forzista" (per i colori impiegati e l'uso di un carattere bastoni marcato corsivo, anche se questa volta non è impiegato un Helvetica, ma probabilmente un Twentieth Century). Rispetto al 2021, sotto al tricolore non è più stato inserito il nome del candidato alla presidenza, anche se è rimasto lo stesso del precedente turno elettorale: questo comunque consente di dare più rilievo al nome della lista.
 

4) Forza Italia

Ovviamente nella coalizione di centrodestra si ritrova anche il simbolo di Forza Italia, vale a dire il partito cui Occhiuto appartiene e per il quale è stato consigliere regionale e deputato: lo stesso partito ha rivendicato - come in passato - la Calabria come regione guidata da un proprio esponente). Rispetto alla precedente elezione, la bandierina è tutta contenuta nel cerchio, anche per la presenza del riferimento al Partito popolare europeo nella parte superiore del contrassegno; paradossalmente si è in parte ridotto il rilievo del riferimento al candidato presidente (non presente nei contrassegni degli altri partiti della coalizione), stavolta ospitato in bianco nel segmento blu inferiore, che nel 2021 non c'era (e infatti stavolta il contrassegno sembra pienissimo).

5) Noi moderati 

Fa parte da pochi mesi del Partito popolare europeo (e lo esplicita nel proprio simbolo) anche Noi moderati, che partecipa per la prima volta alle regionali calabresi, ovviamente nell'ambito del centrodestra. Il partito guidato da Maurizio Lupi schiera l'ultima versione del suo simbolo, con il nome blu in carattere bastoni corsivo maiuscolo su fondo bianco, sormontante un elemento tricolore che rimanda a un arco o a ponte.
 

6) Occhiuto presidente

Se nel 2021 di fatto Forza Azzurri poteva essere considerata come la "lista del presidente", questa volta condivide il titolo con la formazione Occhiuto presidente, la cui natura è impossibile equivocare. Il nome e il simbolo non potrebbero essere più semplice: la lista, infatti, si distingue con un cerchio bianco lievemente bordato di nero, così come è nero il nome scritto su due righe - unico elemento del contrassegno - con il cognome il evidenza maggiore. Il carattere usato (probabilmente un Calibri o un font simile) è lo stesso utilizzato per il riferimento al candidato nella parte inferiore del contrassegno di Forza Italia.
 

7) Sud chiama Nord - Partito animalista

La coalizione che appoggia Occhiuto conta anche sul contributo della lista condivisa tra Sud chiama Nord e il Partito animalista, che per la prima volta - salvo errore - si trovano a condividere la posizione sulle schede elettorali. Si tratta invece certamente del debutto calabrese per il partito fondato da Cateno De Luca, mentre la formazione guidata da Cristiano Ceriello quattro anni fa era schierata a sostegno di Amalia Bruni (dunque del centrosinistra). Nel contrassegno leggera prevalenza è data a Sud chiama Nord, che occupa la parte superiore del contrassegno, stavolta organizzato senza alcuna inclinazione (con il semicerchio giallo che contiene il nome e, sotto, la fascetta rossa con la dicitura "Per le autonomie"), mentre in basso su fondo bianco trova spazio il Partito animalista, con le caratteristiche impronte canine collocate a fianco del nome nero e rosso (pur proposto con caratteri diversi rispetto al passato).
 

8) Fratelli d'Italia

La coalizione di centrodestra si chiude con la lista di Fratelli d'Italia, già convintamente a sostegno del candidato proposto quattro anni fa. Rispetto ad allora, per altro, è cambiato il contrassegno utilizzato: in quella occasione era stato impiegato il simbolo ufficiale del partito, contenente solo il nome della forza politica sopra alla fiamma tricolore senza base trapezoidale; questa volta invece viene schierato il contrassegno (con la stessa struttura cromatica) utilizzato anche alle elezioni europee dell'anno scorso, con il nome del partito in alto, il riferimento molto evidente a Giorgia Meloni al centro e la fiamma ancora in basso, leggermente ingrandita.
 

Pasquale Tridico

9) Tridico presidente

Seconda candidatura alla guida della giunta regionale calabrese è quella di Pasquale Tridico, ex presidente Inps. Saranno sei le liste a sostenerlo, inclusa l'unica formalmente non legata esplicitamente a forze politiche, denominata semplicemente Tridico presidente. "Il simbolo che abbiamo scelto - aveva spiegato in una nota lo stesso candidato alla fine di agosto - vuole parlare a tutti, con i colori e le forme della nostra Calabria, del mare e del sole con l'accento rosso del progresso"; al centro c'è dunque il sole nel cielo azzurro, nella parte inferiore il mare di colore molto scuro contiene il riferimento al candidato, mentre le due parti sono separate da un piccolo elemento rosso vermiglio, quasi arancio. A quanto si sa, la lista contiene anche candidati riferibili a DemoS - Democrazia solidale.
 

10) MoVimento 5 Stelle

Tridico potrà contare ovviamente sull'appoggio del MoVimento 5 Stelle, vale a dire il soggetto politico nelle cui liste si è candidato ed è stato eletto al Parlamento europeo nel 2024. Il contrassegno è conforme all'ultimo simbolo ufficiale del M5S, adottato proprio nel 2021 in coincidenza con la "rivoluzione statutaria" (e infatti sulle schede delle elezioni precedenti c'era proprio lo stesso fregio, già con il riferimento al 2050 come anno della neutralità climatica nel segmento inferiore rosso, sotto al nucleo grafico-nominale del MoVimento.
 

11) Partito democratico

Se quattro anni fa si poteva dire che il M5S si era alleato con il Partito democratico, questa volta sembra di poter dire che è il Pd ad avere stretto l'alleanza con il MoVimento, insieme alle altre forze della coalizione, visto che il candidato sostenuto è chiaramente riconducibile al M5S. Anche per questo, non stupisce affatto che il contrassegno della lista contenga esclusivamente il simbolo ufficiale del partito, senza alcuna connotazione territoriale (nel 2021 c'era il riferimento alla Calabria) e senza il nome del candidato all'interno.
 

12) Democratici Progressisti

Il riferimento "con Tridico presidente", a dire il vero, è inserito - in bianco su segmento verde - nel contrassegno della lista Democratici Progressisti, presenza costante alle regionali in Calabria dal 2014, anche se nel 2021 aveva concorso come "pulce" all'interno del contrassegno del Partito animalista. Lista civico-politica di area dem, ha mantenuto lo stesso nome, le stesse pennellate astratte di colore verde e rosso per creare il tricolore, mentre al posto del nome della regione è stato messo (come detto) il riferimento al candidato. 
 

13) Casa riformista

Fa parte della coalizione di "campo largo" (più o meno) anche la lista Casa riformista, vale a dire la formazione elettorale promossa da Italia viva (come è dichiarato proprio nella parte inferiore del contrassegno) per queste regionali. Il simbolo adottato per la Calabria era stato proprio quello che era stato diffuso nei giorni scorsi per lanciare il progetto politico-elettorale riformista - nato per controbilanciare Pd, Avs e M5S nella coalizione locale - da Matteo Renzi, a toni sfumati di blu e di fucsia (stessi colori che caratterizzano il nome nel simbolo di Iv), con la casetta stilizzata al centro e l'espressione 'per la Calabria" (un po' manoscritta, un po' bastoni) collocata sul segmento inferiore curvilineo sfumato. La lista contiene anche esponenti di +Europa, Psi, Azione (almeno parte del partito), Pri e Mezzogiorno federato.
 

14) Alleanza Verdi e Sinistra

La coalizione del "campo largo" (più o meno) si completa con la lista di Alleanza Verdi e Sinistra, che debutta alle regionali calabre con il proprio contrassegno consolidato fin dal 2022, senza nessuna modifica o ritocco territoriale. In effetti, più che per il simbolo, si è parlato delle liste di Avs per l'esclusione dell'ex sindaco di Riace e parlamentare europeo Domenico "Mimmo" Lucano, ritenuto incandidabile per la condanna (con pena sospesa di 18 mesi di reclusione) per falso nel processo "Xenia", esclusione confermata dal Tar e dal Consiglio di Stato, e per la candidatura della filosofa Donatella Di Cesare.
 

Francesco Toscano

15) Democrazia sovrana popolare

Il quadro delle candidature calabresi si chiude con il terzo aspirante presidente, vale a dire Francesco Toscano, presidente nazionale di Democrazia sovrana popolare. Si tratta, a ben guardare, nell'unica candidatura di un leader nazionale a queste regionali. Il partito schiera sulla scheda elettorale il suo nuovo simbolo (con acronimo al centro, elemento tricolore in alto e corona blu-toni recante il nome leggermente tagliata/aperta nella parte superiore), illustrato al nostro sito da Marco Rizzo, coordinatore nazionale, qualche settimana da. Se però nelle Marche la sigla del partito era stata rimpicciolita proprio per lasciare più spazio al cognome di Rizzo, in questo caso viene utilizzato il fregio ufficiale senza alcuna variante; in compenso Rizzo è candidato in tutte le circoscrizioni e al Nord è anche capolista.
 

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