venerdì 21 marzo 2025

Pordenone, simboli e curiosità sulla scheda

Per le elezioni amministrative si vota tradizionalmente in primavera, ma quest'anno le urne si apriranno per prime in Friuli - Venezia Giulia: il 13 e il 14 aprile, in particolare, si andrà ai seggi in quattro comuni, tutti interessati da fattispecie di scioglimento anticipato. Di questi, l'unico capoluogo di provincia è Pordenone, comune chiamato al voto in anticipo rispetto alla scadenza naturale dell'amministrazione seguita alle elezioni del 5-6 ottobre 2021 a causa dell'opzione per il seggio di europarlamentare da parte del sindaco Alessandro Ciriani (fratello di Luca - attuale ministro per i rapporti con il Parlamento - e come lui iscritto a Fratelli d'Italia). 
Si contenderanno il ruolo di sindaco quattro persone, che potranno contare sul sostegno complessivo di 12 liste (una in più del 2021, mentre il numero delle persone aspiranti alla poltrona di sindaco è rimasto lo stesso). Oltre a due coalizioni (centrosinistra per Nicola Conficoni, centrodestra per Alessandro Basso), sulla scheda finiranno due figure outsider, che con la loro unica lista cercheranno comunque di ottenere spazio in consiglio comunale. Candidati e simboli sono riportati di seguito, come di consueto, in base alla disposizione sulla scheda.
 
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Marco Salvador

1) Salvador Sindaco - La Civica - Civica FVG 

Il sorteggio ha collocato al primo posto la candidatura di Marco Salvador, dipendente Hera, consigliere uscente eletto nel 2021 per la lista La Civica, allora a sostegno del candidato di centrosinistra Gianni Zanolin. Questa volta Salvador corre da solo (ma con l'appoggio, tra l'altro, di Azione), sostenuto da un'unica lista, Salvador Sindaco, che contiene al suo interno le miniature - nemmeno troppo piccole - dei simboli di La Civica (che sullo sfondo sfumato simil Instagram riprende il fiume - anche se può sembrare un mare - e la porta di pietra dello stemma cittadino, ma in alto inserisce un profilo del Monte Cavallo) e di Civica FVG, altro gruppo sorto a livello regionale alla fine del 2022, che nel simbolo altrettanto sfumato - e composto con la stessa font - inserisce tre sagome stilizzate di persone a mezzo busto.   
 

Anna Ciriani

2) #AmiAmoPordenone

Seconda candidatura è quella di Anna Ciriani, docente di materie letterarie e aspirante sindaca di Pordenone già nel 2021. Allora si parlò di lei, oltre che per il carattere anticonformista della sua figura, perché la lista civica Anna Ciriani sindaca - #AmiAmoPordenone era stata esclusa per problemi legati ai moduli della raccolta firme: si erano registrate ben tre decisioni dei giudici amministrativi, inclusa l'ultima del Tar Trieste che - ritenendo applicabile anche a livello regionale il termine (più favorevole) dettato da norme statali per presentare documenti utili - aveva di fatto aperto la strada alla riammissione. Quest'anno Ciriani ha ritenuto che le ragioni per proporsi come prima cittadina fossero rimaste immutate ed è tornata sulla scheda col suo simbolo di tre anni e mezzo fa (col cognome su fondo viola sfumato in alto, il nome-hashtag nella parte inferiore e una fascia biancorossa/tricolore nel mezzo. Non ci sono altri aspiranti sindaci con lo stesso cognome, che però è ugualmente presente sulla scheda.
 

Nicola Conficoni

3) Partito democratico

Esaurite le candidature sostenute da una sola lista, il terzo nome sulla scheda è quello di Nicola Conficoni, consigliere regionale dem e candidato - non senza polemiche - per il centrosinistra, stavolta privo del MoVimento 5 Stelle (che non partecipa ufficialmente alla competizione, al di là di un esponente che appoggia Salvador). Prima delle cinque liste presentate è quella del Partito democratico, che nel 2021 fu il partito più votato (superato solo dalla "lista Ciriani" del centrodestra). Come allora, il Pd presenta il suo simbolo nazionale ufficiale, senza alcuna altra indicazione.
 

4) Italia viva

Ironia della sorte - visti i rapporti storici non proprio idilliaci tra le due forze politiche - l'estrazione ha collocato a fianco del Pd il simbolo di Italia viva, in uno dei non frequentissimi casi di alleanza conclamata con i dem (senza l'inserimento di candidati in liste dalla natura civica). Sulle schede dunque apparirà il fregio ufficiale del partito fondato da Matteo Renzi (pure in questo caso senza altre indicazioni nominali o territoriali): Iv esordisce così nelle competizioni elettorali pordenonesi, dopo che alle elezioni politiche, europee e regionali aveva partecipato sempre a liste con altre forze politiche della stessa area.
 

5) Un'altra Pordenone c'è 

Terza formazione a sostegno di Conficoni è Un'altra Pordenone c'è, lista "plurale e pluralista, ecologista, socialista, progressista, laica", come si qualifica sulla propria pagina Facebook. Il simbolo scelto per concorrere, tanto semplice e leggibile quanto elegante, riporta il nome tricolore su fondo giallo scuro; spiccano, come particolarità, l'uso di una fogliolina verde con ombra come apostrofo (oltre che per segnalare la sensibilità ecologista) e di un carattere manoscritto (che ricorda un po' il gesso, visto il colore bianco del testo) per scrivere "c'è". 
 

6) Il Bene Comune

Torna sulle schede come parte della coalizione di centrosinistra la lista Il Bene Comune, lista civica (cui concorrono Prc, Sinistra Italiana, Open FVG ed Europa Verde) che nel 2021 aveva sostenuto già Zanolin e aveva proposto come possibile candidato sindaco l'ex vigile del fuoco Stefano Zanut, che poi ha fatto un passo indietro all'emergere di Conficoni (Zanut è comunque capolista). Il simbolo è lo stesso del 2021: un albero stilizzato e sfumato - ma il tronco ricorda anche una sagoma umana a braccia aperte - su un fondo altrettanto sfumato ottanio-verde, con vari pallini bianchi e di altre tinte che delineano la chioma e rimarcano la pluralità della lista.  
 

7) Pordenone in salute

Chiude la coalizione di centrosinistra la lista civica Pordenone in salute, partita dall'iniziativa di vari professionisti della sanità che hanno scelto di impegnarsi in questa campagna elettorale. Il simbolo, elaborato da Laura Battistella (uno dei rari casi in cui chi ha creato il fregio è noto e si esprime), contiene "un grande cuore multistrato" tricolore "che avvolge il municipio, edificio simbolo della città"; la "N" maiuscola di "iN" vuole "rafforzare il concetto e l’obbiettivo", mentre i riferimenti a "Sanità Sociale e Ambiente" completano il contrassegno. Nemmeno qui c'è il nome di Conficoni, che dunque non figura in alcuno dei cinque contrassegni della sua coalizione.
 

Alessandro Basso

8) Pordenone cambia

Ultimo dei candidati sulla scheda, in base all'ordine di estrazione, è Alessandro Basso, anch'egli consigliere regionale in carica, presentato dal centrodestra. Pure Basso può contare su cinque liste, la prima è quella che più rimanda alle elezioni precedenti: si tratta di Pordenone cambia, la formazione più votata in assoluto nel 2021 e legatissima all'ex sindaco ed ora europarlamentare Alessandro Ciriani. Non a caso, sotto ai monumenti pordenonesi mostrati al centro (da sinistra, le chiese di San Marco, San Giorgio e della Santissima Trinità, poi la Loggia municipale, probabilmente la Casa del Mutilato e il teatro Verdi), figura l'espressione "Lista Ciriani", persino più evidente - per questioni cromatiche - di "Basso sindaco". Il cognome di Ciriani dunque è rimasto (pur molto rimpicciolito), anche se lui ovviamente non è candidato.
 

9) Fratelli d'Italia

Non poteva non essere presente nella coalizione di centrodestra il simbolo del partito per cui Basso è consigliere regionale, dunque Fratelli d'Italia. Rispetto al 2021, anno in cui l'unico riferimento contenuto nel contrassegno era al candidato alla guida del comune (dunque a Ciriani, come se fosse stato ritenuto in grado di correre senza il sostegno della leader), questa volta Fdi ha scelto una formula grafica già vista in altre occasioni e ormai codificata, con l'espressione "Giorgia Meloni per" e il riferimento al candidato sindaco, che sormonta la miniatura del simbolo ufficiale di Fdi.
 

10) Pordenone civica

In posizione mediana nella coalizione di centrodestra c'è la seconda lista civica, denominata appunto Pordenone civica; in effetti non sembra fuori luogo indicare la formazione come quella più legata al candidato, viste anche le dimensioni del cognome dell'aspirante sindaco (ma non è la dimensione più grande, come si vedrà). La natura civica della lista emerge, tra l'altro, dalla stilizzazione del palazzo comunale (presente dunque due volte nella coalizione) e dalla presenza del fiume stilizzato, ispirato - anche qui, come si è visto per il simbolo di Salvador - allo stemma del comune di Pordenone.
 

11) Lega

Quarta lista della coalizione che appoggia Basso è quella della Lega, vale a dire il partito che esprime il presidente della regione, Massimo Fedriga. In questo caso non può sfuggire una modifica grafica rilevante: nome del partito e figura di Alberto da Giussano sono stati proporzionalmente ridotti (e le lettere non sono state ridisposte lungo il bordo del cerchio del contrassegno), in modo da lasciare il semicerchio inferiore alla campitura azzurra (quella della "lista Fedriga" alle ultime regionali) al posto del blu classico, che tinge invece il cognome del candidato sindaco, scritto decisamente a caratteri cubitali (e senza che compaia il nome del segretario federale Matteo Salvini).
 

12) Forza Italia

Ultima lista della coalizione di centrodestra e dell'intera scheda elettorale è quella di Forza Italia. Il contrassegno impiegato è in fondo una variante (un po' ammassata, va detto) dell'ultimo fregio usato a livello nazionale, con la bandierina tricolore stretta tra il riferimento al Partito popolare europeo e il cognome di Silvio Berlusconi, mentre in basso un segmento circolare blu contiene il riferimento al candidato sindaco. Riferimento che, come si è potuto vedere, è presente in tutti e cinque i simboli della coalizione: una scelta diametralmente opposta a quella operata dal gruppo che sostiene Conficoni.

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