lunedì 17 febbraio 2014

Fratelli d'Italia, se il simbolo più votato sparisce dalle primarie


I frequentatori di Facebook con l'occhio più allenato se n'erano accorti quasi subito, già da quando ieri sera sulla pagina ufficiale di Fratelli d'Italia erano state divulgate - come anticipazione - le prime miniature della scheda similelettorale (così suggerirebbe la trama dello sfondo, palesemente clonata dai fac-simile del Viminale) che sarebbe stata distribuita alle primarie sabato e domenica. Quando oggi il partito ha messo a disposizione il pdf della scheda, il sospetto è diventato certezza: alcuni degli emblemi più votati in rete nella consultazione che era stata indetta dal partito proprio per raccogliere le idee simboliche della base ed effettuare una prima scrematura grazie ai voti degli utenti di Faccialibro, nel bollettino preparato per le primarie non si trovavano nemmeno a cercarli con la lente.
A ben guardare, in realtà, dei sette simboli che erano stati presentati con maggiore enfasi a Cagliari a gennaio, sembrano esserne sopravvissuti assai pochi: qualcuno è anche relativamente somigliante, ma magari è stato cambiato qualche dettaglio qua e là. L'assenza più pesante di tutte, tuttavia, è senza dubbio quella del contrassegno che era risultato più votato: quello di Enea Paladino, che riprendeva in tutto la grafica che era stata di Alleanza nazionale, sostituendo soltanto il nome varato tra il 1994 e il 1995 da Gianfranco Fini con la denominazione scelta da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto per la loro formazione.

Sulla scheda, invece, finiranno altre rappresentazioni grafiche. Qualcuna, per esempio, riprende il tema grafico già oggi in uso, spostando il nodo tricolore verso la metà del cerchio (e schiacciando, se del caso, la scritta bianca del nome) per fare posto nella parte inferiore bianca al vecchio nome di An (magari con l'aggiunta della parola "popolare", cui Gianni Alemanno sembra tenere molto).
Altre soluzioni, invece, lasciano la parte superiore intatta e non spostano di un millimetro le corde annodate: al nodo viene sovrapposta la "pulce" del simbolo messo nel cassetto tra il 2008 e il 2009, oppure di quel contrassegno resta solo la fiamma - stavolta senza base - che troneggia nel solito cerchietto bianco, sopra la scritta "Alleanza nazionale", insolitamente colorata di rosso.
Altra possibilità sarà mantenere di nuovo la struttura attuale del segno, sostituire "Centrodestra nazionale" con "Alleanza nazionale" e, ancora una volta, coprire il nodo con il cerchietto bianco in cui inserire solo la fiamma (e questo, a ben guardare, è uno dei pochi loghi che di fatto si sono salvati dalla prima consultazione). Per qualcuno, però, a quel punto tanto vale tornare all'antico e riprendere quasi per intero il contrassegno di An, non fosse che per il nome di Fdi, morbidamente schiacciato tra la fiamma cerchiata e il bordo inferiore del cerchio grande.

Gli unici due emblemi che innovano almeno un po' la grafica tradizionale prevedono l'inserimento di una fascetta a metà del cerchio per contenere la dicitura maiuscola "Alleanza nazionale". La versione blu arriva addirittura a coprire la punta della fiamma, gigantesca e sproporzionata rispetto al suo semicerchio; la versione grigia (con parte superiore blu scura e nome del partito meno maiuscolo del solito) lascia nella parte inferiore una fiammella che però prende la foggia del più recente Front National, quasi uno scambio a parti invertite, dopo che monsieur Le Pen all'inizio aveva adattato al suo logo la fiamma di Almirante. 
Saranno dunque queste le otto opzioni tra cui i simpatizzanti e iscritti a Fratelli d'Italia potranno scegliere il loro emblema per le prossime consultazioni. Le polemiche delle ultime 24 ore, però, rischiano di far pesare più gli emblemi assenti di quelli stampati sulla scheda: la corsa verso le primarie sembra iniziata con una falsa partenza.

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