Le ultime elezioni regionali previste per quest'anno si terranno in Umbria, negli stessi giorni in cui si voterà in Emilia-Romagna (17 e 18 novembre). Diversamente da quanto avvenuto in quest'ultima regione, tuttavia, l'Umbria rinnova la sua amministrazione a scadenza naturale, senza dimissioni causate dall'opzione del Presidente per un'altra carica (come, appunto, in Emilia-Romagna) o da vicende giudiziarie (come in Liguria). La presidente uscente, Donatella Tesei, si ripresenta, sostenuta dal centrodestra, avendo come principale avversaria Stefania Proietti proposta dal centrosinistra. La scheda elettorale, tuttavia, sarà ancora più affollata rispetto al passato: dagli 8 aspiranti presidenti del 2015 e del 2019 si passa ai 9 di quest'anno, mentre le liste - che nel 2015 erano 16 - sono lievitate dalle 19 di cinque anni fa alle 23 attuali.
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Giuseppe Paolone
1) Forza del popolo
Il sorteggio ha collocato in prima posizione la candidatura di Giuseppe Paolone ("Pino"), consulente aziendale ed esperto in bioedilizia. Si presenta sostenuto da una sola lista, Forza del popolo, che debutta dunque anche alle regionali umbre, dopo aver partecipato a quelle liguri poche settimane fa. Il simbolo depositato è esattamente lo stesso visto in Liguria, con il logo ufficiale blu, rosso e bianco del partito guidato da Lillo Massimiliano Musso (e di cui Paolone è vicepresidente) racchiuso da una sottile circonferenza tricolore.
Marco Rizzo
2) Alternativa riformista
Secondo candidato alla guida della regione Umbria è Marco Rizzo, che si presenta sostenuto da due liste. La prima di queste, Alternativa riformista, lista che si era già presentata alle regionali umbre del 2015 e alle elezioni perugine del 2019 e del 2024: si tratta della formazione legata ad Amato John De Paulis (che ne è capolista) e, come in passato, ha in primo piano una foglia stilizzata (e stranamente tendente al blu) di cannabis sativa. Di evidenza pari a quest'ultima è il cognome del candidato presidente, inserito nel segmento circolare rosso collocato nella parte inferiore del cerchio.
3) Democrazia sovrana popolare
Vista la candidatura di Marco Rizzo alla presidenza della regione, non poteva mancare una lista della forza politica di cui lui stesso è coordinatore nazionale, vale a dire Democrazia sovrana popolare (si è già visto che il presidente, Francesco Toscano, si era candidato poche settimane fa in Liguria). Come contrassegno è stato impiegato anche qui il simbolo ufficiale, con le tracce di gesso (una verde e una rossa, di chiara ascendenza "progressista") accompagnate al nome, caratterizzato dalla stella rossa sopra la "i" e da uno stile handwriting per la parola "sovrana".
Martina Leonardi
4) Insieme per un'Umbria resistente
Terza candidatura sorteggiata è quella di Martina Leonardi, giovane educatrice professionale, profondamente impegnata nel contesto cooperativo umbro. Leonardi è stata scelta come candidata da Insieme per un'Umbria resistente, la lista messa in piedi da Potere al Popolo!, Partito comunista italiano e dal gruppo Futura Umanità. Il simbolo è pressoché identico a quello visto - pur con altri nomi - in Liguria e in Emilia-Romagna, incluso il nastrino con la bandiera palestinese: semplicemente, al posto di Rifondazione comunista, c'è il simbolo col pugno chiuso su fondo rosso di Futura Umanità.
Elia Francesco Fiorini
5) Alternativa per l'Umbria - Azione civica
Si colloca al quarto posto sulla scheda la candidatura di Elia Francesco Fiorini, eletto proprio quest'anno consigliere di opposizione nel comune perugino di Magione, diventando capogruppo di Azione civica. E proprio il simbolo di Azione civica appare in miniatura nel contrassegno dell'unica lista a sostegno di Fiorini, Alternativa per l'Umbria (con il nome disposto su due righe, diviso da una fascetta tricolore, con la sagoma dell'Umbria sul fondo e il tutto inserito in un cerchio coi bordi scuri sfumati, per dare l'impressione della tridimensionalità). La lista, come il nome suggerisce, si pone in alternativa alle forze politiche maggiori e punta soprattutto sul contrasto al degrado urbano e sulla gestione della sanità pubblica.
Giuseppe Tritto
6) Umani insieme liberi
Dopo Fiorini il sorteggio ha indicato Giuseppe Tritto, medico specialista in uroandrologia ricostruttiva e medicina della riproduzione. La sua unica lista, Umani insieme liberi, si pone come "coalizione civica" di ben sette sigle e il suo contrassegno - pienissimo, dalla grafica rivedibile e probabilmente non facile da descrivere sui moduli, come accadde del resto con Libertà di Cateno De Luca - è certamente il più affollato di questa competizione: all'interno del cerchio delimitato da un tratto blu similmanuale, sotto al nome della lista (scritto in arancione su fondo blu, praticamente attaccato al confine del semicerchio in cui è inserito, quando lasciare un po' di respiro non sarebbe stato male) trovano posto le "pulci" di Insieme liberi, Comitato Umani (il Partito che saremo), Scelta libera, Partito valore umano, Agenda 2029, La Genesi e I Guardiani del Cielo. Cosa si può dire di più?
Donatella Tesei
7) Unione di centro
La presidente uscente della regione, Donatella Tesei, si presenta alla ricerca della riconferma appoggiata da sette liste, riconducibili in gran parte ai partiti di centrodestra. La prima a essere sorteggiata è quella dell'Unione di centro, che in quest'occasione è solo uno dei soggetti politici che presidiano l'area moderata e centrista della coalizione di centrodestra (dunque dovrà vedersela con i partiti omologhi per conquistare i voti di quella parte politica). Il contrassegno impiegato questa volta riproduce in tutto e per tutto il simbolo ufficiale del partito, con lo scudo crociato collocato in primo piano su fondo azzurro con le vele di De e Ccd in filigrana e, nella parte superiore, il segmento circolare rosso con la scritta "Italia".
8) Alternativa popolare
La seconda formazione estratta della coalizione che sostiene Tesei nel tentativo di conferma è Alternativa popolare. Non si è affatto stupiti nel trovare questa lista alle elezioni regionali umbre: non si può certo dimenticare che il segretario nazionale del partito, Stefano Bandecchi, è sindaco di Terni, quindi è normale attendersi il suo tentativo di fare pesare il suo elettorato nel conteggio finale dei voti. Non stupisce nemmeno che il simbolo contenga, oltre che il nome e il cuore simil-Ppe (presenti già ai tempi di Angelino Alfano), il riferimenti diretto ai Popolari europei (aggiunto ai tempi delle ultime europee) e proprio a Bandecchi, ancora più recente. Colpisce di più, semmai, che il sindaco di Terni non abbia nemmeno provato a candidarsi in Umbria (dove avrebbe avuto più possibilità di essere eletto), avendolo invece fatto in Liguria (regione in cui l'obiettivo era oggettivamente meno a portata di mano).
9) Lega
È di natura chiaramente politica anche la terza lista della coalizione di Tesei: per l'esattezza si tratta del suo stesso partito, cioè la Lega. Rispetto a cinque anni fa (quando sfiorò l'incredibile quota del 37%), il simbolo ha conosciuto una variazione significativa: questa non riguarda ovviamente il nome della lista o la presenza di Alberto da Giussano come elemento centrale; è facile però notare che il riferimento a Matteo Salvini (e alla regione Umbria) è stato sostituito dalla dicitura "Tesei presidente". Si prende atto di come sia sempre più frequente la rinuncia del riferimento al segretario federale leghista, specie quando la candidatura sostenuta è legata alla Lega, per cui nel segmento blu si può trovare più facilmente il nome dell'aspirante presidente (o sindaco).
10) Noi moderati - Civici per l'Umbria
La quarta lista a sostegno della presidente uscente è composita, unendo in un solo contrassegno Noi moderati, il partito guidato da Maurizio Lupi (che per l'occasione nella grafica si restringe un po', in modo da lasciare spazio al partner elettorale), e i Civici per l'Umbria, che per i caratteri utilizzati sul fondo bianco - e sotto all'elemento tricolore - ricordano molto il gruppo di Umbria civica che aveva partecipato alle elezioni cinque anni fa. La lista rappresenta tra l'altro la natura del partito di Lupi, federato con varie realtà territoriali di rilievo (il capolista è Michele Toniaccini, sindaco di Deruta ed ex presidente regionale Anci).
11) Tesei presidente
Nella campagna elettorale del 2019 la coalizione di Donatella Tesei comprendeva anche una lista personale dell'aspirante figura di guida: la lista Tesei presidente per l'Umbria era così riuscita a raccogliere un numero di voti sufficienti per ottenere un seggio. Già allora il cognome della candidata era ben visibile, per colori (giallo su fondo viola) e dimensioni del testo (che pure era sottile); questa volta, però, il carattere usato per scrivere il nome Tesei presidente - lo stesso usato per il cognome nel contrassegno della Lega - è decisamente più imponente e rende il cognome della candidata impossibile da non vedere, anche per il contrasto tra il bianco del testo e il fucsia del fondo.
12) Forza Italia
Si torna ai partiti del centrodestra con la lista di Forza Italia, che nel 2019 aveva ottenuto il 5,5%: molto meno di Lega e Fratelli d'Italia, sì, ma era riuscita comunque a ottenere un seggio e da lì avrebbe cercato di operare per riconquistare terreno. Il simbolo di quest'anno parte da quello coniato nel 2022 per le elezioni politiche, con il riferimento al Partito popolare europeo disposto ad arco nella parte superiore, la bandierina tricolore di Cesare Priori al centro e subito sotto il cognome di Silvio Berlusconi (senza la parola "presidente"); stavolta non è stato inserito il riferimento alla candidata, presente cinque anni fa.
13) Fratelli d'Italia
La coalizione a sostegno di Tesei si completa con la lista di Fratelli d'Italia, risultata seconda nella compagine del centrodestra nel 2019 (con il 10,4%). Rispetto a cinque anni fa, Fdi sulle schede elettorali fa arrivare l'ultima versione del suo contrassegno elettorale (vista anche alle più recenti europee), con il nome del partito in alto e il nome della presidente del Consiglio Giorgia Meloni subito sotto, all'interno dell'area blu, mentre nella parte inferiore conserva il posto - e s'ingrandisce - la fiamma; è sparito, invece, il riferimento alla candidata, rimasto solo sul contrassegno della "lista della presidente" e su quello della Lega.
Stefania Proietti
14) Umbria domani
Si presenta sostenuta da sette liste anche la candidata del centrosinistra nella forma del "campo largo, molto largo", Stefania Proietti. La prima formazione indicata dal sorteggio è Umbria domani, nome che ricorda la lista Assisi domani, rilevante per le due vittorie di Proietti come sindaca di quel comune nel 2016 e nel 2021. Pure la grafica è identica a quella della vecchia "lista della sindaca", con un sole stilizzato che spunta dalla terra e il nome scritto nello spazio del cielo; spicca certamente il cognome della candidata nella parte del contrassegno tinta di verde.
15) Civici umbri
Se Umbria domani può qualificarsi come "lista della presidente", ma di fatto presenta vari candidati civici, ha di fatto una natura analoga la lista Civici umbri, nata dopo che un'altra parte di civici, guidata da Andrea Fora, ha guardato al centrodestra )Fora è candidato in Forza Italia). Rispetto alla lista precedente, qui il nome di Proietti non appare all'interno del contrassegno. Contrassegno che appare piuttosto fine e ben realizzato: a dispetto del nome scritto con un corpo piuttosto grande, colpiscono le scelte cromatiche, con un verde chiaro che tinge la parola "Civici" e un semicerchio inferiore dello stesso verde che sfuma verso l'azzurro, con un rametto delicato che emerge in filigrana.
16) Umbria per la sanità pubblica - Pace
Terza formazione a sostegno di Proietti è Umbria per la sanità pubblica, lista creata da "una rete di associazioni, operatori sanitari e cittadini che intende estendere l’impegno per la tutela della Salute e della Sanità Pubblica a tutta la regione", ritenendo prioritaria "anche la cultura della pace, che affonda le radici nella spiritualità francescana e nel pensiero di Aldo Capitini". Il simbolo mette al centro del cerchio il concetto di "sanità pubblica", tingendolo di rosso (come il segmento superiore), mentre il segmento inferiore è tinto dei colori dell'arcobaleno e contiene la parola "Pace"
17) Partito democratico
Non poteva mancare, nella coalizione che sostiene Proietti, la lista del Partito democratico, parte essenziale nelle due vittorie della candidata come sindaca di Assisi. Si segnala che il Pd continua a utilizzare nelle competizioni regionali umbre il proprio simbolo ufficiale, senza aggiungere alcuna connotazione territoriale o il nome della persona candidata alla presidenza della giunta regionale: si tratta di una scelta che in qualche modo va controcorrente rispetto alle tendenze riscontrate nei territori e, proprio per questo, merita di essere messa in luce.
18) Umbria FuTUra
Si qualifica come nettamente politica anche la lista Umbria FuTUra, molto simile nell'impostazione - non solo grafica - a Emilia-Romagna FuTUra vista nell'altra regione chiamata contemporaneamente al voto. Il contrassegno, infatti, contiene le miniature dei simboli del Partito repubblicano italiano, di Azione, di Più Umbria riformista (sigla che unisce +Europa, come si può intendere dalle stelle europee presenti nella "pulce" , e un gruppo civico legato a Massimo Monni) e del Partito socialista italiano. Vista la composizione più variegata, però, la parte superiore oltre alla parola "Riformisti" contiene pure il termine "civici". Si tratta dell'unica altra lista della coalizione - oltre a quella "della presidente" - a contenere il riferimento alla candidata.
19) MoVimento 5 Stelle
Di questo campo "largo, molto largo" fa parte anche il MoVimento 5 Stelle. Non si tratta di una sorpresa, ma di una conferma: già nel 2019 il M5S era stato uno degli elementi della coalizione a sostegno di Vincenzo Bianconi (che pure era stato sconfitto), così come è stato tra le forze che hanno sostenuto Proietti nella sua seconda candidatura come sindaca di Assisi nel 2021. Il simbolo impiegato in quest'occasione ovviamente è quello ufficiale ora impiegato dal MoVimento: non più quello con l'indirizzo Ilblogdellestelle.it, ma con il riferimento al 2050 come anno della neutralità climatica.
20) Alleanza Verdi e Sinistra
Ultimo dei sette simboli presentati a sostegno di Proietti è quello di Alleanza Verdi e Sinistra, che in qualche modo supera la divisione delle liste riscontrata nel 2019, per cui avevano corso separate Europa Verde Umbria e Sinistra civica verde (senza riuscire a ottenere alcun seggio). Il contrassegno destinato alle schede è identico a quello visto alle elezioni politiche del 2022 e a quelle europee di quest'anno, senza alcuna variazione o aggiunta: si tratta in effetti dell'unico caso per Avs, in questo turno elettorale regionale autunnale. Capolista è Rosario (Gianfranco) Mascia, tra le figure di maggior impegno nell'area verde (passato per le esperienze dei girotondi e del "popolo viola").
Moreno Pasquinelli
21) Fronte del dissenso
Ottavo candidato alla guida della regione Umbria è Moreno Pasquinelli, ristoratore, già fondatore di Gruppo Operaio Rivoluzionario e di Campo Antimperialista, tra i promotori della manifestazione "Liberiamo l'Italia" per l'uscita dall'Ue e dall'euro (2019) e in prima linea contro le misure adottate durante la pandemia. Lo sostiene la lista Fronte del dissenso, indicata come "confederazione che raggruppa un centinaio di associazioni civiche e gruppi politici" sul territorio nazionale e come "comunione che si basa sui valori imperituri della giustizia sociale, della libertà, della benevolenza, della dignità inviolabile della persona". Il simbolo rappresenta una donna coronata di torri, una sorta di Italia turrita ma vista di profilo e con i capelli al vento, decisamente anticonvenzionali, al di sopra del segmento rosso e verde che contiene il nome della lista.
Fabrizio Pignalberi
22) Quinto Polo per l'Italia
Chiude la rassegna dei candidati Fabrizio Pignalberi, nome già noto a chi frequenta questo sito, viste le sue varie candidature - tentate o riuscite - soprattutto in Lazio e in particolare in Ciociaria. Questa volta Pignalberi è andato in escursione in Umbria ed è riuscito a candidarsi, sostenuto da due liste. La prima, Quinto polo per l'Italia, si vale di un simbolo già mostrato da tempo da Pignalberi in vista di possibili partecipazioni elettorali, con un archetto tricolore accostato alla sagoma tridimensionale - e altrettanto tricolore - dell'Italia; stavolta nel cerchio non ci sono però simboli in miniatura.
23) Più Italia sovrana
Seconda lista a sostegno di Pignalberi - e ultima di queste elezioni regionali umbre - è Più Italia sovrana, che pare rappresentare l'evoluzione di Più Italia, movimento per il quale si era parlato dello stesso Pignalberi su questo sito vari anni fa. Il contrassegno contiene, oltre al nome della lista (in cui si intravede perfino il segno di marchio registrato, anche se in effetti è il simbolo di Più Italia a essere stato depositato, risultando tuttora sotto esame), anche il motto "Il Popolo al primo posto", sempre nella parte azzurra; nel semicerchio inferiore bianco spicca una statua della giustizia con tre nastrini (uno verde, uno bianco e uno rosso) che ricreano il tricolore nazionale.
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