venerdì 2 settembre 2022

Elezioni politiche 2022, i simboli del Trentino - Alto Adige al Senato

Dopo avere passato in rassegna i contrassegni depositati presso il Ministero dell'interno e quelli che si ritroveranno nel collegio uninominale della Valle d'Aosta, restano da vedere soltanto i simboli che concorreranno nei sei collegi uninominali individuati in Trentino - Alto Adige per la sola elezione del Senato (la legge non prevede alcun collegio plurinominale per Palazzo Madama). Anche in questo caso era previsto - come per la Valle d'Aosta - il deposito dei contrassegni unitamente alle candidature tra il 21 e il 22 agosto, operazione compiuta presso la Corte d'appello di Trento. Il quadro che seguirà sarà comunque piuttosto complesso: per quanto vari simboli sulla scheda siano uguali a quelli visti nel resto d'Italia, si troveranno alcuni emblemi specifici per questo territorio che uniscono alcune forze politiche (in particolare nell'ambito del centrosinistra), ma solo in certi collegi e perfino in composizione variabile tra un collegio e l'altro; occorre ricordare che anche in Trentino - Alto Adige (per il solo Senato) non sono previsti collegamenti in coalizione per i collegi uninominali, dunque le forze politiche che desideravano fare fronte comune dovevano presentare un contrassegno unitario a sostegno della persona candidata prescelta. 
L'ordine che si seguirà per i simboli non è particolarmente indicativo; si cercherà piuttosto di volta in volta di dare conto della presenza dei contrassegni nei vari collegi. Quanto alla provincia autonoma di Trento, in particolare, il collegio U-01 ha come città principale Trento; il collegio U-02 è quello di Rovereto; il collegio U-03 è denominato "Pergine Valsugana". Passando in Alto Adige, il collegio U-04 è legato a Bolzano; il collegio U-05 è quello di Merano; il collegio U-06, infine, prende il nome da Bressanone.

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Südtiroler Volkspartei - Partito autonomista trentino tirolese

Pensando al voto in Trentino - Alto Adige, il primo simbolo che viene in mente, per presenza consolidata e continuità grafica, è quello della Südtiroler Volkspartei; come si è visto durante il deposito al Viminale, anche questa volta la Svp ha scelto di ospitare nel proprio contrassegno elettorale anche il Partito autonomista trentino tirolese (che dunque ha rinunciato a una delle sue due stelle alpine). In questo modo la federazione Svp-Patt (in cui rientra anche Progetto Trentino) sarà presente con lo stesso contrassegno in tutti e sei i collegi uninominali della regione: correranno Patrizia Pace (funzionaria provinciale, Patt) a Trento, Stefano Bresciani (imprenditore, Patt) a Rovereto, Roberta Bergamo (impiegata nella Comunità Alta Valsugana, Patt) a Pergine Valsugana, Manfred Mayr (sindaco di Cortina all'Adige) a Bolzano e i membri del Senato uscenti (entrambi per la Svp, come Mayr) Juliane Unterberger a Merano e Meinhard Durnwalder a Bressanone.
 

MoVimento 5 Stelle

Risulta presente in tutti e sei i collegi senatoriali della regione - favorito anche dall'esenzione dalla raccolta firme legata al doppio gruppo parlamentare, mentre alla Svp-Patt spetta per la natura di partito di minoranza linguistica che ha eletto almeno un parlamentare - anche il MoVimento 5 Stelle, con lo stesso contrassegno impiegato a livello nazionale (dunque con il fregio classico con la V rossa e le stelle, con in più il riferimento all'anno 2050 per la neutralità climatica nel segmento inferiore rosso). Il M5S ha scelto dunque di non partecipare ad alcuna alleanza, come ha fatto invece in Valle d'Aosta.
 

Italia sovrana e popolare

Dovendo raccogliere le sottoscrizioni previste dalla legge, è riuscita a essere presente in quattro collegi su sei (i tre della provincia di Trento e quello di Bolzano) Italia sovrana e popolare, anche in questo caso schierata con lo stesso emblema depositato presso il Ministero dell'interno (nome nella parte superiore del cerchio, scritto in maiuscolo nero - con stellina sulla seconda "i" - e in carattere manoscritto sottile rosso, segmento tricolore inferiore). Come per altri soggetti elettorali minori, le candidature in questi collegi uninominali per Isp (che unisce Partito comunista, Ancora Italia, Azione civile, Riconquistare l'Italia e Rinascita repubblicana) sono essenzialmente di testimonianza, essendo pressoché impossibile la conquista di quei seggi (e sapendo che i voti ottenuti lì non concorrono nemmeno al raggiungimento della soglia di sbarramento nazionale).
  

Unione popolare con De Magistris

La stessa presenza nei collegi uninominali senatoriali dimostrata da Italia sovrana e popolare in Trentino - Alto Adige è stata raggiunta da Unione popolare con De Magistris: il raggruppamento di sinistra che unisce Rifondazione comunista, Potere al Popolo!, DemA e ManifestA è riuscito a raccogliere le firme nei tre collegi della provincia autonoma di Trento e nel collegio uninominale di Bolzano. Il contrassegno impiegato nelle province autonome di Trento e Bolzano è identico a quello - fondo viola sfumato con arcobaleno orizzontale altrettanto sfumato - depositato al Viminale e usato a livello nazionale. 
 

Alleanza democratica per l'autonomia (Campobase - +Europa - Alleanza Verdi e Sinistra - Partito democratico - Azione-Italia viva)

Come si accennava prima, il centrosinistra mostra una "geometria variabile" nei sei collegi. In particolare, nei tre collegi uninominali della provincia autonoma di Trento, è stato presentato un contrassegno unitario - denominato Alleanza democratica per l'autonomia - che riunisce Campobase, +Europa, Alleanza Verdi e Sinistra (il simbolo usato è quello con le diciture anche in tedesco e ladino), Partito democratico e Azione-Italia viva (al posto del riferimento a Calenda c'è la parola "Trentino"); non c'è invece Futura. A Trento si candida Pietro Patton (presidente di Consorzio Vini del Trentino, Pd), a Rovereto c'è la senatrice uscente (Iv, già Fi) Donatella Conzatti, mentre a Pergine Valsugana si trova Michele Sartori (già sindaco di Levico).

Democrazia Ambiente Futuro (Partito democratico - +Europa - Alleanza Verdi e Sinistra)

Con riguardo al solo collegio uninominale di Bolzano, invece, un centrosinistra più ristretto - ridotto soltanto al Partito democratico, a +Europa e all'Alleanza Verdi e Sinistra - si presenta unito in una federazione denominata Democrazia Ambiente Futuro: il nome nel contrassegno è riportato anche in lingua tedesca (mentre in questo caso la miniatura di Alleanza Verdi e Sinistra contiene solo le scritte in lingua italiana). Il candidato qui è Luigi Spagnolli, sindaco di Bolzano tra il 2005 e il 2015.

Partito democratico

Il Partito democratico correrà invece da solo - e con il proprio contrassegno presentato a livello nazionale, senza varianti linguistiche viste in passato, ma che stavolta forse sarebbe stato più difficile inserire nel cerchio - nei collegi uninominali di Merano (candidando Daniela Rossi, già aspirante sindaca di quel comune nel 2020) e Bressanone (proponendo Renate Prader, presidente del consiglio comunale proprio di Bressanone). In quegli stessi collegi, dunque, l'area di centrosinistra si divide tra candidati diversi, in competizione tra loro.
 

Alleanza Verdi e Sinistra

Negli stessi collegi uninominali senatoriali di Merano e Bressanone si trovano sulle schede due candidature autonome espresse dall'Alleanza Verdi e Sinistra, che in questo caso riprende il contrassegno con le diciture in tedesco e ladino già depositato ufficialmente al Viminale lo scorso 13 agosto. Per il seggio attribuito a Merano è stata candidata la direttrice generale dell'Associazione Musei dell'Alto Adige Marlene Messner, mentre nel collegio di Bressanone è stato indicato Hans Heiss, già consigliere provinciale dei Grüne dal 2003 al 2018.
 

Azione - Italia viva

In tutti e tre i collegi uninominali della provincia autonoma di Bolzano la federazione tra Azione e Italia viva esprime proprie candidature, distinte da quelle del Pd (senza dunque la stessa collaborazione trovata nel territorio trentino e sfociata in un contrassegno comune). L'emblema schierato sulle schede elettorali di questi collegi è lo stesso depositato al Ministero dell'interno per il territorio nazionale, con le miniature dei simboli di Azione e Iv nella parte superiore blu, mentre il segmento inferiore bianco contiene il cognome di Carlo Calenda e il riferimento al gruppo parlamentare europeo renew europe. La federazione candida a Bolzano la coordinatrice di Italia viva Stefania Gander, a Merano la dirigente provinciale Giovanna Valentini e a Bressanone l'analista Massimo Rapi.
 

Die 
Freiheitlichen

Risulta presente - raccogliendo le firme - solo nei tre collegi senatoriali dell'Alto Adige il simbolo del partito Die Freiheitlichen ("I libertari"), che non ha invece presentato proprie candidature per la Camera dei deputati (motivo per cui non figura tra i contrassegni depositati presso il Ministero dell'interno tra il 12 e il 14 agosto). Il fregio utilizzato è lo stesso ormai da molto tempo, con la F del nome su fondo blu, tranne la parte di cerchio in basso a destra, campita di giallo. Il partito conferma dunque la propria presenza radicata sul territorio, sia pure con la scelta di correre solo per i seggi di Palazzo Madama.
 

Team K

Ha scelto, raccogliendo le firme, di limitare la propria presenza "visibile" ai collegi di Merano e Bressanone il Team K, che invece ha deciso di sostenere il centrosinistra nei collegi alla Camera (candidando il proprio consigliere provinciale Franz Ploner nel collegio plurincominale di Bressanone) e la lista Democrazia Ambiente Futuro nel collegio senatoriale di Bolzano (il Team K in quel caso ha collaborato con +Europa). Le candidature di Markus Hafner (Merano) e Monica Senfter (Bressanone) sono distinte dal simbolo ufficiale del partito, a fondo giallo, con un fumetto contenente la sagoma della provincia di Bolzano e il nome al di sotto, con la K (di Paul Köllensperger) in un tondino rosso.
 

Vita

Ha raccolto le firme ed è riuscita a essere presente in quattro collegi su sei (in particolare nella competizione per il seggio di Rovereto e sulle schede per i tre collegi senatoriali della provincia autonoma di Bolzano) il soggetto politico denominato Vita, legato alla deputata uscente Sara Cunial (nota in quelle zone: si ricorda la sua scelta di fissare nel 2021 il proprio domicilio parlamentare in un albergo di San Candido, oggetto di un'ordinanza provinciale di chiusura temporanea dopo il mancato rispetto dell'obbligo del porto di mascherine). Il contrassegno delle quattro candidature è lo stesso - con albero della vita tricolore su fondo blu - usato a livello nazionale.
 

Lega per Salvini premier - Forza Italia - Noi moderati - Fratelli d'Italia

Chiude la rassegna sui simboli presentati per le prossime elezioni politiche in Trentino - Alto Adige il contrassegno composito presentato dal centrodestra unito, che raccoglie su fondo azzurro le miniature dei fregi di Lega per Salvini premier, Forza Italia, Noi moderati e Fratelli d'Italia, evidentemente allo scopo di rendere competitiva quell'area politica nei collegi uninominali. L'emblema è uguale per le schede di tutti i collegi: accompagnerà Martina Loss (deputata leghista uscente) a Trento, la storia esponente del centrodestra locale Michaela Biancofiore (prima Forza Italia ora Coraggio Italia) a Rovereto, Elena Testor a Pergine Valsugana (stesso collegio in cui era stata eletta nel 2018, allora per Fi mentre ora è leghista), Maurizio Bosatra (commissario della Lega in Alto Adige) a Bolzano, Rita Mattei (presidente leghista del consiglio provinciale bolzanino) a Merano e il senatore uscente (di Coraggio Italia) Andrea Causin a Bressanone.

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