sabato 29 aprile 2023

Treviso, simboli e curiosità sulla scheda

Sono due i capoluoghi di provincia del Veneto chiamati al voto nel turno amministrativo di maggio: Treviso e Vicenza. Con riferimento a Treviso, il comune arriva alle elezioni a scadenza naturale, dopo il quinquennio da sindaco di Mario Conte (centrodestra), che nel 2018 aveva battuto Giovanni Manildo (centrosinistra), allora in cerca di un secondo mandato.
In questo turno elettorale Conte si ripresenta come candidato del centrodestra; lo sfidano altri quattro concorrenti (non ci sono candidate); in tutto sulla scheda finiranno 14 liste. La competizione sarà dunque lievemente meno affollata rispetto a quella del 2018, quando ad aspirare alla carica di sindaco erano state 6 e si erano contate in tutto 16 liste.
 

Maurizio Mestriner

1) Unione popolare

Il sorteggio ha collocato in prima posizione la candidatura a sindaco di Maurizio Mestriner, indicato dal MoVimento 5 Stelle. Sono due le liste in suo appoggio: la prima estratta è quella di Unione popolare (lista guidata a livello locale soprattutto da Rifondazione comunista), che pure in un primo tempo si pensava potesse presentare una propria candidatura. Il contrassegno impiegato è quello pensato in un primo tempo per le elezioni politiche, vale a dire con l'arcobaleno sfumato su fondo rosso-viola sfumato, senza ancora il riferimento a Luigi De Magistris come figura di riferimento per la lista. 
  

2) MoVimento 5 Stelle

La corsa di Maurizio Mestriner alla guida di Treviso non poteva non essere sostenuta dalla sua forza politica di riferimento, vale a dire il MoVimento 5 Stelle: Mestriner è stato infatti parte del primo MeetUp locale, fin dal 2007. Si tratta della terza partecipazione del M5S alle elezioni amministrative trevigiane, la prima all'interno di una coalizione. Il contrassegno schierato in quest'occasione è quello già visto alle ultime elezioni politiche e indicato dallo statuto del MoVimento come secondo simbolo alternativo al primo recante il sito Ilblogdellestelle.it (cioè proprio il fregio con cui il M5S nel 2018 aveva ottenuto a Treviso il 4,15%).
 

Luigino Rancan

3) Il Popolo della famiglia

Già nel 2018 Il Popolo della famiglia aveva partecipato alle elezioni amministrative trevigiane, in quell'occasione a sostegno di Carla Condurso (anche se il risultato, 0,59%, era stato piuttosto limitato). Pure in questo caso il Pdf corre da solo, con Condurso indicata come capolista, mentre l'aspirante sindaco - sorteggiato per secondo - questa volta è Luigino Rancan, già sindaco di Mansuè. Il simbolo è rimasto intatto rispetto a cinque anni fa, con la famigliola tradizionale "a pastelli" che occupa la parte inferiore del cerchio blu, con la scritta rosa "No gender nelle scuole" collocata ad arco nella parte superiore del tondo.
 

Nicolò Maria Rocco

4) Futura - Azione - Italia viva

Si presenta sostenuto da una sola lista anche Nicolò Maria Rocco, presidente di TEDx Treviso e già consigliere comunale Pd nella consiliatura 2013-2018 (è stato anche segretario regionale dei Giovani democratici). In questo caso si presenta con l'appoggio di Azione, Italia viva e Futura, soggetto locale (rappresentato sulla scheda dalla facciata del Palazzo dei Trecento). Il contrassegno è una variante di quello presentato dalla lista comune da Azione e Italia viva alle elezioni politiche, con tre miniature nella parte superiore del cerchio blu (si noti che Futura in una prima versione era più tesa al colore giallo, mentre ora tende all'azzurro); nella parte inferiore è rimasto il riferimento a Carlo Calenda, ma si aggiunge la dicitura "Rocco sindaco".
  

Giorgio De Nardi

5) Treviso civica

Quarta candidatura alla guida del comune di Treviso è quella di Giorgio De Nardi, imprenditore scelto dal centrosinistra. Lui potrà contare sull'appoggio di ben sei liste (la sua è la coalizione più ampia di questo turno elettorale). La prima, in base all'ordine indicato dal sorteggio, è Treviso civica, alla terza - salvo errore - partecipazione consecutiva all'interno della stessa compagine elettorale (negli ultimi due appuntamenti ha ottenuto in ciascuno due seggi, l'ultima volta ottenuti con il 6,32%): il simbolo è stato conservato, con il cerchio arancione all'interno del quale è stato inscritto un quadrato, contenente nella parte superiore il nome della lista e in quella inferiore (su fondo bianco) il riferimento al candidato sindaco.
 

6) De Nardi sindaco

Secondo soggetto della coalizione di centrosinistra è la "lista personale" del candidato (o comunque quella a lui più vicina), denominata De Nardi sindaco. Il colore di fondo scelto per la lista (e per la campagna del sindaco) è il fucsia, abbinato al bianco e il verde chiaro di cui si è tinto il cognome del sindaco: il contrassegno elettorale si distingue per l'inserimento dell'immagine stilizzata di una bicicletta, segno di una proposta "a misura d'uomo" e attenta alla salute e all'ambiente (proprio la bicicletta, poi, è il mezzo con cui il candidato ha compiuto il suo tour elettorale a Treviso ed era presente anche nel 2013-18 nel simbolo di Impegno civile). Non manca poi la freccia a triangolo del "play" (dunque del procedere, anche con una connotazione attenta al futuro e alla tecnologia) ricavata in negativo nella "D" del cognome di De Nardi. La lista contiene anche candidati espressi da +Europa.
 

7) Volt

Nella coalizione di centrosinistra trevigiana quest'anno figura anche una lista presentata dal movimento paneuropeo Volt, dalla presenza non frequente alle competizioni locali ma comunque significativa (a Treviso c'è infatti un gruppo attivo, che si incontra regolarmente, con cadenza settimanale). Il simbolo schierato è sostanzialmente quello che si conosce già, con le quattro lettere del nome bianche su fondo viola (e con la "o" leggermente coperta dalla "V"); in questo caso è stato aggiunto nella parte inferiore un segmento bianco con il riferimento alla candidatura di De Nardi (tutte le liste della coalizione, come si vedrà, contengono il nome del candidato sindaco). 
 

8) Europa Verde

Quarta lista della coalizione di centrosinistra, a seguito del sorteggio, è quella di Europa Verde, che riporta dunque il sole che ride sulle schede elettorali di Treviso (presente per l'ultima volta nel 2003 per mano della Federazione dei Verdi). Il simbolo è la variante dell'emblema ufficiale del partito, con il riferimento testuale e grafico (il girasole) al Partito verde europeo; a destra non manca - pur essendo poco evidente - la dicitura "Verdi Treviso", elemento di peculiarità locale insieme al riferimento in giallo al candidato sindaco, collocato al di sotto del nome della lista (soluzione già vista altrove). 
 

9) Coalizione civica per Treviso

Quinta formazione presentata a sostegno di De Nardi è Coalizione civica per Treviso, che nel 2018 aveva concorso da sola (in appoggio a Said Chaibi, ottenendo l'1,14%). Il rosso rimane il colore dominante del simbolo che aggrega varie sensibilità "a sinistra" della coalizione, accompagnato dall'arancione del segmento inferiore (che ospita il riferimento al candidato sindaco). Come cinque anni fa, l'elemento grafico caratterizzante è costituito dalla Torre civica, stavolta richiamata solo con i contorni e non riempita dai tratteggi. In alto sono state inserite le parole "Sinistra ambiente diritti" per identificare il programma della lista. 
 

10) Partito democratico

La coalizione che sostiene Giorgio De Nardi si completa con la lista presentata dal Partito democratico, alla sua quarta presenza alle elezioni locali trevigiane. Come già avvenuto in passato, il simbolo nazionale del partito è stato completato dal riferimento al candidato sindaco, inserito in un segmento circolare rosso in basso. Con il 16,34%, il Pd nel 2018 era risultato la seconda lista più votata, superata soltanto dalla Lega; anche in quest'occasione, i dem dovrebbero porsi come forza trainante della coalizione di centrosinistra (potenzialmente più ampia rispetto al perimetro delineato cinque anni fa).   
 

Mario Conte

11) Con Te - Forza Italia - Coraggio Italia

Il sorteggio ha collocato in ultima posizione la nuova candidatura di Mario Conte, sindaco uscente di Treviso. Se nel 2018 le liste a suo sostegno erano state 7, questa volta sono solo 4. La prima a essere estratta è Con Te, che inevitabilmente gioca con il nome del candidato. Il nome della lista è stato collocato sopra la merlatura del Palazzo del Podestà e a fianco della Torre Civica; il fronte del palazzo contiene le miniature dei simboli di Forza Italia (che da sola cinque anni fa ottenne il 3,83%) e di Coraggio Italia (per la prima volta la formazione di Luigi Brugnaro appare sulle schede elettorali per le amministrative trevigiane).  
 

12) Lega

Seconda lista della coalizione di centrodestra, in ordine di estrazione, è quella della Lega, che nel 2018 batté tutte le altre con il suo 19,54%. La parte superiore del contrassegno è rimasta uguale a cinque anni fa, con Alberto da Giussano al centro tra i due segni identificativi della Liga Veneta (a sinistra il nome, a destra il leone di San Marco con l'evangeliario aperto, affiancato alla sua versione "da guerra", che brandisce la spada sullo scudo del guerriero di Legnano). Nel segmento blu in basso, invece, non c'è più il cognome di Matteo Salvini, ma soltanto il riferimento a "Conte sindaco": la rinuncia al nome del segretario era stato uno dei primi elementi saltati all'occhio dei cronisti, fin dal 24 febbraio, giorno di presentazione della lista.
 

13) Fratelli d'Italia

Il riferimento diretto alla (ri)candidatura di Conte alla guida di Treviso è presente anche nel contrassegno di Fratelli d'Italia, alla sua seconda partecipazione alle elezioni comunali (nel 2013 non aveva concorso). Nel 2018 era stato usato lo stesso contrassegno delle elezioni politiche, mentre questa volta - fermo restando il simbolo ufficiale di Fdi inserito in basso - il nome e il cognome di Giorgia Meloni sono stati ridotti di dimensione per fare spazio all'espressione "Conte sindaco" (qui il cognome del candidato è leggermente più piccolo rispetto a quello della leader del partito). Se nel 2018 era arrivato l'1,52% (e nessun seggio, pur essendo parte della coalizione vincente), è probabile che stavolta l'esito sia ben più favorevole.
 

14) Mario Conte sindaco

Chiude la coalizione di centrodestra e la rassegna generale delle liste la formazione dichiaratamente civica Mario Conte sindaco, identica nello spirito e nell'immagine alla lista presentata nel 2018. Come allora, infatti, il cuore del simbolo - su fondo azzurro e blu - è una chiave antica, tradizionalmente legata all'idea di governo di una città, il cui "pettine" richiama il profilo della torre civica del Palazzo del Podestà e del Palazzo dei Trecento (la stessa facciata a capanna merlata vista nella "pulce" di Futura). Nel 2018 la lista, con il suo 15,14%, aveva fatto segnare un risultato molto significativo (tradotto in 6 consiglieri).

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