venerdì 12 ottobre 2018

Marano di Napoli, simboli e curiosità sulla scheda

Il 21 ottobre saranno chiamati al voto gli elettori di alcuni comuni le cui amministrazioni erano state sciolte per infiltrazioni di natura mafiosa e commissariate: accanto a cinque comuni inferiori (Rizziconi nel reggino, Nicotera e Tropea nel vibonese, Corleone e Palazzo Adriano nel palermitano) sarà interessato dalle elezioni anche il cognome superiore di Marano di Napoli, quasi 60mila abitanti. La competizione appare abbastanza affollata: le sei persone che aspirano alla carica di sindaco risultano sostenute da ben 15 liste, davvero un bel numero, anche se rispetto alle previsioni della vigilia tra le formazioni in corsa non figura il MoVimento 5 Stelle, visto che non è arrivata la certificazione per la lista che avrebbe dovuto sostenere la candidatura di Domenico Speranza.

Mauro Bertini

1) Potere al popolo!

Il sorteggio ha collocato al primo posto il nome di Mauro Bertini, già sindaco di Marano dal 1993 al 1996 e di nuovo dalla fine del 1996 al 2006, che si presenta sostenuto da due liste chiaramente di area sinistra. La prima estratta a sorte è quella di Potere al popolo!, che ha scelto di partecipare alle elezioni locali con lo stesso simbolo varato alle politiche di marzo: sebbene quell'esperimento non sia andato particolarmente bene, la speranza è che su scala ridotta l'esperienza possa essere più fortunata, anche grazie all'apporto di chi ha già amministrato a lungo la città.

2) L'Altra Marano

Al secondo posto del manifesto e della coalizione si trova L'Altra Marano, lista che si presenta innanzitutto come "Centro d'impegno politico" e che in realtà ha connotato l'impegno di Bertini dal 2010, quando il gruppo d'impegno politico si è trasformato in un gruppo consiliare. Da allora il simbolo non è sostanzialmente cambiato (al di là della figura umana in miniatura che era presente sotto l'apostrofo rosso e che ora non c'è più): è stato l'emblema trainante della candidatura di Bertini alle scorse elezioni (è stato sconfitto al ballottaggio dal candidato del centrodestra Angelo Liccardo) e continua a sostenere l'idea che si voglia una Marano diversa (il nome è arrivato ben prima della "lista Tsipras" che dal 2014 ha ispirato molte formazione con il nome "L'Altra...").

Rosario Pezzella

3) Movimento civico maranese

Secondo candidato estratto è Rosario Pezzella, anch'egli sostenuto da due liste di natura piuttosto diversa tra loro. La prima estratta è quella del Movimento civico maranese, di cui Pezzella - già assessore comunale tra il 2006 e il 2011 nell'amministrazione guidata da Salvatore Perrotta, è proprio il portavoce. L'emblema è molto semplice e molto "vuoto": consiste semplicemente in un cerchio bianco con il nome scritto ad arco, le iniziali delle sue tre parole disposte in diagonale al centro (e scritte in un carattere fin troppo elegante per un emblema elettorale) e l'indicazione del candidato sindaco, giusto sopra a una linea tricolore (unico vezzo cromatico del simbolo).

4) Lega

Il progetto civico-politico di Pezzella è sostenuto in queste elezioni anche dalla Lega, alla prima presentazione alle comunali di Marano. Posto che il centrodestra non sta tutto dalla stessa parte, per la sua prima uscita elettorale locale il partito di Matteo Salvini ha scelto di utilizzare il simbolo inaugurato alle ultime elezioni politiche, con in evidenza il nome del leader e, al posto della qualifica di premier, l'indicazione della regione di riferimento. Un'immagine coordinata dalla quale non si sfugge.

Pasquale Albano

5) Albano sindaco

Batte tutti gli altri candidati quanto a numero di liste che lo sostengono Pasquale Albano: sono addirittura sei le formazioni in appoggio alla candidatura di un candidato che si qualifica come civico, ma è accreditato da più parti come legato all'area di centro. Certamente sono molto tradizionali e tendenti al centrodestra i quattro colori nazionali che distinguono il simbolo di Albano sindaco, la formazione più direttamente legata al suo nome, scritto in grande evidenza (anche se con una font molto sottile): il fondo azzurro e la striscia tricolore rimandano un po' al Pdl, un po' alla pionatiana Alleanza di centro.

6) Marano per Albano sindaco

Rimane lo stesso tricolore, ma cambia l'ambientazione per la seconda lista estratta, Marano per Albano sindaco. L'idea che dà il nome della lista è che tutta la città sia pronta a sostenere il candidato sindaco civico; non a caso, come emblema della lista è stato scelto uno dei monumenti principali del comune, ossia il Mausoleo del Ciaurro (anche se nella raffigurazione appare molto più integro e in salute di quanto non sia nella realtà). Già a guardare questo emblema si capisce che l'ingrediente fondamentale di ogni simbolo di questa coalizione sarà il nome stesso del candidato.

7) Giovani per Albano sindaco

Niente tricolore, invece, per la lista civica Giovani per Albano sindaco, formazione che fin dal nome chiarisce da chi è composta e a chi si rivolge. Come simbolo è stata scelta una mano impegnata nel segno della vittoria; al di là di questo, il contrassegno appare un po' sbilanciato e instabile sul piano grafico - a meno di voler dare l'impressione della dinamicità, ma questo scopo non sembrerebbe molto centrato - e, in ogni caso, non manca il riferimento al candidato sindaco, come negli emblemi visti sin qui.

8) Le periferie per Albano sindaco di Marano

Il nome più lungo delle formazioni in corsa alle prossime amministrative è senz'altro quello della lista Le periferie per Albano sindaco di Marano, che vorrebbe calamitare il consenso degli abitanti che non risiedono in centro. Graficamente il contrassegno sembra parente stretto dei primi due, con il ritorno del tricolore (sotto a uno sfondo stavolta blu scuro sfumato) e l'arrivo di un altro monumento (anche se in questo caso per chi scrive è più difficile identificarlo).

9) Prima Marano

Il sorteggio ha finito involontariamente per raccogliere nella prima parte della coalizione tutti i simboli che contengono il nome del candidato sindaco, che manca invece nelle ultime due posizioni. Quinta lista a sostegno di Pasquale Albano è Prima Marano, presentata come antidoto all'individualismo che avrebbe rovinato la città. La ricetta cromatica, tuttavia, non cambia: il tricolore tinge la coda di una "stella cometa" 'irrealistica e naive (quasi a voler salutare l'arrivo di un'era nuova) nel cielo blu.

10) La rinascita di Marano

Il nome di Albano non compare nemmeno nell'ultima lista a suo sostegno, La rinascita di Marano, la cui grafica è certamente la più rutilante di tutte (e anche per questo rimane particolarmente impressa): "la commissione straordinaria ancora in carica - scrivono in una nota i rappresentanti della lista - ci lascerà una situazione deficitaria di grave passività, ma siamo coscienti e pronti con onestà a realizzare una vera rinascita di Marano, proprio come rappresentato dal nostro simbolo che con grande enfasi riproduce proprio la Fenice, quella che rinasce dalle proprie ceneri; proprio partendo dalle ceneri di questa Città massacrata, noi ci prodigheremo affinché ne rinasca una qualità della vita degna dei Cittadini di Marano". C'è qualcosa da aggiungere?

Lorenzo Alfè

11) Lorenzo Alfè 57 - Uomini libero

Il quarto candidato estratto è Lorenzo Alfè, medico, classe 1957. Vai a sapere perché, il suo anno di nascita è finito anche nel nome della sua lista (rischi di omonimie da evitare?), denominata appunto Lorenzo Alfè 57 - Uomini liberi, che come segno grafico ha scelto una campana, segnata dal tempo ma ancora in grado di suonare "l'ora della libertà", per chiamare a raccolta - come detto dal candidato in un'intervista - "uomini liberi perché svincolati da vecchie logiche politiche: liberi da condizionamenti, liberi da interessi personali e di bottega, liberi da pregiudizi, liberi da vincoli di partito e da scambi di potere"

Teresa Giaccio

12) Fratelli d'Italia

Si è detto prima che il centrodestra non si presenta unito alle ormai prossime elezioni di Marano. Lo dimostra il fatto che la lista di Fratelli d'Italia - che nelle scorse settimane ha fatto appello alla Lega perché convergesse sulla propria candidatura, unica chiaramente riferibile all'area del centrodestra - sostiene da sola Teresa Giaccio, unica candidata sindaca di queste elezioni. Per l'occasione, il partito ha scelto di utilizzare il proprio simbolo ufficiale, senza inserire alcun riferimento alla leader nazionale Giorgia Meloni.

Rodolfo Visconti

13) Il cambiamento è Agorà

Ultimo tra gli aspiranti sindaci estratti per la prossima competizione amministrativa a Marano è Rodolfo Visconti, candidato del centrosinistra. La lista che, almeno dal punto di vista del nome, colpisce di più è la prima estratta, Il cambiamento è Agorà, formazione di impronta chiaramente civica che sembra voler far partire il cambiamento dalla piazza e dal confronto con gli altri. L'idea dell'Agorà è data dalla "O" della parola più evidente del contrassegno (con tre circonferenze concentriche) e dal contorno non regolare del cerchio grande blu.

14) Rodolfo Visconti sindaco

La seconda lista della coalizione è senza ombra di dubbio quella che si pone come più vicina all'aspirante sindaco del centrosinistra, visto che ne porta il nome e il cognome. Rodolfo Visconti sindaco, peraltro, nei colori chiarisce anche senza problemi la provenienza di colui che si candida: il rosso e il verde, qui, più che alla bandiera nazionale fanno pensare proprio al Partito democratico, al cui direttivo locale Visconti appartiene; completa il tutto una vezzosa sfumatura rossa, che non stona in un emblema piuttosto leggibile.

15) Partito democratico

Ultimo estratto, con il compito di chiudere la coalizione e l'intera parata di contrassegni sulla scheda, è il simbolo del Partito democratico, la forza politica che maggiormente sostiene la candidatura di Rodolfo Visconti. Per l'occasione è stato utilizzato il simbolo nazionale puro e semplice, senza alcuna connotazione locale o senza l'inserimento di nomi: una scelta che potrebbe non pagare, visto l'appannamento di immagine del Pd a livello nazionale, ma che anche per questo è in qualche modo coraggiosa. 

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