Gli schieramenti che si presenteranno agli elettori della provincia di Trento il 21 ottobre prossimo sono ormai definiti e accertati: nei giorni scorsi, infatti, si è provveduto al sorteggio dell'ordine sulla scheda delle candidature alla presidenza e delle liste a loro sostegno. Chi si recherà ai seggi troverà 11 candidati alla presidenza, supportati da ben 22 liste: si sarebbe tentati di dire un paio per ogni aspirante presidente, ma si sbaglierebbe, visto che a sballare i conti provvede soprattutto lo schieramento a favore di Maurizio Fugatti, sostenuto da ben nove liste, quasi la metà di tutte le formazioni in campo. Le uniche altre coalizioni in corsa sono quella a sostegno di Giorgio Tonini (appoggiato da Pd, Unione per il Trentino e Futura 2018) e il tandem di sinistra che cerca di portare alla guida della provincia Antonella Valer.
Proprio qui, tra l'altro, si deve registrare l'unica presenza ulteriore rispetto ai simboli "tradizionali" depositati nei giorni scorsi: accanto alla lista L'Altro Trentino a sinistra, infatti, è comparso quello di Liberi e Uguali, gruppo che aveva comunque appoggiato la candidatura di Valer fin da quando era emersa, ma aveva scelto - non è dato sapere perché - di non presentare il proprio contrassegno in anticipo, non accedendo dunque alla tutela degli emblemi tradizionali offerta dalla legge elettorale trentina.
Al di là di questa new entry, non risultano altre novità nello schieramento finale delle forze politiche, se non la scelta dei simboli per quelle formazioni che ne avevano depositato più di uno. In particolare, l'Associazione Fassa - che aveva voluto tutelare il maggior numero in assoluto di varianti - ha impiegato il segno più semplice, con il solo nome "Fassa"; Forza Italia, Udc e Fratelli d'Italia hanno scelto la versione del loro contrassegno con l'indicazione del candidato presidente Fugatti; anche Tre - Territorialità responsabilità economia ha preferito indicare sul proprio emblema il nome dell'aspirante presidente Roberto De Laurentis. Il Patt ha scelto l'ultima versione del suo emblema (lasciando da parte i suoi precedenti storici), mentre Futura 2018 ha inserito il nome del capolista Paolo Ghezzi, senza la specificazione "presidente", visto che la candidatura non è più autonoma ma all'interno della coalizione che propone Tonini. Non pervenute, invece, le liste di Etica, Noi per il Trentino (e del "triciclo" di queste due formazioni con Il popolo della famiglia), Verdi, La Catena, Psi (né col simbolo ufficiale, né con quello usato nel 2013 dei Riformisti per l'autonomia), Primavera trentina, Trentino Pop, Union autonomista ladina; sulla scheda poi non è finito nemmeno uno dei simboli legati a Geremia Gios (La Civica per Gios, La Bussola del Trentino, Rivoluzione felice) e nessuno saprà mai a chi faceva riferimento il contrassegno di XII stelle.
Di seguito, si indicano le candidature alla presidenza e le relative liste, secondo l'ordine del sorteggio:
A) Paolo Primon: 1) Popoli Liberi.
B) Filippo Castaldini: 2) CasaPound Italia.
C) Maurizio Fugatti: 3) Lega, 4) Progetto Trentino, 5) Agire per il Trentino, 6) Civica Trentina, 7) Associazione Fassa, 8) Autonomisti Popolari, 9) Forza Italia, 10) Unione di centro, 11) Fratelli d'Italia.
D) Federico Monegaglia: 12) Riconquistare l'Italia.
E) Roberto De Laurentis: 13) Tre - Territorialità responsabilità economia.
F) Ugo Rossi: 14) Patt.
G) Giorgio Tonini: 15) Unione per il Trentino, 16) Futura 2018, 17) Partito democratico.
H) Ferruccio Chenetti: 18) Moviment Ladin de Fascia.
I) Antonella Valer: 19) L'Altro Trentino a sinistra, 20) Liberi e Uguali.
L) Mauro Ottobre: 21) Autonomia Dinamica.
M) Filippo Degasperi: 22) Movimento 5 Stelle.
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