sabato 2 aprile 2022

Verona, Flavio Tosi si ricandida a sindaco e rinnova il faro di Fare!

Ora che è stato indicato con certezza che per le elezioni amministrative si voterà in tarda primavera, esattamente nell'ultima data possibile, il 12 giugno (insieme ai referendum sulla giustizia) e che, stabilita quella data, le altre che interessano le persone interessate a candidarsi (le liste coi relativi documenti - soprattutto le firme, quest'anno senza riduzione causa Covid-19 come nel 2020 e nel 2021 - si presenteranno tra il 13 e il 14 maggio), il cammino verso il voto è più definito: ferve dunque il lavoro per compilare gli elenchi delle persone da candidare e, soprattutto, per trovare sottoscrittori che consentano la valida presentazione della lista.
In questi giorni iniziano a circolare in Rete, specialmente sui social network, nomi e qualche simbolo relativo alle elezioni locali. Ci sarà ovviamente tempo per vederne molti, comune per comune, quando il rito di presentazione e ammissione si sarà compiuto e si avrà certezza delle candidature e delle liste presentate nelle varie città chiamate al voto: in generale, dunque, si aspetterà il mese di campagna elettorale. Per ora si è fatta un'eccezione soprattutto per il simbolo genovese di Uniti per la Costituzione, essendo legato al senatore Mattia Crucioli (più volte citato in questo sito per la sua militanza in Alternativa), per gli emblemi legati al progetto di Giovanni Toti Italia al Centro (con i primi simboli presentati nei giorni scorsi) e il potenziale simbolo moderato - Prima l'Italia - della federazione di centrodestra proposta dalla Lega a Palermo: tutti casi, come si può vedere, che sono legati a doppio filo a figure o progetti di respiro ultralocale, che meritano di essere seguiti certamente con attenzione.
Su questa base, è del tutto coerente non attendere nemmeno per la presentazione della nuova veste grafica di Fare!, partito politico voluto e guidato da Flavio Tosi quando era sindaco di Verona. Ufficialmente il simbolo non è mai finito nelle bacheche del Viminale (e dunque nemmeno sulle schede), ma il partito è stato rappresentato in Parlamento (grazie al Pri, che consentì la formazione della componente nel 2016) e dalla fine di quello stesso 2016 la forza politica è presente nel Registro dei partiti politici riconosciuti.
La pagina Facebook del partito era sostanzialmente ferma dall'inizio del 2020, ma da ieri l'attività è ripartita e segna concretamente l'inizio della lunga campagna elettorale di Flavio Tosi come candidato sindaco di Verona per il suo possibile terzo mandato (dopo quelli dal 2007 al 2017), che può già contare - tra l'altro - sul sostegno di Forza Italia, che dunque non appoggerà la ricandidatura dell'uscente Federico Sboarina (come invece faranno Lega, Fratelli d'Italia e Coraggio Italia).
L'evento di presentazione di ieri è stato l'occasione per mostrare il nuovo "abito grafico" di Fare!, che per l'occasione prende tinte molto più "veronesi", guardando ai colori dello stemma cittadino (al giallo, già presente nella prima versione si è aggiunto il blu, declinato in tono "carta da zucchero"). Il concetto di "Fare!" è ancora presente (sia pure espresso a colori invertiti, in blu su rettangolo giallo - con al di sotto una striscia tricolore - e con un altro carattere, simile al Nexa), così come c'è anche il faro delle origini (stavolta più piccolo e curato, tinto di giallo, come il fascio di luce che però stavolta è dotato anche di due fasce di "penombra", variazioni più chiare del blu). Senza dubbio, però, nel nuovo emblema l'elemento più evidente è il riferimento allo stesso Tosi, stesso corpo del nome del partito eppure più visibile, per il suo emergere dal fondo blu che renderà senz'altro ben riconoscibile questo contrassegno elettorale. Anzi, volendo trovare qualche spunto grafico di "già visto", sembra di ritrovare un uso dei colori molto simile nelle tante varianti del simbolo di Fratelli d'Italia che portano nella parte alta blu il nome (in giallo) di Giorgia Meloni o dei candidati sindaci/presidenti (questo, naturalmente, non può in alcun modo costituire un rischio di confondibilità, viste tutte le differenze chiaramente apprezzabili).
A ricordare la storia e il senso del contenuto del simbolo - certamente meglio curato rispetto alla prima versione - ha provveduto Patrizia Bisinella, moglie di Tosi e già candidata sindaca di Verona nel 2017, sostenuta ovviamente anche da Fare!: in base a quanto riportato da CronacadiVerona.com, ha ricordato che il simbolo "rappresenta un vero e proprio movimento politico sorto nel 2015 e che è presente, oltre che nella nostra provincia veronese, anche in Veneto e in altre realtà italiane, per questo è stato ripreso in questa campagna politica. Si contraddistingue per la parola 'Fare', che indica la capacità e la voglia di agire in maniera concreta e pragmatica nel rapporto con i nostri concittadini e la volontà di passare dalle parole ai fatti, come Flavio Tosi ha dimostrato di saper fare nei 10 anni che ha amministrato questa città. Vogliamo rilanciare Verona, dopo cinque anni di delusione e degrado. Il simbolo storico del faro rappresenta nel nostro immaginario l'idea di un sogno, il voler essere una guida sicura". La campagna che il capoluogo scaligero sta per vivere, dunque, si presenta già ora movimentata e affascinante, con almeno tre candidati principali (c'è anche l'ex calciatore Damiano Tommasi per il centrosinistra) e la curiosità di scoprire quali liste saranno presenti e con che veste: il simbolo di Fare! con Flavio Tosi, in ogni caso, è già pronto.

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