Si era sostanzialmente fermato, il progetto del Movimento per Alleanza nazionale, dopo che la Fondazione An aveva detto che il simbolo dell'evoluzione del Movimento sociale italiano non potevano prenderselo Storace, la Poli Bortone e altri, ma soprattutto dopo che l'assemblea della stessa fondazione aveva attribuito l'uso dell'emblema - per quest'anno - a Fratelli d'Italia. Si era fermato, ma non era andato nel dimenticatoio: a destra c'è voglia di unità, almeno tra alcune forze, così la via che si era arrestata a novembre è stata silenziosamente proseguita e darà i suoi primi frutti in Piemonte.
Proprio oggi, infatti, è stato presentato l'emblema di un nuovo rassemblement, per ora solo elettorale, che in previsione del rinnovo del consiglio regionale del Piemonte - a causa della rinnovazione delle elezioni decisa dal Tar e dal Consiglio di Stato - vede schierati insieme La Destra, Futuro e libertà per l'Italia e la Destra sociale (ossia l'ampio gruppo di fuoriusciti dalla Fiamma tricolore, a partire dall'ex segretario Luca Romagnoli) sosterrà la candidatura unitaria di Gilberto Pichetto Frattin. A presentare l'emblema, in prima persona Francesco Storace, Adriana Poli Bortone di Io Sud (altra artefice dell'ex Movimento per An), Roberto Menia per Fli e lo stesso Romagnoli: non c'è ovviamente Fratelli d'Italia, che continua un progetto autonomo con la "pulce" di An sul fondo del contrassegno.

La parte più interessante però è proprio la fiamma, perché di fatto chiude un cerchio o, se si preferisce, un viaggio andata e ritorno. Già, perché dall'inizio il Front aveva adottato la versione bleu della fiamma di Almirante, copiandone anche la forma; dagli anni 2000 però l'emblema in uso in Francia è una rivisitazione di quel tema a modo suo, con una fiamma meno "dentata" e più fluida. A distanza di oltre quarant'anni, l'emblema riattraversa le Alpi e sembra pronto per una nuova vita. A patto che gli elettori di destra, ovviamente, se ne accorgano.
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