venerdì 30 dicembre 2022

Il futuro marchio del Comitato Nord (approdato in Regione Lombardia)

Chi voleva avere la dimostrazione che il Comitato Nord - progetto politico
voluto da Umberto Bossi (e coordinato dall'europarlamentare Angelo Ciocca e dall'ex deputato ed ex segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi) per rinverdire l'attenzione per l'obiettivo dell'autonomia di Lombardia e Veneto e per altri temi "classici" leghisti tra gli iscritti alla Lega per Salvini premier - puntasse a un'attività duratura probabilmente ora può contare su un indizio di una certa consistenza. Il 23 dicembre, infatti, è stata depositata per il logo del Comitato Nord - nel frattempo registrato come associazione, con sede a Pavia - la richiesta di registrazione come marchio. La notizia è stata data oggi dAdnkronos e merita di essere considerata con una certattenzione.
Il fregio - che viene ufficialmente descritto come "consistente in due campi sovrapposti, rispettivamente verde e blu, su cui sono apposte le due parole Comitato e Nord rispettivamente di colore bianco e giallo", senzfare riferimento alla forma complessiva di freccia - risulta essere stato depositato proprio a nome del Comitato Nord, attraverso lo studio milanese Fumero Srl (esperto in brevetti e titoli di proprietà industriale). Sono ben 8 le classi di prodotti e servizi della classificazione di Nizza per le quali si richiede protezione: le numero 6 (Metalli comuni e loro leghe; materiali per costruzione metallici; costruzioni metalliche trasportabili; materiali metallici per ferrovie; cavi e fili metallici non elettrici; serrami e chincaglieria metallica; tubi metallici; casseforti; minerali), 16 (Carta e cartone; stampati; articoli per legataria; fotografie; cartoleria; adesivi per la cartoleria o per uso domestico; materiale per artisti; pennelli; macchine da scrivere e articoli per ufficio; materiale per l'istruzione o l'insegnamento; materie plastiche per l'imballaggio; caratteri tipografici; cliché), 18 (Cuoio e sue imitazioni; pelli di animali; bauli e valigie; ombrelli e ombrelloni; bastoni da passeggio; fruste e articoli di selleria), 24 (Tessuti e loro succedanei; coperte da letto e copri tavoli [ma vi rientrano pure le bandiere, i foulard e i gagliardetti]), 25 (Articoli di abbigliamento, scarpe, cappelleria), 35 (Pubblicità; gestione di affari commerciali; amministrazione commerciale; lavori di ufficio), oltre alle più consuete classi 41 (Educazione; formazione; divertimento; attività sportive e culturali) e 45 (Servizi giuridici; servizi di sicurezza per la protezione di beni e di individui; servizi personali e sociali resi da terzi destinati a soddisfare necessità individuali [in cui rientrano molti servizi di natura politica]).
L'impressione, dunque, è che la registrazione del logo sia stata chiesta per "coprire" vari usi politici possibili di quella grafica da parte dell'associazione (della cui costituzione ha dato notizia sempre Adnkronos il 13 dicembre), inclusi quelli legati a molteplici forme di merchandising, per la produzione di gadget anche molto diversi tra loro (dalle bandiere al materiale d'ufficio, fino agli accessori di abbigliamento). Si tratta quindi di un segno che suggerisce la volontà di dare al Comitato Nord un'esistenza duratura e strutturata, non per forza che lo si intenda far agire come un partito, magari in conflitto con la Lega per Salvini premier.
Quest'impressione, in effetti, è però più facile averla da un paio di settimane, cioè da quando - il 9 dicembre - nel consiglio regionale della Lombardia si è formato un gruppo consiliare denominato proprio Comitato Nord (e contrassegnato dal logo già visto), cui hanno aderito subito Roberto Mura, Federico Lena e Antonello Formenti, con l'adesione pochi giorni dopo di Massimiliano Bastoni. Tutti loro, pur avendo garantito il sostegno alla giunta Fontana in questi ultimi mesi di attività, sono stati espulsi dalla Lega per Salvini premier: gli organi del partito hanno visto come una ragione sufficiente per motivare quella decisione le critiche (non condivise) circa il "malessere interno", la "non predisposizione all'ascolto delle innumerevoli criticità territoriali" e "l'abbandono totale delle tematiche autonomiste nordiste" rese note dai consiglieri usciti dal gruppo leghista. Non è da escludere che proprio la formazione del gruppo in seno al "Pirellone" abbia suggerito l'opportunità di fondare l'associazione. Occorre poi considerare la richiesta, fatta direttamente da Bossi ad Attilio Fontana il 20 dicembre, di "farsi parte attiva con gli alleati di coalizione al fine di riconoscere il Comitato Nord come lista all’interno della coalizione di centrodestra": lista che, se esistesse, concorrerebbe inevitabilmente con la Lega per Salvini premier - Lega Lombarda, uno scenario che di certo non sembra facile daccettare per il partito. Poiché le elezioni regionali ormai sono state fissate per il 12 e il 13 febbraio, le liste dovranno essere consegnate entro le ore 12 del 14 febbraio: fino ad allora ci sarà tempo per nuove evoluzioni. Intanto online è comparso il "numero unico" di Comitato Nord Informa, nel quale è presente un testo "ufficiale" in cui il gruppo si presenta. Eccolo di seguito: 

Il Comitato Nord nasce dalla volontà di Umberto Bossi di dare voce alla militanza. Dopo le sue numerose battaglie per il nord e, il presidente a vita della Lega ha deciso di riportare il tema dell'autonomia al primo posto dell'agenda politica. il Comitato Nord nasce il 1° ottobre dalla volontà di Umberto Bossi per riconquistare gli elettori del Nord, visto il risultato elettorale del 25 settembre, e per rilanciare la spinta autonomista; come ribadito più volte dallo stesso Bossi è un comitato interno alla Lega e alla base c'è il rispetto della militanza. Il vessillo è quello che ha fatto grandi gli ideali della Lega: l'autonomia per il Nord. Il fazzoletto e la cravatta verdi sono i simboli di libertà.
Diverse le iniziative del comitato Nord sul territorio di grande partecipazione ed interesse. Sale piene agli incontri di Milano, Pavia, Busto Arsizio, Monza, Melegnano, Rovato, Lecco e Sondrio. Sette i punti fondamentali: avviare le iniziative istituzionali per attribuire a Lombardia e Veneto le condizioni di Regioni autonome; concedere competenze dirette alle regioni su temi come lavoro, salute, istruzione, ambiente, trasporti, legislazione e beni culturali; trattenere sui territori una parte significativa delle imposte delle regioni (IRPEF ed IVA); preservare la cultura, la storia, le tradizioni del Nord; tutelare agricoltura, artigianato e commercio che rappresentano le risorse imprescindibili per i territori; difendere il patrimonio delle generazioni precedenti dalla svendita e dalla delocalizzazione all'estero e salvaguardare gli interessi delle regioni del Nord presso le istituzioni nazionali ed europee. 
Le persone alle quali Umberto Bossi hdato mandato per l'organizzazione sono l'europarlamentare Angelo Ciocca, con il compito di tenere i rapporti con i militanti e le istituzioni europee, e Paolo Grimoldi per gestire le relazioni regionali. Angelo ciocca ribadisce che "Noi non siamo una corrente della Lega, Siamo gli antinfiammatori del nostro movimento. Siamo una specie di Voltaren in triplice dose che vuole recuperare il 30% degli iscritti che non hanno rinnovato la tessera della Lega. Facciamo tutto questo solo ed esclusivamente per il bene della Lega". Paolo Grimoldi dichiara: "Sono onorato del fatto che mi abbia contattato: è dal 1991 che sono in Lega, non capita tutti i giorni di essere chiamati da Umberto Bossi e spiegare le ragioni del Movimento. Sono l'ultimo segretario eletto della Lega Lombarda. Ora va di moda la Lega dei nominati, ma io sono più affezionato alla vecchia Lega degli eletti sul territorio". Tanto lavoro ma molte soddisfazioni, poiché i militanti hanno diritto di essere ascoltati. Contano le persone, le idee, gli ideali e non i like.

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