giovedì 15 maggio 2025

Genova, simboli e curiosità sulla scheda


Si è già segnalato che il comune più rilevante, tra quelli chiamati anticipatamente al voto in questo turno ordinario di elezioni amministrative (nonché unico capoluogo di regione a statuto ordinario) è certamente Genova. L'elezione di Marco Bucci alla presidenza della giunta regionale della Liguria ha reso necessario il ritorno anzitempo alle urne nel capoluogo ligure, dopo il precedente appuntamento elettorale del 2022. Si affronteranno 7 aspiranti sindaci, sostenuti da 17 liste: stesso numero dei contendenti di tre anni fa, ma le liste erano due in più. Di seguito si passano in rassegna i contrassegni secondo l'ordine di sorteggio, non prima di aver espresso un rammarico per il manifesto elettorale pubblicato sul sito del comune di Genova: si può apprezzare il proposito di non creare un file troppo pesante, ma la qualità delle immagini lascia davvero a desiderare... (i simboli, pertanto, sono stati rintracciati in rete).
 
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Silvia Salis

1) Partito democratico - Possibile - Partito socialista italiano

Il sorteggio ha collocato in prima posizione la candidatura di Silvia Salis, scelta dal centrosinistra "allargato" (se si preferisce, campo abbastanza largo) per tentare il ritorno alla guida del comune di Genova. La sostiene una coalizione di cinque liste: la prima estratta è quella presentata dal Partito democratico, forza politica di punta dell'area. Si tratta peraltro - come in passato - di una formazione elettorale composita: il logo dem è stato ridotto e spostato in alto per lasciare spazio, in basso, a un segmento circolare rosso a base curvilinea; all'interno, oltre alla dicitura "Silvia Salis sindaca" (in passato assente), lungo il contorno trovano posto in miniatura - e in negativo - i loghi di Possibile (con il segno dell'uguale al posto della O) e del Partito socialista italiano (solo la sigla e il garofano, quasi come nel contrassegno del 2022 ma senza cerchio contenitivo). Capolista è il capogruppo Pd uscente Davide Patrone.
 

2) Alleanza Verdi e Sinistra

Come seconda lista è stata sorteggiata quella di Alleanza Verdi e Sinistra. Se nel 2022 Sinistra italiana aveva presentato una propria lista ed Europa Verde ne aveva formata una insieme a Linea condivisa, questa volta le due forze politiche concorrono alla stessa formazione elettorale utilizzando esattamente lo stesso contrassegno comune e composito, creato in vista delle elezioni politiche del 2022 e replicato di frequente in seguito. Come capolista è stata scelta la consigliera uscente Francesca Ghio.
 

3) Lista civica Silvia Salis sindaca

Dopo due liste chiaramente politiche, la terza ha natura dichiaratamente civica. Infatti la Lista civica Silvia Salis sindaca è una delle più vicine alla candidata, già atleta (con prestazioni notevoli nel lancio del martello) e dirigente sportiva. La lista include varie figure del "civismo progressista" - inclusi alcuni nomi espressi da Volt Italia e Linea Condivisa - ed è guidata dall'architetta e professoressa di design del prodotto Silvia Pericu (figlia di Giuseppe, già sindaco di Genova per il centrosinistra dal 1997 al 2007). Il simbolo, dal fondo azzurro sfumato radiale, contiene il nome della lista (con evidenziato il cognome della candidata, rosso su un rettangolo bianco) con la carica correttamente declinata al femminile e un piccolo segmento rosso; gli stessi colori e il motivo grafico hanno caratterizzato l'intera campagna elettorale della candidata.
 

4) Riformiamo Genova con Silvia Salis

Può essere considerata civico-politica la quarta lista, Riformiamo Genova con Silvia Salis: accanto a figure qualificabili come civiche, infatti, nella lista sono schierati candidati riconducibili a Italia viva, Azione, +Europa e Demos (tra loro ci sono anche alcuni consiglieri uscenti provenienti dal centrodestra, come Arianna Viscogliosi, Angiolo Veroli e Stefano Costa). Anche per sottolineare la varia provenienza dei candidati, il simbolo ha un fondo sfumato (che vira tra giallo, rosso, magenta, viola e verde, tinte che riassumono buona parte dei partiti che concorrono alla lista), che emerge anche all'interno della parima parte del nome della formazione, ricavato in negativo su un cerchio interno bianco; sotto al riferimento alla candidata, un piccolo segmento circolare contiene la croce di san Giorgio del comune.
 


5) MoVimento 5 Stelle

La coalizione a sostegno di Salis si completa con la lista del MoVimento 5 Stelle, che dunque si pone nuovamente a sostegno di una candidatura genovese condivisa con il centrosinistra, dopo l'appoggio ad Ariel Dello Strologo nel 2022. Il simbolo schierato su manifesti e schede, naturalmente, è lo stesso utilizzato alle elezioni precedenti, con il riferimento al 2050 come anno della neutralità climatica nel segmento rosso inferiore, collocato al di sotto del nucleo grafico del simbolo.
 

Raffaella Gualco

6) Genova unita

La seconda candidatura estratta è quella di Raffaella Gualco, avvocata civilista di lungo corso (con impegno anche nel diritto scolastico. La sostiene una sola lista, Genova unita: si tratta dell'evoluzione di un progetto già avviato in precedenza, in particolare da Aristide Massardo (docente di Sistemi energetici e ambientali a Genova e già candidato alla presidenza della Liguria nel 2020 col sostegno di +Europa, Italia viva e Psi: questa volta è il capolista) e da Gianluca Chiaramonte (ex dirigente Pd uscito dal partito, coordinatore della lista ma non candidato) e che in un primo tempo aveva individuato come aspirante sindaco Filippo Biolé, fino al dissidio che ha portato al cambio di candidatura. Il simbolo raccoglie in un cerchio bianco bordato di blu il nome della lista (blu e rosso, molto sottile), il profilo di alcuni monumenti genovesi - apre la Lanterna, chiude la Porta Soprana delle mura - e un segmento color aviatore con il riferimento alla candidatura (anche qui con l'uso della parola "sindaca").
 

Francesco Toscano

7) Democrazia sovrana popolare

Altra candidatura monolista è quella di Francesco Toscano, già candidato alla presidenza della regione Liguria lo scorso anno. Pure in quell'occasione si era presentato con il sostegno di Democrazia sovrana popolare, il partito di cui è presidente e figura più nota insieme all'altro fondatore, Marco Rizzo. La lista - che impiega il simbolo ufficiale del partito, con il nome collocato sotto alle due tracce verdi e rosse di pastello e la parola "sovrana" in stile handwriting - è frutto anche di un accordo con Indipendenza e con Alessandro Rosson, che per il partito guidato da Gianni Alemanno e Massimo Arlechino si era candidato alla guida della Liguria (Rosson si presenta col sostegno di Dsp come presidente del I municipio). 
 

Pietro Piciocchi

8) Noi moderati - Orgoglio Genova

Quarta candidatura estratta è quella di Pietro Piciocchi, vicesindaco reggente di Genova, dunque in continuità con l'amministrazione di Marco Bucci. La sua è la coalizione più nutrita: sette liste, tra politiche e civiche. La prima formazione sorteggiata ha entrambe le nature: lo stesso contrassegno, infatti, ospita Noi moderati e Orgoglio Genova, la cui parentela con Orgoglio Liguria che sostenne Bucci alle regionali dello scorso anno è evidente. L'elemento che più spicca nel simbolo blu, infatti, è proprio il cognome dell'attuale presidente della regione ed ex sindaco; nessun elemento cromatico rimanda al partito guidato da Maurizio Lupi, di cui resta solo la denominazione proposta con il carattere originale (capolista - e, stando alle anticipazioni, potenziale vicesindaca - è però Ilaria Cavo, deputata di Noi moderati ed ex assessora delle giunte regionali guidata da Giovanni Toti).
 

9) Lega

La seconda lista della coalizione di centrodestra è quella della Lega, il cui simbolo non desta particolari sorprese: la base è sempre il contrassegno inaugurato alle elezioni politiche del 2018, con Alberto da Giussano al centro, stretto tra la parola "Lega" in alto, la bandiera ligure a sinistra, il riferimento rosso alla Liguria a destra e, nel segmento inferiore blu, la dicitura "Piciocchi sindaco" - con il cognome in evidenza in giallo - al posto di "Salvini premier". Curiosità: la capolista è l'assessora uscente al commercio "Paola Bordilli detta Bordi e Boldrini e Bordini".
 

10) Forza Italia

Terza lista, tutta di natura politica, è quella di Forza Italia, che indica come capolista l'assessore uscente all'urbanistica e demanio marittimo Mario Mascia e subito dopo il capogruppo uscente Paolo Aimé. Il simbolo impiegato in quest'occasione è quasi identico a quello in uso dalle elezioni politiche del 2022, quindi con la bandierina tricolore stretta tra il riferimento al Partito popolare europeo e il cognome di Silvio Berlusconi; manca solo la parola "presidente" (così come ogni riferimento al territorio o al candidato sostenuto).
 

11) Piciocchi sindaco - Vince Genova

Sembra avere natura decisamente civica - e risultare la più vicina al candidato sindaco, avvocato e docente a contratto di diritto pubblico - la lista Piciocchi sindaco - Vince Genova, parente stretta della lista Vince Genova presentata nel 2022, quanto a natura e grafica: in alto c'è sempre la bandiera ligure leggermente mossa (che lascia intravedere un fondo blu), in mezzo il riferimento al candidato sindaco blu su fondo bianco, in basso il nome "Vince Genova" sul fondo arancione (di conio totiano). Uniche variazioni riguardano il colore di quest'ultima parte di testo (blu e non più bianco) e le sue dimensioni, aumentate anche perché il cognome di Piciocchi è stato scritto più piccolo di quello di Bucci (essendo più lungo) e ha lasciato più spazio da occupare. Oltre al capolista Carmelo Cassibba "detto Carmelo", presidente uscente del consiglio comunale, e all'assessore uscente Enrico Giuseppe Costa, si segnala la presenza di due ex calciatori di rilievo, Stefano Eranio (ex Genova e Milan) e Luca Pellegrini (già capitano della Sampdoria dello scudetto 1990-91).  
 

12) Unione di centro

La coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura di Piciocchi prosegue con la lista dell'Unione di centro, che indica come capolista il commissario provinciale Paolo Carini. Il simbolo corrisponde praticamente a quello ufficiale del partito, allegato allo statuto: lo scudo crociato apportato dal Cdu sta in primo piano, sopra le vele che furono del Centro cristiano democratico e - sotto - di Democrazia europea, su fondo azzurro; in alto, al posto della parola "Italia", il segmento circolare rosso contiene il riferimento alla Liguria. 
 

13) Fratelli d'Italia

Non poteva mancare, all'interno della coalizione a sostegno di Piciocchi, la lista di Fratelli d'Italia, che ha scelto come propria capolista l'assessora uscente al turismo Alessandra Bianchi. La formula grafica del contrassegno è la stessa già vista in varie altre occasioni, con il simbolo ufficiale di Fdi inserito all'interno di un cerchio bicolore, che nella parte superiore blu contiene il riferimento tanto alla presidente (e attuale presidente del Consiglio) Giorgia Meloni, la parola "per" in corsivo e il riferimento a "Piciocchi sindaco". 

14) Nuovo Psi - Democrazia cristiana

Pure l'ultima lista della compagine che appoggia Piciocchi è politica, presentata dal Nuovo Psi e dalla Democrazia cristiana; il contrassegno si basa sull'ultima versione del simbolo del Nuovo Psi. Nel cerchio bianco bordato di rosso, il riferimento a "Piciocchi sindaco" sostituisce la dicitura "Liberali e riformisti", ma i colori sono ribaltati (di solito la scritta è bianca sul segmento blu a base concava, qui la scritta è blu, inserita nello stesso segmento bianco bordato di blu); in basso una circonferenza più piccola contiene il garofano e la sigla nPSI, lasciando il posto a un cerchio blu con il nome della Dc. Il mancato uso di un simbolo - non si sa se la scelta sia stata fatta dall'inizio o se sia frutto di una richiesta di sostituzione - non aiuta a capire di quale Democrazia cristiana si tratti; il carattere usato fa pensare a un gruppo vicino al partito guidato nel tempo da Gianni Fontana, Renato Grassi e Totò Cuffaro. Tra le persone candidate non sfugge la presenza di Carlo Carpi, già candidato più volte alle comunali genovesi e imperiesi e alle regionali, e di Cosimo Damiano Cartellino, già citato in questo sito come depositante al Viminale dei contrassegni del Partito dei valori cristiani e Partito Unione nazionale italiana.
 

Antonella Marras

15) Sinistra alternativa

Esauriti i candidati sostenuti da coalizioni, il sorteggio ha indicato la candidatura di Antonella Marras, volto ben noto delle battaglie della Valpolcevera e a favore delle periferie. Già candidata sindaca per La Sinistra insieme nel 2022 (e in passato per Potere al popolo!), Marras conta sul sostegno della lista Sinistra alternativa, promossa dal Partito della rifondazione comunista, Partito comunista italiano e Sinistra anticapitalista. Le miniature dei tre simboli sono al centro del contrassegno, su fondo bianco, mentre il nome è diviso tra i due segmenti rossi ricavati nella parte superiore (che ospita pure una stella) e in quella inferiore.
 

Mattia Crucioli

16) Uniti per la Costituzione

Si ripresenta come aspirante sindaco di Genova anche Mattia Crucioli, avvocato ed ex senatore - nella scorsa legislatura - eletto con il MoVimento 5 Stelle e poi tra le anime del gruppo Alternativa dopo il dissenso sul sostegno al governo Draghi. Come nel 2022 Crucioli si candida appoggiato dalla lista Uniti per la Costituzione, la stessa che aveva sostenuto lui tre anni fa e Nicola Morra nel 2024 alle regionali liguri: il contrassegno è dominato dalla figura rossa di san Giorgio che uccide il drago, collocata nella parte superiore bianca (mentre il nome è posto su tre righe nel segmento inferiore rosso).
 

Cinzia Ronzitti

17) Partito comunista dei lavoratori

L'ultima candidatura indicata dal sorteggio è la sola che possa dirsi una "tricandidatura consecutiva". Come nel 2017 e nel 2022, infatti, si presenta come aspirante sindaca Cinzia Ronzitti, già commessa e ora attiva all'interno della Cgil. Ronzitti anche stavolta è sostenuta dal Partito comunista dei lavoratori, di cui è coordinatrice a Genova; il capolista è Francesco (Franco) Grisolia, già candidato a sindaco di Roma nel 2021 per lo stesso partita e nativo di Genova. Il Pcl schiera il suo simbolo consueto, con la falce e il martello di colore rosso leggermente ombreggiati, posti sul globo azzurro con meridiani e paralleli, mentre il nome del partito è disposto ad arco sopra e sotto alla grafica.

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