sabato 13 ottobre 2018

Forza Salvini, una questione politica che si fa giuridica

Poi non ci si venga a dire che i simboli, in fondo, contano poco e nelle vicende dei partiti non sono poi così importanti: la vicenda di Forza Salvini, che si sta consumando in questi giorni e si è conquistata vari titoli di pagine web, dimostra che non è affatto così. Anzi, l'uso di un emblema - anche se modificato alla bisogna, scherzandoci sopra ma non troppo, soprattutto se lo scopo è far parlare di sé - può essere la molla che fa scattare un provvedimento disciplinare per il mancato rispetto delle regole interne. Una questione, dunque, di "diritto dei partiti" a tutti gli effetti, che merita di essere trattata come tale, oltre che come fatto politico..
L'antefatto, di cui qualcuno forse si era già scordato, vivendo gli ultimi sviluppi come un fulmine a ciel sereno, risale all'inizio di agosto: vari siti di informazione avevano dato la notizia della comparsa di un nuovo sito internet, www.forzasalvini.it, in cui un gruppo di aderenti a Forza Italia dichiarava scopertamente il proprio sostegno a Matteo Salvini. Nessuna accusa per essersi alleato con il MoVimento 5 Stelle e non con il partito di Berlusconi: la responsabilità dell'assenza dei forzisti dal governo è proprio loro e non del leader della Lega. E, per non lasciare nulla all'immaginazione, l'appoggio al "capitano" leghista è reso visibile con un'elaborazione della bandierina di Forza Italia, in cui al posto del riferimento al paese c'è quello a Salvini.
L'elaborazione grafica, bisogna dirlo, è stata fatta un po' in fretta: nel sito si vede bene che le lettere A, L e I sono state prese tali quali da "Italia", mentre le altre sono state aggiunte con una font diversa, ma probabilmente si voleva marcare in fretta la propria presenza online. Così si può tuttora leggere sul sito:
I salviniani di Forza Italia si organizzano nell'associazione "Forza Salvini". 
Saldamente tutti dentro Forza Italia ma assolutamente e convintamente a sostegno del leader del centro destra, Matteo Salvini, e del suo governo. 
Stiamo perdendo eletti, attivisti ed elettori per la totale assenza di un’identità politica e di un progetto. Stiamo regalando i risultati ottenuti da Salvini ai 5 Stelle ed è un errore pazzesco. 
Perché Forza Italia non è in maggioranza? Perché dobbiamo fare opposizione a Matteo Salvini che, non solo fa esattamente quello che a noi piace, ma in virtù del risultato delle politiche, è stato indicato anche da Berlusconi a Mattarella come premier da incaricare per il centro destra? 
Forza Italia dovrà esistere, vivere e crescere anche dopo Berlusconi. 
Oggi non si può prescindere dal riconoscere Salvini come leader del centro destra italiano democraticamente scelto. 
Grandissima riconoscenza e stima al Presidente Berlusconi, che è e resta un grande riferimento per tutto quanto ha fatto per l'Italia e che continuerà a fare, ma il tempo passa e bisogna guardare al presente e al futuro”. 
Non bisogna lasciare Forza Italia, che è casa nostra da sempre. Desideriamo che attivisti e iscritti siano realmente protagonisti con congressi e valorizzazione del merito. 
Il "rinnovamento" ciclicamente presentato da Berlusconi per ora è rimasto lettera morta. Vogliamo un cambiamento radicale del gruppo dirigente e per questo candidiamo le nostre donne e uomini alla guida del partito, sia a livello locale che nazionale. 
Per il ruolo di segretario politico, presenteremo alla nostra base nazionale una persona giovane, capace, preparata, in Forza Italia da anni con ruolo operativo fra gli attivisti e che ha dimostrato le qualità necessarie per guidare il cambiamento. 
Forza Italia deve andare al governo e sostenere il lavoro di Salvini e prepararsi a dare il supporto all'esecutivo quando la sinistra dei 5 Stelle vorrà rompere l'alleanza. 
Il partito deve costituire la parte più moderata, popolare e liberale di una coalizione che, con Lega e Fratelli d'Italia, rappresenta oggi la maggioranza assoluta degli elettori italiani e la coalizione di centro destra, compatta ovunque e con Matteo Salvini candidato premier, deve prepararsi a vincere le prossime elezioni politiche.
La partecipazione all'associazione "Forza Salvini", aperta a tutti i simpatizzanti, iscritti, attivisti ed eletti di Forza Italia nelle amministrazioni locali e in Parlamento, è preclusa a senatori, deputati e consiglieri regionali con più di due mandati.

Scriveva Salvatore Dama su Libero che il promotore dell'iniziativa era Pietro Spizzirri, consigliere comunale (a Spezzano della Sila, in provincia di Cosenza) e vicecoordinatore nazionale dei Club di Forza Italia (che in realtà dovrebbero chiamarsi Forza Silvio): "Siamo i salviniani di Forza Italia, abbiamo una sola bandiera e non vogliamo fondare un altro partito. La nostra casa è Fi e qui intendiamo rimanere. Siamo in una fase embrionale, stiamo raccogliendo adesioni, facendo attenzione alla credibilità delle persone che ci stanno contattando" e si sarebbe trattato di "consiglieri regionali, sindaci, amministratori e militanti".
Lì si annunciava la conferenza stampa nel giro di qualche giorno. La presentazione è arrivata l'11 ottobre nella più classica delle cornici, cioè la sala stampa della Camera dei deputati. Lì Spizzirri ha ribadito che Forza Salvini è "una rete di sindaci, consiglieri e amministratori locali che chiede un cambiamento della classe dirigente di Forza Italia, troppo distante dal base, dal popolo di Forza Italia". Nessun parlamentare ha ancora aderito, in compenso Morena Martini, sindaca forzista di Rossano Veneto, ha ammesso che "il nostro simbolo è volutamente provocatorio"; nel frattempo, qualcuno lo aveva curato meglio sul piano grafico, usando effettivamente un carattere Helvetica adeguato per scrivere la parola "Salvini" (anche se sulle bandiere circolate in quel giorno si era usata una strana forma 3D del logo tricolore). 
Se si pensava che nelle settimane scorse tutto questo fosse avvenuto senza particolari reazioni da Forza Italia, ci si sbaglia, almeno a giudicare dalla nota diffusa sempre l'11 ottobre dal responsabile organizzativo del partito, Gregorio Fontana:
Il signor Pietro Spizzirri è stato sospeso in via immediata, ai sensi dell'articolo 59 dello Statuto, dal movimento politico Forza Italia. Nonostante l'invito a non utilizzare il simbolo di Forza Italia e a non porre in essere comportamenti che violino norme statutarie, il signor Spizzirri ha continuato ad assumere comportamenti inaccettabili. Con tale atto, sempre secondo quanto previsto dallo Statuto, è aperto d'ufficio nei suoi confronti un provvedimento disciplinare davanti al Collegio dei Probiviri.
La questione, dunque, da politica si è trasformata in giuridica, attinendo pienamente al "diritto dei partiti". Nello statuto di Forza Italia non si dice esattamente chi sia titolare dell'uso del simbolo, inteso come segno identitario e di riconoscimento del partito; si dice invece, all'art. 46, comma 9, che "L'amministratore nazionale è il solo autorizzato, in sede nazionale e locale, al deposito delle candidature e all'utilizzo del contrassegno elettorale; svolge tale funzione per mezzo di procuratori speciali all'occorrenza nominati". 
Il contrassegno elettorale, ovviamente è cosa diversa, visto che riguarda solo l'impiego della grafica in occasione del voto, ma si può immaginare che chiunque avesse voluto utilizzare l'emblema avrebbe dovuto ottenere in qualche forma il consenso o dell'amministratore nazionale (che è il legale rappresentante del partito: la carica attualmente è detenuta da Alfredo Messina) o del presidente nazionale (cioè Silvio Berlusconi). E' altrettanto facile immaginare che un uso del simbolo che contempli un riferimento al leader di un altro partito (cui peraltro ora Forza Italia fa opposizione) nel cuore grafico dell'emblema, facendo pensare che Salvini possa essere la figura di riferimento dei forzisti, non sarebbe mai stato considerato accettabile dai dirigenti. Evidentemente questa condotta è stata fatta rientrare tra i "casi di particolare gravità" in cui, a norma dell'art. 59 dello statuto, "il responsabile nazionale organizzazione può decidere in via immediata di sospendere un socio dall'attività del movimento": si è dunque "aperto d'ufficio un procedimento disciplinare, nei confronti dell’interessato innanzi al collegio dei probiviri competente", collegio che dovrà esprimersi "entro 3 mesi dalla sospensione", ma prima la decisione di Fontana dovrà essere convalidata "dal comitato di presidenza nella prima riunione successiva all'emissione del provvedimento".
La vicenda giuridica, dunque, farà il suo corso; nel frattempo resta in piedi quella politica. E, se verosimilmente nessuno conosceva Spizzirri fin qui, più interessante era ed è vedere chi ha registrato il sito www.forzasalvini.it: si può tuttora notare - come del resto ha fatto per primo il sito Dagospia, con un'apposita "Dagonota" - che il nome contenuto nel registro è quello di Diego Volpe Pasini, demiurgo di SOS Italia, Prima il Nord!, nonché dell'Esercito di Silvio e - per quanto se ne sa - anche di Innamorati dell'Italia. Quale sarà la prossima puntata di rilievo?

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