lunedì 16 marzo 2020

Linea condivisa, un percorso politico (e grafico) per la Liguria

Non è ancora ufficiale, ma da giorni ormai si parla di un probabile rinvio all'autunno delle elezioni regionali che erano prevista domenica 17 maggio in varie regioni, compresa la Liguria. Si allontana dunque il momento, per esempio, per sapere se finirà sulle schede il simbolo di Linea condivisa, gruppo presente in consiglio dal 1° ottobre 2019, nuova denominazione della compagine costituitasi nel 2015 come Rete a Sinistra (come la lista più rilevante delle due che sostenevano la candidatura a presidente di Luca Pastorino), aggiungendo alla sua etichetta il nome LiberaMente Liguria.
Quando il gruppo adottò la sua nuova denominazione, i suoi membri Gianni Pastorino Francesco Battistini spiegarono gli obiettivi del loro progetto. L'idea di fondo era lavorare per proporre un'alternativa al modello incarnato dal presidente uscente (e ricandidato) Giovanni Toti, attraverso un confronto pubblico con forze politiche partitiche, civiche e sociali. Uno spirito civico, dunque, d'impronta nettamente progressista, forse in modo fin troppo sbrigativo etichettato come "'cerniera' tra Pd e M5S". Posto che Pastorino e Battistini tenevano a rimarcare la natura politica (e non elettorale, o principalmente elettorale) del loro progetto, esso intendeva "coinvolgere le persone e l'esperienze civiche in un progetto più ampio fuori dai perimetri di Pd e M5S", andando oltre "lo schematismo dei partiti" proprio grazie al coinvolgimento delle "esperienze civiche presenti in Liguria, forze che rappresentano una valida forma di critica al sistema attuale, in cui i partiti del centrosinistra non riescono ad assolvere completamente alla rappresentanza e alla capacità di aggregazione".
Il progetto era stato lanciato quando non era ancora affatto certo che Pd e MoVimento 5 Stelle sostenessero lo stesso candidato alla presidenza della regione: sì, erano al governo insieme e stavano sostenendo insieme Vincenzo Bianconi nel tentativo di non lasciare l'Umbria al centrodestra a trazione leghista, ma lì sarebbe finita male e i cammini sul territorio si sarebbero presto separati. Col tempo, invece, le posizioni si sono riavvicinate, anche se ora il rinvio delle elezioni lascia ancora tempo perché la partita si riapra.
Se però il gruppo era stato presentato a ottobre, va detto che il simbolo di Linea condivisa era già stato depositato perché fosse registrato come marchio il 7 marzo 2019 proprio da Gianni Pastorino. La grafica, però, era già nota da un mese: attraverso Facebook, infatti, si riesce a risalire all'evento del 7 febbraio "Liguria da condividere", presso il teatro Gustavo Modena di Genova. E qualche manciata di ore prima era apparsa già l'ossatura del simbolo, con il fondo rosso e alcuni elementi che si diranno tra poco. All'evento genovese era presente Carolina Gaggioli, che aveva elaborato l'emblema, ma aveva spiegato anche il nome scelto. 
"Siamo partiti - ha spiegato mentre su uno schermo scorrevano alcune immagini - dai temi principali affrontati nel percorso. Siamo in Liguria, parliamo di una regione e della conoscenza del territorio, ma non abbiamo voluto delimitarne i confini fisici: la regione viene infatti rappresentata come una linea fluida, in movimento, che evoca in parte la conformazione del territorio regionale, ma soprattutto rappresenta un'idea di crescita e cambiamento". Questa linea è la doppia onda blu che si vede sulla destra del simbolo, che finisce per richiamare anche il mare, elemento centrale dell'ambiente e dell'economia regionale. "Si parla inoltre di cittadini, di individui legati tra loro da un obiettivo comune e corale": i cittadini sono rappresentati dai due punti di toni diversi di azzurro, posti sopra i segni del territorio, dunque i due fregi di fatto si fondono, per rappresentare graficamente il concetto di unione, ma anche di dialogo (rappresentato pure dalle "virgolette" che si vedono a sinistra) e volontà di essere protagonisti di un cambiamento. "Linea è la metafora della Liguria, ma anche del percorso, di un viaggio. Un viaggio che si fa insieme, è condiviso: ecco dunque Linea condivisa". 
La descrizione depositata con la domanda di marchio è assai meno poetica: "Il logo si presenta con un tondo di fondo rosso, con due linee di colore azzurro chiaro e azzurro scuro che richiamano la conformazione della Liguria. Sulla destra, con i medesimi colori, troviamo due pallini. più spostato a sinistra la scritta "linea condivisa" di colore bianco. Infine, a sinistra due virgolette di colore azzurro chiaro e azzurro scuro". Il simbolo in ogni caso c'è: magari non finirà sulle schede, ma è stato preparato ed è frutto di un certo studio, che meritava di essere raccontato.

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