domenica 15 ottobre 2023

Foggia, simboli e curiosità sulla scheda

Si è parlato delle elezioni suppletive che si terranno il 22 e il 23 ottobre, poi delle elezioni provinciali previste per il solo giorno 22 a Trento e Bolzano; occorre però non dimenticare che domenica e lunedì si terranno anche le elezioni nei comuni sciolti per infiltrazioni mafiose in Sicilia, ma pure a Foggia. Lì, infatti, dopo le elezioni del 2019, si sarebbe dovuti tornare alle urne il prossimo anno; in realtà, però, il 4 maggio 2021 si era dimesso il sindaco Franco Landella (espressione della Lega e sostenuto dal centrodestra); due settimane più tardi Landella e alcuni consiglieri venivano arrestati (è in corso il processo per corruzione e tentata concussione) e l'amministrazione comunale veniva sciolta.
Dopo oltre due anni di affidamento ai commissari straordinari, ora Foggia torna al voto, con 5 aspiranti alla carica di sindaco e 23 liste a sostegno (nessuna persona candidata corre con l'appoggio di una sola lista).

Giuseppe Mainiero

1) Giuseppe Mainiero sindaco

Il sorteggio ha collocato in prima posizione la candidatura di Giuseppe Mainiero, ma sarebbe bene dire "ricollocato": anche nel 2019, infatti, i manifesti e le schede erano stati aperti da Mainiero (in passato capogruppo di Fdi), allora con il suo movimento civico Foggia in testa (simbolo: un berretto). Questa volta le liste sono due: la prima, Giuseppe Mainiero sindaco, è quella più legata all'aspirante primo cittadino e il contrassegno si presenta molto semplice sul piano grafico, contenendo solo il nome della lista (bianco e azzurro, con il cognome del candidato in evidenza) su fondo blu scuro. 
 

2) Resto a Foggia

La seconda lista è quella di Resto a Foggia, il comitato legato a Mainiero e nato nel 2022 (assai critico con le ultime amministrazioni): nel simbolo si riconosce la Fontana del Sele, il cui basamento diventa la "i" di "Foggia"; in filigrana, sullo sfondo color verde acqua, si intravede una stilizzazione di alcune chiese e case della città. Della coalizione non fa invece parte il MoVimento 5 Stelle, con cui erano state condivise attività e iniziative in passato: Mainiero aveva auspicato la convergenza del M5S sulla sua candidatura, ma il partito guidato da Giuseppe Conte ha fatto scelte diverse, come si vedrà. 
 

Antonio De Sabato

3) De Sabato sindaco x Foggia

Conosce già il consiglio comunale di Foggia per esservi entrato nel 2021 (per la lista Senso civico, dopo le dimissioni di Leo Di Gioia) Antonio De Sabato, che si presenta sostenuto da due liste. La prima, secondo lo stesso schema appena visto per Mainiero, è quella che è maggiormente espressione dell'aspirante guida del comune: il simbolo di De Sabato sindaco x Foggia è piuttosto semplice, con il nome del candidato azzurro in buon rilievo nel semicerchio superiore bianco e l'espressione "sindaco x Foggia" (con il "per" simile a una croce tracciata a mano, ma senza rischio di confusione essendo gialla: si noti anche il "per" volto a sottolineare il servizio nei confronti della città) nella parte inferiore su fondo fucsia. In parte, paradossalmente, i colori possono ricordare quelli usati da Italia viva (cui De Sabato aveva inizialmente aderito, sia pure per pochissimo tempo).
 

4) Progetto Concittadino

La seconda lista a sostegno di De Sabato (anche se non porta il suo nome nel contrassegno) è Progetto Concittadino, "mobilitazione dal basso che nasce dal desiderio di rinnovamento e riscatto di tanti foggiani". Il progetto è nato parecchi mesi fa, con il lancio dei PolisLab, tavoli tematici che hanno visto anche la partecipazione di Luigi De Magistris (che sostiene De Sabato). Il simbolo, oltre al nome, contiene le sagome di quattro persone stilizzate che si prendono per mano e scalano cromaticamente dall'azzurro all'arancione al verde al fucsia (di nuovo), poggiando su un segmento azzurro sfumato in cui è riportato il nome del comune. 
 

Nunzio Angiola

5) Orà!

Conta sull'appoggio di quattro liste Nunzio Angiola, professore di Economia aziendale all'università di Foggia, ex deputato (eletto nel 2018 con il M5S, poi passato ad Azione, senza esserne espressione ora) e primo a proporsi come candidato per la guida del comune di Foggia. La prima lista a essere sorteggiata è l'ultima nata, Orà!, nome che - oltre a ricordare "ora" per invitare al cambiamento immediato - è la parola "sì" in lingua arbëreshë. Il nome e il riferimento al sindaco sono sovrapposti a una foto in bianco e nero del Pronao della Villa comunale, che tra l'altro si trova a pochissima distanza dalla già vista Fontana del Sele.
 

6) Foggia 5.0

Seconda lista sorteggiata della coalizione di Angiola è Foggia 5.0, associazione guidata da Carlo Russo che fin dall'inizio ha sostenuto la candidatura dell'ex parlamentare. Il nome scelto suggerisce l'idea di un cambiamento notevole della città e di una sua modernizzazione da apportare con il cambio di amministrazione. Come immagine è stata scelta - probabilmente cercandola in Rete - una mano reale che tocca l'indice di una mano robotizzata e fa scattare una scintilla di luce, il tutto avendo sullo sfondo blu scuro circuiti, cloud, codici e altri elementi chiaramente riferiti alla tecnologia. 
 

7) Effetto Foggia

Pure la terza lista sorteggiata, Effetto Foggia, è stata al fianco di Angiola fin dall'inizio (essendo guidata da lui, mentre il vicepresidente, il medico Francesco Sollitto, è ora capolista). Il nome ricorda Effetto Parma, lista con cui Federico Pizzarotti fu rieletto sindaco della città ducale nel 2017 dopo aver lasciato il MoVimento 5 Stelle: proprio Angiola, nella sua presentazione della candidatura, aveva citato l'esempio di Pizzarotti. Niente nodo giallo-blu nel simbolo, però, ma l'immagine in filigrana di Federico II con il suo falcone, proveniente dal suo trattato De arte venandi cum avibus; sul fondo rosso emerge anche un tracciato che ricorda quello dei sismografi, di un elettrocardio/encefalogramma o di un semplice rilevatore di suoni, per dire che c'è movimento, c'è attività.
 

8) Angiola sindaco

La stessa immagine di Federico II si ritrova anche sul fondo del contrassegno dell'ultima lista, Angiola sindaco, di diretta espressione del candidato. Qui, però, invece del rosso domina il blu (con l'immagine federiciana riportata in azzurro) e il cerchio è bordato di giallo. I primi tre candidati, dunque, hanno una caratteristica in comune: a dispetto del loro passato politico (più o meno recente), si propongono tutti con una caratura essenzialmente civica, in ogni caso proponendo discontinuità rispetto all'ultima amministrazione insediata in seguito a elezioni (nel 2019).
 

Raffaele Di Mauro

9) Liberali e riformisti - NPsi

Dispone di cinque liste il candidato del centrodestra, Raffaele Di Mauro, avvocato e consigliere comunale nella consiliatura terminata in anticipo nel 2021. Prima formazione, già vista altrove in precedenza, è quella dei Liberali e riformisti, che di fatto è una delle vesti con cui si presenta alle elezioni locali il Nuovo Psi: sotto il segmento curvilineo blu, infatti, c'è il garofano simile a quello usato dal partito di Lucio Barani e Stefano Caldoro dal 2006 e la sigla a fianco non lascia dubbi sul soggetto presentatore della lista (anche se il carattere usato ricorda molto l'ultimo impiegato dal Psi di Enzo Maraio).
 

10) Prima Foggia

La seconda lista sorteggiata è Prima Foggia. Nel 2019 alle comunali aveva corso direttamente la Lega (con il riferimento alla Puglia nel simbolo, sotto al cognome di Matteo Salvini); questa volta il partito ha scelto - com'è avvenuto dal 2021 in avanti in varie competizioni elettorali al centrosud - di utilizzare la formula delle liste "Prima + comune". Ecco dunque che anche a Foggia compare il contrassegno dal fondo blu sfumato, con la denominazione scelta e, accanto, l'elemento tricolore ricurvo per cercare di andare oltre Alberto da Giussano senza cambiare i valori e gli obiettivi di riferimento.  
 

11) Forza Italia

In terza posizione all'interno della compagine di centrodestra si trova il partito cui appartiene Di Mauro e con cui era stato eletto nel 2019, cioè Forza Italia. In quell'occasione Fi aveva inserito nel proprio contrassegno anche il cognome del candidato Landella (che pure, come si è visto, faceva riferimento a un'altra forza politica); questa volta, invece, benché l'aspirante sindaco sostenuto sia proprio forzista, si è preferito usare l'emblema elettorale con la bandierina debordante e, al di sotto, solo il cognome di Silvio Berlusconi, senza altri riferimenti. Basterà per essere, come nel 2019, la lista più votata di tutte (13,59%)?
 

12) Fratelli d'Italia

Subito dopo Forza Italia, il sorteggio ha collocato la lista di Fratelli d'Italia, che completa dunque lo schieramento dei partiti maggiori del centrodestra. Il contrassegno impiegato questa volta è quello che ormai siamo abituati a trovare su quasi tutte le schede elettorali a partire dal 2018, con il simbolo ufficiale del partito inserito in un cerchio blu e bianco dalla struttura simile, con il nome di Giorgia Meloni in evidenza nella parte superiore; leggermente diverso era stato l'emblema del 2019, visto che era identico a quello schierato per le europee (con i riferimenti ai sovranisti e ai conservatori nella parte inferiore del cerchio grande). 
 

13) Lista Di Mauro Sindaco - Noi moderati per Foggia

L'ultima formazione del centrodestra ha natura mista, civico-politica. La Lista Di Mauro sindaco, infatti, si presenta come quella più vicina all'aspirante primo cittadino (anche perché è l'unica a contenere nel contrassegno il nome del candidato, azzurro su fondo blu, colori comunque cari a quell'area politica). Se la maggior parte del cerchio è dedicata a Di Mauro, la parte inferiore (sotto a un elemento tricolore) ospita la dicitura Noi moderati per Foggia: non si tratta dell'indicazione di una generica area politica, ma proprio del partito guidato a livello nazionale da Maurizio Lupi (come evoluzione di Noi con l'Italia), anche se non c'è alcun richiamo al simbolo ufficiale del partito.
 

Maria Aida - Tatiana Episcopo

14) Nessuno escluso

L'ultima candidatura indicata su manifesti e schede è anche quella sostenuta dalla coalizione più ampia: Maria Aida Episcopo, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, avrà con sé ben dieci liste. Il sorteggio ha collocato per prima l'unica formazione che mostra nel simbolo il nome della candidata ("sindaca", come si legge correttamente nella scritta interna): si tratta di Nessuno escluso, lista civica che punta sul valore dell'inclusione come fattore positivo; non a caso il simbolo scelto richiama un tradizionale emoji giallo sorridente, con l'ultima "o" del nome trasformata in un occhio della "faccina". 
 

15) Partito democratico

Come seconda lista della coalizione a sostegno di Episcopo è stata estratta quella del Partito democratico, che conferma la scelta grafica di tutte le scorse elezioni, per cui è sempre stato schierato il simbolo ufficiale nazionale del partito, senza specificazioni territoriali e senza aggiunte di nomi. Da quando ha concorso alle amministrative foggiane, il Pd è sempre stato il partito più forte della coalizione di centrosinistra; ora dovrà vedersela con il MoVimento 5 Stelle, visto che a sostenere Episcopo è un campo largo, anzi, larghissimo (e nel 2019 il M5S aveva ottenuto più dei dem).
 

16) Italia del Meridione

Del campo largo, larghissimo appena menzionato fa parte anche il partito territoriale Italia del Meridione (fondato da Giuseppe Ferraro e Orlandino Greco già nel 2013), che in questo sito è apparso alle elezioni del 2020 di Crotone (nella coalizione a trazione centrodestra) e, soprattutto, al deposito dei contrassegni in vista delle ultime elezioni politiche (presentato dal nuovo segretario Vincenzo Castellano), anche se prima si chiamava L'Italia del Meridione, con l'articolo davanti. Il simbolo è rimasto uguale, con la sigla tricolore su fondo azzurro (e la "d" trasformata in asta per una bandierina tricolore ondeggiante), in più è stato inserito il riferimento a Foggia.
 

17) Riscossa civile

Come quarta lista si trova Riscossa civile, cartello elettorale che unisce varie forze all'insegna del lavoro, dell'ambiente e della legalità (come si legge all'interno del contrassegno). Inizialmente era previsto che componessero la lista il Partito socialista italiano (in lista c'è anche Luigi Iorio, ex candidato alla segreteria nazionale del Psi e ora coordinatore della segreteria) e Senso civico, formazione legata ad Alfonso Pisicchio (il verde che racchiude la parte superiore del simbolo è quello di Sc); in un secondo momento, alle "pulci" delle due formazioni si è aggiunta quella di Europa Verde, che dunque ha rafforzato la proposta ambientale di questa lista.
 

18) Popolari per Foggia

Dopo Riscossa civile, sulla scheda elettorale trovano spazio i Popolari per Foggia, declinazione locale di una formazione che è ben nota in Puglia, quella dei Popolari [al centro] legati a Gianni Stea e Salvatore Ruggeri (da non confondere con Puglia Popolare, legata a Massimo Cassano, che pure aveva condiviso una prima parte del percorso anni fa). Il simbolo somiglia molto a quello visto alle regionali pugliesi nel 2020 (Popolari con Emiliano), con il fondo blu con cuore stilizzato azzurro e la scritta bianca e gialla in primo piano. 
 

19) Comunità politica PER Foggia

Si è tramutata in lista anche l'esperienza della Comunità politica PER Foggia, nata dopo lo scioglimento dell'amministrazione comunale foggiana nel 2021, promossa tra gli altri dal docente di microbiologia agraria Luciano Beneduce (che ora è capolista) e considerata una formazione nata dalla "sinistra diffusa". Il simbolo scelto vede come elemento grafico principale un cavallino che staziona, ritto pur essendo in verticale, sull'arcobaleno che occupa la parte sinistra del simbolo; il cavallo e la parte inferiore del cerchio sono tinti dello stesso colore marrone-bordeaux, su cui spicca il nome della lista scritto in bianco e in giallo.
 

20) Tempi nuovi per Foggia

La settima lista a favore di Episcopo conferma che si è di fronte davvero a un campo largo, larghissimo e, per di più, desta qualche interesse per le forze che tiene insieme. Tempi nuovi per Foggia, infatti, unisce nello stesso contrassegno Tempi nuovi - Popolari uniti, cioè la nuova rete cattolico-moderata promossa da Giuseppe Fioroni, Azione e Italia viva (niente spunta volante, ma il nome scritto in blu rispetta comunque la successione di maiuscole e minuscole del simbolo originale). Graficamente il risultato forse non è il massimo, ma è interessante vedere quest'unione, anche alla luce dell'adesione di Tempi nuovi al Partito democratico europeo (cofondato nel 2004 da Francesco Rutelli e al momento già "casa" di Italia viva e L'Italia c'è).
 

21) Con Foggia

Nella coalizione che appoggia Episcopo si ritrova anche Con Foggia, declinazione locale di Con, la formazione più vicina al presidente della giunta regionale Michele Emiliano: il simbolo, infatti, è lo stesso già visto in precedenza (fondo giallo, tranne che per lo spazio interno della "o"), con l'aggiunta del nome del comune subito sotto. In un primo tempo la presenza in coalizione di Con non sembrava del tutto scontata (essenzialmente per dubbi legati alla candidatura alla guida del comune), ma a sbloccarla è stato un accordo diretto tra lo stesso Emiliano e Giuseppe Conte stretto e reso noto alla fine di agosto.
 

22) Noi popolari

Penultima lista della coalizione in appoggio a Episcopo risulta essere Noi popolari, progetto politico partito dall'esperienza dei Popolari per Bari nel 2019 (e consigliere barese è il segretario regionale, Pasquale Magrone; a livello provinciale il coordinatore è Giuseppe Marasco); proprio da quella lista viene il cuore rosso pennellato che si vede sullo sfondo; al centro, invece, c'è un cuore molto simile su fondo blu sfumato accompagnato al nome della lista; non manca nella parte inferiore un piccolo tricolore sempre pennellato, magari per segnalare l'aspirazione a costruire qualcosa di più esteso sul piano territoriale. 
 

23) MoVimento 5 Stelle

Chiude la coalizione del campo largo, larghissimo (e anche la stessa scheda elettorale) la lista del MoVimento 5 Stelle, vale a dire proprio la forza politica che, dopo avere battuto il Pd in termini di voti nel 2019 (venendo superato solo da Forza Italia), ha proposto il nome di Maria Aida Episcopo, chiedendo alle altre forze politiche di convergere sulla sua candidatura. Pur essendo stato il proponente, nemmeno il M5S schiera il nome della candidata nel proprio simbolo: a finire sulle schede è l'emblema ufficiale nella sua ultima versione, quella un po' più rossa rispetto al passato, con il riferimento al 2050 come anno della "neutralità climatica". 

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