venerdì 30 novembre 2012

Quei circoli che fanno tanto An

Il passaggio, nei telegionali, è stato fulmineo, quasi da renderne difficile la visione a chi non si fosse trovato davanti agli schermi in quei pochi secondi. Eppure qualuno se n'è accorto, eccome. A quasi cinque anni dalla sparizione dalle schede del contrassegno di Alleanza nazionale, dopo la nascita del Pdl, spunta un nuovo marchio, che di quello che ha identificato il partito nato nel 1995 dalla svolta di Fiuggi è chiaramente debitore. Si tratta dell'emblema scelto dai "Circoli del centrodestra nazionale", circoli che "raggruppano persone che si vogliono identificare nella battaglia di partecipazione alle primarie del centrodestra" ha dichiarato su Rai3 ad Agorà il loro presidente, Massimo Corsaro, ora vicecapogruppo vicario del Pdl a Montecitorio dopo una militanza in An lunga quanto la vita politica del partito.
"Non è un simbolo di partito" si è affrettato subito a precisare Corsaro, salvo ammettere, a distanza di pochissimo tempo: “Non so se è un simbolo che ci sarà alle elezioni di marzo; non ho difficoltà a dire che, qualora ci fosse, sarei sotto quel simbolo”. Dovesse esserci, gli elettori non avrebbero poi molte difficoltà a identificare la provenienza, visti i tanti elementi che rimandano alla storia di Alleanza nazionale. Stessa campitura azzurra della parte superiore, restando bianca quella inferiore; il nome dei circoli scritto in bianco maiuscolo nell'area azzurra, con "Nazionale" che mantiene le stesse proporzioni del contrassegno di An; il cerchietto bianco bordato di nero che quasi si adagia sul fondo, anche se non contiene più la fiamma tricolore del vecchio Msi, bensì il nodo tricolore di corde che An aveva usato nella campagna "Più sicuri. C'è Alleanza" del 2008, quando nacque il Pdl. Quelle stesse corde marcano la divisione tra il campo azzurro e quello bianco, paradossalmente come aveva fatto il Movimento sociale Fiamma tricolore nel 2009, quando aveva tentato di presentare un emblema alle elezioni europee, ma il Ministero dell'interno lo ritenne troppo simile a quello di An (che da un anno non operava più politicamente).
In effetti basterebbe proprio poco a rendere "elettorabile" (che brutta parola!) l'emblema dei Circoli di Corsaro. Innanzitutto bisognerebbe "stondarlo", visto che è stato disegnato quadrato (a quello, peraltro, ci abbiamo già pensato noi su questo sito); fatto questo, resterebbe solo da togliere l'espressione "Circoli del" e quella noticina "del PDL" che occhieggia delicatamente dal cerchietto bianco. I quattro colori dell'Italia ci sarebbero tutti, la connotazione politica anche; resterebbe solo da convincere effettivamente l'elettorato di centrodestra a mettere la croce proprio lì e non su altri segni tricolori che dovessero esserci. Questa, tuttavia, è un'altra storia: ci penserà Corsaro, nel caso... 

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