sabato 25 marzo 2017

Palermo, lite sul simbolo (sbilanciato) di Forza Italia

Alla fine il caos a Palermo, la città in cui i simboli di partito sulla scheda rischiavano di diventare più rari di un orso polare nella steppa, è scoppiato. Perché da un paio di giorni, sui manifesti di Antonio Purpura, è sì esplicitato il sostegno a Fabrizio Ferrandelli, ma in alto si vede bene l'emblema tricolore di Forza Italia.
A Ferrandelli, che negli ultimi giorni aveva di fatto ottenuto l'appoggio dei forzisti nella sua corsa alla poltrona di primo cittadino palermitano, quell'apparizione dev'essere sembrata davvero eccessiva. Tanto che, secondo quanto scritto da Emanuele Lauria per Repubblica.it, il candidato sindaco sarebbe "andato su tutte le furie", lamentandosi dell'accaduto non con un soggetto qualsiasi, ma con Gianfranco Micciché: è sempre Lauria a ricordare come Purpura ne sia stato il capo di gabinetto all'Assemblea regionale siciliana e sia tuttora considerato uno dei suoi "fedelissimi". 
Lo stesso Micciché avrebbe avuto da ridire, per la nuova tentazione di Ferrandelli di affidarsi solo a "simboli mascherati". Il problema apparirebbe difficile da sormontare: giusto oggi, per dire, Salvatore Parlagreco su Siciliainformazioni ha scritto della decisione del coordinatore forzista a Palermo Francesco Scoma di rimettere in discussione l'alleanza "civica" con Ferrandelli. Non ci sarebbe solo il problema del simbolo: l'articolo ricorda come poco prima il capogruppo di Forza Italia all'Ars, Marco Falcone, avesse lasciato il coordinamento delle primarie del centrodestra (strumento che non è mai stato nelle simpatie di Fi e del suo leader).
Di certo, qualcuno avrebbe dovuto lamentarsi anche della resa grafica del simbolo di Forza Italia: è pur vero che quello sui manifesti sembra essere stato un emblema temporaneo, piazzato lì per marcare il territorio (e per far uscire le prime affissioni) nell'attesa di elaborare la grafica definitiva, ma la resa è davvero scarsa. Non si è ripresa la bandierina, coi bordi ondulati, ma si è semplicemente ridotta la scritta allargando il fondo tricolore (come se la bandiera fosse stata molto più larga e si fosse messo a fuoco un dettaglio). La marca territoriale aggiunta - "Per Palermo" - è parallela alla scritta, ma in quella posizione e con la riduzione del logo finisce per sbilanciare, e di molto, l'emblema; lo stesso simbolo nazionale del 1996, che aveva rinunciato ai bordi del vessillo per dare più rilievo alla scritta (orizzontale) si presentava più armonico rispetto a quello visto sui manifesti di Purpura.
Si vedrà nei prossimi giorni se e come si risolverà il problema politico tra Ferrandelli e forzisti; nel frattempo, una "mano d'aiuto" al grafico non sarebbe da buttare via.

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