sabato 25 aprile 2020

La Liberazione di Filippo Panseca: "Rifondo il Psi su Facebook"

Ma chi l'ha detto che il 25 aprile è una festa per comunisti? Per compagni casomai, quelli con cui - etimologicamente - si condivide il pane, ma anche per chi è e si ritiene socialista dall'inizio alla fine. Deve aver pensato qualcosa di simile Filippo Panseca, che proprio oggi ha lanciato all'improvviso un suo progetto, netto e senza mediazioni, da persona vulcanica quale è da sempre. E il progetto è di quelli ambiziosi, anche se potenzialmente si possono dire in cinque parole: rifondare il Partito socialista italiano. Il suo Psi naturalmente, quello alla cui immagine Panseca ha dato un contributo fondamentale, creando nel 1984 su richiesta diretta di Bettino Craxi il simbolo del garofano craxiano per eccellenza che poi sarebbe stato adottato ufficialmente nel 1987.
Panseca non ha in mente alcun passaggio formale: nessuno statuto, nessun atto costitutivo, nessuna convention fondativa all'orizzonte. Semplicemente, l'idea è stata lanciata su Internet, attraverso Facebook: proprio questa mattina, alle 8 e 30 circa, Panseca ha reso pubblica una pagina denominata "Partito socialista italiano", contrassegnata con il suo garofano e con questo breve testo come descrizione:
Il 14 agosto 1892 nasceva a Genova il Partito Socialista Italiano, che cessava la sua attività nel novembre del 1994 con l’ultimo simbolo da me disegnato per Bettino Craxi nel lontano 1984. Oggi 25 aprile 2020 Festa Nazionale della Liberazione dell’Italia dall’occupazione Nazista e dal Regime Fascista, come inventore ed autore del Simbolo del Partito Socialista Italiano, festeggio questa giornata rifondando in rete il Partito Socialista Italiano dalla mia Caserma Fascista di Pantelleria trasformata da me in un Laboratorio di Arte, Tecnologia, Scienze, Cultura, Politica e Meditazione secondo i dettami della Costituzione Italiana ed in perfetta Armonia, Sintonia e Rispetto degli Umani, Animali, Natura e Ambiente. Socialisti italiani, uniamoci in rete nell'ultimo vero simbolo del vero Partito socialista italiano. Un fraterno saluto a tutti voi da Filippo Panseca.
Aprire una pagina su Facebook è un'operazione semplice, non sono poche le pagine che si rivolgono al "popolo" socialista: ora nostalgiche, ora goliardiche, ora semplicemente socialiste. Qualcuna si chiama anche proprio "Partito socialista italiano" e magari usa il simbolo del garofano; eppure, se a fare tutto questo è un signore che si chiama Filippo Panseca, non si è di fronte a un'iniziativa qualunque. Perché lui non è una persona qualunque: è stato - come è emerso bene nella chiacchierata fatta con lui alcune settimane fa - l'artista che ha allestito tutti i congressi e gli eventi del partito durante la segreteria di Bettino Craxi, E sempre lui, in una chiacchierata con Craxi e altri a metà degli anni Settanta, aveva proposto come nuovo simbolo del partito il garofano, che faceva parte della storia iconografica socialista e già dal 1973 era stato ripreso in un celebre manifesto per il Psi da Ettore Vitale. Lo stesso che aveva disegnato un primo garofano per il congresso di Torino del 1978 (riprodotto da Panseca in formato gigantesco per la scenografia, cosa che fece saltare i nervi a chi era affezionato a falce e martello) e che nel 1979 aveva preparato su richiesta della direzione nazionale Psi il primo simbolo con il fiore e i vecchi emblemi, rimasto in uso fino a quando fu adottato il garofano di Panseca. 



Ecco, appunto, tornando a Panseca, dalle poche righe del suo messaggio appare chiaro il senso dell'iniziativa: richiamare a raccolta tutti coloro che si dichiarano e si sentono socialisti e che magari, dopo lo scioglimento del Psi alla fine del 1994, si sentono orfani del loro partito, non essendosi riconosciuti nelle varie formazioni nate in seguito nel centrosinistra o nel centrodestra (tra cui Socialisti italiani, Partito socialista riformista, Liberal socialisti, Partito socialista, Socialisti democratici italiani, Nuovo Psi, I socialisti, fino al Ps tornato Psi attualmente operante). "Ma non c'è posto solo per loro - chiarisce - voglio che in questo 'luogo' si senta a suo agio anche chi si riconosce nell'armonia, nel rispetto degli umani, degli animali, della natura e dell'ambiente".  
Al di là dell'apertura, è evidente il riferimento politico, a una storia e a un partito che hanno caratterizzato una lunga parte della storia italiana. "Mi scrivono di continuo da ogni parte d'Italia, commentano i miei post - spiega Panseca - pensando al Psi di allora, rimpiangendo quei tempi e sentendo la mancanza di quel partito. Un partito vero, in grado di rivolgersi a tutti coloro che si ritengono socialisti senza dover chiedere ospitalità in questa o in quella casa politica. Loro non vogliono un partito, vogliono il Partito socialista italiano, che era il loro ed era pure il mio".
In effetti nel panorama politico italiano un soggetto politico denominato "Partito socialista italiano" c'è già e da pochi mesi ha ripreso come simbolo proprio un garofano, proprio con l'idea di includere anche chi si sente socialista ma negli ultimi anni non ha partecipato a quel partito. "Ma quello - sottolinea Filippo Panseca con forza - è un'altra cosa, non è il partito che a loro manca e che loro vogliono. Qui nessuno lo fa e io mi sono stancato; qui non si muove niente, anche per colpa del Coronavirus, e io oggi mi muovo a modo mio. Lo faccio nel giorno della Liberazione e lo faccio simbolicamente dalla mia vecchia Caserma del Fascio, cui fin dagli anni Novanta ho dato una nuova via all'insegna del bello". E proprio in quella sua caserma di Pantelleria ora votata all'arte totale e alla meditazione Panseca si è trasferito ormai da due mesi, da quando la pandemia ha sostanzialmente bloccato il paese.
Chi crede di aver trovato un nuovo leader, comunque, dovrà deporre i suoi pensieri: "Non penso affatto di guidare questo progetto politico, non mi interessa chi saranno i dirigenti. A me interessa che le persone che si sentono davvero socialiste e rivogliono il loro Psi possano ritrovarsi insieme e possano farlo con il mio simbolo, l'ultimo vero simbolo del Partito socialista italiano. Io ho lanciato l'iniziativa e la diffonderò, vediamo chi sarà interessato". Chissà se la personale Liberazione di Filippo Panseca (il 25 aprile del ventennale della morte di Craxi, per giunta) sarà quella di molte altre persone, finora silenti o comunque disperse, ma pronte a riunirsi sotto il segno del garofano. Quel garofano, ovviamente.

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