In Sardegna, come in Sicilia, il voto per le amministrative è stato fissato una settimana dopo rispetto al turno valido nelle regioni a statuto ordinario: le urne, dunque, si aprono il 10 e l'11 ottobre. Unica città capoluogo in cui si vota è Carbonia (uno dei due capoluoghi, insieme a Iglesias, della neocostituita provincia del Sulcis Iglesiente, già parte della sopprimenda provincia del Sud Sardegna e prima ancora corrispondente alla provincia di Carbonia-Iglesias). Si tratta del quarto appuntamento elettorale di Carbonia come capoluogo: nel 2006 aveva vinto il sindaco uscente del centrosinistra Salvatore Cherchi; nel 2011 al suo posto, per la stessa area politica, era diventato sindaco Giuseppe Casti, sconfitto cinque anni fa al ballottaggio da Paola Massidda del MoVimento 5 Stelle. Unica certezza, al momento, è che la guida del comune cambierà: l'uscente, infatti, non si è ricandidata e il M5S ha deciso di entrare in una coalizione decisamente inedita, come si vedrà. Nel complesso a contendersi la poltrona di sindaco sono tre persone, appoggiate però da 13 liste.
Daniela Garau
1) Lega - Sardegna
Il sorteggio ha collocato al primo posto Daniela Garau, che già nel 2016 si era proposta come aspirante prima cittadina sostenuta da tre liste, Insieme per il rinnovamento, La svolta inizia con te e Carbonia in Movimento (lei aveva sfiorato il 10%, le liste a suo sostegno il 9%). Anche in questo caso le liste sono tre, ma due su tre sono riferite a forze politiche di centrodestra. Per prima è stata estratta la lista della Lega - Sardegna, al suo esordio sulle schede elettorali comunali di Carbonia. Il simbolo è quello "regionalizzato": la base è il contrassegno elettorale inaugurato alle politiche del 2018, con la statua di Alberto da Giussano al centro, tra la parola "Lega" e il cognome di Matteo Salvini. Sotto quest'ultimo, al posto della parola "premier", c'è il riferimento alla regione.
2) Patto civico
Al secondo posto c'è il contrassegno del Patto civico, formazione appunto di natura civica che sostiene la candidatura di Garau, senza in questo caso far emergere alcuna componente partitica. "Patto civico per Carbonia", tra l'altro, era il nome dato alla coalizione che cinque anni fa aveva sostenuto Garau, avvocata che non aveva mai fatto politica, e l'aveva portata in consiglio comunale all'opposizione. In questo caso il nome della coalizione è passato a una lista, che si contrassegna con un sole che sorge sul mare ondoso, entrambi stilizzati. Nessun riferimento, ovviamente, al socialismo o alla socialdemocrazia, ma alla nuova era (anche politica) che si vorrebbe far iniziare a Carbonia.
3) Noi con voi
Terza e ultima lista presentata a sostegno di Garau è Noi con voi, cartello elettorale che unisce tre soggetti politici del centrodestra (non la Lega, che come visto corre con una sua lista; tra l'altro sulle schede non c'è il Partito sardo d'azione, ma non è detto che tutti i suoi voti convergano su Alberto da Giussano, come si vedrà). Nel semicerchio inferiore di Noi con voi (simbolo concepito da chi ha preparato anche il precedente) trovano posto le miniature delle forze politiche partecipanti: accanto alle "pulci" di Forza Italia e di Fratelli d'Italia, c'è anche quella dei Riformatori sardi, formazione di lunga tradizione in Sardegna (e proprio per il gruppo legato a Massimo Fantola Daniela Garau si era candidata alle regionali nel 2019, a sostegno di Christian Solinas).
Luca Pizzuto
4) Partito comunista italiano
Seconda candidatura estratta, in queste elezioni comunali a Carbonia, è quella di Luca Pizzuto, ex consigliere regionale. A suo sostegno avrà quattro liste, in gran parte legate al mondo della sinistra. Non ci sono dubbi su questa qualifica per quanto riguarda la formazione sorteggiata per prima, il Partito comunista italiano: bisogna risalire al 2011 per trovare la lista comune Prc-Pdc per trovare una falce e martello sulla scheda elettorale comunale. Il Pci si presenta a Carbonia con il suo simbolo ufficiale, che riprende in gran parte quello storico con la doppia bandiera (rossa con falce, martello e stella sopra, tricolore sotto), le aste blu invece che bianche e la sigla riscritta e senza punti.
5) MoVimento 5 Stelle
Seconda lista della coalizione che sostiene Pizzuto è il MoVimento 5 Stelle. Tramontata l'ipotesi di ricandidare la sindaca uscente, si era pensato di indicare come aspirante primo cittadino il vicesindaco uscente Gianluca Lai; lo si ritrova invece capolista, in una corsa non più solitaria ma appunto in coalizione con la sinistra. Anzi, per Pizzuto l'alleanza con il M5S sarebbe "l'unica vera possibilità per promuovere politiche e valori progressisti condivisi, in contrapposizione a logiche di gestione del potere e di spartizione incarnate da una parte delle destre", seguendo peraltro la coalizione avviata con il governo Conte-bis. Il simbolo schierato è l'ultima versione di quello noto, con il riferimento al 2050 su segmento rosso.
6) Articolo Uno
La terza lista è quella più vicina al candidato sindaco: Pizzuto, infatti, già candidato alle ultime regionali per Leu Sardigna, è legato ora ad Articolo Uno. Pizzuto e il suo partito (è segretario regionale) hanno decisamente negato ogni interesse a entrare nella stessa coalizione del Pd (di cui farebbero parte anche forze a livello regionale alleate con Solinas) e senza "nascondersi" in alcun modo in liste civiche, rivendicando al contrario la propria posizione di sinistra. Il simbolo, dunque, contiene il logotipo di Articolo Uno, con al di sotto un segmento curvilineo convesso, contenente il riferimento al sindaco; per chi ha una buona memoria grafica, quel segmento ricorda quello del simbolo di Sel, presente nelle ultime due elezioni comunali (sia pure in due versioni diverse).
7) Partito socialista italiano
Fa parte - come ultima lista - della coalizione di sinistra che sostiene Pizzuto come aspirante sindaco di Carbonia anche il Partito socialista italiano, in apparenza la forza politica più "moderata" della compagine. Anche Carbonia, in ogni caso, è uno dei luoghi in cui il partito guidato da Enzo Maraio ha scelto di essere presente in modo visibile alle elezioni amministrative di quest'anno, adottando lì come altrove il proprio simbolo (peraltro in continuità con le due elezioni precedenti, nelle quali aveva sostenuto - col simbolo della rosa - prima Giuseppe Casti e poi, nel 2016, Bruno Ugo Piano): ecco dunque che appare la sigla Psi a fianco della nuova versione del garofano a testimoniare la voglia dei socialisti di mettersi ancora in gioco.
Pietro Morittu
8) Sviluppo & Ambiente
Terzo e ultimo candidato alla carica di sindaco di Carbonia risulta essere Pietro Morittu, sostenuto da una coalizione "di centrosinistra" sui generis. La prima estratta delle sei liste della compagine - la più nutrita di questo turno elettorale - è Sviluppo & ambiente - Cittadini per Carbonia, che nel simbolo reca la silhouette inconfondibile del "castello" di uno degli ascensori dei pozzi della vecchia miniera di Serbariu: il segno del passato produttivo, ma anche della necessità di "bonificare, riconvertire, riqualificare" con attenzione all'ambiente oltre che allo sviluppo. La formazione si presenta come civica (come indica anche il riferimento ai "Cittadini per Carbonia").
9) Pietro Morittu sindaco
Seconda formazione estratta nella compagine di Morittu è la lista "personale" dell'aspirante primo cittadino. Pietro Morittu sindaco è infatti indiscutibilmente la formazione in cui il nome del candidato emerge di più, anche se un po' rischia di perdersi nel caleidoscopio di colori che lo circondano, inclusi il tricolore e il blu e il nero (i colori del gonfalone cittadino). Si tratta senza dubbio del contrassegno più variopinto in assoluto di questa competizione elettorale: in effetti non è improbabile che ciò sia dovuto anche alla partecipazione, a questa lista, di Italia viva (alcuni candidati sono riferibili a questo partito, che dunque ha scelto di non esordire con il suo simbolo alle elezioni comunali di Carbonia).
10) Partito democratico
Al terzo posto nella coalizione si trova la lista del Partito democratico, forza politica di cui è espressione Morittu (vicino ad Antonello Cabras): come cinque anni fa il partito ha scelto di presentarsi con il proprio simbolo ufficiale "schietto", senza inserire né il nome del candidato né riferimenti territoriali; c'era invece una fascetta rossa con la parola "Sardegna" nel 2011. Allora il Pd ottenne il 36,25%, mentre nel 2016 il risultato fu decisamente meno soddisfacente, calando al 18,3% e perdendo il primato in città a favore del MoVimento 5 Stelle (ma certo non è stato il mancato riferimento all'isola a fare la differenza in termini di voti). Difficile fare previsioni questa volta, dovendosi soltanto aspettare l'esito del voto.
11) Uniti per rinascere - Carbonia 2021
Quarta lista della coalizione del centrosinistra sui generis è Uniti per rinascere - Carbonia 2021, un'altra lista di natura civica e di impronta ecologista. Essa punta a offrire infatti una "proposta politica che possa consentire alla nostra comunità di ricreare condizioni di sviluppo favorevoli all'insediamento di iniziative pubbliche e private che, caratterizzate dal requisito [...] della sostenibilità, siano in grado di intercettare le importanti e ingenti risorse che verranno messe a disposizione dall'Unione Europea". Se l'idea è di trasformare Carbonia in una "città dell'Energia: dal fossile al verde", non a caso al centro del simbolo campeggia un albero stilizzato, con enormi foglie, mentre si pone l'accento soprattutto sul concetto di rinascita.
12) Ora per Carbonia
Il sorteggio sembra in qualche modo essersi divertito a collocare in fondo alla coalizione che appoggia Morittu le due liste di cui si è maggiormente discusso circa la loro natura. La prima, Ora per Carbonia, è espressamente qualificata come "lista civica", ma da più parti si fa notare che quella formazione sarebbe soprattutto espressione dell'Unione di centro, che in consiglio regionale appoggia la giunta Solinas. I colori dominanti (bianco a parte) sembrano richiamare quelli dell'Udc e il "per" (ricco di pallini bendati, un po' come se fossero i Mori sardi, ma sono cinque e non quattro) ricorda in qualche modo una croce. Ed è quel segno (ripetuto nella corona azzurra del simbolo insieme all'espressione "Solide radici per il nostro futuro") a catturare l'attenzione, più della @ che chiude la parola "Ora".
13) Carbonia avanti
Ultima lista presentata all'interno della coalizione di Morittu è Carbonia Avanti. A guardarla sembra una lista piuttosto anonima, quasi una "lista del sindaco" per il rilievo dato al nome del candidato e per il nome esortativo. Anzi, quest'ultimo potrebbe far pensare a qualche ascendenza socialista, mentre il blu che tinge buona parte del fondo sembra ripreso dalla grafica di Fratelli d'Italia (che però, lo si è visto, sta altrove). In realtà, a quanto si apprende, la lista - che si presenta come civico-autonomista - sarebbe emanazione del Partito sardo d'azione, nonché promossa (tra gli altri) da Fabio Usai, molto vicino al presidente (Psd'az-Lega) Solinas. Un dilemma simbolico-politico, insomma.
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