domenica 26 luglio 2020

Movimento per le Marche: comitati riuniti in una lista alle regionali

Si presenta piuttosto nutrita la coalizione di centrodestra che si appresta a presentare le liste che il 20 e il 21 settembre cercheranno di conquistare la presidenza delle Marche. Il candidato della compagine, Francesco Acquaroli (deputato di Fratelli d'Italia e già candidato alla guida della regione nel 2015, all'epoca con il solo sostegno di Fdi e Lega Nord), nei materiali grafici fatti circolare fin qui ha schierato i simboli di ben otto liste: alcune ovviamente sono legate ai partiti di quell'area politica, mentre altre hanno una caratterizzazione decisamente locale e meritano di essere conosciute meglio. Tra queste rientra anche il Movimento per le Marche, di cui si cerca di parlare qui.
In effetti, guardando il simbolo, non si riesce a capire molto del progetto politico-elettorale messo in campo: il nome è piuttosto generico e, al di là del riferimento alle Marche molto evidente e di un punto esclamativo rosso che spicca sul fondo color verde salvia - dando luogo a un contrassegno piuttosto schematico e non particolarmente evocativo - è impossibile cogliere qualche elemento che faccia capire di più sulla lista. Che si tratti di una formazione civica è chiaro, vista la completa assenza di emblemi di partito o anche solo di elementi che possano essere letti in quel modo.
Sui media tuttavia è apparso un comunicato in base al quale risultano interessati alla nascita di questa nuova lista i comitati Obiettivo Salute Piceno e Attivamarche (il secondo, in realtà, secondo quanto apparso sui giornali lo scorso anno, costituirebbe l'evoluzione del primo). "In questi anni - si legge nel testo - abbiamo fatto battaglie in difesa della sanità pubblica, contro il modello proposto dal Partito democratico e contro l'ospedale unico. Siamo stati coinvolti in un progetto a favore di una forza politica che possa racchiudere le istanze dal mondo civico e dei comitati che mettono al primo posto il bene comune e la difesa degli ultimi e dei più deboli come stella polare dell’azione civica che deve diventare politica.
Con la costituzione della lista s'intende dare attenzione a un "territorio che è stato impoverito da chi ha governato le Marche in questi ultimi anni. Non possiamo, quindi, stare fermi nelle vedere che gli stessi che hanno gestito il potere in regione possono ora riproporsi come il cambiamento". Secondo i promotori, è arrivato il momento "di entrare nelle stanze del potere e osserviamo con interesse gli sviluppi del neonato Movimento per le Marche, composto da persone competenti, che puntano a ridare la dignità al nostro territorio dimenticato da anni di politiche errate e che poco avevano a che vedere con la tutela e valorizzazione dei beni comuni. Siamo stanchi di assistere all'abbandono della nostra amata terra da parte dei tanti nostri figli e nipoti che sono costretti ad andarsene alla ricerca di un lavoro e nel vedere sistematicamente indebolita la nostra sanità pubblica".
Forse nel tentativo di tutelare il segno da usi indebiti altrui, il gruppo politico ha pensato di presentare domanda di registrazione come marchio. La richiesta è stata depositata il 20 luglio a nome di Masha Parisciani, di San Benedetto del Tronto: lei è la coordinatrice regionale del Movimento per le Marche ed è legata ai comitati che stanno contribuendo alla presentazione della lista (ma ha anche - salvo omonimia - un trascorso nel MoVimento 5 Stelle: era candidata alle "parlamentarie" in vista delle elezioni nel 2018). ed era presente anche lei ieri all'inaugurazione del comitato elettorale di Acquaroli ad Ancona.
Pur prevalendo nettamente le liste di partito, dunque, nella compagine di Acquaroli sono presenti comunque un paio di civiche, una delle quali è costituita dal Movimento per le Marche; resta da analizzare qualche altro simbolo, anche dalla parte di Maurizio Mangialardi

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