mercoledì 29 luglio 2020

Rinasci Marche, tricolore sui generis per Mangialardi

Nella competizione che il 20 e il 21 settembre riguarderà le Marche c'è almeno una certezza: la regione cambierà comunque guida, visto che il presidente uscente - Luca Ceriscioli - non si ricandida. Al suo posto, il centrosinistra ha proposto Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia e la compagine che lo sosterrà non è ancora pienamente definita. Qualche presenza e aggregazione, tuttavia, è già stata messa a punto e presentata pubblicamente. È il caso, ad esempio, della lista Rinasci Marche, che già l'11 luglio aveva presentato il simbolo con cui intende distinguersi alle regionali, come forza che appoggia il candidato di centrosinistra.
Rinasci Marche, in particolare, si presenta come un progetto che vede uniti i Verdi (rappresentati da Gianluca Carrabs, membro dell'esecutivo nazionale del partito), +Europa (rappresentata dal componente dell'assemblea nazionale Matteo Morbidoni) e il gruppo Civici Uniti per le Marche, coordinato da Massimiliano Bianchini: il nome riprende quello della lista - in cui lo stesso Bianchini era candidato a Macerata - che cinque anni fa era stata partecipata, oltre che da Verdi, Psi, Idv e aggregazioni civiche - anche da Scelta civica, il cui emblema era ben riconoscibile (grazie al nastrino tricolore) ed era pure l'unico visibile nel simbolo elettorale. In questo caso, invece, tutte e tre le forze sono richiamate all'interno del contrassegno, ma la maggior parte della sua area è occupata dal nome della lista, dal riferimento al candidato presidente e, soprattutto, dai colori scelti con cura.
Già, perché in occasione della presentazione della lista, il verde Carrabs ha innanzitutto sottolineato lo spirito con cui si è lavorato all'emblema del cartello elettorale: "Quando pensi ad un simbolo, sai che devi rappresentare le anime che lo compongono e le loro intenzioni. Con il motto Rinasci Marche vogliamo dare un segnale forte a tutti i Marchigiani che hanno affrontato due terremoti e stanno vivendo l'emergenza Covid-19. È il momento di rinascere dunque, di ripartire dai luoghi e dalle persone delle Marche, che insieme possono fare la differenza". Subito dopo, però, lo stesso Carrabs ha spiegato nel dettaglio le ragioni alla base della scelta di ciascun colore: riprendiamo direttamente il testo che si trova sul sito Vivereurbino.it.

Il verde, sullo sfondo ci ricorda il territorio, la sostenibilità e infonde una dimensione positiva; in questo spirito si riconoscono le tre anime di Rinasci Marche, Verdi, + Europa e Civici, sempre in prima fila nel costruire il futuro in una visione sostenibile. Rinasci MARCHE ha già pronti progetti e azioni per attuare politiche territoriali di sviluppo economico e sociale che consentiranno di raggiungere gli obiettivi comunitari su clima ed energia. La valorizzazione delle aree interne delle Marche, dove il verde è dominante dal mare agli Appennini, sarà attuata puntando l'attenzione verso le tipicità dei prodotti legata ai giacimenti naturali, alzando la qualità dell'offerta turistica, che deve mirare a far conoscere ancora di più la nostra terra a italiani e stranieri. Le Marche hanno una varietà incredibile di produzioni di alta qualità, cereali, frutta, legumi, ma anche importanti settori come allevamento e itticoltura. Rinasci Marche intende tutelare le produzioni che ne derivano con denominazioni ed anche con azioni di assistenza alla filiera che favoriscano la parte finale del comparto con un sostegno preciso al settore Horeca che utilizza prodotti a km 0.
La forza propulsiva della lista Rinasci MARCHE la si vede graficamente nella fascia centrale, direzionata verso l'alto e contiene in sé i nomi dei movimenti che la compongono [...], che hanno deciso di unirsi e unire le rispettive competenze per dare appoggio a Maurizio Mangialardi nella coalizione di centro-sinistra.
Il colore magenta della parte inferiore del simbolo è un richiamo alla valorizzazione dei ruoli delle donne che costituiscono più del 50% della popolazione marchigiana; la parità di genere e l’inclusione sono infatti due capisaldi della lista Rinasci Marche che, attraverso progetti formativi e iniziative sociali, intende favorire un cambiamento culturale.
Per Mangialardi il progetto somma le esigenze di sostenibilità, di Europa e di spirito civico; sul piano grafico, i partiti/gruppi hanno un ruolo di secondo piano e hanno rinunciato alla forma circolare per il loro richiamo. La grafica di +Europa è pienamente riconoscibile, così come quella dei Verdi (che si sono limitati a porre il sole che ride accanto al nome); quanto a "Civici", ai #drogatidipolitica senza alcuna speranza di redenzione potrebbe non sfuggire che la font utilizzata per quella parola e per il resto del testo (verosimilmente Nexa Black) ricorda assai da vicino proprio quella di Scelta civica (che paradossalmente nella lista del 2015 non venne utilizzata). Chissà se, guardando il cerchietto sulla scheda elettorale, se ne sarebbe accorto qualcuno...

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