martedì 28 luglio 2020

Sinistra alternativa in Puglia, falce e martello per Emiliano

Non è certo passata inosservata, nella giornata del 14 luglio, la presentazione en plain air - con tanto di gigantografie mobili dei contrassegni elettorali nelle mani dei rappresentanti - delle 14 liste della coalizione che sosterrà la nuova corsa di Michele Emiliano per la presidenza della regione Puglia (liste che, nel frattempo, sarebbero diventate 15 per l'aggiunta di Ppa - Popolo partite Iva). Alcuni simboli sono ovviamente ben noti a livello nazionale (a partire da quello del Pd) mentre altri sono legati a formazioni locali; certi sono già stati sulle schede in passato (come Emiliano sindaco di Puglia), altri sono del tutto nuovi e in qualche caso non sono passati inosservati. 
Tra tutti quanti gli emblemi che dovrebbero far parte della compagine, ha attirato quasi certamente il maggior numero di sguardi il contrassegno di Sinistra alternativa, grazie a quell'accoppiata di falce e martello - nera su fondo bianco con nome scritto in rosso, che spicca anche grazie all'uso della font Cooper Black - che spiccava in quell'assortita compagnia; faceva anche un certo effetto notare che nella stessa coalizione era apparso anche il simbolo della Democrazia cristiana Puglia (emblema su cui converrà ritornare più in là, visto che qualcuno ha già polemizzato sulla presenza di quella lista e di quel simbolo in quella compagine, sia perché certamente ci sarà lo scudo crociato dell'Unione democratici cristiani schierato con Fitto - dunque c'è da prevedere uno scontro in sede di ammissione delle liste - sia perché la presentazione della lista si intreccia con l'ormai annosa diatriba interna alla stessa Dc riattivata e c'è chi non è d'accordo nel vedere lo scudo nel centrosinistra e non ritiene il proponente legittimato all'uso).
In ogni caso, dopo la presentazione in diretta Facebook della coalizione di Emiliano, in molti hanno voluto saperne di più su Sinistra alternativa, cercando di capire soprattutto se si trattasse di una formazione nuova o di un gruppo che faceva riferimento a una o più realtà esistenti nel variegato panorama comunista italiano (non pochi, per esempio, avevano immaginato che il nome suggerisse un'adesione al Partito di alternativa comunista). 
"Sinistra alternativa - ci spiega il portavoce regionale Nicola Porfido - nasce come punto di incontro di diverse attiviste ed attivisti impegnati nel territorio pugliese su diversi piani, dal sociale al politico, passando per esperienze di vertenze sul lavoro. Non facciamo riferimento ad alcun partito nazionale, ma abbiamo scelto di rappresentare la falce e martello nel simbolo perché possa esprimere senza equivoci valori come l'antirazzismo e l'antifascismo, nonché la difesa dei diritti di genere". 
Niente Partito di alternativa comunista, dunque, così come nessun altro partito nazionale è coinvolto nella presentazione di questa lista che, come esperienza, si è costituita proprio in questo periodo: "Siamo nati, come gruppo dotato di nome e simbolo, per queste elezioni regionali. Non posso tracciare - continua Porfido - un punto di inizio percorso antecedente a questo: al progetto partecipano persone provenienti da diversi percorsi, sempre nell'ambito delle lotte in difesa dei diritti sul lavoro, di genere o nazionalità". 
Porfido può ben parlare di come si è arrivati a concepire l'idea della lista perché è stato proprio lui a promuoverne la costituzione e a proporla al candidato presidente: "Il gruppo - chiarisce - si è formato su mia iniziativa poiché avverto molto il timore di avere un burattino di Matteo Salvini alla presidenza della regione. Perciò, dopo aver contattato compagne e compagni conosciuti negli anni, ho proposto una lista con falce e martello allo staff del presidente Michele Emiliano, il quale ha accolto la mia proposta". 
Non parla Porfido di "scelta obbligata", né si intuisce qualcosa di simile: la decisione di proporre una lista all'interno della coalizione di centrosinistra è stata frutto di un ragionamento preciso. "Abbiamo scelto di presentarci alle regionali pugliesi in coalizione con Emiliano - chiarisce il coordinatore - proprio per cercare di fare da argine ad un fenomeno che nel sud vede il partito Lega (Nord) prendere piede e conquistare regioni come Calabria e Basilicata. Il candidato presidente Raffaele Fitto ha difatti candidamente dichiarato che intende governare con i voti portati da quel Salvini che sta girando in lungo e largo la Puglia in cerca di consensi a suon di slogan razzisti e fake news. Noi di Sinistra Alternativa abbiamo quindi ritenuto doveroso prendere parte attiva in questo processo di desalvinizzazione della Puglia".
Ci sono oltre venti giorni da qui alla consegna delle liste, dunque è ancora presto per capire se quello di Sinistra alternativa sarà l'unico simbolo con falce e martello: è ben possibile che non sia così, visto che è probabile che il Partito comunista italiano cerchi di presentare una propria lista (con Rifondazione comunista e Risorgimento socialista) e forse potrebbero farlo anche i comunisti guidati da Marco Rizzo. Colpisce allora che, nel simbolo per la lista, assieme alla falce e al martello non ci sia alcun riferimento al comunismo: è un caso o significa qualcosa di particolare? "Beh, con una falce e martello nel simbolo penso sia inequivocabile la nostra vicinanza agli ideali comunisti" conclude Porfido, pensando forse che in casa socialista gli antichi segni del lavoro erano stati abbandonati da parecchio tempo. Chissà quanti pugliesi, davanti a falce e martello, decideranno di mettere lì la croce...

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