martedì 8 settembre 2020

Aosta, simboli e curiosità sulla scheda

Cittadine e cittadini di Aosta non dovranno votare solo per rinnovare il consiglio regionale: il 20 e il 21 settembre, infatti, andranno ai seggi anche per eleggere il sindaco e il consiglio comunale del capoluogo di regione. La sola certezza, per ora, è che la guida del comune cambierà: sulla scheda, infatti, elettrici ed elettori non troveranno il sindaco uscente, Fulvio Centoz (il centrosinista e l'Uv hanno scelto di puntare su un altro nome). 
A contendersi la guida del comune di Aosta saranno sei coppie di persone, dal momento che la legge elettorale locale richiede di indicare la figura destinata a fare il sindaco e quella che deve ricoprire il ruolo di vicesindaco. Le liste sulla scheda saranno 10, anche se in un primo tempo ne erano previste 13 (due delle quali legate a un proprio ticket sindaco-vice): sono infatti state escluse le liste di Ambiente diritti uguaglianza - Valle d'Aosta (Adu-Vda), Area popolare -Stella Alpina e MoVimento 5 Stelle. Se la prima, come per le regionali, è stata esclusa per un difetto nell'autenticazione (mancava quasi sempre l'indicazione che le firme erano state apposte in presenza dell'autenticatrice e in che qualità questa agisse), le altre due formazioni sarebbero state tolte dalla competizione per un altro difetto formale (sarebbe mancato proprio il simbolo di lista sui moduli per la raccolta delle firme), che però è stato considerato imprescindibile perché i sottoscrittori avessero piena contezza del valore del loro atto.
 

Bruno Trentin - Francesco Rappazzo

1) Potere al popolo! 

Il sorteggio ha collocato al primo posto la lista di Potere al popolo!, che presenta come candidato sindaco Bruno Trentin (60 anni, dipendente Ausl, presidente dell'associazione Miripiglio Sos gioco d'azzardo) e per il ruolo di vice Francesco Rappazzo. Il simbolo presentato è identico a quello visto alle elezioni politiche nel 2018, con il nome della forza politica - con tanto di stella - all'interno dei due archi color cremisi. Vedere questo emblema sulle schede non è frequente, quindi sarà interessante seguirne il risultato, considerando pure che elettrici ed elettori troveranno pure un simbolo con falce e martello. 
 

Paolo Laurencet - Renato Favre

2) Fratelli d'Italia

Il secondo ticket elettorale estratto risulta essere quello formato da Paolo Laurencet (dottore commercialista e già docente a contratto di contabilità generale e applicata presso l'università aostana) come aspirante sindaco e da Renato Favre come suo vice. La prima lista sorteggiata è quella di Fratelli d'Italia, di cui Laurencet è responsabile economico regionale. Il contrassegno schierato per l'occasione è identico a quello varato per le elezioni politiche del 2018, con il simbolo contenuto in un altro cerchio bicolore, con il nome di Giorgia Meloni (e il cognome della leader in grande evidenza).
 

3) Forza Italia

Seconda e ultima lista a sostegno della coppia Laurencet-Favre è quella di Forza Italia: il centrodestra, infatti, in questo caso non si presenta unito, come si vedrà. Il simbolo utilizzato sulle schede è, come al solito, una variante di quello coniato nel 2018 per le politiche, con il riferimento al comune di Aosta molto in evidenza sotto il cognome di Silvio Berlusconi e un quasi invisibile "per" (i caratteri usati, peraltro, non sembrano gli stessi). Il simbolo ritorna dopo non essere stato presente al turno elettorale di cinque anni fa, sostituito dal contrassegno della lista Popolari per Aosta, con un cuore tricolore e un'ambientazione da Pdl. 
 

Gianni Nuti - Josette Borre

4) Union Valdôtaine

La terza candidatura sorteggiata indica come aspirante sindaco Gianni Nuti (professore associato di didattica generale e pedagogia speciale all'università della Valle d'Aosta, nonché musicista e musicologo) e per il ruolo di vice Josette Borre. L'estrazione a sorte ha collocato al primo posto della coalizione a loro sostegno la lista dell'Union Valdôtaine. Il simbolo è quello che tradizionalmente si trova sulle schede valdostane, con il leone rampante nello lo scudo bicolore, collocato su fondo azzurro. Superando il 24%, l'Uv nel 2015 si era confermato primo partito: si vedrà se saprà difendere il proprio primato.
 

5) Progetto civico progressista

La seconda lista, sorteggiata tra quelle che appoggeranno la corsa della coppia Nuti-Borre, è quella del Progetto civico progressista, nome e simbolo già incontrati pochi giorni fa analizzando il quadro elettorale regionale. Si tratta infatti di un cartello che unisce la Rete civica - Alliance Citoyenne (gruppo nato in regione a gennaio del 2019), il Partito democratico (con i colori valdostani inseriti nel simbolo in miniatura) ed Europa Verde, con la partecipazione anche di altre forze politiche (a livello regionale concorrono alla lista pure Possibile e Area democratica - Gauche Autonomiste).
 

6) 
Alliance Valdôtaine

Anche l'ultimo simbolo della coalizione che sostiene Nuti e Borre è già stato visto nei simboli delle regionali, sia pure all'interno di una lista costruita con Stella alpina e Italia viva. Alliance Valdôtaine è un movimento politico nato da poco per favorire il dialogo tra forze autonomiste, anche se è presente in consiglio regionale nell'aprile del 2019, con il gruppo formato da coloro che erano stati eletti con le liste Alpe e Union valdôtaine progressiste, due entità che si sono sostanzialmente fuse. Come simbolo si è scelta una foglia verde stilizzata, con i colori valdostani che tingono la circonferenza del contrassegno.
 

Sergio Togni - Bruno Giordano 

7) Lega

In quarta posizione il sorteggio ha collocato l'abbinamento di Sergio Togni (presidente dell'ordine regionale degli architetti) come candidato sindaco e Bruno Giordano per il ruolo di vicesindaco. Delle due liste che lo sostengono, è stata estratta per prima quella della Lega, con il simbolo che merita di essere considerato sul piano grafico. Pur nella struttura perfettamente riconoscibile, infatti, si vede subito che l'emblema non riporta il cognome di Matteo Salvini, ma quello del candidato sindaco, all'interno di un segmento blu che nella parte superiore ha il profilo delle montagne che caratterizzano il territorio. Sotto la statua del guerriero di Legnano c'è un motivo grafico che rimanda al gonfalone aostano.
 

8) Autonomia e libertà

Gli stessi colori che di norma connotano il simbolo della Lega ritornano nel contrassegno di Autonomia e libertà (con il nome ribattuto anche in francese): si tratta di una formazione civica che ha scelto di sostenere Togni. Nel simbolo questo è piuttosto chiaro (per l'esattezza sembra quasi che il segmento blu del primo simbolo sia stato copiato e incollato qui) e, anzi, quella di Togni è l'unica coalizione i cui simboli contengono il nome dell'aspirante primo cittadino. Il contrassegno contiene anche una stilizzazione piuttosto precisa dell'arco di Augusto, simbolo cittadino, con una freccia che passa attraverso il fornice, come dire che il cambiamento e il futuro passeranno da lì.
 

Francesco Statti - Dario Ortolano

9) Partito comunista italiano

Si era anticipata prima la presenza, sulle schede di queste elezioni comunali, di un simbolo con falce e martello, che ovviamente ha in comune con Potere al popolo parte dell'elettorato. Non si tratta di un emblema qualunque, ma proprio quello del ricostituito Partito comunista italiano, che si presenta per la prima volta alle elezioni comunali di Aosta. Candidato sindaco per il Pci (che usa il suo simbolo ufficiale, senza alcuna connotazione territoriale) è il suo segretario regionale, Francesco Statti, mentre l'aspirante vicesindaco è Dario Ortolano. 
 

Giovanni Girardini - Roberta Carla Balbis

10) Rinascimento Valle d'Aosta

Ultime candidature presenti sulle schede elettorali e sui manifesti sono quelle di Giovanni Girardini (imprenditore aostano) e Roberta Carla Balbis rispettivamente alle cariche di sindaco e vicesindaca. La lista da cui il ticket è sostenuto è Rinascimento Valle d'Aosta, che in quest'occasione usa lo stesso, identico simbolo impiegato alle elezioni regionali, con il dettaglio della michelangiolesca Creazione di Adamo su fondo blu e il nome della regione (il nome della lista è ripetuto anche in lingua francese).

Nessun commento:

Posta un commento