lunedì 7 settembre 2020

Bolzano, simboli e curiosità sulla scheda

Oltre che a Trento, il 20 e il 21 settembre in Trentino - Alto Adige si voterà anche per il rinnovo del consiglio comunale di Trento: le candidature, come a Trento, sono state presentate in anticipo di qualche giorno rispetto al resto d'Italia. Si ripresenterà il sindaco uscente, Renzo Caramaschi, sostenuto da una coalizione di centrosinistra (cinque liste), ma dovrà misurarsi con altri nove contendenti, a partire da Roberto Zanin, sostenuto dal centrodestra (quattro liste). In campo, dunque, le candidature saranno 10, mentre le liste a loro sostegno arriveranno a 18 (una in più rispetto a quelle viste nel 2016 e una in meno rispetto a quelle riscontrate nel 2015). 
 

Thomas Brancaglion

1) Team K

La prima candidatura estratta in queste elezioni bolzanine è quella di Thomas Brancaglion, presidente dell'associazione che gestisce e promuove Radio Tandem, giurista e musicista. Lo sostengono due liste: la prima è quella del Team K, partito strettamente legato alla provincia di Bolzano e attivo dal 2018 come Team Köllensperger, dal nome di Paul Köllensperger, già eletto in consiglio provinciale per il M5S nel 2013 e poi fondatore di questa nuova realtà civico-politica (che dal MoVimento ha però preso il colore giallo come caratterizzante). Dopo l'ottimo risultato alle elezioni provinciali del 2018, il soggetto politico ha continuato la sua strada, alleggerito il proprio nome (ma mantenendo il fumetto con il profilo della provincia di Bolzano su fondo giallo) e in maggio ha ottenuto la registrazione tra i partiti politici. 
 

2) +Bolzano - Psi - Volt 

La seconda lista che sostiene Brancaglion è un cartello formato da +Europa (qui indicata come +Bolzano), con cui il Team K ha iniziato a collaborare già ne 2019, il Partito socialista italiano e Volt. Da notare che la bandiera europea ondeggiante di +E è riportata due volte, nel contrassegno complessivo in alto e nella miniatura di +Bolzano (qui è stata mantenuta la stella tricolore, a differenza della bandiera in alto). Non passa inosservata anche la traduzione in tedesco del nome abbreviato "Partito socialista", un'accortezza che in questo territorio spesso si registra nei partiti di centrosinistra.
 

Cristina Barchetti

3) Vox Italia

La seconda candidatura estratta è quella di Cristina Barchetti, che al ruolo di sindaca si presenta sostenuta da una sola lista: quella di Vox Italia (nelle settimane precedenti, tuttavia, avevano rinunciato a correre per la guida della città  Eriprando Della Torre di Valsassina e Luana Di Maio). Si tratta di una delle rare occasioni in cui il movimento politico fondato da Diego Fusaro appare sulle schede elettorali e nel suo aspetto originario (a differenza, per esempio, di quanto visto nelle Marche): dunque testo bianco su fondo color carta da zucchero, con tanto di dicitura "Pensare e agire altrimenti". 
 

Renzo Caramaschi

4) Partito democratico

Terzo candidato sorteggiato è il sindaco uscente, Renzo Caramaschi, che quattro anni fa era sostenuto da tre liste. Quest'anno sono diventate cinque, ma si conferma la presenza del Partito democratico, che la sorte ha collocato al primo posto. Se nel 2016 il logo era in posizione centrale, ma il nome del partito era stato ribattuto anche in tedesco, questa volta si è scelto di ridurre leggermente il marchio concepito da Nicola Storto, per fare posto in basso a un segmento rosso contenente il riferimento alla città di Bolzano, anche in questo caso in italiano e in tedesco.
 

5) Lista civica con Caramaschi - Chi ama Bolzano

La seconda formazione sorteggiata della coalizione è un'altra di quelle che già si erano viste quattro anni fa a sostegno del candidato del centrosinistra. La Lista civica con Caramaschi era infatti già presente e con una struttura molto simile: una fascia centrale rossa con il nome del candidato, un arco in alto per poter disporre la dicitura (italo-tedesca) "Lista civica", il "con-mit" nel segmento bianco ritagliato nel mezzo e colorata di verde e rosso, mentre nella parte residua inferiore trova posto lo slogan "Chi ama Bolzano" (tutto tradotto anche in tedesco", accompagnato a un cuore stilizzato.
 

6) Verdi - Grüne - Vërc 

La terza lista della compagine che sostiene Caramaschi era già sulle schede nel 2016 - come per tradizione, del resto - ma allora appoggiava lo stesso candidato di Rifondazione comunista. Questa volta invece i Verdi - Grüne - Vërc hanno scelto di far parte del centrosinistra, dunque la colomba che tradizionalmente affianca la tripla denominazione (in italiano, in tedesco e in ladino) questa volta appare da quelle parti. Da segnalare, sul fondo verdino chiaro, anche il riferimento ai Verdi europei, con il girasole e il nome (curiosamente riportato in inglese, non in italiano né in tedesco).
 

7) Italia viva - Con Bolzano

Alle elezioni amministrative di Bolzano anche Italia viva fa parte della coalizione guidata dal Partito democratico (e si tratta del debutto, da quelle parti). Il simbolo del partito di Matteo Renzi, tuttavia, all'interno del contrassegno ha un'evidenza minore, confinata nella parte alta dell'emblema: più di metà dello spazio del cerchio, infatti, è occupato dal fondo fucsia chiaro (una delle tonalità comunque presenti nei colori Instagram di Iv) sul quale trova posto la dicitura "Con Bolzano per Caramaschi", riportata anche qui in italiano e in tedesco. 
 

8) Vereinte Linke - Sinistra unita

Anche la quinta e ultima lista della coalizione era già presente nel trio che quattro anni fa aveva sostenuto la candidatura di Caramaschi; il nome, tuttavia, era almeno in parte diverso, perché è il progetto a essersi ampliato. La lista, infatti, si chiamava solo "Sinistra - Die Linke", mentre ora si propone come Sinistra unita perché nella stessa formazione si propongono Sinistra Ecosociale, Rifondazione Comunista e Liberi e Uguali. Non è un caso che la parola "Sinistra" (in itiano e in tedesco) sia messa in luce; gli aggettivi "ecologista e solidale" quasi spariscono sul fondo rosso, lo stesso di Leu (e la stessa sottolineatura verde, da bianca che era, viene da lì, anche se non si capisce bene perché sia stata posta in quel punto del cerchio).
 

Davide Costa

9) Futuro Bolzano - Zukunft Bozen 

Quarta candidatura sorteggiata risulta essere quella di Davide Costa, consigliere comunale uscente, eletto nel MoVimento 5 Stelle e poi passato al gruppo misto nel 2017. Costa è noto soprattutto per aver promosso una consultazione sul progetto di tram della giunta uscente, bocciato dal 70% dei votanti. La formazione messa in campo dal consigliere, Futuro Bolzano  Zukunft Bozen, intende essere un progetto civico e graficamente adotta un disegno a tre livelli, con le Alpi sullo sfondo e davanti i monumenti del centro distribuiti su due piani. Idea originale, anche se forse la resa non è ottimale (come del resto è difficile leggere il nome della lista, per la dimensione e la scelta cromatica fatta).
 

Meinhard Knollseisen

10) Pensionati per Bolzano

Il quinto candidato alla carica di sindaco, in ordine di sorteggio, risulta essere Meinhard Knollseisen: nel 2016 era tra i candidati della lista Artioli sindaca, questa volta invece è lui l'aspirante primo cittadino della lista Pensionati per Bolzano, il cui nome domina decisamente il contrassegno. La grafica si rifà in parte a quella del Partito pensionati (anche se con un carattere diverso), ma la versione in tedesco - Rentner für Bozen - è effettivamente scritta in blu su fondo bianco, mentre quella italiana è a tinte invertite nel semicerchio inferiore.
 

Luis Walcher

11) 
Südtiroler Volkspartei

Nell'ordine dei candidati a Knollseisen segue Luis Walcher, nel 2016 tra gli aspiranti consiglieri della Südtiroler Volkspartei e ora candidato sindaco per lo stesso partito, che come nel 2016 si presenta da solo. C'è ben poco da dire sul simbolo della Svp, conservatosi quasi sempre uguale nel corso degli anni: il disegno della stella alpina bianca su fondo nero è ancora lì e la sigla è su quel contrassegno - con la V dallo spessore rosso, unico tocco di colore - almeno dalle elezioni europee del 1999. Un classico della politica altoatesina, che non verrà mai meno.
 

Maurizio Puglisi Ghizzi

12) CasaPound Italia

L'elenco delle candidature prosegue con Maurizio Puglisi Ghizzi, come nel 2016 candidato sindaco per CasaPound Italia. Può stupire che il partito dalla tartaruga ottagonale frecciata torni sulle schede, dopo l'annuncio dell'abbandono delle occasioni elettorali. Nelle scorse settimane, tuttavia, era stata diffusa una nota in cui si leggeva: "Dopo cinque anni di battaglie tra i banchi del municipio, conquistando importanti vittorie, non abbiamo trovato i presupposti per delegare ad altri le nostre lotte e proposte. Per troppe sedute abbiamo visto respingere le mozioni dell'opposizione a causa delle imbarazzanti assenze della stessa, o abbiamo regalato alle sinistre l'approvazione di assurde delibere per lo stesso motivo; la mancanza di voti a causa delle assenze. [...] Non possiamo accettare che il nostro patrimonio elettorale che ci ha portato ad avere tre consiglieri comunali e di circoscrizione venga delegato a soggetti terzi di cui non riusciamo a fidarci. Dopo gli attacchi quotidiani e le vergognose censure che subiamo su stampa e social, oggi tappiamo la bocca a chi già era pronto a cantar vittoria facendo i conti senza l'oste. Adesso sapete cosa fare".
 

Maria Teresa Fortini

13) MoVimento 5 Stelle

Dopo Puglisi Ghizzi, il sorteggio ha collocato Maria Teresa Fortini, candidata sindaca per il MoVimento 5 Stelle, dopo esserne stata capolista alle elezioni di quattro anni fa ed eletta in consiglio. Rispetto ad allora il contrassegno è quasi identico, fatta eccezione per il sito adagiato nella parte inferiore, che nel 2016 era Movimento5stelle.it (e l'anno prima era Beppegrillo.it), mentre ora - in conformità con l'immagine coordinata nazionale - è Ilblogdellestelle.it. Quattro anni fa la lista aveva ottenuto l'11,53%; si vedrà se il risultato verrà confermato.
 

Roberto Zanin

14) Oltre

Penultima candidatura estratta è quella di Roberto Zanin, sostenuto da una coalizione di centrodestra. Zanin, vicepresidente del Fussball Club Südtirol, in occasione della sua corsa a sindaco è sostenuto anche da una lista civica, Oltre - Weiter (che, si legge su BuongiornoSudtirol.it, "non è una traduzione di oltre, ma la versione tedesca di quell'andare oltre, politicamente parlando, senza ricorrere ad una traduzione letterale"), che è anche la prima a essere stata sorteggiata. Il nome, a dire il vero, si legge ben poco, perché è molto più imponente il cognome del candidato, che si staglia su un fondo bianco e rosso - come lo stemma cittadino - con la stella di Bolzano.
 

15) Forza Italia

La seconda lista sorteggiata nella coalizione che appoggia Zanin è quella di Forza Italia, che nel 2016 nemmeno si era presentata direttamente (allora c'era la lista Il centrodestra - Uniti per Bolzano). Questa volta il partito ha schierato il suo simbolo variante di quello presentato alle elezioni politiche del 2018, con la bandierina tricolore in alto (e con le punte fuori dal cerchio), la dicitura "Berlusconi presidente" (con il cognome enorme) e, al di sotto, il riferimento a Zanin, decisamente piccolo (e senza nemmeno una preposizione ad accompagnarlo).
 

16) Lega

La terza lista estratta a sostegno di Zanin è quella della Lega, che è anche il partito dal quale è venuta la proposta di candidatura. In questo caso, il partito di Matteo Salvini ha scelto di schierare sulle schede elettorali esattamente lo stesso simbolo usato a livello nazionale, con la parola "premier" sotto al cognome del leader, senza alcuna caratterizzazione territoriale. La stessa Lega aveva proposto un accordo anche con la Svp, che tuttavia non è andato in porto; sarà comunque interessante vedere il risultato che uscirà da queste elezioni per Alberto da Giussano.
 

17) Fratelli d'Italia

Ultima delle liste che hanno scelto di appoggiare la candidatura di Roberto Zanin è quella di Fratelli d'Italia, che quattro anni fa aveva sostenuto Giorgio Holzmann in un'Alleanza per Bolzano insieme a forze politiche più piccole (compresi i Conservatori e riformisti che poi sarebbero confluiti, come Direzione Italia, in Fdi). Questa volta il simbolo utilizzato è identico al contrassegno elettorale inaugurato in vista delle elezioni politiche del 2018, con il simbolo ufficiale incluso in un cerchio più grande diviso in due parti e con il nome giallo di Giorgia Meloni (con il cognome assai più evidente) nel semicerchio blu superiore.
 

Angelo Gennaccaro

18) Io sto con Bolzano

Ultimo candidato a sindaco di Bolzano, secondo l'ordine indicato dal sorteggio, è Angelo Gennaccaro, già in corsa come aspirante primo cittadino nel 2016: oggi, come allora, a sostenerlo è soltanto una lista, denominata sempre Io sto con Bolzano. Anche il simbolo è rimasto lo stesso: un pulsante arancione di accensione/spegnimento, che sopra al simbolo porta il nome della lista e sotto la scritta "für Bozen" (che ovviamente non è la traduzione precisa del nome); nel mezzo, a coprire in parte il segno, c'è il cognome del candidato in grande evidenza e, al di sotto, la qualifica di sindaco (tradotta anche in tedesco).

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