venerdì 18 settembre 2020

Matera, simboli e curiosità sulla scheda

Se Potenza ha eletto il proprio sindaco lo scorso anno, domenica e lunedì toccherà all'altro capoluogo della Basilicata, Matera, località forse ancora più nota per i "sassi" e per essere stata capitale europea della cultura lo scorso anno. Certamente il comune cambierà la sua guida: non si è infatti ricandidato Raffaello Giulio De Ruggieri, indipendente ma sostenuto da una coalizione a trazione centrodestra. In questa competizione elettorale si affronteranno sei aspiranti sindaci, sostenuti in tutto da 19 liste (cinque anni fa il numero di candidati era lo stesso, mentre le liste erano di più, esattamente 24): ad affrontarsi saranno soprattutto Rocco Luigi Sassone per il centrodestra (sei liste) e Giovanni Schiuma (cinque liste), senza sottovalutare Domenico Bennardi (quattro liste, incluso il MoVimento 5 Stelle).
 

Nicola Trombetta

1) Liberi

Il sorteggio ha collocato ai primi due posti i soli candidati che si presentano sostenuti da un'unica lista. Per primo è stato estratto Nicola Trombetta, ex assessore ai lavori pubblici (dimessosi in polemica all'inizio di gennaio) e prima ancora vicesindaco di Matera nella stessa giunta De Ruggieri. La sua candidatura, dunque, sembra marcare a suo modo la distanza dall'amministrazione precedente e il nome scelto per la lista - Liberi - accentua questo desiderio di discontinuità. La grafica in qualche modo asseconda l'idea di "voltare pagina", senza evocare concetti politici particolari, ma lo fa oggettivamente con eleganza.
 

Luca Braia

2) Matera 2029

La seconda candidatura monolista è quella di Luca Braia, consigliere regionale di Italia viva (eletto in Avanti Basilicata, dopo essere stato assessore regionale nella legislatura precedente) che ha scelto di proporsi come aspirante sindaco con il motto "Unire per ripartire", per costruire una città "evoluta, accessibile, sostenibile, libera ed accogliente" e che sfrutti davvero tutto il suo potenziale. Braia non corre con il simbolo di Iv, ma con quello del suo progetto civico, Matera 2029: di questo ci siamo già occupati all'indomani dell'esame dei contrassegni, nel notare la sparizione di ogni forma che rimandasse al campanile e alla catterdale di Matera, per cui ora l'emblema sembra piuttosto un invito a sintonizzarsi sulle frequenze del futuro e del cambiamento.
 

Domenico Bennardi

3) Volt Matera

Terza candidatura sorteggiata è quella di Domenico Bennardi, formatore e imprenditore nell'ambito dei beni e servizi culturali. Candidato dal M5S, è comunque sostenuto anche da altre tre liste. La prima a essere estratta a sorte è Volt, che dunque ha scelto di partecipare in un comune di rilievo con una lista autonoma (a differenza della scelta fatta, ad esempio, a Venezia). Il simbolo è quello consueto e "ufficiale", con nome bianco su fondo viola, con la sola aggiunta del nome della città per caratterizzare la proposta elettorale.
 

4) MoVimento 5 Stelle

Essendo stato indicato dal MoVimento 5 Stelle, a sostegno di Bennardi non poteva mancare proprio la lista del M5S: questa naturalmente schiera sulla scheda elettorale il simbolo ben noto, quasi identico a quello finito sulla stessa scheda nel 2015 - quando ottenne il 4,84%, mentre il candidato sindaco Antonio Materdomini ottenne quasi il doppio e fu eletto in consiglio - al di là del sito indicato nella parte bassa, passato da Beppegrillo.it a Ilblogdellestelle.it. In qualche modo anche questa è una prima volta per il M5S, guardando alle alleanze stabilite con determinate forze politiche (stavolta senza il Pd).
 

5) Europa Verde - Partito socialista italiano

La terza lista estratta tra quelle che sostengono Bennardi è quella che unisce Europa Verde e il Partito socialista italiano. Come si è visto anche dall'esame delle candidature di molte altre realtà chiamate al voto domenica e lunedì, Europa Verde ha cercato di cogliere l'occasione di queste elezioni - e probabilmente anche del taglio una tantum delle firme necessarie - per essere presente nel maggior numero possibile di votazioni: lo ha fatto con il simbolo elaborato in occasione delle europee del 2019, al quale in questo caso - in basso, in un segmento più scuro - si aggiunge la miniatura del nuovo simbolo del Psi.
 

6) Matera 3.0 - Uniti con Bennardi sindaco

Per ultima, tra le quattro formazioni presentate in appoggio alla candidatura di Bennardi, c'è l'unica autenticamente civica, denominata Matera 3.0 - Uniti con Bennardi sindaco. Come si è già visto, in origine lo stesso simbolo - al di là del nome che suggeriva l'esigenza di un'evoluzione per la città - voleva rivolgersi pienamente ad elettrici ed elettori di Matera attraverso due segni del territorio a loro ben noti, cioè la cattedrale della Madonna della Bruna e di sant'Eustachio e del suo campanile; l'intervento della commissione elettorale contro l'uso di soggetti ritenuti religiosi, tuttavia, ha costretto a stravolgere il simbolo, che ora sembra semplicemente proporre delle rocce (un paesaggio quasi desolato e surreale, con il cielo sfumato rosso).
 

Pasquale Doria

7) Matera civica

Al quarto posto tra le candidatura il sorteggio ha collocato quella di Pasquale Doria, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno (e direttore della rivista Mathera): in suo appoggio può contare su due liste di natura chiaramente civica (anche se in un primo tempo ne erano previste di più). Per prima è stata estratta Matera civica, che come proprio simbolo ha impiegato le due iniziali delle parole del nome, l'una sovrapposta all'altra, dando l'impressione di una curiosa architettura che si staglia sul cielo azzurro, mentre sulla terra verde ci sono il nome della lista e il riferimento al sindaco.
 

8) Matera libera

La seconda lista a sostegno di Doria è Matera libera, civica come la precedente, ma con un'immagine diversa. Se il primo simbolo appare piuttosto ben congegnato, questo è più semplice e meno originale: si tratta essenzialmente di un cerchio diviso a metà in orizzontale tra azzurro e bianco, con il nome scritto in Arial Rounded nel colore opposto; unico guizzo, tra la parola e il rispettivo arco di cerchio, è un nastrino irregolare ripiegato a un'estremità, inserito forse per raffigurare plasticamente la libertà (certo, con una buona dose di immaginazione...).
 

Giovanni Schiuma

9) Programma Matera

Quinto candidato alla carica di sindaco, secondo le operazioni di sorteggio, è Giovanni Schiuma, professore di Management dell’innovazione tecnologica e Gestione dei beni culturali all'Università della Basilicata, proposto come candidato da una coalizione civica tendente al centrosinistra. Sono cinque le formazioni che lo sostengono: la prima a essere estratta è Programma Matera, formazione civica che nel contrassegno riproduce uno degli archi di Matera, con al centro una struttura tentacolare che evoca qualcosa di tecnologico, come i circuiti di una scheda elettronica. 
 

10) Matera per Giovanni Schiuma sindaco

La seconda lista sorteggiata è un'altra formazione civica, questa volta dal nome più generico, Matera per Giovanni Schiuma sindaco (quasi che l'intera città sostenesse il candidato). Anche anche la grafica è in realtà piuttosto generica, proponendo la sagoma bianca di una veduta del centro materano su fondo blu; pure in questo caso si è ricordato che il simbolo originario prevedeva la silhouette del campanile della cattedrale, poi rimossa dopo la richiesta di sostituzione da parte della commissione elettorale. 
 

11) Materafutura

Un'altra lista civica è stata sorteggiata subito dopo e, casualmente, l'estrazione ha scelto Materafutura, che almeno sul piano della struttura del contrassegno è parente stretta dell'emblema visto un attimo fa (soprattutto nella parte inferiore). Il nome in effetti guarda al potenziale futuro della città, anche se non è chiaro come quella "proiezione in avanti" possa conciliarsi con una grafica molto spartana e una font che guarda piuttosto all'indietro. Anche qui si è visto che è sparita la stilizzazione del campanile, forse l'effetto più improbabile del pronunciamento della commissione (nel 2015, del resto, nessuno aveva avuto nulla da eccepire . 
 

12) Partito democratico

Al quarto posto, all'interno della coalizione che appoggia la candidatura di Schiuma, è finito il Partito democratico, che si presenta (quasi) come l'unica forza dichiaratamente politica di questa compagine. In questo caso, il Pd ha scelto di schierare il proprio simbolo nazionale ufficiale, senza inserire alcun elemento di caratterizzazione locale o personale (e del resto non era stato fatto nemmeno nel 2015, in occasione del precedente appuntamento elettorale): anche rispetto agli emblemi delle liste civiche, il simbolo dem spicca con il suo fondo bianco.
 

13) Innoviamo Matera

L'ultima lista in appoggio a Schiuma, Innoviamo Matera, è ovviamente altrettanto civica, ma all'interno del contrassegno è presente in piccolo - in un piccolo semicerchio bianco - il logo caratterizzante di Centro democratico, che in effetti partecipa alla lista (così come nel 2015 aveva partecipato - nello stesso modo grafico - alla lista Matera al centro, a sostegno di Angelo Tortorelli). Al di là del colore verde dello sfondo, la grafica del simbolo non sembra nemmeno troppo diversa da quella di Materafutura; le due liste, peraltro, hanno condiviso anche l'amputazione del campanile della cattedrale.
 

Rocco Luigi Sassone

14) Matera, sempre insieme

Ultimo candidato sindaco estratto - non ci sono aspiranti sindache in questo turno elettorale - è Rocco Luigi Sassone, sostenuto da una coalizione di centrodestra, pur senza trascurare le forze civiche. La prima, in ordine di sorteggio, delle sei liste presentate ha proprio natura civica: Matera, sempre insieme. L'idea dell'unità è richiamata attraverso la corolla stilizzata di un fiore che tiene insieme tutti i petali. Questa di fatto è anche la lista personale del candidato sindaco: è infatti l'unica a contenere il riferimento all'aspirante primo cittadino.
 

15) Cambiamo! Matera

La seconda lista estratta è quella di Cambiamo! Matera, lista nettamente politico-partitica, anche se declinata in chiave locale (incidentalmente, sarebbe stato opportuno uniformare i caratteri usati, senza cadere nell'Arial Black quando subito sopra si è usato un Gill Sans). Il simbolo è conservato nella sua struttura generale; nel semicerchio arancione inferiore, peraltro, il riferimento a Toti viene sostituito - oltre che dal nome del comune - dalle miniature dei simboli del Popolo della Famiglia e di Idea, che concorrono alla presentazione della lista.
 

16) Forza Italia

Terza lista di quelle che sostengono Sassone è Forza Italia, che in qualche modo - si può dire - torna sulle schede, dopo la presenza nel 2015 di una lista denominata Forza Matera, con la bandierina declinata in tonalità di azzurro; il risultato di cinque anni fa, peraltro, non poteva dirsi troppo soddisfacente (sfiorando il 5% e dopo la vittoria al ballottaggio di De Ruggieri, erano arrivati solo due eletti). In quest'occasione, il partito di Silvio Berlusconi utilizza una variante dell'emblema elaborato per le elezioni politiche del 2018, sostituendo la parola "presidente" con l'espressione "per Matera" (e anche qui un po' più di attenzione all'uso delle font sarebbe stata opportuna).
 

17) Lega

Come quarta lista legata al centrodestra è stata estratta la Lega, che risulta essere al suo debutto alle elezioni comunali di Matera (ovviamente salvo errore e senza considerare la presenza nel 2015 di una lista di Noi con Salvini, che ottenne lo 0,6%). Il simbolo in cui dominano Alberto da Giussano e il cognome di Matteo Salvini arriva così sulle schede elettorali materane, mostrando come unica modifica la sostituzione della parola "premier" con il riferimento alla regione Basilicata, secondo la prassi simbolica "regionalista" della nuova Lega inaugurata quasi tre anni addietro.
 

18) Fratelli d'Italia

Quinta lista della coalizione di centrodestra e penultima dell'intera offerta elettorale è quella di Fratelli d'Italia. Anche per questa forza politica si può parlare di debutto, visto che nel 2015 non era presente nessun contrassegno di lista affine. In questo caso, a differenza di quanto si è visto in molte altre realtà, il partito ha scelto di schierare il suo simbolo nazionale ufficiale, in luogo della sua versione elettorale che contiene anche il noto riferimento alla leader di Fdi, Giorgia Meloni. Non è dato sapere cosa abbia indotto l'uso di questa grafica e non dell'altra; non è detto, in ogni caso, che questo abbia effetto sul risultato.
 

19) Matera patrimonio comune

Se la coalizione di Sassone, in base al sorteggio, si era aperta con una lista civica, altrettanto può dirsi per la chiusura: l'ultima lista della compagine e delle stesse schede elettorali è infatti Matera patrimonio comune, formazione nata con l'idea di restituire l'idea di comunità, appartenenza e identità alla città e ai materani. Il simbolo, che nella sua semplicità mostra oggettivamente un certo livello di attenzione alla grafica (al di là della font che lascia leggermente perplessi, ma non stona più di tanto), è l'ultima "vittima" delle decisioni della commissione elettorale sul campanile della cattedrale.

Nessun commento:

Posta un commento