domenica 7 febbraio 2021

Movimento reddito universale, un'idea a caratteri cubitali

Che il termine o perfino lo stesso concetto di "partito" sia considerato superato dai più lo dimostra anche una verifica facile da compiere: nel corso dell'ultimo anno e mezzo sono pochissime le domande di marchio per potenziali nomi e simboli di natura politica contenenti la parola "partito". Altrettanto non può dirsi per la parola "movimento": negli ultimi mesi - accanto a depositi di segni chiaramente commerciali - si ritrovano non pochi emblemi destinati all'uso politico o elettorale. Tra questi, ne spicca uno soprattutto per il colore di fondo rosso scuro e per una sigla posta in primo piano, in carattere bastoni (Impact) assai pronunciato e di grandi dimensioni. Mru è l'acronimo di Movimento reddito universale: su internet non c'è un sito, ma un gruppo su Facebook contrassegnato dallo stesso emblema, segno che l'idea di dare seguito a quella grafica c'è. 
A depositare il 3 settembre la richiesta di registrazione del marchio - per le classi 41 (Educazione; formazione; divertimento; attività sportive e culturali) e 45 (Servizi giuridici; servizi di sicurezza per la protezione di beni e di individui; servizi personali e sociali resi da terzi destinati a soddisfare necessità individuali) - è stato Andrea Renzi, classe 1977, della provincia di Ancona. Il simbolo è volutamente semplice, facile da realizzare e soprattutto da leggere e da individuare: lo spiega lo stesso Renzi, che chiarisce di avere voluto creare un movimento che si pone innanzitutto come lista civica, anche se il suo scopo principale rimane l'istituzione del reddito universale, come il nome stesso del soggetto politico testimonia. "Vogliamo che sia previsto - spiega - un reddito universale di mille euro mensili per chiunque abbia superato i 18 anni. Penso che si dovrebbero sostituire tutti gli ammortizzatori sociali con questo reddito: lavorare è giusto e sacrosanto, ma se una persona cerca lavoro e non lo trova spesso non è colpa sua: in ogni caso, non deve morire di fame perché non può pagare le bollette, comprarsi da mangiare, avere un tetto sulla testa".
Per Renzi si tratta di una questione di umanità e di etica, una questione non rinviabile insieme all'assegnazione di un "giusto reddito" a chi invece lavora, senza che si creino condizioni di sfruttamento: un obiettivo da raggiungere, tra l'altro, alleggerendo il carico fiscale sulle imprese, in modo che anch'esse possano trarre benefici dalla misura. Nella stessa direzione va un altro punto del programma, volto a estendere ulteriormente l'impignorabilità della prima casa, andando pure oltre le ipotesi già previste da vari anni e quelle ampliate da alcune sentenze.
Che però il Movimento reddito universale sia stato concepito anche come lista civica è dimostrato da altri punti programmatici, legati essenzialmente al territorio. Tra questi, si segnala l'idea di diffondere in tutti i comuni le cosiddette "macchine mangia plastica", per incentivare il recupero di bottiglie e altri oggetti di plastica lasciati per strada, in cambio di vantaggi quali denaro per la spesa (come avviene per esempio in Germania) o biglietti per il trasporto pubblico. Lo stesso può dirsi per un altro punto di rilievo ambientale: sollecitare incentivi per l'installazione di impianti fotovoltaici per le abitazioni.
Le persone interessate possono rivolgersi ad Andrea Renzi per ottenere l'uso del simbolo per il loro progetto elettorale civico: "Tutti coloro che hanno interesse e sensibilità per questi temi - precisa - possono chiedere di usare il marchio che ho depositato. Il programma viene liberamente deciso dal singolo gruppo che chiede l'uso, purché sia coerente con la logica del reddito universale, cioè portare vantaggi a tutti". Chissà se qualcuno vorrà impiegarlo alle amministrative del 2021, una volta che si sarà saputa la data (l'unica ora nota è l'11 aprile per le regionali in Calabria).

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