"Beppe, per favore, vienici incontro e dacci il simbolo". Potrebbe essere riassunta così la lettera aperta che i presentatori del contrassegno di Nuovo movimento Sardegna - l'emblema con le cinque rose dei venti gialle di cui l'Ufficio elettorale regionale ha chiesto la sostituzione ieri - hanno indirizzato direttamente a Beppe Grillo, perché torni sui suoi passi e conceda a quello stesso gruppo l'uso del contrassegno ufficiale del MoVimento 5 Stelle.
Se così fosse, sarebbe un colpo di scena del tutto inatteso, visto che una delle poche certezze al 6 gennaio - ultimo giorno per presentare gli emblemi in Corte d'appello - era che alle elezioni del 16 febbraio non ci sarebbe stata una lista del M5S: le divisioni tra gli attivisti dell'isola avevano spinto Grillo e il suo staff a non concedere l'uso del simbolo, di cui il leader mantiene la titolarità civile.
Ora però escono allo scoperto i presentatori di quel curioso simbolo, graficamente lontano da quello del soggetto di Grillo ma che i magistrati chiamati a vagliare gli emblemi hanno ritenuto confondibile, forse per la presenza contemporanea di cinque simil-stelle e della parola "Movimento". A depositare l'emblema è stato un gruppo di attivisti del MoVimento, "tutti certificati e provenienti da tutti i gruppi dell'Isola": la loro è una proposta choc, perché consentirebbe a sorpresa di rimettere in gioco il M5S che tutti davano per escluso. "In Sardegna - scrivono - abbiamo una seconda possibilità e se ci aiuti riusciremo a dare una speranza ai tanti sardi che aspettavano di votare Cinquestelle alle imminenti elezioni regionali".
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Certamente non ci sarebbe stata alcuna "seconda possibilità" se l'emblema non fosse stato ricusato, ma le poche norme sui simboli della legge sarda - copia carbone di quelle dettate per l'elezione della Camera - non vietano che il contrassegno sostitutivo sia completamente diverso da quello presentato in origine. Basta solo che il nuovo emblema sia rispettoso delle regole e certamente quello del M5S lo è: a patto, ovviamente, che Grillo ne autorizzi l'uso.
In questo modo, dunque, il MoVimento 5 Stelle potrebbe arrivare di nuovo sulle schede, dopo aver ottenuto il 30% sull'isola poco meno di un anno fa. Anche per questo, l'appello a Grillo perché conceda il simbolo si fa accorato: "Se lo farai recupererai un rapporto di fiducia con gli attivisti e gli elettori sardi, che oggi si è compromesso, e ridarai una speranza a un'Isola martoriata, che altrimenti sarà condannata ad altri 5 anni di disperazione". I tempi però sono stretti, sia per la procura all'uso dell'emblema, sia - soprattutto - per la preparazione delle liste e la raccolta delle firme.
E se dal leader stellato non dovesse arrivare l'assenso all'uso del marchio originale, i presentatori di Nuovo movimento Sardegna potrebbero sempre modificare l'emblema presentato in prima battuta - ad esempio togliendo la stella centrale - ma non è detto che, a quel punto, valga ancora la pena proseguire nell'operazione.
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