domenica 18 ottobre 2015

Grillo: "M5S, via il mio nome dal simbolo? Si avvererà prestissimo"

L'idea non è nuova, se ne parla a ondate da circa un anno, prima solo come voce poi con maggiore consistenza. La consacrazione definitiva, però, l'ha data oggi Beppe Grillo in persona, alla festa Italia 5 Stelle a Imola: "voglio togliere Beppe Grillo dal simbolo, perché il movimento diventerà vostro".
Non è l'unica cosa importante uscita dalla kermesse del MoVimento 5 Stelle, naturalmente: il passaggio dal "vinciamo noi" al "governiamo noi" (emerso anche dalle parole di Gianroberto Casaleggio, che si è riferito espressamente al M5S come "forza di governo", "pronta a governare") è molto più rilevante e va sottolineato. Anche i passaggi sul contrassegno, tuttavia, meritano una certa attenzione. Tutto è partito da una considerazione generale, su quelli che "vogliono il logo" e "non hanno capito che non si può, un MeetUp degli attivisti, usare il logo": sul punto erano già intervenuti alcuni mesi fa Alessandro Di Battista e Roberto Fico con una lettera ai gruppi di sostegno sviluppatisi grazie al social network MeetUp, precisando che quelle realtà avevano un ruolo formativo, partecipativo e "di base" molto importante, ma il MoVimento era una cosa distinta e solo i portavoce eletti e le liste certificate potevano utilizzare il logo, registrato come marchio da Grillo stesso. 
Proprio lui, stavolta, rivela subito dopo alla platea di avere "un sogno... e si avvererà prestissimo": togliere, appunto, il suo nome - meglio, il sito col suo nome - dal simbolo, perché "il MoVimento diventerà vostro e basta, senza nomi, cognomi...". Si avvicinerebbe, dunque, il momento del "distacco", in cui il MoVimento 5 Stelle potrebbe camminare con le sue gambe, senza dover beneficiare per forza e in automatico del plusvalore mediatico apportato dal nome e dalla fama di Grillo. Qualcosa di simile, in realtà, doveva averlo comunque in mente da un po': il simbolo che Beppe Grillo ha depositato all'Ufficio italiano brevetti e marchi, infatti, non comprende il sito Beppegrillo.it (che invece c'è nell'omologo contrassegno registrato all'Ufficio armonizzazione del mercato interno, a livello europeo), per cui quell'elemento poteva non essere essenziale.
Resta solo da vedere a quanto corrisponde il "prestissimo" di cui ha parlato Grillo: settimane? Mesi? Alle prossime elezioni il simbolo - che ci sarà, essendo l'unico davvero pronto ad affrontare un voto con l'Italicum - sarà un po' più leggero o conterrà (magari) il nuovo sito del MoVimento? Toccherà proprio a Grillo e al suo staff svelarlo, quando lo riterranno opportuno. 

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