Mentre domenica si sono ufficialmente svolti due congressi del Movimento sociale Fiamma tricolore (eleggendo segretario a Roma Attilio Carelli e a Salò Stefano Salmè, ovviamente ciascuna delle due assisi delegittimando l'altra), a destra continuano a ondeggiare varie fiamme, di diversa dimensione e consistenza ma senza desiderio di spegnersi.
Tra queste, vale la pena segnalare il Progetto nazionale, che si autodefinisce come "a metà strada tra l'associazione culturale e il laboratorio politico - associazione di Uomini, di Idee e di Volontà". Si tratta, per stessa qualificazione del gruppo, di un movimento indipendente, trasversale ed apartitico che si colloca nell'area della destra sociale, popolare ed identitaria. In origine era nato (tra il 2009 e il 2010) proprio all'interno della Fiamma tricolore, come ulteriore anima del partito; nel 2010, invece, come realtà politica si è autonomizzata, sempre sotto la guida del vicentino Piero Puschiavo, senza per questo darsi la forma e la natura di partito. Lo si legge con chiarezza nel sito: "va chiarito che Progetto Nazionale non è un partito politico, che noi non viviamo quindi la politica consumati dall’assillo elettorale, ma anche che è nostra ferma intenzione non precluderci nulla".
Anche per questo, il movimento si è comunque dotato di un simbolo con cui distinguersi ed eventualmente partecipare alle elezioni (cosa che è avvenuta, per esempio, nel 2013 alle elezioni politiche). Le origini politiche degli aderenti sono chiaramente rappresentate dalla fiamma a due corni, uno verde e uno rosso. La "madre" grafica della fiamma, tuttavia, non è l'omologo disegno del Msi, né quello della "goccia" della Fiamma tricolore: il riferimento, casomai, è il logo elaborato dal Front National di Marine Le Pen (non ovviamente quello storico del Fn, direttamente debitore della fiamma del partito di Almirante), utilizzando la "lingua" blu del logo, ribaltandola a specchio e declinandola tanto in verde, quanto in rosso (con minime modifiche). Un marchio che unisce tradizione e modernità, dunque, per un movimento che - insieme essenzialmente a Casa Pound e Forza nuova, oltre a ciò che resta della Destra di Storace e della stessa Fiamma tricolore, nonché ad altre realtà politiche - si propone di rappresentare le istanze della destra sociale italiana.
Tra queste, vale la pena segnalare il Progetto nazionale, che si autodefinisce come "a metà strada tra l'associazione culturale e il laboratorio politico - associazione di Uomini, di Idee e di Volontà". Si tratta, per stessa qualificazione del gruppo, di un movimento indipendente, trasversale ed apartitico che si colloca nell'area della destra sociale, popolare ed identitaria. In origine era nato (tra il 2009 e il 2010) proprio all'interno della Fiamma tricolore, come ulteriore anima del partito; nel 2010, invece, come realtà politica si è autonomizzata, sempre sotto la guida del vicentino Piero Puschiavo, senza per questo darsi la forma e la natura di partito. Lo si legge con chiarezza nel sito: "va chiarito che Progetto Nazionale non è un partito politico, che noi non viviamo quindi la politica consumati dall’assillo elettorale, ma anche che è nostra ferma intenzione non precluderci nulla".
Anche per questo, il movimento si è comunque dotato di un simbolo con cui distinguersi ed eventualmente partecipare alle elezioni (cosa che è avvenuta, per esempio, nel 2013 alle elezioni politiche). Le origini politiche degli aderenti sono chiaramente rappresentate dalla fiamma a due corni, uno verde e uno rosso. La "madre" grafica della fiamma, tuttavia, non è l'omologo disegno del Msi, né quello della "goccia" della Fiamma tricolore: il riferimento, casomai, è il logo elaborato dal Front National di Marine Le Pen (non ovviamente quello storico del Fn, direttamente debitore della fiamma del partito di Almirante), utilizzando la "lingua" blu del logo, ribaltandola a specchio e declinandola tanto in verde, quanto in rosso (con minime modifiche). Un marchio che unisce tradizione e modernità, dunque, per un movimento che - insieme essenzialmente a Casa Pound e Forza nuova, oltre a ciò che resta della Destra di Storace e della stessa Fiamma tricolore, nonché ad altre realtà politiche - si propone di rappresentare le istanze della destra sociale italiana.
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