giovedì 1 dicembre 2016

Lir, un trifoglio liberale, repubblicano e laico

Andando a spigolare tra le forze politiche che aderiscono ai vari comitati - quando i siti web degli stessi consentono di reperire queste informazioni - capita di scoprire l'esistenza di forze certamente minori, di cui fino a quel momento non si è avuta conoscenza: il "censimento" dei fronti del Sì e del No, dunque, può essere l'occasione di recuperare il tempo e le vicende rimaste in penombra.
Rovistando tra coloro che hanno aderito al comitato Liberi Sì, per esempio, oltre ad Ala, Noi Sud e il soggetto in transizione Scelta civica - Cittadini per l'Italia, appare un altro simbolo sconosciuto ai più, quello del Movimento Lir - Liberali Repubblicani e Laici. Il soggetto politico non ha un proprio sito, ma si avvale di quello costruito per il suo segretario nazionale, Enzo Peluso (che è contemporaneamente il coordinatore regionale per la Campania). 
All'interno del sito si scopre che Lir "nasce nel 2010 nell'alveo del centrosinistra con l'intento di aggregare militanti di cultura laica ed estrazione repubblicana". Il gruppo, si legge ancora, "crede nella piena attuazione della Costituzione Italiana, nella valorizzazione della professionalità e del merito, nella salvaguardia della legalità e dei diritti di libertà, e guarda alla politica estera con una visione europeista e pacifista. Il Movimento favorisce e promuove iniziative per sostenere e diffondere la cultura laica e liberaldemocratica e per portare un’efficace contributo al rinnovamento civile e culturale della società italiana".
Pur avendo la testa in Campania - la sua sede legale è Napoli - il movimento Lir dichiara di avere circa 3mila iscritti, con presenze maggiori nelle città di Roma, Milano, Bari, Bologna, Pisa, Torino, Udine, Padova e Catanzaro. Quella presenza, tuttavia, non si traduce direttamente in una partecipazione elettorale: sempre il sito, infatti, precisa che Lir "dal 2014 ha stretto con il Psi un patto federativo, mantenendo la propria autonomia organizzativa e politica". Questo, probabilmente, fa sì che difficilmente si veda sulle schede l'emblema del movimento, che oltre alla sigla riporta un trifoglio (meno schiacciato e più accurato di quello del Popolo della vita di Alfredo Iorio, in qualche modo simile a una foglia d'edera, almeno in piccolo) e una striscetta tricolore, quasi a richiamare i liberali. Una sintesi grafica tutto sommato gradevole ed equilibrata, anche se poco nota.

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