giovedì 7 novembre 2019

Uguaglianza per la Sicilia, lotta per colmare le distanze

Nella storia dei simboli delle formazioni politiche con radicamento regionale, nessun territorio può anche solo immaginare di avvicinarsi al primato della Sicilia: si tratta infatti della regione d'Italia in cui, nel corso del tempo, è sorto il maggior numero di partiti e movimenti con un espresso riferimento nel simbolo alla Sicilia (con la forma dell'isola e, da quando ciò è possibile, anche con i colori della bandiera) o al suo simbolo più noto, la trinacria (o triscele), cioè l'essere a tre gambe. Nemmeno la Sardegna, tra profilo dell'isola e Mori, ha nel corso del tempo prodotto un numero paragonabile di emblemi con una così forte matrice regionale o regionalista. 
Tra i progetti politici che mettono la Sicilia letteralmente al centro, del loro simbolo e del loro programma, da oltre due anni c'è anche Uguaglianza per la Sicilia, costituito a Marsala nel mese di luglio del 2017. Fin dall'inizio, l'idea di base era lavorare per il riscatto del popolo siciliano, in un disegno che abbia come meta il raggiungimento della parità tra la Sicilia e il resto dell'Italia: ne erano e ne sono convinti i due fondatori, Mario Figlioli Salvatore Rubbino: il primo è presidente, il secondo segretario, dopo essere stato tra il 2009 e il 2012 assessore della giunta di Marsala guidata dal sindaco Lorenzo Carini (e aver guidato il movimento politico Fratelli d'Italia fin dal 2007). 
"Lavoreremo per il rinnovo della classe politica siciliana che faccia gli interessi dei cittadini e che passi attraverso lo sviluppo del lavoro e l’efficienza dei servizi", avevano dichiarato Figlioli e Rubbino all'indomani della nascita del loro progetto. Un proposito che partiva già da Marsala, visto che una delle prime azioni aveva riguardato la richiesta di maggior attenzione per le borgate e le contrade, per rimuovere le disuguaglianze sociali e nei servizi che col tempo si erano create.
La stessa scelta del nome, "Uguaglianza per la Sicilia", riassumeva il programma in poche parole: si voleva e si vuole declinare il concetto di uguaglianza nelle opportunità, nelle infrastrutture e, più in generale, nella qualità della vita di tutti gli abitanti dell'isola, per cercare di ridurre la distanza rispetto alle altre zone del Paese. Anche il simbolo è stato scelto con attenzione a ogni dettaglio: "La silhouette della SiciIia ha i colori della bandiera regionale, anche per rappresentare la nostra sicilianità - spiega Rubbino - ma il rosso e il giallo sono invertiti nella loro posizione perché noi vogliamo rifarci al vessillo combattivo dei Vespri siciliani; già in quella bandiera, del resto, c'era la trinacria e noi la mettiamo proprio dentro l'isola. Questo però non ci bastava perché volevamo rappresentare la battaglia per l'uguaglianza: per questo c'è anche la bilancia a due piatti, che qui non rappresenta semplicemente la giustizia, ma proprio la giustizia sociale".
L'emblema, poche settimane dopo la fondazione del progetto, è stato depositato in occasione delle elezioni regionali siciliane (anche se poi non si è presentata alcuna lista in seguito); l'attività di Uguaglianza per la Sicilia è in attesa di crescere, con una struttura territoriale in via di definizione e consolidamento, sempre nel tentativo di vedere concretizzato lo scopo per cui il progetto è sorto e di far arrivare quelle istanze nelle sedi della rappresentanza nazionale.  

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