venerdì 4 febbraio 2022

La rivoluzione blu (silenziosa) di 10 Volte Meglio

In questi due anni di pandemia molte vicende politiche (maggiori e minori, curiose e miserabili) hanno richiesto l'attenzione di chi appartiene al novero dei #drogatidipolitica. Proprio costoro, tuttavia, non dimenticano vicende solo apparentemente minori, ma in realtà rilevanti per chi abbia un occhio di riguardo per la vita elettorale e parlamentare. Così, quando un collega ti scrive e dice: "Ho visto questo nuovo simbolo sulla pagina Facebook di 10 Volte Meglio, ti risulta che sia il loro simbolo ufficiale?", si va in automatico a vedere e ci si rende conto non solo che il simbolo ora è diventato blu, con un elemento tricolore, ma che questa modifica risale addirittura al 14 maggio dell'anno scorso. Nostra culpa, ovviamente, il ritardo con cui ci si rende conto di una modifica così rilevante (perché mettere mano al simbolo è sempre una cosa seria, non la si può ritenere trascurabile), ma il momento sembra propizio per alcune domande: è davvero il nuovo simbolo ufficiale? Che significato ha il cambio? E, soprattutto, com'è stato possibile per chi scrive apprendere della riforma grafica con tanto ritardo?
Quest'ultima domanda, in effetti, è la più facile cui dare risposta. L'attenzione di chi scrive - e, probabilmente, di varie altre persone - si è attenuata ed è finita in secondo piano (soprattutto dopo l'avvento della pandemia) con il trascorrere del tempo dal 17 dicembre 2019, data in cui è cessata la componente del gruppo misto della Camera "Cambiamo! - 10 Volte Meglio", articolazione nata il 18 aprile 2019 come "Sogno Italia - 10 Volte Meglio" e l'11 settembre ridenominata nel modo prima ricordato. Come ben sa chi frequenta questo sito, tanto la nascita quanto - soprattutto - la cessazione della componente non sono stati passaggi banali e "pacifici", tanto per la lettura ultraestensiva dell'art. 14, comma 5 del regolamento della Camera (che dal 10 febbraio 2005 consente a un partito sorto dopo le elezioni di formare una componente del misto dicendo di rappresentare un partito che ha partecipato alle elezioni ma non ha eletto nessuno), quanto per l'evento estintivo del tutto inedito: che se ne sappia, infatti, non era mai successo che una componente si estinguesse perché "il Presidente e legale rappresentante del partito politico [...] ha comunicato di voler revocare dalla medesima data il consenso ad essere rappresentato dalla componente politica del gruppo parlamentare misto" (il che ha portato il costituzionalista Salvatore Curreri a chiedersi se fosse legittimo che a decidere la nascita e - ancor più - lo scioglimento di un'articolazione parlamentare fosse un soggetto politico del tutto esterno alla Camera e al Senato).
Su quella vicenda, ovviamente, è interessante conoscere proprio la voce di 10 Volte Meglio. Andando dunque sul sito ufficiale si trova questo testo, nella pagina denominata "Attività parlamentare":
Dieci Volte Meglio è un movimento nazionale presente nel Registro dei Partiti Politici tenuto presso la Camera dei Deputati in funzione della sua autonoma partecipazione alle ultime elezioni politiche dello scorso 4 marzo 2018. L’iscrizione di Dieci Volte Meglio in quest’albo costituisce l’unico requisito per avere una propria rappresentanza che, in due occasioni, ha consentito al partito di dar vita ad una componente parlamentare.
Dieci Volte Meglio, insieme ad alcuni deputati del gruppo misto quali latori istituzionali delle proposte legislative del partito, il 18 aprile 2019, fonda la sua prima componente parlamentare denominata "Sogno Italia - Dieci Volte Meglio" affidando la vice presidenza all'On. Catello Vitiello.
L’esperienza istituzionale concede la possibilità di conoscere l’amministrazione pubblica e di realizzare le idee ed i progetti elaborati dal partito e, inoltre, fornisce l’occasione a Dieci Volte Meglio di partecipare alle consultazioni presidenziali che, nel mese di settembre 2019, si resero necessarie in seguito alla cogente crisi governativa.
In continuità alla sua missione, il 15 settembre 2019, Dieci Volte Meglio crea una seconda parlamentare che, in conseguenza all’alternanza degli onorevoli protagonisti, assume il nome di "Cambiamo! - Dieci Volte Meglio" consegnando la vice presidenza all’On. Fabio Pedrazzini. In data 16 dicembre 2019, stante la mancata condivisione programmatica, per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana, Dieci Volte Meglio spontaneamente cessa formalmente la propria componente parlamentare.
Allo stato attuale, Dieci Volte Meglio è dotata di una propria rappresentanza parlamentare aperta a tutti i deputati e senatori che, solo dopo aver evaso un’adesione morale, sociale e legale al partito, possono vivere la missione e godere della visione con cui Dieci Volte Meglio s’approccia alla politica.

Il testo induce molte riflessioni, su vari punti. Innanzitutto si può discutere sul primo passaggio, in base al quale la presenza nel Registro dei partiti politici costituirebbe "l'unico requisito per avere una rappresentanza". Se il riferimento è al Registro previsto dal decreto-legge n. 149/2013, le cose non stanno esattamente così e forse è il caso di fare un po' di chiarezza: si può essere iscritti al registro (condizione necessaria per accedere alle provvidenze pubbliche per i partiti, ma non sufficiente per accedere a tutte) dopo aver presentato candidature alle elezioni politiche, europee o regionali (o alle elezioni per le province autonome) o - in alternativa - se si è la forza politica di riferimento di almeno un gruppo parlamentare o di una componente del gruppo misto oppure, ancora, se si è partecipato a una lista-cartello con altre forze politiche, inserendo il proprio simbolo nel contrassegno, e si è ottenuto almeno un eletto. 
10 Volte Meglio, che ha partecipato alle elezioni del 2018 presentando liste in alcune circoscrizioni, rientrava certamente nella prima ipotesi, come pure nella seconda; occorre però segnalare che la richiesta di iscrizione al Registro risaliva ufficialmente al 21 novembre 2019 (con la possibilità che prima vi siano stati contatti informali per la registrazione), mentre la componente "Sogno Italia - 10 Volte Meglio" è stata costituita, come si è visto, il 18 aprile 2019, ben prima rispetto alla domanda e all'effettivo inserimento nel registro. Con riguardo a quel momento, la pagina del sito spiega che la componente è stata costituita da 10 Volte Meglio "insieme ad alcuni deputati del gruppo misto quali latori istituzionali delle proposte legislative del partito": non si ritrova in queste parole l'idea che quei deputati abbiano aderito come iscritti a 10VM (anche se, ovviamente, è possibile che lo abbiano fatto).
Non si manca poi di notare che a metà settembre del 2019, secondo il testo, il partito guidato nel 2018 da Andrea Dusi e attualmente da Enrico Maria Bozza, "in continuità alla sua missione" avrebbe "crea[to] una seconda [componente] parlamentare", stavolta con Cambiamo!. In realtà, come si è già detto, più che alla fondazione di una nuova componente si è assistito all'evoluzione di quella esistente, con l'ingresso di nuovi deputati che facevano riferimento al soggetto politico fondato da Giovanni Toti e il conseguente cambio di denominazione: l'apporto di 10 Volte Meglio, a sua volta, ha consentito a Cambiamo! di emergere in sede parlamentare, visto che come forza politica nata dopo le elezioni e con meno di 10 deputati non avrebbe potuto costituire una propria componente (in seguito, infatti, si è aggregata alla già esistente componente Noi con l'Italia - Usei - Alleanza di centro).
Proprio nel periodo in cui esisteva la componente Cambiamo - 10 Volte Meglio, quest'ultimo soggetto ha iniziato la procedura per l'iscrizione al Registro dei partiti, depositando presso l'apposita Commissione il proprio statuto nella forma dell'atto pubblico: quello statuto, riconosciuto rispondente ai requisiti di legge, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 dicembre 2019 (cioè praticamente in contemporanea con la decisione di 10VM di far cessare la componente vista la "mancata condivisione programmatica"). In quello statuto era presente come simbolo ufficiale lo stesso contrassegno depositato al Viminale nel 2018 e finito su alcune schede: fondo arancione e nome bianco, con il 10 leggermene tagliato e le due parole collocate sotto in diagonale. 
Il simbolo attuale - che, come detto, risulta presente sui social network dal 14 maggio 2021, senza che il cambio di grafica sia stato annunciato da particolari messaggi - appare più studiato, più curato (l'uso di luci e ombre dà anche l'idea dello spessore) e armonico (con il 10 portato tutto a sinistra e l'1 allungato, le parole più grandi e leggibili), anche più rassicurante con l'uso dei colori nazional-popolari (tricolore e il blu, anche se quel tono rischia di apparire un po' di centrodestra); questo passaggio è avvenuto a prezzo di perdere un po' di potenziale "di rottura", perché di certo la grafica originaria era maggiormente "fuori schema", dunque non passava inosservata. Se si guarda il Registro dei partiti, tuttavia, si nota che il simbolo è ancora quello originario (riprodotto in toni di grigio, ma con l'arancio fissato nella descrizione). In teoria sarebbe ragionevole modificare lo statuto in quella parte di testo e nell'immagine; lo stesso statuto, però, precisa che "Il Consiglio direttivo potrà per tutti i tipi di elezione, apportare al simbolo e al contrassegno le modifiche ritenute più opportune, avuto riguardo anche alle norme di legge in materia". Dal momento, dunque, che l'emblema è comunque riconoscibile nei suoi elementi essenziali, se anche alle elezioni si dovesse usare il simbolo a fondo blu, non ci sarebbe alcuna violazione dello statuto. Si intuisce che il partito è tuttora interessato a partecipare alle vicende politiche del Paese vedendo che anche nei mesi scorsi la pagina ha pubblicato vari post, compatibili con un impegno futuro, politico ed elettorale, puntando su innovazione, equità, educazione, competenze e valorizzazione delle risorse. Per capire le intenzioni di 10 Volte Meglio, in ogni caso, c'è tempo.

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