Meno di una settimana è trascorsa da mercoledì 14 febbraio, giorno in cui - presso la sala Tobagi della Federazione nazionale della stampa italiana a Roma - Michele Santoro, Rainero La Valle e Benedetta Sabene hanno presentato in una conferenza il programma e il simbolo della lista Pace Terra Dignità per le elezioni europee fissate per l'8 e il 9 giugno 2024. La presentazione del progetto di lista, in effetti, ha alle spalle un percorso in varie tappe: la prima di esse va collocata il 26 agosto 2023, con l'appello "E se spuntasse un Arcobaleno", lanciato presso il Caffè della Versiliana proprio dai giornalisti Santoro e La Valle (il primo anche ex parlamentare europeo, eletto nel 2004 con la lista Uniti nell'Ulivo e rimasto in carica circa un anno, il secondo ex parlamentare - per quattro legislature, dal 1976 al 1992 - della sinistra indipendente), Luigi De Magistris e Ginevra Bompiani.
L'appello aveva come oggetto "dare una rappresentanza al popolo invisibile del pacifismo italiano". "La parola Pace […] potrebbe trasformarsi in un programma radicalmente alternativo alla logica delle armi che oggi arriva a minacciare l’esistenza della specie umana, di tutte le creature viventi e della natura. Riprende corpo - si leggeva sempre nell'appello - il sogno di un nuovo mondo fondato sull’uguaglianza, la dignità di ogni persona e la salvezza dell’ambiente". L'appello lanciato allora si riferiva soprattutto alla guerra in Ucraina; nessuno avrebbe potuto immaginare che neanche due mesi più tardi - in seguito all'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 - il fuoco avrebbe colpito di nuovo in modo massiccio la striscia di Gaza e si sarebbe aggiunta un'altra guerra all'elenco.
Successivamente, l’11 settembre, è stato lanciato un secondo appello per organizzare la prima assemblea del 30 settembre. In quel nuovo appello Santoro e La Valle hanno esplicitato i tre pilastri su cui poter impostare un programma: pace, terra e dignità. Nel manifesto dell'assemblea, tra l'altro, figurava una delle colombe della pace disegnate da Pablo Picasso, la cosiddetta "Colomba dei fiori" (1961), pur se privata per l'occasione di quegli stessi elementi colorati. All’assemblea del 30 settembre tra gli altri era presente anche Maurizio Acerbo, segretario del Partito della Rifondazione comunista: questi fin dall'inizio ha aderito all'appello.
Nei mesi successivi, dopo una chiusura esplicita al Pd e al M5S, l'appello è stato aperto a tutti i partiti e le associazioni della sinistra, con riferimento soprattutto a Sinistra italiana e Unione Popolare (che, come soggetto elettorale creato nel 2022, aveva il Prc tra i fondatori). Da allora è iniziato un dialogo (che in certi frangenti si è presentato come una lunga trattativa), dialogo che è tuttora in corso dopo il lancio della lista. Unire le forze, infatti, è assolutamente necessario per poter raccogliere già da ora le firme che la legge richiede per poter presentare la lista in tutte le circoscrizioni. L'appello, peraltro, non è rivolto solo al mondo della sinistra, ma anche a un vasto mondo di persone più o meno credenti, nella convinzione che la parola pace non possa essere ristretta solo a una comunità, ma sia di chiunque; il programma elettorale, inoltre, non si ferma alla pace, ma si sofferma su alcuni punti essenziali come il rifiuto di costituire un esercito europeo, la dignità sociale e l'attenzione all’ambiente, accompagnando però a questo il rifiuto del capitalismo, perché non vi può essere una transizione ecologica senza un cambiamento del paradigma economico.
Due delle colombe di Picasso |
Se si abbandona il campo delle ispirazioni artistiche, però, è facile richiamare alla mente altri precedenti: a coloro che frequentano questo sito con assiduità, infatti, sarà saltata all’occhio la somiglianza del contrassegno da poco presentato con il simbolo dei Verdi di Bolzano, altrettanto caratterizzato da una colomba stilizzata, vista di lato e che vola verso destra (l'ispirazione di Picasso qui è palese), su fondo verde.
Il simbolo della lista Pace Terra Dignità potrebbe accompagnarsi ad altri simboli qualora si associassero altri partiti con i relativi emblemi, specie se questi potessero aiutare la lista ad evitare la raccolta delle firme. Santoro ha specificato che intende completare la raccolta anche qualora dovessero associarsi partiti in grado di esonerare dalla ricerca di sottoscrittori; la possibile approvazione di un emendamento di Fratelli d'Italia al decreto elezioni 2024, tuttavia, potrebbe privare Rifondazione comunista dell'esenzione di cui ora godrebbe grazie all'appartenenza al Partito della Sinistra europea e la raccolta firme - a meno di un concorso dell'Alleanza Verdi e Sinistra, esente grazie al gruppo parlamentare a Montecitorio - diventerebbe essenziale.
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