martedì 18 gennaio 2022

Primi passi del Fronte di liberazione nazionale (di Gilet arancioni e altri)

Mentre la maggior parte delle energie e dell'attenzione dei #drogatidipolitica in questi giorni si concentra sugli ormai prossimi scrutini per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica (e dopo che si è consumato l'altro evento elettorale di gennaio, vale a dire l'elezione suppletiva nel collegio camerale di Roma-Trionfale), occorre non perdere di vista ciò che accade dentro i Palazzi, ma soprattutto al di fuori. In mancanza, ad esempio, di nuove mirabolanti novità in tema di componenti del gruppo misto (alla Camera l'ultima modifica rilevante si è avuta il 1° agosto, con l'aggiunta di FacciamoEco al nome della componente Maie-Psi; al Senato dopo il 23 dicembre ci si è concentrati per un attimo sul nuovo nome della componente IDeA-Cambiamo!-Europeisti-noi Di Centro (Noi Campani), ma ormai è passato quasi un mese), è il caso di vedere cosa si muove altrove, a partire dall'area Gilet Arancioni.
Giorni fa si era già detto che il movimento legato ad Antonio Pappalardo sul proprio nuovo sito aveva sfoggiato un simbolo modificato, con il gilet catarifrangente che aveva fatto la sua comparsa al centro del cerchio e le scritte principali (oltre alla chiave di violino) erano state volte all'arancione, utilizzando il contorno bianco per renderle visibili. Ora vale la pena dire che l'8 e il 9 gennaio si è svolta a Marina di Carrara (presso l'Area Paradiso) una manifestazione organizzata dai Gilet Arancioni e da altri gruppi per riunire un'Assemblea costituente per la Libertà e la Democrazia. Si è trattato di un passaggio volto alla costruzione di un nuovo movimento politico ("e non sociale, culturale o filosofico, perché solo con la politica si salva il paese, non con le chiacchiere", ha detto Pappalardo), un soggetto che - secondo i promotori - dovrebbe opporsi "all'attuale regime postcomunista, che invece di scomparire dopo la caduta del muro di Berlino [...] si è rafforzato in Italia, raggiungendo accordi internazionali per abbattere la sovranità nazionale; imporre in modo esclusivo una moneta, l'euro, così eliminando la sovranità monetaria nazionale; imporre l’adesione ad una Unione Europea, in mano al Nuovo Ordine Mondiale, in dispregio della volontà popolare". Quel soggetto politico - si legge sempre nell'atto costitutivo diffuso prima dell'evento - dovrebbe "raccogliere le istanze della maggioranza del Popolo Italiano, che non si riconosce negli atti liberticidi dei Parlamenti e Governi, che si sono succeduti nel tempo, che hanno cercato di violare e cambiare a proprio uso e consumo i principi fondamentali della Carta Costituzionale con DPCM, illegittimi e anticostituzionali"; tra i suoi primi atti, dovrebbe "invitare la maggioranza degli Italiani a unirsi, per creare le basi per formare una nuova maggioranza parlamentare la quale dovrà istituire un Tribunale Storico delle Verità, contro gli attuali governanti e vertici delle aziende sanitarie, che si sono macchiati di gravissimi delitti contro l'umanità", preparando in seguito "radicali trasformazioni dello Stato Italiano e delle sue relazioni internazionali, con l'obiettivo di cambiare l'attuale sistema politico, economico, sociale e finanziario, creato per ulteriormente arricchire lobby di potere, riunite sotto la sigla 'Nuovo Ordine Mondiale'".
Il nuovo soggetto - che ha come presidente lo stesso Pappalardo e come segretario Nicola Franzoni - si chiamerà Fronte di liberazione nazionale, evitando di proposito parole come "Partito" o anche solo "Movimento". Si è elaborato anche un simbolo, con una R nera pennellata al centro, su fondo bianco, con intorno una corona rossa che contiene il nome scelto. "La R al centro - ha spiegato Franzoni - per me sta per 'Rivoluzione', ma ognuno può vederci la rinascita, la risurrezione o qualunque altra cosa voglia. Il simbolo è semplice e non pasticciato perché deve avere impatto, deve restare impresso in chi va a votare". Tra i soggetti collettivi costituenti, oltre ai Gilet arancioni, c'è Onda popolare (soggetto fondato e guidato proprio da Nicola Franzoni, che nel simbolo mostra un'onda tricolore).
Occorre considerare anche Italia Unita, movimento politico da poco trasformatosi in partito - e guidato dal ristoratore (e fondatore) Francesco Nappi, che ne è il presidente - nonché animato innanzitutto dall'idea di tornare alla moneta nazionale e di abbandonare l'Unione europea e i suoi vincoli (come dimostra il motto #stopEuropa scritto al di sotto della "punta europea" della stella che si distacca. Tra i fondatori del Fronte c'è poi il Movimento Liberazione Italia, di cui si è parlato su questo stesso sito pochi giorni fa anche per il suo simbolo più recente rinnovato: all'evento di Marina di Carrara dell'8-9 gennaio ha infatti partecipato anche la sua figura di riferimento, Giuseppe Pino.
Tra i soggetti promotori della nuova esperienza politica c'è anche Motore Italia, partito fondato il 16 ottobre 2020 ad Ancona da Carlo Negri, con l'idea di tutelare soprattutto la libertà individuale e collettiva e operare per un "rinascimento economico italiano" (che prevede, anche in questo caso, l'abbandono dell'Euro); l'idea di una rinascita, sia pure in ambito economico-produttivo, deve aver suggerito di adottare come simbolo un sole che sorge all'interno di una ruota dentata azzurra (ma con un tocco di tricolore sui denti). La versione dell'atto costitutivo divulgata prima dell'evento nomina anche Grande Nord (guidato da Roberto Bernardelli), Italia sovrana (il nome è quello di un gruppo Facebook, non è dato sapere se legato a una forza politica in particolare) e Noi Piccoli Italiani (progetto politico recentissimo, legato a Wally Bonvicini).
Il nuovo soggetto politico intende avere vari principi ispiratori (centralità della vita e dell'essere umano; istituzione dell’Italia Paese della Pace, al di fuori di una Europa in mano ai poteri forti; adozione della Carta Universale dell’Umanità; abolizione di privilegi e caste; annullamento progressivo delle tasse; creazione del Quarto potere, cioè il potere del popolo che elegge la Corte costituzionale; attuazione del Multipolarismo nella politica internazionale) e nel suo programma (che comprende anche l'uscita dall'Unione europea, dall'Onu e dalla Nato), c'è anche il progetto di battere moneta, cioè la "Lira Italica", prima parallela all'Euro (con il cambio "1 a 1") e comunque da distribuire subito a tutti gli italiani (1500 lire italiche al mese), poi sostitutiva.
Il primo appuntamento pubblico del Fronte di liberazione nazionale è stato sabato pomeriggio a Napoli in piazza Dante. Al di là delle notizie sulla scarsa partecipazione riportate dai media, qui rileva il fatto che un nuovo soggetto politico cerca di muovere i primi passi per tenere insieme posizioni fin qui magari vicine, ma pur sempre distinte. Si vedrà nelle prossime settimane se il simbolo circolerà, se conoscerà qualche variazione e se avrà gambe sufficienti per presentarsi alle elezioni.

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