lunedì 30 maggio 2022

Carrara, simboli e curiosità sulla scheda

Quando si parla di elezioni amministrative nei capoluoghi di provincia, quasi sempre l'abbinamento si presenta facile: gran parte delle province istituite nel corso degli anni hanno nel nome l'unica città cui è attribuito il titolo di capoluogo (così è stato per le province viste sin qui nel 2022). Il caso di Carrara non rientra sicuramente tra questi: formalmente il capoluogo è Massa, comune più popoloso della provincia, ma occorre riconoscere che Carrara denota un'identità autonoma e distinguibile e - se non fosse stata oggetto di repressione in epoca fascista - avrebbe potuto aspirare a essere provincia autonoma. Al di là della notorietà per il marmo (tanto rilevante quanto indiscutibile), infatti, quel territorio si è distinto per l'attività rivoluzionaria e anarchica (con ogni probabilità la provincia è stata una delle culle dell'anarchismo in Italia, a partire proprio dai lavoratori delle cave), nonché per la sopravvivenza di un dialetto singolare: il vernacolo carrarese, infatti, non appartiene al ceppo toscano né a quello ligure, ma a quello gallo-italico, costituendo una vera isola linguistica.
Il caso di Carrara appare interessante anche sul piano politico amministrativo. Nel 2017, dopo decenni di amministrazione riferibile al centrosinistra (con sindaci espressi dal Pci e dai partiti seguenti di quell'area, come pure dai socialisti e talora dai repubblicani), era stata eletta una guida del MoVimento 5 Stelle; Francesco De Pasquale, primo cittadino uscente, ha però deciso di non ripresentarsi. Aspirano a succedergli 8 persone (due donne, sei uomini), sostenuti da 24 liste, non sempre coalizzate secondo gli schieramenti nazionali. Il numero di candidature non è un record, mentre quello delle liste sì: nel 2017 c'erano 9 aspiranti sindaci e 22 simboli sulla scheda; nel 2012 i candidati erano 10, le liste 21; nel 2007 20 liste appoggiarono solo 5 aspiranti guide della città.

Rigoletta Vincenti

1) MoVimento 5 Stelle

Il candidato con cui aveva vinto le elezioni nel 2017 ha scelto di non ripresentarsi come sindaco, ma la lista del MoVimento 5 Stelle è comunque presente alle elezioni amministrative di Carrara. Non si presenta da solo, né in coalizione con le forze cui capita di frequente di vederlo abbinato, bensì insieme alle liste civiche e di sinistra che sostengono la candidatura di Rigoletta Vincenti, prima in ordine di sorteggio. Anche a Carrara, in ogni caso, il M5S - prima lista estratta della coalizione - impiega l'ultima versione del simbolo, con il riferimento al 2050 nel segmento inferiore di colore rosso, al di sotto degli elementi tradizionali dell'emblema.
 

2) Uniti a sinistra con Vincenti

Oltre al M5S, la lista più politica della coalizione che sostiene Vincenti è Uniti a sinistra con Vincenti, costituita soprattutto da Articolo uno, Partito della rifondazione comunista e Sinistra italiana. Nessuna delle forze politiche ha scelto di inserire il proprio simbolo all'interno del contrassegno elettorale: si è optato piuttosto per un emblema in cui il rosso è decisamente il colore dominante (con il nome scritto proprio sulla parte superiore del simbolo, con tanto di ombre); nella parte inferiore ci sono i colori dell'arcobaleno, che richiamano tanto l'idea della pace quanto le politiche inclusive lgbt (questo suggerisce l'ordine dei colori, anche se può essere che si sia scelto di partire con il rosso per affinità con il fondo del cerchio). 
 

3) Vincenti per Carrara

Terza lista della coalizione - oltre che di schede e manifesti - è Vincenti per Carrara, dunque la più vicina alla candidata sindaca. Lei, pneumologa con una grande esperienza ospedaliera in zona (è stata direttrice del reparto di pneumologia dell'ospedale di Livorno e Massa) ed è già stata in consiglio comunale dal 2007 al 2012 (si era candidata con Carrara vive), diventando anche vicepresidente del consiglio e presidente della commissione pari opportunità. Il simbolo è dominato dalla grande "V" del nome, su fondo fucsia (mentre lo spazio nella cavità della lettera si tinge di rosso).
 

Vittorio Briganti

4) La Comune

Seconda candidatura sorteggiata, tra quelle alla guida dell'amministrazione carrarese, è quella di Vittorio Briganti, avvocato di lunga esperienza, già presidente delle farmacie comunali. Lo sostiene la lista La Comune, già vista alle elezioni amministrative precedenti (nel 2017 aveva candidato come sindaca Ilaria Paladini). Anche in questo simbolo domina decisamente il rosso e si tratta dell'unico contrassegno che contiene la falce e il martello, allo scopo di "riportare la vera sinistra in consiglio". Nel cerchio non mancano i caratteri in cui si riconosce la lista: "antifascista - femminista - ecosocialista". 
 

Andrea Vannucci

5) Forza Italia - Rinascita

Il sorteggio ha collocato in terza posizione la candidatura di Andrea Vannucci (ovviamente solo omonimo del Vannucci consigliere regionale del Pd), già aspirante sindaco nel 2017 e consigliere uscente. Anche in questo caso lo sostengono quattro liste, ma con una caratura decisamente più politica. Lo si capisce fin dalla prima lista estratta, che unisce Forza Italia e Rinascita, lista civica che nel 2017 fu la più votata della coalizione che candidava Gianenrico Spediacci (qui capolista). La base del contrassegno è il simbolo forzista delle elezioni del 2018; sotto al cognome, il nome e il logo di Rinascita, con le quattro sagome umane "a cuore" di colori diversi disposte a quadrato.
 

6) Carrara democratica

Viene direttamente dalla scorsa campagna elettorale anche la lista Carrara democratica, che con l'8,54% fece il miglior risultato all'interno della coalizione che sosteneva già nel 2017 Vannucci. Questa formazione rappresenta la continuità rispetto alle amministrative di cinque anni fa, anche se il nome suggeriva una collocazione di centrosinistra (in origine si trattava dei dem di area "antirenziana", presentatasi in modo autonomo dopo che era stata sconfessata dal Pd regionale la scelta locale di candidare Vannucci come sindaco), mentre ora la compagine unisce gruppi civici ad altri chiaramente di centrodestra. Il simbolo, in ogni caso, non è cambiato: la struttura è tricolore, con il nome della lista al centro e il riferimento al candidato nel segmento rosso, mentre nel cielo verde (sagomato dal profilo delle Alpi Apuane) vola - probabilmente - una colomba.
 

7) Fratelli d'Italia

Subito dopo la formazione civica Carrara democratica, il sorteggio ha collocato la lista di Fratelli d'Italia, visto che - come si è detto - sul nome di Vannucci hanno scelto di convergere anche alcuni partiti del centrodestra. Fdi si presenta dunque all'appuntamento elettorale carrarese dopo aver partecipato a quello del 2017 con il centrodestra unito a sostegno di Maurizio Lorenzoni (ma il 2,07% di allora sarà probabilmente di molto superato). Stavolta di Alleanza nazionale è rimasta solo la fiamma missina nel simbolo ufficiale di Fdi, mentre il riferimento a Giorgia Meloni è molto più evidente.
 

8) Insieme per Carrara

Si torna a una formazione civica con l'ultima lista della coalizione, Insieme per Carrara, nome che potrebbe fungere da payoff dell'intera coalizione: una compagine che mette insieme forze anche distanti tra loro, ma che condividono un disegno per il bene della città. Il simbolo mette insieme i due elementi che delimitano il territorio carrarese, le Alpi Apuane (tracciate all'orizzonte) e il mare (nella parte inferiore del contrassegno); del nome scritto in rosso non sfugge il dettaglio - piccolo ma significativo - della stretta di mano ricavata all'interno della "C" di "Carrara".
 

Elvino Vatteroni

9) Vatteroni per Carrara

Il quarto candidato sindaco è già noto alle elettrici e agli elettori di Carrara: Elvino Vatteroni, medico otorinolaringoiatra, si era già proposto come sindaco dieci anni fa ottenendo il 5,64% (a quelle elezioni del 2012 aveva partecipato anche Nicola Franzoni, allora candidato con Futuro e libertà). La lista più votata della coalizione, Vatteroni per Carrara, torna ora sulle schede elettorali con una grande V su fondo blu e rosso; in alto a destra, come dieci anni fa, si legge "iovotopercarrara". Questa volta, peraltro, alla lista concorre anche ItalExit con Paragone, cui è riservata la parte inferiore del contrassegno.  
 

Serena Arrighi

10) Serena Arrighi sindaca

Si presenta sostenuta da cinque liste Serena Arrighi, ingegnera e imprenditrice, scelta dal centrosinistra come aspirante prima cittadina. La prima delle cinque formazioni a essere sorteggiata è Serena Arrighi sindaca, lista civica "personale", dunque la più vicina alla candidata. Sul fondo rosso - sul quale spicca soprattutto il cognome della possibile guida della città - non sfugge certo la stilizzazione (in bianco, grigio e blu) di una ruota a otto raggi, simile a quella che campeggia nello stemma cittadino (in riferimento ai carri dei trasportatori di marmo).
 

11) Europa Verde - Verdi

Della coalizione di centrosinistra fa parte anche la lista di Europa Verde - Verdi, sorteggiata per seconda e che utilizza esattamente il simbolo ufficiale nazionale del partito come contrassegno, senza apportare alcuna modifica. Nel 2017, invece, la Federazione dei Verdi aveva scelto di appoggiare la candidatura di Gianenrico Spediacci, insieme a vari gruppi di natura civica. A questo turno, dunque, il centrosinistra recupera una parte politicamente significativa (anche se il voto di cinque anni fa aveva assegnato ai Verdi meno dell'1% dei consensi dell'elettorato locale).
 

12) Partito repubblicano italiano

In posizione centrale, nella compagine di centrosinistra, fa la sua comparsa il Partito repubblicano italiano. Sarebbe però meglio dire che conferma la sua presenza: nel corso degli anni il Pri a Carrara ha mantenuto la propria presenza elettorale - conservando anche lo storico simbolo con l'edera verde - e la propria collocazione nel centrosinistra. Fino al 2012 era riuscito a ottenere almeno un seggio in consiglio comunale; nel 2017 la vittoria del M5S non ha consentito di ripetere il risultato, ma non per questo i rappresentanti locali dell'edera si sono arresi. Quest'anno, difatti, ci riprovano senza cambiare insegna.

13) Partito democratico

Tra le liste della coalizione di centrosinistra c'è ovviamente quella del Partito democratico, che nel 2017 non era riuscito a confermarsi come lista più votata in tutto il comune (prese il 13,58%, la metà di cinque anni prima, e il M5S aveva quasi doppiato il Pd). Anche questa volta, in ogni caso, i dem si ripresentano e cercano di trainare, per quanto possibile, la coalizione. Il simbolo è quello nazionale ufficiale, con l'aggiunta di un segmento rosso in cui è inserito il riferimento alla candidata sindaca (anche qui si è tenuto il sostantivo della carica al femminile, come è giusto che sia), nello stesso carattere visto con la prima lista.
 

14) Sinistra Civica Ecologista - Toscana

Ultima lista della compagine che sostiene Arrighi è quella della Sinistra civica ecologista - Toscana, vale a dire lo stesso contrassegno che si è visto alle ultime regionali, con il nome collocato nel semicerchio inferiore, disposto su tre righe (fondo rosso e bianco, secondo i colori regionali), mentre la parte superiore su fondo verde contiene il contorno della Toscana e il cuore (sul modello di Emilia-Romagna coraggiosa). In questo caso è stata presentata una lista profondamente "giovane", che si qualifica come "di sinistra" al di là delle forze politiche ufficiali e vuole per la città un orizzonte di partecipazione. 

Simone Caffaz

15) Capitale Carrara

Il maggior numero di liste presentate in coalizione in questo turno elettorale è legato a Simone Caffaz, giornalista, già candidato sindaco a Carrara nel 2007 (allora per tutto il centrodestra più alcune formazioni civiche). In questo caso si ripropone come aspirante sindaco per una compagine equamente divisa tra il centrodestra e il civismo. Proprio quest'ultimo connota la prima lista sorteggiata, Capitale Carrara, pensata come formazione che "esprime i valori dell'autonomia cittadina, del territorio, della salute, del benessere e del tempo libero": una stilizzazione dell'uomo vitruviano (in giallo e in blu, i colori cittadini) sta nel cerchio centrale, con le Alpi Apuane tracciate sullo sfondo.
 

16) Carrara futura

Altra formazione che si presenta come essenzialmente civica è Carrara futura: fin dal suo nome si può intuire che questa lista si presenta come attenta all'innovazione e allo sviluppo economico del territorio, sia pure mantenendo un occhio di riguardo per la sua sostenibilità: lo suggeriscono, in qualche modo, anche i colori usati in un contrassegno piuttosto astratto (oltre al giallo e all'azzurro della città, un tocco di verde sotto alla fascia scura che contiene il nome della formazione sembra includere pure l'ambiente tra gli interessi e gli scopi di questa lista).
 

17) Liberal socialisti - Nuovo Psi 

Prima lista strettamente politica che compare nella coalizione è quella dei Liberal socialisti, veste elettorale del Nuovo Psi, che del suo ultimo simbolo voluto da Lucio Barani ha mantenuto il garofano, riprendendo il bordo verde e inserendo la nuova dicitura nella parte alta (insieme alla sigla contratta nella parte inferiore). Il sito di Caffaz spiega che il simbolo "ricorda la tradizione, profondamente radicata in città, del socialismo riformista e liberale"; del resto il comune di Aulla, di cui è originario Barani e di cui è stato sindaco, è piuttosto vicino a Carrara.

18) Lega

Dopo il simbolo "vestito per le elezioni" del Nuovo Psi, il sorteggio ha collocato quello della Lega: nel 2007, nella coalizione che sosteneva Caffaz, c'era anche la Lega Nord, poi presentatasi - con le peculiarità grafiche della Toscana - anche nel 2012 e nel 2017 (a onor del vero era finita sulle schede anche nel 2002 e nel 1998). In questo caso la Lega (che alle ultime elezioni politiche era stato il primo partito in città) ha scelto di utilizzare lo stesso emblema inaugurato per le politiche del 2018, con Alberto da Giussano al centro e, nel segmento inferiore blu, la dicitura "Salvini premier", senza alcun riferimento locale.
 

19) Simone Caffaz sindaco

Quinta lista della compagine presentata a sostegno di Caffaz è la formazione più vicina al candidato: Simone Caffaz sindaco. L'espressione è scritta in giallo e bianco (quest'ultimo per evidenziare il cognome senza scriverlo più grande) su fondo blu scuro, con un arco multicolore quasi completo a racchiudere il testo (formando, tra l'altro, una sorta di "C" di "Caffaz"). Vale la pena ricordare che, oltre ai partiti visti sin qui, concorrono alla coalizione e alle liste - pur senza segnalare visivamente la loro presenza - Rinascimento di Vittorio Sgarbi, il Partito liberale italiano, Carrara Giovane e Verdi Italia per Carrara. 
 

20) Il centrodestra siamo noi

L'ultima lista della compagine di Caffaz è quella su cui sono nate alcune polemiche. Perché la formazione Il centrodestra siamo noi raccoglierebbe, stando sempre al sito del candidato sindaco, "la quasi totalità degli storici iscritti, dirigenti ed eletti di Forza Italia e le migliori risorse di Fratelli d'Italia a Carrara". La grafica, tra l'altro, riprende quella della Casa delle libertà del 2001 e di altre formazioni di quell'area politica. Capolista, non a caso, è Riccardo Bruschi, già coordinatore comunale di Forza Italia ma espulso dal partito dopo aver comunicato che avrebbe continuato a seguire Caffaz.
 

Ferdinando Locani

21) Movimento Italia Sì

Settima candidatura a sindaco di Carrara è quella di Ferdinando Locani, attivo nel mondo dello sport e del volontariato (oltre che nel settore del marmo). Lo sostiene una sola lista, presentata dal Movimento Italia Sì (anche se nel simbolo l'accento non c'è), a lui direttamente legato come si capisce dal sito. All'interno del contrassegno - in parte campito con archi "a lunetta" gialli e blu - c'è il nome tinto degli stessi colori, un profilo delle Alpi Apuane e due ondine, una verde e una rossa, per dare l'impressione del tricolore con il bianco del fondo.

Cosimo Maria Ferri

22) Lista Ferri

L'ultima candidatura può per un attimo dare l'impressione di riferirsi a un omonimo, ma basta un controllo di luogo e data di nascita per escluderlo: il Cosimo Maria Ferri che si candida come sindaco di Carrara è proprio l'ex sottosegretario alla giustizia e attuale deputato (eletto con il Pd, ora in Italia viva). La prima delle tre liste a suo sostegno si chiama semplicemente Lista Ferri, con il profilo delle Alpi Apuane anche qui, tracciato in blu mentre un elemento curvo giallo le attraversa. Lo stesso colore tinge la stilizzazione di una ruota, che però spuntando da dietro le montagne ricorda anche un sole. Il fatto che Ferri sia il figlio di Enrico Ferri, già segretario del Psdi (e poi fondatore della Socialdemocrazia liberale europea - Sole) e sindaco di Pontremoli - altro comune della provincia, non troppo lontano da lì - non sembra del tutto estraneo a questa scelta.
 

23) Partito socialista italiano

Sostiene Ferri anche il Partito socialista italiano, soggetto politico con un certo radicamento nella zona (nel 2017, con il simbolo ufficiale di allora, aveva raccolto il 6,54% ed era riuscito a entrare in consiglio comunale anche se faceva parte della coalizione di centrosinistra sconfitta). Questa volta, dunque, il Psi ha scelto di non entrare nella coalizione guidata dal Pd, ma di sostenere il magistrato e deputato di Iv: il capolista, tra l'altro, è l'ex sindaco Angelo Andrea Zubbani. Il garofano del nuovo simbolo del Psi si aggiunge dunque al garofano del Nuovo Psi.
 

24) Prima Carrara

Prima Carrara è l'ultima lista a sostegno di Ferri (anche se sarebbe il caso di precisare che ci si riferisce a Cosimo Maria Ferri e non a Jacopo Maria Ferri, suo fratello e da meno di un anno sindaco della "loro" Pontremoli, sia pure per una coalizione civica e di centrodestra, essendo stato Jacopo da sempre vicino a Forza Italia) nonché l'ultima lista che appare su schede e manifesti Si tratta di una formazione civica, che nel contrassegno propone una stilizzazione dei ponti di Vara; dietro occhieggia anche qui un sole, per cui sembra di poter ripetere il discorso fatto per la Lista Ferri poche righe sopra.

Nessun commento:

Posta un commento