Il solo capoluogo abruzzese interessato dalle elezioni amministrative il 12 giugno è proprio il capoluogo di regione, L'Aquila. Elettrici ed elettori potranno scegliere tra quattro aspiranti alla carica di sindaco, incluso l'uscente, Pierluigi Biondi (di centrodestra); sulla scheda i simboli di lista stampati saranno 16. I numeri sono piuttosto contenuti: le elezioni vinte da Biondi al ballottaggio), nel 2017, al primo turno avevano visto sfidarsi 7 candidati e 24 liste; dieci anni fa, all'epoca della seconda vittoria di Massimo Cialente, ad aspirare alla guida della città furono in 8, con il sostegno di 22 liste.
Americo Di Benedetto
1) Il Passo Possibile
La prima candidatura sorteggiata non rappresenta una novità per elettrici ed elettori dell'Aquila: si tratta infatti di Americo Di Benedetto, dottore commercialista, già sindaco di Acciano, ma soprattutto candidato sindaco all'Aquila per il centrosinistra nelle scorse elezioni comunali (in netto vantaggio al primo turno, fu sconfitto al ballottaggio). Questa volta si ricandida in modo autonomo, sostenuto da tre liste. La prima, Il Passo Possibile, era già presente nel 2017 ed era stata la più votata della coalizione dopo il Pd; ora torna conservando la struttura del simbolo (il nome verde scritto su tre righe, bandierato a sinistra lungo un segmento-asta, il tutto su fondo azzurrino mentre il cerchio è bordato anch'esso di verde, tinta dominante nel gonfalone).
2) Azione - +Europa - L'Aquila viva e forte
La seconda lista a sostegno di Di Benedetto ha natura più politica, pur non dismettendo un carattere anche civico. L'Aquila viva e forte, infatti, ospita all'interno del proprio simbolo i logotipi tanto di Azione, quanto di +Europa, cui sono dedicati rispettivamente la parte superiore e quella inferiore del contrassegno. Il nome della lista, paradossalmente, è molto più schiacciato su una fascia ricurva fucsia; subito sotto - al centro - si trova il cognome del candidato, scritto in bianco su un fondo blu, delimitato in basso da un'altra striscia (stavolta gialla), che ospita la dicitura "Noi al centro". Un simbolo davvero "a strati", piuttosto pieno e non troppo felice sul piano grafico.
3) L'Aquila e frazioni
Appare decisamente più semplice e leggibile il simbolo della terza e ultima lista presentata a sostegno di Di Benedetto. L'Aquila e frazioni, infatti, si limita a riportare il testo in carattere bastoni condensato bianco su fondo viola. Unici accorgimenti grafici: il doppio contorno bianco e viola del cerchio e - per dare un tocco più informale, ma comunque elegante - la "e" del nome resa come se fosse stata scritta a mano. Si tratta evidentemente di una lista civica, legata al territorio, nata per cercare di tenere insieme centro e periferia del comune.
La seconda candidatura sorteggiata è quella di Simona Volpe, figura guida del personale di una multinazionale: a quanto si apprende attraverso i media locali, la sua candidatura è stata accolta con sorpresa, non essendo attesa dai più. La sua unica lista, Liber Aquila, è legata a un gruppo che si qualifica come "una comunità di uomini e di donne accomunati dal bisogno di impostare una rivoluzione culturale che esca fuori da formazioni politiche e partiti, da manipolazioni mediatiche e da consuete decisioni prese e imposte da pochi". Se il nome è inconsueto (probabilmente si legge LiberAquila), il simbolo unisce una folla di persone stilizzate, in varie gradazioni di verde, mentre quella in primo piano ha le braccia alzate e aperte, evocando la libertà.
Stefania Pezzopane
5) Demos – Democrazia Solidale
Il sorteggio ha collocato al terzo posto la candidatura di Stefania Pezzopane, deputata Pd e già presidente della provincia dell'Aquila, proposta ora come aspirante sindaca dal centrosinistra: dalla sua avrà sei liste. L'estrazione a sorte ha collocato per primo il simbolo di Demos - Democrazia Solidale, il partito di area cattolico-sociale legato alla Comunità di Sant'Egidio. PEr l'occasione è stato schierato il simbolo ufficiale, leggermente rivisto rispetto al passato (con il monogramma di poco ridotto e il testo portato un po' più in alto) ma certamente ancora del tutto riconoscibile.
6) 99 L’Aquila
Presenta un carattere più civico la seconda lista della coalizione di Pezzopane, 99 L'Aquila. Il numero scelto per il nome della lista non appare affatto casuale: 99 erano tradizionalmente i castelli alla base della fondazione della città, come 99 sono le cannelle della fontana che è tra i monumenti caratterizzanti dell'Aquila. Il simbolo scelto per la lista, dunque, contiene il numero 99 manoscritto sopra al nome della città, scritto con un carattere piuttosto elegante, il tutto su un fondo fucsia che di certo non passa inosservato sulla scheda elettorale.
7) MoVimento 5 Stelle
Della coalizione formata per sostenere la candidatura di Pezzopane fa parte anche il MoVimento 5 Stelle, che nelle due elezioni comunali precedenti si era invece presentato in modo autonomo. Anche all'Aquila - come in altri comuni già visti - il M5S ha scelto di presentarsi con il proprio simbolo ufficiale, nella sua ultima versione (con il riferimento al 2050 nel segmento circolare rosso); in altre città, come si potrà vedere nei prossimi giorni, il MoVimento ha fatto altre scelte elettorali e grafiche, da considerare con attenzione (anche con un occhio ai risultati).
8) Partito democratico
Subito dopo la lista del MoVimento 5 Stelle, il sorteggio ha collocato quella del Partito democratico, dunque le due forze politiche che trainano la coalizione risultano vicine sulla scheda (anzi, come terza e quarta lista sono proprio affiancate). Il soggetto politico cui appartiene Pezzopane, proprio come nelle due scorse elezioni aquilane, partecipa alla competizione con il proprio simbolo nazionale ufficiale, non integrato da alcuna indicazione territoriale o personale; sempre nei due appuntamenti precedenti, il Pd era risultato la forza politica più votata, per cui cercherà di difendere quella posizione.
9) L’Aquila Nuova
L'unico contrassegno della coalizione di centrosinistra in cui compare un riferimento alla candidatura di Pezzopane è quello della lista L'Aquila Nuova. Si tratta di una formazione civica e "personale", molto legata alla candidata sindaca e formata da "ex Amministratori locali e Personalità attive nel mondo del sociale che ancora una volta scendono in campo per mettersi a disposizione", con l'idea di costruire un comune "nuovo", che vada oltre la divisione tra centro, periferie e frazioni. Il simbolo sembra rappresentare in modo molto stilizzato uno scorcio della città che richiama in qualche modo le iniziali del nome (come dimostra anche l'apostrofo), usando anche una variante del colore verde del gonfalone (qui tendente al verde acqua). Si segnala l'uso del termine "sindaca", correttamente e scientemente concordato al femminile.
10) L'Aquila Coraggiosa
L'ultima lista della coalizione che sostiene Pezzopane è L'Aquila Coraggiosa. Si tratta di una formazione che unisce varie sensibilità di sinistra, iniziando da Sinistra italiana e Articolo Uno. Il nome suggerisce una parentela con il progetto "Coraggiosa" nato in Emilia-Romagna: in effetti i valori riportati in alto sono molto simili ("Progressista" ed "ecologista" erano già stati usati alle regionali emiliano-romagnole, qui si è aggiunto "solidale", già visto lo scorso anno a Rimini insieme alle altre parole), ma graficamente si sono fatte altre scelte. Qui il cuore non c'è, lo sfondo è tutto rosso, il nome della città è riportato in stile manoscritto corsivo (e sottolineato in nero e in verde), mentre la parte inferiore è occupata da una bandiera della pace pennellata.
Pierluigi Biondi
11) L'Aquila al Centro
L'ultimo candidato estratto è il sindaco uscente, Pierluigi Biondi, che cerca la riconferma sostenuto da sei liste. La prima sorteggiata, L'Aquila al Centro, ha un certo rilievo perché ha costituito in qualche modo il primo esempio di declinazione locale del simbolo - non ancora ufficializzato, ma apparso qua e là per chi ha buon occhio - di Italia al Centro, formazione guidata da Giovanni Toti. In questo caso, la sagoma arancione dell'Italia ha un pallino in corrispondenza dell'Aquila e attorno a quel pallino è tracciato un cuore che avvolge la penisola; sul fondo blu spicca, oltre al nome, il profilo del Gran Sasso.
12) Civici e indipendenti con Biondi sindaco
La seconda lista estratta è denominata Civici e indipendenti con Biondi sindaco. Il nome stesso suggerisce la natura della lista, con l'ispirazione civica tradotta nella stilizzazione di alcuni monumenti e "segni territoriali" (tra cui la chiesa di Santa Maria del Suffragio - o delle anime sante -, il duomo e una delle fontane, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio). Se in una prima versione - ancora più simile al vecchio simbolo della lista Benvenuto presente, vista nel 2017 - si vedevano le montagne dietro ai monumenti, ora al posto delle montagne - e un po' in contrasto con il riferimento agli "indipendenti" - si trovano le miniature dei simboli di Noi con l'Italia, del Partito repubblicano italiano, di Progetta (gruppo politico locale legato a Rinaldo Tordera) e dell'Unione di centro.
13) Fratelli d’Italia
Terza lista sorteggiata della compagine che appoggia il tentativo di riconferma di Biondi è quella di Fratelli d'Italia, vale a dire proprio il partito cui appartiene il sindaco uscente (e che candida, tra le altre persone, anche Claudia Pagliariccio, già candidata sindaca nel 2017 per CasaPound Italia). Il simbolo impiegato replica la struttura già vista in altri comuni per questa tornata: il nome di Giorgia Meloni è stato leggermente ridotto per fare spazio al riferimento al candidato sindaco, collocato subito sotto (a costo di lasciare un certo spazio vuoto intorno).
14) Forza Italia
Altra lista dichiaratamente di partito è la terzultima di manifesti e schede, quella presentata da Forza Italia, che nel 2017 era risultata la più votata della coalizione di centrodestra guidata da Biondi. Se allora venne impiegato il contrassegno elaborato per le elezioni europee del 2014 (con la bandierina totalmente visibile, abbinata al solo cognome di Silvio Berlusconi), questa volta si è utilizzato esattamente il contrassegno conformato per le elezioni politiche del 2018, dunque con la dicitura "Berlusconi presidente": anche per le elezioni in arrivo, dunque, non si è inserito il nome del candidato nell'emblema.
15) Lega - Abruzzo
Nel 2017 alle elezioni amministrative dell'Aquila aveva partecipato la lista di Noi con Salvini, la seconda più votata della coalizione di centrodestra (aveva ottenuto un punto in più di Fdi, partito del sindaco poi vincente al ballottaggio). Quest'anno sulla scheda comunale aquilana fa il suo debutto il simbolo della Lega, con tanto di statua di Alberto da Giussano: il contrassegno utilizzato è quello impiegato alle regionali abruzzesi del 2019 (e nettamente il più votato in quell'occasione), con il riferimento alla regione sotto al cognome di Matteo Salvini.
16) L’Aquila Futura
L'ultima lista della coalizione di centrodestra e dell'intera scheda elettorale è L'Aquila futura, lista civica già vista nel 2017 (con il 3,71% ottenne due consiglieri), guidata quest'anno dal vicepresidente della giunta regionale Roberto Santangelo. Al di là del nome della lista, scritto in un carattere particolare e ampio, il simbolo non può non ricordare - a patto di avere buona memoria - la grafica del Popolo della libertà, con l'arcobaleno tricolore su fondo azzurro scuro, colori in ogni caso legati all'area politica del centrodestra.
Nessun commento:
Posta un commento