Insieme a Belluno e Padova, Verona è tra i capoluoghi di provincia del Veneto chiamati a rinnovare la loro amministrazione il 12 giugno. Il sindaco uscente, Federico Sboarina, ha scelto di ricandidarsi, sostenuto da parte del centrodestra, ma dovrà vedersela con altri cinque candidati, incluso il suo predecessore, Flavio Tosi, che ha ottenuto il sostegno di un altra parte di centrodestra e detiene il record di liste di questa tornata elettorale (9 formazioni, un terzo del totale). Sono infatti 26 le liste presentate, un numero consistente, record degli ultimi anni, anche quando i concorrenti erano in numero maggiore: nel 2017, a fronte di 9 candidature, i simboli sulla scheda erano 24; nel 2012 le persone aspiranti alla guida della città erano 7, sostenute da 23 liste; il primato del numero dei contendenti risale però al 2007 - l'anno della prima vittoria di Tosi - con 11 persone indicate sulla scheda (come nel 2002), anche se le liste erano 26, come quest'anno.
Flavio Tosi
1) Pensionati Veneti
Il sorteggio ha indicato come primo candidato sindaco Flavio Tosi, che dopo due mandati pieni (2007-2017) e una candidatura non troppo fortunata - ma nemmeno irrilevante - alle regionali 2015 si ripresenta ai veronesi. "In alto a sinistra", come prima lista, è stata estratta a sorte quella dei Pensionati veneti, formazione già vista in passato e comunque parte della coalizione che nel 2017 aveva sostenuto la candidatura di Patrizia Bisinella, allora compagna e oggi moglie di Flavio Tosi. Rispetto ad allora, il simbolo è stato leggermente ritoccato, con la parola "Pensionati" ridotta e "veneti" più distanziata; il leon da guera in toni di verde, però, è sempre al suo posto, circondato dalla corona rossa.
2) Fare!
Quando aveva lanciato la propria ricandidatura - si tratta della terza corsa elettorale comunale - Flavio Tosi aveva allo stesso tempo rinnovato l'immagine del suo partito, Fare! (anch'esso ovviamente presente alle scorse amministrative, nella coalizione di Bisinella). Rispetto al passato, l'emblema ha colori molto più "veronesi", guardando ai colori dello stemma cittadino (il giallo c'era già, ma è stato aggiunto il blu "carta da zucchero"). Il nome è meno imponente rispetto a prima (ed è collocato su un rettangolo giallo con una striscia tricolore), ma è più curato, come del resto il faro (con il fasccio di luce cheora ha la penombra); l'elemento dominante è però il cognome del candidato sindaco e fondatore del soggetto politico, il che non stupisce affatto.
3) Lista Tosi sindaco
Appare invece molto simile a quello mostrato cinque anni fa il simbolo della Lista Tosi sindaco: lo stemma in piccolo sta quasi al centro ed emana luce sul fondo giallo e blu, ma "Lista" e ovviamente "Tosi" fanno decisamente la parte del leone nel contrassegno. Se nel 2017 i colori erano netti e più scuri, senza sfumature (e con lo scudo molto più grande nella parte inferiore), la soluzione cromatica adottata è più simile a quella del 2012, quando la lista si chiamava Civica per Verona e il cognome del candidato era comunque evidente, ma mai come in questa occasione.
4) Tosi c’è
L'ex sindaco - che aspira decisamente a togliere quell'ex, visto che il claim della sua campagna e il suo sito si chiamano "Torna il sindaco" - è molto presente anche nel simbolo della lista Tosi c'è: è citato addirittura due volte, nel nome della lista e nel riferimento adagiato nella parte inferiore dell'emblema. I colori sono sempre gli stessi, la conformazione interna del semiarco inferiore blu rimanda a uno scudo, la scala rimanda allo stemma degli Scaligeri/Della Scala (ma con i colori cittadini e non della famiglia). Si segnala, nella parte superiore del cerchio, il ritorno come "pulce" di Veneto Autonomo, il partito nato negli anni '80 come Movimento Veneto regione autonoma.
5) Cristian Social Union Veneta - Csu Veneta
Viene dalle elezioni del 2017 anche la quinta lista sorteggiata della coalizione: ci si riferisce alla Csu Veneta, nome abbreviato che sta per Cristian Social Union Veneta. Il soggetto, nato nel 2016 e con basi nel cristianesimo sociale e nel popolarismo, presenta un simbolo simile a quello di cinque anni fa: rispetto ad allora è un po' meno pieno, ma con "Union Veneta" spostato in alto, assieme al resto del nome disposto ad arco, per lasciare spazio nel segmento verde al riferimento al candidato sindaco. La maggior visibilità, però, spetta sempre alla sigla Csu, subito sotto al leone marciano con libro aperto.
6) Ama Verona
Si era già vista nel 2017 anche la lista Ama Verona, che anzi all'epoca aveva aperto la scheda (in quell'occasione il sorteggio aveva collocato Patrizia Bisinella al primo posto). Anzi, bisognerebbe dire che il simbolo è proprio identico a quello di allora, con al centro il profilo bianco del ponte Pietra (ben riconoscibile grazie al tondo posto al centro) su fondo azzurro e con un'ondina tricolore in basso (stile Pdl, ma il riferimento ormai è impalpabile); l'unica differenza rispetto ad allora, ovviamente, è la sostituzione del cognome di Tosi a quello di Bisinella.
7) Forza Italia
Fin da quando si era concretizzata la nuova candidatura di Tosi a sindaco di Verona, questa ha raccolto il consenso di Forza Italia: questo era bastato a prefigurare una spaccatura nel centrodestra, visto che era chiaro che la Lega (ex partito di Tosi) e Fratelli d'Italia avrebbero invece sostenuto Sboarina in cerca della riconferma. Non ci si stupisce dunque a trovare - in settima posizione - nella coalizione di Tosi il simbolo forzista, variante di quello presentato alle politiche del 2018, ma un po' malassortito per l'accostamento di tre caratteri diversi nella parte testuale.
8) Prima Verona
Non appare del tutto nuovo nemmeno il simbolo sorteggiato per ottavo sulla scheda. La lista si chiama Prima Verona ed è basata - tanto per cambiare - sui colori giallo e blu, ma l'elemento che attira di più l'attenzione è il marcato riferimento a Michele Croce, che nel 2017 si era presentato come sindaco sostenuto dalla lista Verona Pulita (che adottava gli stessi colori), ottenendo il 5%. Stavolta ha deciso di sostenere Tosi con una propria lista civico-personale (il nome del candidato sindaco qui non c'è), inserendo nel simbolo la figura di Cangrande della Scala a cavallo.
9) Movimento Difesa Sociale
Chiude la coalizione in appoggio a Tosi un simbolo noto a chi frequenta assiduamente questo sito, soprattutto nei viaggi annualmente compiuti nei comuni "sotto i mille". In quelle occasioni, infatti, sono state incontrate alcune liste presentate dal Movimento difesa sociale, soggetto che si qualifica come espressione della destra sociale veronese, che ha come riferimento principale Nello Alessio (capolista). Il centro del simbolo è sempre costituito da una mano che impugna una bandiera italiana, con l'aggiunta, in alto, della dicitura ad hoc "Impegno civico per Verona".
Anna Sautto
10) Movimento 3V
Dopo le nove liste di Tosi, il sorteggio ha collocato la candidatura di Anna Sautto, da anni impegnata all'interno di un istituto bancario. Sautto si presenta a queste elezioni amministrative veronesi sostenuta da un'unica lista, quella del Movimento 3V (ove 3V sta per il nome originale, Vaccini vogliamo verità): il simbolo è lo stesso che si è visto nelle ultime tornate elettorali, con la sigla 3V al centro e intorno le parole che il movimento considera centrali, "Verità" e "Libertà", il tutto racchiuso entro una circonferenza rossa spessa, presente fin dalle origini.
Damiano Tommasi
11) Partito Democratico
La terza candidatura a sindaco sorteggiata è quella di Damiano Tommasi, per dieci anni bandiera della Roma e per nove a capo dell'Associazione italiana calciatori. Conterà sul sostegno di sei liste, unite in una coalizione di centrosinistra. La prima in ordine di estrazione sarà quella del Partito democratico, che schiera in questa occasione il simbolo ufficiale nazionale - senza alcuna indicazione personale o territoriale - com'era accaduto nel 2012 (quando il candidato era Michele Bertucco), ma non cinque anni fa (quando fu inserito il nome di Orietta Salmi).
12) Damiano Tommasi sindaco
Dopo la lista del Pd, il sorteggio ha collocato la formazione personale del candidato del centrosinistra, Damiano Tommasi sindaco (comprendente anche alcuni esponenti del MoVimento 5 Stelle). Il cognome del calciatore (non ex, perché continua la sua attività nel Sant'Anna di Alfaedo) è l'elemento più evidente del simbolo, dominato dal blu con due strisce gialle leggermente curve nella parte inferiore; da segnalare che sulla scheda non si trova alcun riferimento a Rete!, la coalizione-comunità dal nome di chiara ispirazione calcistica che sostiene Tommasi e che aveva comunque un suo logo (fondo giallo e scritta blu, come il segno grafico scelto, una sorta di costellazione).
13) Azione - +Europa
La terza lista della compagine che appoggia Tommasi mette insieme due forze politiche che negli ultimi mesi si sono trovate spesso a collaborare e che anche nei sondaggi non di rado sono considerate insieme: Azione e +Europa. Il contrassegno di lista è la variante di uno dei simboli di +E, con la bandiera europea ondeggiante in basso (con una delle stelle volta al tricolore); il nome del partito guidato da Benedetto Della Vedova, però, è stato spostato sulla bandiera (e collocato in un rettangolo stondato) per lasciare posto in alto al logotipo di Azione (con il riferimento a Carlo Calenda).
14) Traguardi
La quarta posizione, nella coalizione di centrosinistra, è occupata dalla lista del movimento civico Traguardi, nato nel 2017 per cercare di costruire una Verona improntata ai valori della sostenibilità, dell'attrattività economica e dell'inclusione, da portare avanti tutti assieme in un nuovo modo di fare politica. Il contrassegno sembra essersi limitato - senza risultare particolarmente efficace, pur essendo riconoscibile - a inserire all'interno del cerchio il logo del movimento, rappresentato da un merlo ghibellino (dunque a coda di rondine) di colore rosso, con il nome scritto all'interno su tre righe e la dicitura "Movimento Civico" al di sotto.
15) In Comune per Verona - Sinistra civica ecologista
Quinta lista della coalizione di Tommasi risulta essere In Comune per Verona - Sinistra civica ecologista, nata dalle esperienze di Verona in Comune” e Sinistra in Comune (che nel 2017 avevano appoggiato la nuova candidatura di Michele Bertucco) e dalla lista Il Veneto che vogliamo alle regionali del 2020. Il simbolo gioca decisamente sul colore rosso che tinge il cerchio centrale e gli archi che stanno intorno; la parola "Comune" assume il massimo rilievo, con riguardo all'istituzione e alla "messa in comune".
16) Europa Verde - Democrazia solidale - Volt
La coalizione a favore di Damiano Tommasi si completa con un simbolo a tre piani (leggermente morbidi e curvilinei), legato alla lista presentata insieme da Europa Verde - Verdi, da Democrazia solidale e da Volt. Oltre metà dello spazio è occupato dalla formazione ecologista che ridispone e ridimensiona tutti i propri elementi grafici e testuali per farli stare nel semicerchio abbondante che le è stato riservato; la fascia intermedia è occupata dal logotipo testuale e di lettering di DemoS, mentre nel segmento circolare inferiore più piccolo è inserito il logo degli europeisti di Volt.
Alberto Zelger
17) Zelger Sindaco - Libertà nelle scelte
Dopo la coalizione di centrosinistra, il sorteggio ha collocato le tre liste che sostengono la candidatura di Alberto Zelger, consigliere comunale uscente (eletto nel 2017 con la Lega e già presente prima in consiglio). La prima lista estratta è anche quella che lo rappresenta di più: Zelger sindaco - Libertà nelle scelte senza discriminazioni (con riferimento anche alle misure legate alla pandemia, in particolare vaccini e green pass). Il simbolo, all'interno di una corona blu, riporta sul cerchio azzurro uno scorcio frontale di Palazzo Barbieri e, davanti, una scala stilizzata bianca per ricordare il segni dei Della Scala.
18) Il Popolo della Famiglia
La posizione mediana nella coalizione di Zelger è toccata al Popolo della Famiglia. Da alcune settimane, infatti, Mario Adinolfi - che si candida personalmente come sindaco a Ventotene - aveva annunciato la partecipazione del suo partito alle amministrative veronesi e, raccolte le (poche) firme richieste, la partecipazione è diventata realtà. Il contrassegno di lista riproduce in tutto e per tutto il simbolo ufficiale del partito, con la famigliola disegnata a pastello in basso su fondo blu e lo slogan "No gender nelle scuole" nella parte alta, scritto in fucsia.
19) Verona per la libertà
Qualora il messaggio non fosse stato abbastanza chiaro con la prima lista della coalizione di Zelger, la terza rafforza il concetto: Verona per la libertà, nata come soggetto apartitico, ha scelto di concorrere a queste elezioni. Il simbolo che ricorda un po' la struttura della moneta da un euro, pone in evidenza il nome della città, collocato sotto un paio di ali (una bianca e una nera) come simbolo della libertà invocata e ricercata nel nome; il messaggio si completa con lo slogan inequivocabile "Mai più green pass" adagiato nella parte inferiore della corona gialla.
Paola Barollo
20) Costituzione Verona - Libero Pensiero
Dopo Zelger, il sorteggio ha collocato l'altra candidatura sostenuta da una sola lista oltre a quella di Anna Sautto: anche in questo caso si tratta di una donna, Paola Barollo, esperta di valutazione del benessere ed educazione alimentare e impegnata a sensibilizzare circa i problemi della disabilità. La sua lista, Costituzione Verona - Libero Pensiero, punta a "riaffermare la Libertà del Cittadino di fare le sue scelte lavorative, culturali, sanitarie, lontani da ogni imposizione retaggio di vecchi modelli che si vogliono oggi riproporre con passaporti sanitari o pagelle di buona condotta". Sul fondo blu e giallo, entro una corona d'alloro, è riprodotto il segno scaligero della scala.
Federico Sboarina
21) Veneta Autonomia - Noi con l’Italia
Ultimo candidato sorteggiato è il sindaco uscente, Federico Sboarina. Anche lui, come Tommasi, è sostenuto da sei liste. La prima a essere sorteggiata unisce "a bicicletta" i simboli di Veneta Autonomia e Noi con l'Italia. La prima forza politica, in particolare, è legata al gruppo Veneta autonomia sorto in consiglio regionale, legato all'esperienza del gruppo che in passato aveva preso il nome di Liga Veneta Repubblica; per l'occasione è stata usata un'altra raffigurazione del leone marciano, senza stendardo e su fondo marrone (accompagnato ai colori cittadini già visti più volte).
22) Fratelli d’Italia
Partecipa convintamente alla coalizione di Sboarina Fratelli d'Italia, presente con una propria lista anche a questo turno elettorale. Il contrassegno di lista è una variazione di quello inaugurato alle elezioni politiche nel 2018: il nome della leader Giorgia Meloni - poco visibile nel 2017, sul modello del simbolo delle europee di tre anni prima - è stato solo di poco rimpicciolito per fare posto, subito al di sotto, alla dicitura "Sboarina sindaco". E quasi certamente il risultato atteso da Fdi sarà ben superiore rispetto al 2,72% raccolto cinque anni fa.
23) Lega - Liga Veneta
Subito dopo il simbolo di Fratelli d'Italia, il sorteggio ha collocato l'altro simbolo politico per eccellenza della coalizione di centrodestra che sostiene Sboarina, quello della Lega, che a Verona (come nel resto del Veneto) tiene a presentarsi anche come Liga Veneta. In questo caso, dunque, è stato impiegato esattamente lo stesso contrassegno visto nel 2020 alle regionali: fermo restando il "cuore" rappresentato dalla parola "Lega", dalla statua di Alberto da Giussano al centro e dal segmento inferiore blu con il cognome di Salvini (senza "premier"), non mancano il nome usato in Veneto e il leone di San Marco in giallo (a libro aperto con la scritta "Paxe", unito al leon da guera sullo scudo) a sinistra e a destra della statua.
24) Sboarina Sindaco - Battiti per Verona
Quarta lista della coalizione è quella più vicina al sindaco in cerca di riconferma, Sboarina sindaco - Battiti per Verona. All'interno del contrassegno, dominato dal blu (fatto salvo un piccolo elemento tricolore sfumato: un'atmosfera decisamente da centrodestra, anche più moderata rispetto alle forze della compagine), c'è infatti in miniatura il simbolo di Battiti per Verona, formazione esistente dal 2013 che nel 2017 aveva presentato una lista insieme al gruppo Verona domani: rispetto ad allora, il piccolo simbolo non è cambiato, sfoggiando sempre il nastro tricolore e una piccola stilizzazione dell'Arena (l'unica, tra l'altro, di questo turno elettorale) con chiodino segnaposto su fondo blu sfumato
25) Verona Domani - Coraggio Italia
Quinta lista tra quelle che appoggiano la seconda campagna elettorale di Sboarina è Verona Domani, anch'essa imperniata sui colori blu - sul fondo - e giallo, che tinge il nome della città e parte della V (di Verona), trasformata in freccia che punta in alto e avanti (dunque si presenta come diretta al domani). Il segmento inferiore del cerchio è occupato da Coraggio Italia, forza politica ovviamente radicata in Veneto (essendo legata al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro): il colore è il fucsia del partito, già adottato da Brugnaro per le sue liste presentate nel capoluogo veneto.
26) Verona al Centro
La coalizione a sostegno di Sboarina e l'intera brigata delle liste di questo turno elettorale si chiude con la formazione Verona al Centro, lista creata dal percorso comune di due gruppi locali, Vale Verona! (guidato da Stefano Valdegamberi) e Famiglia è Futuro (soggetto nato dopo i primi anni di attività del Popolo della Famiglia). Il simbolo si fonda su una struttura semplice, con un semicerchio blu (rafforzato da un segmentino giallo) e l'altra parte bianca; la stessa struttura, a colori ribaltati, hanno i due cerchi contenuti nel semicerchio inferiore (quello di Famiglia è futuro, però, al centro ha un segmento tricolore).
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