venerdì 25 maggio 2018

Pisa, simboli e curiosità sulla scheda

In qualche comune il 18 proiettiano non basta: qua e là, per la gioia dei drogati di politica, si vuole esagerare. A Pisa, per esempio, dopo il doppio mandato da sindaco di Marco Filippeschi (centrosinistra), a contendersi la guida del comune saranno dieci persone, sostenute - e questo è uno dei numeri più alti di questa tornata - da 22 liste. Ma il particolare che ha probabilmente stupito i più è la presenza di tante liste dichiaratamente di sinistra, diverse dal Pd: se ne possono contare addirittura 7 (non necessariamente "a sinistra del Pd", ma pur sempre distinte da questo).

Andrea Serfogli

1) In lista per Pisa con Paolo Ghezzi

Il sorteggio ha affidato il compito di aprire l'elenco dei candidati ad Andrea Serfogli, che si presenta in continuità con l'amministrazione precedente. La prima formazione che si troverà associata a lui sulla scheda sarà la civica In Lista per Pisa, che in un interessante monogramma rosso ha riassunto tutto il proprio nome. La lista era già presente cinque anni fa, sempre a sostegno del candidato espressione del Pd, ma questa volta è stato messo in grande evidenza il nome di Paolo Ghezzi, vicesindaco uscente e promotore di questa formazione. Non stupisce che, proprio in continuità con l'operato della giunta attiva negli ultimi dieci anni, il suo nome occupi quasi metà del cerchio; l'emblema, in ogni caso, sembra ben congegnato.

2) Con Danti per Pisa

L'apporto personale e diretto di determinati soggetti alla campagna del centrosinistra a Pisa sembra avere un ruolo davvero importante: lo si è visto con la prima lista estratta, se ne trova conferma con la seconda, Con Danti per Pisa, che addirittura riferisce il nome della formazione direttamente a quello del capolista, Dario Danti, già assessore a Pisa; nei mesi scorsi aveva chiesto di poter partecipare alle primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco, ma il Pd non ha accettato. Ora, sempre con lo spirito di rifondare il centrosinistra a livello locale (intenzione in linea con il colore arancione del fondo), Danti ha presentato questa lista, con il suo nome in primissimo piano, evidenziato come altre parole con delle "pennellate" bianche che risaltano sul fondo.

3) Partito democratico

Tra le liste a sostegno di Andrea Serfogli c'è ovviamente anche quella del Partito democratico, cui il candidato sindaco appartiene. E se nessun'altra delle liste in suo appoggio porta il nome dell'aspirante sindaco, almeno questa ha scelto di riportarlo: il logo del Pd disegnato da Nicola Storto è stato confinato nei tre quinti superiori del cerchio, mentre la restante parte inferiore è occupata da un segmento rosso con la dicitura "Serfogli Sindaco", con il cognome del candidato in enorme evidenza (anche grazie al contrasto bianco-rosso); colpisce, a titolo di curiosità, l'uso della font Helvetica Condensed, che è la stessa del simbolo di Forza Italia.

4) Riformisti per Pisa

Ultima lista della coalizione su cui può contare il candidato del centrosinistra pisano è Riformisti per Pisa, lista che era presente anche nel 2013, sempre nella stessa coalizione ed esattamente con lo stesso simbolo bicromatico, occupato per tre quinti dal nome rosso della formazione e, nel segmento inferiore, la tradizionale bandiera rossa con croce patente ritrinciata bianca, storicamente legata a Pisa. Oltre che per la continuità assoluta con il precedente turno elettorale, Riformisti per Pisa si distingue anche per essere l'unico emblema della coalizione che non ha inserito alcun nome al suo interno: in fondo, anche questo è un modo per farsi notare.


Francesco "Ciccio" Auletta

5) Pisa Possibile

Sono tre le liste a sostegno della candidatura di Francesco "Ciccio" Auletta, già aspirante sindaco cinque anni fa, allora sostenuto da due liste chiaramente collocate a sinistra, che hanno confermato - come si vedrà tra poco - il loro sostegno anche questa volta. La prima formazione a essere sorteggiata, nonché l'unica novità della coalizione, è Pisa Possibile: si tratta ovviamente di una lista espressione del partito fondato da Giuseppe Civati, che al suo nome ha aggiunto anche il riferimento alla città. Non passa inosservata, sul piano grafico, l'aggiunta della silhouette della Piazza dei Miracoli (con anche la Torre, in un colore più chiaro) all'interno del primo segmento bianco del logo di Possibile.


6) Una città in Comune

Seconda lista sorteggiata tra quelle che appoggiano il nuovo tentativo di Auletta è Una città in Comune, formazione già presente nel precedente turno elettorale, nata per rispondere al "lento, ma inesorabile abbandono delle politiche sociali, culturali e ambientali" imputato all'amministrazione precedente, nonché alla crisi in ambito lavorativo e alla riduzione dei servizi. Rispetto a cinque anni fa, è stata modificata (anzi, aggiornata) solo la scritta posta nella parte inferiore, che oggi riporta l'anno delle nuove elezioni. Segno distintivo grafico resta comunque il Ponte di Mezzo, minato e fatto saltare dai nazisti nel 1944, come segno della volontà di "unire quelle parti di città che oggi sono ancora divise".


7) Partito della Rifondazione comunista

Rispetto a cinque anni fa, è confermato il sostegno ad Auletta anche da Rifondazione comunista, che questa volta condivide con Possibile la scelta di presentare simboli di partito all'interno della coalizione. Quella di Pisa è tra le non molte occasioni di rivedere sulle schede il simbolo del Prc, ormai lontano da anni dalle competizioni nazionali (l'emblema è apparso l'ultima volta nel 2006, al di là del contrassegno della Lista anticapitalista alle europee 2009, modellato sulla base di quello di Rifondazione comunista) e presente solo in alcune realtà locali: graficamente nulla cambia, con l'emblema inserito nel cerchio rosso assieme alla dicitura "Sinistra europea".


Gabriele Amore

8) MoVimento 5 Stelle

Terzo candidato, secondo l'ordine stabilito dal sorteggio, è Gabriele Amore, sostenuto dal MoVimento 5 Stelle. I sostenitori di Beppe Grillo si erano già presentati a Pisa cinque anni fa e il loro risultato era stato ragguardevole: la loro candidata sindaca Valeria Antoni aveva superato il 10,5% e il M5S aveva ottenuto il 9,2%, eleggendo (compresa Antoni) tre consiglieri. Il MoVimento riparte da lì, presentando quest'anno quasi lo stesso contrassegno del 2013: nel frattempo è stato sostituito il sito disposto "a sorriso" nella parte inferiore (Ilblogdellestelle.it dalle elezioni politiche ha preso il posto di Movimento5stelle.it, che a sua volta aveva sostituito Beppegrillo.it), ma il resto è tutto uguale.


Simonetta Ghezzani

9) Sinistra italiana

Sulla scheda, la prima fila verticale di aspiranti alla guida di Pisa si chiude con Simonetta Ghezzani, che si presenta come candidata sindaca per Sinistra italiana. A Pisa, dunque, non si vede il simbolo di Liberi e Uguali (come lasciava suggerire la presentazione autonoma di una lista da parte di Possibile), mentre compare quello di Si (di cui Ghezzani è capogruppo uscente, dopo essere stata eletta con Sel allora a sostegno del centrosinistra) che in effetti si è visto poco in occasioni elettorali e, in ogni caso, era nato come emblema di un soggetto provvisorio: ecco dunque il cerchio rosso con la sigla della parola tracciata con tre linee (e la "I" resa a punto esclamativo) e il nome sottolineato.

Michele Conti

10) Lega

Dopo Simonetta Ghezzani, il sorteggio ha collocato sulla scheda la coalizione che sostiene Michele Conti, proposto dal centrodestra che questa volta si presenta sostanzialmente unito. Primo emblema estratto è quello della Lega, che come Lega Nord aveva già partecipato alle elezioni del 2013, all'interno della coalizione che sosteneva la candidatura di Franco Mugnai. Allora era andata maluccio (solo lo 0,35%), ma questa volta il risultato con tutta probabilità sarà diverso. Se gran parte dell'emblema è occupata ovviamente dal nuovo nome ridotto e da Alberto da Giussano, il cognome di Matteo Salvini (giallo) è compresso nel segmento inferiore blu e non manca la bandiera pisana, presente anche nel 2013.


11) Forza Italia

Non poteva mancare nella coalizione di centrodestra una lista di Forza Italia: si tratta di un ritorno, visto che naturalmente cinque anni fa era operante il Popolo della libertà, ma di costante rispetto ad allora c'è soprattutto - oltre al tricolore, rappresentato dalla bandierina forzista e non più dal semplice arcobalenino - il cognome di Silvio Berlusconi: allora sosteneva direttamente il candidato Mugnai, questa volta è in appoggio alla città. Nessuno degli emblemi della coalizione, infatti, contiene questa volta alcun riferimento al candidato sindaco; per il resto, l'emblema di Forza Italia è chiaramente derivato da quello presentato a gennaio al Viminale per le elezioni politiche.


12) Noi adesso Pis@ - Fratelli d'Italia

La terza lista della coalizione che appoggia Michele Conti è probabilmente quella che rappresenta meglio l'unità del centrodestra in questa tornata elettorale: essa, infatti, riunisce le grafiche di Noi adesso Pis@ e di Fratelli d'Italia che, cinque anni fa, non avevano sostenuto Franco Mugnai ma Diego Petrucci (che fu eletto, assieme ad altri due candidati di Noi adesso Pis@). Oggi i due gruppi si sono uniti per sostenere lo stesso candidato proposto da Forza Italia e Lega, ricomponendo lo schieramento di centrodestra. Da notare che lo schema grafico ricalca quello del simbolo elettorale nazionale di Fdi (con la parte superiore che da blu diventa rossa e, invece che il nome di Meloni, contiene il simbolo di Noi, che già si fa notare per la I conformata come la Torre di Pisa).


Antonio Veronese

13) Patto civico

Dopo il centrodestra il sorteggio ha collocato le due liste civiche a sostegno di Antonio Veronese, imprenditore nel settore turistico ben noto a Pisa (è cresciuto e si è formato lavorativamente lì, è stato presidente di Assoturismo e Confesercenti, nonché Comandante Generale del Gioco del Ponte). La prima lista è il Patto civico, che ha come colore dominante il fucsia: il nome della lista, peraltro, è più difficile da leggere, visto che è scritto in corpo molto piccolo ed è decisamente più evidente la dicitura "Antonio Veronese sindaco". Al di là dei due elementi bianchi (due strade?), si vede comunque bene la croce patente ritrinciata, come unico segno di riferimento territoriale.


14) Progetto Pisa

Appare maggiormente incentrata sulla città, pur senza perdere in alcun modo il suo formato civico, la seconda lista di Veronese, Progetto Pisa, che in effetti mette in primo piano proprio il nome della lista, col massimo rilievo dato al comune (cosa che probabilmente ha suggerito, essendoci già un riferimento forte al territorio, di rimpicciolire il segno locale della croce). I due emblemi appaiono evidentemente concepiti dallo stesso grafico e chiaramente "parenti" tra loro: lo spazio al di sotto della "strada" bianca in questo caso è stato ampliato, per poter contenere con un minimo di respiro la dicitura "Antonio Veronese sindaco", comunque ridotta di dimensioni rispetto alla scritta ancillare dell'altro simbolo.


Maria Chiara Zippel

15) La nostra Pisa

La coalizione più ampia, in questo turno elettorale, è quella che candida alla guida di Pisa Maria Chiara Zippel, avvocata e in passato presidente di Confimprese Pisa. Il sorteggio ha indicato come prima lista La nostra Pisa, che ha lo stesso nome dell'associazione che Zippel presiede da alcuni mesi per organizzare iniziative e raccogliere segnalazioni dai cittadini. Il colore dominante è il rosso pisano, c'è una dimensione cittadina suggerita dalla base del segmento azzurro superiore tagliata "a gonfalone", ma certamente emerge soprattutto la Torre di Pisa che sostituisce la "I" del cognome della candidata: in qualche modo, è proprio la Torre l'emblema dell'aspirante sindaca, ripetuto quasi in ogni lista.


16) Pisa libera e sicura 

Seconda lista sorteggiata a sostegno di Zippel è Pisa libera e sicura, tra le formazioni più determinate in appoggio alla candidata. Come appare chiaro dal nome, la lista punta soprattutto sul tema della sicurezza, tra i più frequentati in occasione delle elezioni (soprattutto amministrative). Qui la Torre (stavolta piena, senza archi, al di là delle colonne viste ai lati) è inserita in un contesto più ampio, quello degli altri monumenti di Campo dei Miracoli, con il Duomo (in posizione frontale) e il Battistero bene in vista, pronti a emergere dal fondo arancione. Da segnalare graficamente la congiunzione "e" del nome della lista in colore più chiaro, per essere percepita senza alterare il peso visivo della composizione del contrassegno.


17) Battiti per Pisa

Come terza lista per Zippel, il sorteggio ha indicato Battiti per Pisa, indicata dagli stessi promotori come composta da "persone non politiche, e non avvezze a tale 'arte', pisane e con una vasta e spiccata passione per Pisa": secondo loro, si è di fronte a una "vera e reale lista civica", per la quale "non esistono problemi che siano risolvibili con la destra o con la sinistra, ma con buonsenso". Eppure, a ben guardare e senza sapere nulla sui presentatori della formazione, la tentazione di collocare nel centrodestra quell'emblema sarebbe fortissima: "colpa" dell fondo blu che occupa gran parte dell'emblema e del tricolore collocato nella parte inferiore. Nulla, comunque, ruba spazio alla Torre e alla volontà di "battersi" per la città (o, forse, di farsi battere il cuore per questa).


18) Pisani per Pisa

La quarta formazione in appoggio a Zippel, secondo l'ordine determinato dal sorteggio, è Pisani per Pisa, che già nel nome contiene la sua ragion d'essere: persone della città che si impegnano per questa, senza legare il proprio nome ad alcun partito ma essendo dalla parte degli altri cittadini. Anche per questo, dietro la Torre (che funge da "I" per entrambe le parole del nome della lista) è stata posta in evidenza la croce pisana, rossa su fondo blu (con un contrasto cromatico che, pur non essendo troppo gradevole, rende comunque il disegno abbastanza visibile), come a voler radicare profondamente il progetto all'interno della città e degli elettori.


19) Combatti per Pisa

Ultima delle liste presentate per sostenere la candidatura di Zippel è Combatti per Pisa, il cui nome appare ancora più agguerrito e "armato" rispetto a quella di Battiti per Pisa. La croce rossa vista prima c'è ancora (a differenza della Torre, qui assente), ma è decisamente ridotta, questa volta è su fondo giallo e circondata da due fronde di alloro, quasi a voler segnalare un auspicio di vittoria della lista e della stessa coalizione. Da segnalare, come particolare significativo, due impronte animali nella parte inferiore del contrassegno, probabile riferimento all'ospedale veterinario che Zippel vorrebbe nascesse a Pisa, per renderla "città a misura di animale".


Paolo Casole

20) Partito comunista

Ottavo candidato estratto, collocato dopo la coalizione di Zippel, è Paolo Casole, presentato come aspirante sindaco dal Partito comunista. Questa, dunque, è una delle non molte, ma significative partecipazioni del partito guidato a livello nazionale da Marco Rizzo: questa è la seconda coppia di falce e martello, accanto a quella più consolidata di Rifondazione comunista (mentre non c'è il quasi omonimo Pci, erede politico dei Comunisti italiani che invece avevano partecipato alle elezioni cinque anni fa), dunque sarà interessante vedere quale percentuali di voti la lista riuscirà a raccogliere, in una fase di estrema frammentazione del panorama politico a sinistra, quale si sta manifestando a Pisa.


Veronica Marianelli

21) Partito socialista italiano

Esaurita la seconda fila verticale di candidati e liste, il sorteggio ha indicato come nona aspirante prima cittadina l'archeologa Veronica Marianelli, proposta come candidata sindaca dal Partito socialista italiano. Il Psi locale, dunque, ha scelto di non partecipare alla coalizione guidata dal Pd, volendo presentare "una proposta diversa dalla lista degli assessori di professione" e una candidatura per il comune in piena discontinuità con gli ultimi dieci anni di amministrazione locale. Si tratta di uno dei rari casi in cui il simbolo del Psi appare sulle schede e - situazione ancor meno diffusa - in appoggio a un proprio candidato: il dato del partito meriterà un'attenzione particolare.


Raffaele Latrofa

22) Pisa nel cuore

Ultima candidatura presente sulla scheda è quella di Raffaele Latrofa, ingegnere pisano, già top scorer della lista Noi adesso Pis@ nel 2013, poi fondatore del Nuovo centrodestra a livello locale e, al seguito di Gaetano Quagliariello, fondatore nazionale di IDeA. Pisa nel cuore è il nome dell'associazione che lo stesso Latrofa (persona orgogliosamente di centrodestra) ha costituito nel 2016 e che ora è stata schierata come lista. Dal punto di vista grafico, l'ambientazione pisana è stata assicurata dalla croce patente ritrinciata bianca su fondo rosso (scuro), parzialmente nascosta da una "pezza" blu nella quale è inserito il nome della lista (la scelta della font Twentieth Century voleva essere leggera ed elegante, ma avere alternato parole "stirate" e compresse non dà un risultato troppo felice).

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