mercoledì 17 maggio 2017

"Sostituite Forza Schiappa", polemiche a Mondragone

Volendo stilare una classifica dei casi più singolari in cui si siano imbattuti i funzionari delle varie commissioni elettorali, rientrerà certamente nella Top Ten un caso verificatosi a Mondragone, comune superiore in provincia di Caserta. Tutto ruota attorno alla ricandidatura del sindaco uscente, Giovanni Schiappa, eletto nel 2012 al primo turno, sostenuto da Pdl, Nuovo Psi e tre liste civiche. Nel tentativo di cercare la propria rielezione, Schiappa ha cambiato l'intero parco liste: lo sostengono sempre cinque formazioni, ma nessuno dei simboli finiti sulla scheda un lustro fa vi tornerà tra meno di un mese. Uno dei nuovi emblemi, tuttavia, è finito al centro di una polemica che ha tenuto banco per alcuni giorni.
Il sindaco uscente, infatti, aveva scelto di contrassegnare una delle sue liste con l'emblema Forza Schiappa, chiaramente ricavato modificando il simbolo presentato da Forza Italia alle elezioni europee del 2014, sostituendo "Italia" con "Schiappa" e "Berlusconi" con "Mondragone". Tutto bene? Non troppo, visto che la citata commissione elettorale ha chiesto di sostituire l'emblema. Si è saputo poi che lo stesso organo aveva ricevuto un'istanza presentata da una lista concorrente, Pronti per Mondragone, formazione civica di centrodestra a sostegno - all'interno di una coalizione civica più ampia - dello sfidante Virgilio Pacifico: il gruppo riteneva che quella di Schiappa fosse una vera e propria mistificazione, non avendo egli titolo politico (prima ancora che giuridico) per utilizzare quell'emblema.
Il problema, a quanto si capisce, sarebbe di doppia natura. Da una parte Pronti per Mondragone, nella sua istanza, aveva lamentato la confondibilità del simbolo di Forza Schiappa con quello notoriamente usato da Forza Italia (rappresentato in Parlamento), ritenendo che l'emblema locale fosse stato "graficamente concepito, per grandezza dei caratteri, grafica utilizzata e qualità cromatiche, per indurre l’elettorato a credere" che la lista facesse riferimento a Fi, mentre il gruppo in questione "nulla ha a che vedere con detta formazione politica". Posto che in seguito l'istanza chiedeva anche che la lista fosse caducata perché le firme erano state raccolte con un simbolo diverso (ma questo non segue la prassi comune: di solito è ovvio che le firme raccolte per un emblema si trasmettono anche al simbolo sostitutivo), la questione della lista che "nulla ha a che vedere" con Forza Italia evidentemente fa emergere un'altra questione.
La lista istante, infatti, non ha dimenticato che Schiappa, eletto nel 2012, già nel 2013 aveva avviato una collaborazione con gli eletti del Partito democratico (ma per gli avversari si è trattato di un vero "ribaltone"). Il legame sarebbe proseguito fino a questa campagna elettorale: i dem locali, infatti, sostengono Schiappa con una propria lista, Democratici per Mondragone, senza dunque il simbolo nazionale del Pd (che pare non sia stato concesso da chi di dovere).
Diversa, prevedibilmente, la posizione di Schiappa: "Certamente il sindaco è di Forza Italia - spiegano dal suo entourage - anzi, poteva contare pure sul consenso a usare sia il simbolo ufficiale che quello creato appositamente per Schiappa. Ed aveva scelto di presentare il secondo, più attinente alla consultazione locale e rispettoso degli alleati che già governano con lui la città al di là delle parti". Lo staff ricorda vari precedenti di personalizzazione dell'emblema alle amministrative e accusa gli avversari di avere la memoria corta e di avere instaurato un confronto poco civile.
Certo, un richiamo della Commissione dev'esserci stato, diversamente non ci sarebbe stato alcun bisogno di sostituire l'emblema: non è dato sapere se sia stata ravvisata confondibilità o se mancasse il documento che delegava la lista all'uso del simbolo di Fi. In ogni caso, il simbolo è stato modificato "per evitare ogni possibile strumentalizzazione e per stroncare sul nascere ogni polemica", a dispetto della rivendicata legittimazione a usare la bandierina forzista. La denominazione "Forza Schiappa" è rimasta (e chissà se sarebbe davvero piaciuto a Forza Italia vedere associato il proprio logo a una frase che - non si sapesse che Schiappa è il cognome - oggettivamente non suonerebbe come un complimento), ma ora sormonta "una barca a vela che solca il mare di Mondragone. Il mare della nostra città - spiegano ancora dal gruppo di Schiappa - simboleggia la trasparenza che abbiamo sempre perseguito nel nostro impegno politico e amministrativo. Le vele spiegate sono la speranza di continuare a navigare per il rinnovamento e il rilancio di Mondragone con la forza dei nostri valori, vento e motore della nostra coalizione". Ci vorrà meno di un mese per sapere dove portino il vento e le vele; la polemica, intanto, si sta spegnendo, senza essere dimenticata del tutto. 

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