venerdì 4 gennaio 2019

Proiezione Italia, progetti (proposti ai politici) per far ripartire il Paese

Giusto qualche giorno fa, quando si parlava della possibile prossima partecipazione alle prossime elezioni europee del Movimento Ppa - Pensiero azione, si è notato che all'interno del simbolo attualmente in circolo non è più presente la "pulce" di un altro soggetto politico che invece si era potuta vedere in occasione delle elezioni europee: si tratta di Proiezione Italia, un partito dalla nascita recente, che merita di essere conosciuto se non altro perché, essendo finito nelle bacheche più care ai #drogatidipolitica, non è giusto che passi sotto silenzio. 
Proiezione Italia è stato costituito come partito nel 2017 e si è sviluppato in Piemonte (ha sede ha Torino): non è ancora presente con propri rappresentanti a livello istituzionale, ma si propone fin dall'inizio di superare "le ideologie tradizionali", rimanendo focalizzato "sui bisogni e sulla ripartenza del Paese", come si legge nel sito. Per il giovane soggetto politico, che non guarda alle elezioni successive ma "alla costruzione dell'Italia che tutti vorremmo" e intende la politica come "servizio civile" da compiere sempre nel massimo fair play, la crescita del paese passa necessariamente attraverso un progetto di crescita "che si sviluppi nel tempo a beneficio anche delle generazioni future": anche per questo, è lo stesso statuto del partito a prevedere, tra gli organi del soggetto politico, anche un comitato scientifico, necessario per elaborare i progetti di cui si diceva prima.
Spiega il presidente Gabriele Malotti che il partito che lui guida "non si colloca da nessuna parte: non ha schieramenti classici, ma intende collaborare con tutte le forze politiche che hanno a cuore il Paese, che lo mettono al centro. Individuiamo progetti, noi o gli altri partner, dopodiché cerchiamo di portarli avanti in sede parlamentare, 'utilizzando' parlamentari 'illuminati'". Punto forte del progetto di rilancio dell'Italia, secondo Malotti, è il turismo: "una miniera che non riusciamo a sfruttare: per farlo occorre riprogettare il Paese, serve un 'piano Marshall' nazionale sul turismo" (un "piano strategico nazionale" che ha già un nome: "Magnificenza Italia"). Al di là di ciò, Proiezione Italia opera nell'ambito della tutela dei diritti civili, politici e dell’etica. Sempre lo statuto indica i principi cui ogni proposta operativa del partito deve ispirarsi: progettualità e fattibilità, miglioramento della qualità della vita dei cittadini, salvaguardia dell'ambiente, ricerca di soluzioni durature e reversibilità delle scelte.

Quanto al simbolo di Proiezione Italia, unico elemento che interessati e curiosi di tutt'Italia conoscevano fino a questo momento, è descritto in modo decisamente analitico all'interno dello statuto: 
Il simbolo del Partito è costituito da una circonferenza su sfondo blu sovrastato a sinistra da una serie di quadrati o sezioni di quadrati, in progressione verso l’alto con ampiezza crescente da sinistra verso destra, alternati, di colore grigio e bianco, posti su una diagonale di ampiezza crescente e uniti in adiacenza sui vertici, con la scritta "proiezione Italia" di colore bianco, nel semicerchio inferiore, sotto il primo quadrato completo partendo dall'alto, carattere ITC Avant Garde Gothic. La scritta "proiezione" ITC Avant Garde Gothic Demi appare alla destra del primo quadrato grigio completo in minuscolo. La scritta "Italia" appare sotto la scritta proiezione partendo sotto il primo quadrato intero di colore grigio, in carattere minuscolo con la sola i iniziale maiuscolo. All'interno del quadrato bianco completo più grande sono contenute 2 strisce verticali sottili di colore verde (sinistra) e rosso (destra) intervallate da uno spazio bianco più grande e distaccate tra loro che richiamano i colori della bandiera italiana con la particolarità che la parte bianca centrale è più larga delle strisce colorate laterali.
Il fatto che Proiezione Italia individui di volta in volta progetti (propri o altrui) da portare avanti e cerchi sempre ogni volta i soggetti politici (personali o collettivi) più sensibili al singolo progetto - con un'operazione di co-branding - non favorisce certo la possibilità di vedere il simbolo sulle schede elettorali, per lo meno in una lista autonoma; al più si potrebbe riavere una partecipazione "in tandem" con altri gruppi tematici, più che in abbinamento ai simboli dei partiti maggiori. In ogni caso, se ciò accadesse, i veri appassionati conoscerebbero già il simbolo a fondo blu, ricco di quadrati e che non si fa scrupoli a far prevalere il bianco del tricolore, dando a ciascuno la possibilità di riempirlo con la propria idea.

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