martedì 15 gennaio 2019

Stati Uniti d'Europa, Nencini al Psi: "Serve una lista antisovranista e aperta"


Il cammino verso la lista Stati Uniti d'Europa conosce un nuovo episodio che merita di essere riportato. Ieri questo sito ha pubblicato la lettera, oggi leggibile anche sull'Avanti!, indirizzata da un gruppo di membri della segreteria nazionale del Partito socialista italiano al suo segretario, con cui si chiedeva di sospendere ogni passo verso il progetto politico condiviso con la Lista Pannella - dopo l'intervista concessa da Maurizio Turco a I simboli della discordia - perché nessun organo del partito aveva deliberato in materia, quest'oggi l'organo del Psi riporta anche la risposta dello stesso segretario, Riccardo Nencini, che qui altrettanto si pubblica, per doverosa completezza dell'informazione. 
Il segretario socialista, senza nominare mai né Turco né il progetto politico stesso, sottolinea l'importanza tanto di verificare in loco le condizioni per possibili alleanze in vista delle elezioni comunali di primavera (e a questo servirebbe l'incontro di Firenze del 26 gennaio, non tanto o non principalmente a presentare l'iniziativa degli Stati Uniti d'Europa), quanto di battere la strada di "una lista europeista" che consenta di "costruire uno schieramento antisovranista, aperto a diverse culture" e attento ai movimenti attuali e potenziali nella sinistra italiana, uno schieramento che possa andare bene anche per le amministrative che si svolgeranno contemporaneamente alle europee, in grado di dire la sua anche alle elezioni amministrative di maggio. Ecco, di seguito, la lettera di Nencini:
Caro Schietroma, un tempo per comunicare in un partito si usava il telefono, oggi le lettere. Tant’è. Quando l’ho ricevuta, la tua lettera era già stata messa in rete. Mi si chiedono chiarimenti circa una manifestazione che si terrà a Firenze. Ripeterò cose ovvie. Eccole. 
A Firenze si terranno in maggio le elezioni comunali. Trovo assolutamente opportuno, proprio come sta avvenendo altrove (in Sardegna e in Abruzzo per le imminenti regionali, in Umbria con utile preavviso, e non scherzo, per le amministrative, con un accordo siglato con i centristi della Lorenzin) prepararsi alla tornata elettorale verificando le migliori condizioni possibili per ottenere il miglior risultato possibile. Sia a sostegno di candidati della sinistra riformista che per eleggere nostri rappresentanti nelle istituzioni. L’incontro di fine mese risponde a questa esigenza e si muove nel solco dell’orientamento fissato dall’ultimo Consiglio Nazionale del partito e, prima ancora, dalla segreteria. Sempre con voto unanime. Anche il tuo. 
Quanto al resto, in particolare al tema della raccolta delle firme, chi ha reso l’intervista ha tratto una semplice deduzione giuridica dalla normativa esistente. 
Il punto vero, invece, è quello politico. Se il congresso dovesse confermare l’ipotesi di lavoro fatta propria dagli organi del partito, una lista europeista sarebbe la strada maestra. La mia opinione è nota: cominciare a costruire uno schieramento antisovranista, aperto a diverse culture, in grado di dire la sua anche alle elezioni amministrative di maggio. E al contempo vedere cosa matura attorno a noi, nel campo della sinistra italiana. Senza pregiudizi. E soprattutto non privandoci dell’iniziativa politica ora che il quadro italiano finalmente si muove. 
Le forme e i modi verranno fissati dal nuovo gruppo dirigente eletto dal congresso. Che è, come ciascuno di noi sa, sovrano. 
Riccardo Nencini
Probabilmente è presto per dire se questa posizione di Nencini - che, si ripete, nulla dice sul progetto illustrato da Maurizio Turco e anzi sembra addossare a lui ogni ragionamento relativo all'esenzione dalla raccolta firme, come a dire che il Psi è sì parte del Pse, ma non avrebbe messo sul piatto in alcun modo la possibilità di evitare quell'onere attraverso una dichiarazione del partito europeo - permetterà il ritorno del simbolo della rosa nel pugno sulle schede, questa volta accompagnata alla dicitura "Stati Uniti d'Europa" e al colore giallo tradizionale liberale.

Restando in tema di campagne elettorali, in compenso, sempre oggi l'Avanti! diretto da Mauro Del Bue ha fatto sapere che il Psi avrebbe diffidato la Lega a non usare più lo slogan "La Rivoluzione del Buonsenso" (adottato anche alle ultime politiche), perché lo aveva già usato il Psi nel 2010 (in rete e su varie affissioni). Gli avvocati del partito guidato da Nencini hanno comunicato che "nell'interesse del Partito Socialista Italiano l'adozione non autorizzata dello slogan costituisce imitazione pedissequa di frutto dell’elaborazione intellettuale altrui”, per cui Matteo Salvini e la Lega sono stati invitati "ad astenersi dal fare uso dello slogan copiato e a rimuovere lo stesso da tutti i mezzi di comunicazione e diffusione informatica sui quali è stato immesso in associazione con gli elementi distintivi della stessa e della sua persona". Forse lo slogan sparirà dalla comunicazione leghista, forse no; di certo, a nessuno in via Bellerio e dintorni è venuto mai in mente di cogliere la rosa del Psi (e nemmeno il garofano, a pensarci bene).

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