A volte anche i progetti politici importanti e con le dichiarate migliori intenzioni possono nascere con problemi di metodo, che però qualcuno può ritenere molto gravi. Sembra essere il caso di Stati Uniti d'Europa, l'associazione costituita in vista delle elezioni europee dai "gruppi dirigenti" del Partito socialista italiano e della Lista Pannella, come annunciato da quest'ultima il 30 novembre e come spiegato giorni fa dal suo presidente Maurizio Turco in un'intervista a questo blog.
Il problema è che, a quanto pare, la decisione di costituire l'associazione e, in prospettiva, di presentare liste alle elezioni europee con il nome Stati Uniti d'Europa e il simbolo della rosa nel pugno non sarebbe stata discussa e approvata da alcun organo interno al Psi: lo si apprende da una lettera, di cui si è entrati in possesso, che nove membri della segreteria nazionale del partito hanno inviato al segretario, Riccardo Nencini. I firmatari - tra i quali spiccano i nomi dell'ex parlamentare Enrico Buemi e di Gian Franco Schietroma, già segretario del Psdi e coordinatore uscente della segreteria Psi - dicono di aver appreso da questo sito della prossima presentazione dell'associazione il 26 gennaio a Firenze e della possibilità che le liste alle elezioni europee siano esentate dalla raccolta firme grazie a una dichiarazione del Pse. Ecco, di seguito, il testo della lettera:
Il problema è che, a quanto pare, la decisione di costituire l'associazione e, in prospettiva, di presentare liste alle elezioni europee con il nome Stati Uniti d'Europa e il simbolo della rosa nel pugno non sarebbe stata discussa e approvata da alcun organo interno al Psi: lo si apprende da una lettera, di cui si è entrati in possesso, che nove membri della segreteria nazionale del partito hanno inviato al segretario, Riccardo Nencini. I firmatari - tra i quali spiccano i nomi dell'ex parlamentare Enrico Buemi e di Gian Franco Schietroma, già segretario del Psdi e coordinatore uscente della segreteria Psi - dicono di aver appreso da questo sito della prossima presentazione dell'associazione il 26 gennaio a Firenze e della possibilità che le liste alle elezioni europee siano esentate dalla raccolta firme grazie a una dichiarazione del Pse. Ecco, di seguito, il testo della lettera:
Caro Segretario,
venerdì 11 gennaio scorso Maurizio Turco, Presidente della Lista Pannella e legale rappresentante del Partito Radicale nonviolento trasversale e transpartito, ha rilasciato un'intervista al sito www.isimbolidelladiscordia.it rendendo noto, tra l'altro, che è sorta un'associazione, costituita dal Partito Socialista Italiano e dall'associazione politica nazionale Lista Marco Pannella.
Turco ha aggiunto, altresì, che tale iniziativa, contraddistinta dal simbolo "Stati Uniti d'Europa – Rosa nel pugno" per le elezioni europee, sarà presentata a Firenze sabato 26 gennaio prossimo.
L'esponente radicale ha, infine, ritenuto che per la lista Stati Uniti d'Europa – Rosa nel pugno "il problema della raccolta delle firme sia superato, dal momento che il PSI fa parte del Partito Socialista Europeo e questo rilascerà apposita dichiarazione per esentarci dalla raccolta firme".
Ciò premesso, caro Segretario, Ti chiediamo se tutto ciò risponda al vero. In particolare vorremmo sapere:
1) se è vero che il PSI ha dato vita all'associazione di cui ha parlato Maurizio Turco;
2) in caso affermativo, quando è stata formalmente costituita tale associazione;
3) se è anche vero che sabato 26 gennaio prossimo, a Firenze, il PSI presenterà, con Maurizio Turco, il suddetto progetto;
4) se è vero, infine, che il PSI si sia già adoperato presso il PSE per l'esenzione dalla raccolta firme della lista "Stati Uniti d'Europa – Rosa nel pugno" per le elezioni europee.
Qualora quanto sopra esposto risponda a verità, Ti invitiamo a sospendere il tutto, poiché nessun organismo del nostro Partito ha deliberato tali iniziative ed essendo stato già indetto il Congresso straordinario del PSI.
Ti ringraziamo e Ti salutiamo fraternamente.
I membri della Segreteria nazionale PSI Buemi Enrico, Cipriani Graziano, Gambardella Elisa, Iacovissi Vincenzo, Iorio Luigi, Romanzi Luciano, Rometti Silvano, Schietroma Gian Franco, Serpillo Mario.
I firmatari lasciano trapelare, al di là della chiusura "fraterna", un senso di insoddisfazione per l'iniziativa, non tanto nel merito - per dire, Enrico Buemi ha partecipato in più occasioni a iniziative riconducibili al Partito radicale nonviolento transnazionale transpartito - quanto piuttosto per ragioni di metodo. Che la presentazione di una lista sia una questione di primaria importanza è fuori di dubbio, tanto più se il percorso è condiviso con altri soggetti: proprio per questo, c'è chi trova naturale che a esprimersi su questo sia il congresso, massima istanza del partito in cui gli iscritti, attraverso i loro rappresentanti, possono esprimere la loro opinione.
La questione è data dal fatto che la macchina congressuale per il Psi è sostanzialmente già stata avviata: si sarebbero già individuati i giorni per svolgere l'assise - dal 29 al 31 marzo, non si sa ancora dove - e nelle settimane precedenti si dovrebbero svolgere gli adempimenti preparatori, compresi i congressi provinciali e regionali. I giorni scelti precedono di poco la presentazione dei contrassegni al Viminale, quindi per qualcuno è facile individuare il congresso come sede naturale per la discussione; in ogni caso, appare inopportuno che una scelta così importante possa essere presa da organi sostanzialmente in scadenza.
La speranza è che si possa quanto prima attivare un dibattito interno sul punto e che le questioni di metodo poste da parte del partito possano essere risolte in fretta, in un senso o nell'altro: solo così si potrà capire se la rosa nel pugno potrà tornare sulle schede delle elezioni europee e, nel caso, ad opera di chi.
La questione è data dal fatto che la macchina congressuale per il Psi è sostanzialmente già stata avviata: si sarebbero già individuati i giorni per svolgere l'assise - dal 29 al 31 marzo, non si sa ancora dove - e nelle settimane precedenti si dovrebbero svolgere gli adempimenti preparatori, compresi i congressi provinciali e regionali. I giorni scelti precedono di poco la presentazione dei contrassegni al Viminale, quindi per qualcuno è facile individuare il congresso come sede naturale per la discussione; in ogni caso, appare inopportuno che una scelta così importante possa essere presa da organi sostanzialmente in scadenza.
La speranza è che si possa quanto prima attivare un dibattito interno sul punto e che le questioni di metodo poste da parte del partito possano essere risolte in fretta, in un senso o nell'altro: solo così si potrà capire se la rosa nel pugno potrà tornare sulle schede delle elezioni europee e, nel caso, ad opera di chi.
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